Capitolo 9: Can you?
Sarebbe una bugia dire che non le era mai mancato un padre.
Ad essere sinceri era stata dura crescere senza una figura
di riferimento maschile.
Per questo Nathan era come un padre per lei.
Quando era piccola la mancanza del papà era pesante.
I giorni in cui si dovevano fare cose per la festa del papà
erano pesanti perché spesso gli insegnanti non ricordavano che non tutti
avevano un papà.
I giorni in cui si doveva parlare dei genitori era pesante.
I giorni in cui dovevi scrivere su tuo padre a scuola era pesante.
Ricordava benissimo la madre infuriata quando a quattro o
cinque anni una insegnante l’aveva punita per aver fatto una lettera alla mamma
invece che al padre durante la festa del papà.
L’insegnante disse che era lei svogliata.
La madre ribatté che il padre se l’era data a gambe levate e
che non esisteva nella vita della figlia.
La tipa venne licenziata e fu Nathan ad assicurarsi che lei
non potesse più insegnare dopo quello.
Fu di nuovo Nathan a farle cambiare scuola e metterla in una
con cacciatori così che potesse stare con persone che avrebbero capito.
Fu Nathan che prese il ruolo di padre per lei.
Nathan Jonathan Black fu chi lei considerò padre.
Dopo le nozze con Hunter le cose divennero anche più certe
per lei.
Chi aveva bisogno di papà naturale che ti ha mollato sola
con mamma?
Che non si faceva mai sentire?
Che non sapevi nemmeno che diavolo di fine avesse fatto?
Che era tabù anche solo chiedere il nome?
Padre è chi ti cresce come tale. Per lei quella persona era
Nathan
Lui l’aveva sempre trattata come figlia.
E se non volevamo avere lui?
Beh ogni altro cacciatore dell’intera associazione aveva per
lei più diritto di esserle padre che suo padre.
Loro non l’avevano mai abbandonata e avevano supportato sua
madre.
Credete sia facile vivere con una figlia vampira quando non
sei della sua razza?
Come doveva spiegarle la sete, come controllarla, come
gestire i poteri, come nascondersi da occhi indiscreti quando non aveva idea di
come fare?
La madre era sempre stata sotto stress a causa di ciò perché
non poteva salvare la figlia da se stessa.
Era come chiedere a una donna che parlava solo tedesco di
insegnare il giapponese a qualcuno.
Non aveva basi per farlo e non sapeva come farlo.
Per Iris i cacciatori divennero una famiglia.
I Black erano la sua famiglia.
Perciò…
-Posso chiedere una cosa? –chiese Iris a cena una domenica a
Nathan
-Certo- disse lui
-Ecco…mi accompagneresti all’altare?
La forchetta di Nathan cadde dalle sue mani- posso davvero?
-Per me non c’è mai stata una figura paterna se non Nathan
Jonathan Black…- disse Iris- e Hunter è d’accordo quindi…
Lui sorrise e si alzò per abbracciarla- sarà un enorme
piacere
Lilian sorrise, i capelli castani erano raccolti in una coda
e gli occhi verdi erano luminosi- quindi avete una data?
-Andremo per vestiti da sposa? –chiese entusiasta Clare
-Aprile- disse lei- per ora solo quella
-Pensavamo o la data in cui si è trasferita qui o la data in
cui mi ha morso la prima volta- disse Hunter
-Romantico eh? –chiese divertito James
-Trovati la mate e ne riparliamo
Nathan rise- ah non vedo l’ora!
-Ah inviteremo l’intero clan di cacciatori ovviamente- disse
Iris
-Giusto perché siamo famiglia e anche perché se qualche
vampiro vuole far casino avrà da divertirsi –disse malefico Hunter
-Si sei mio figlio- rise Clare
Lilian sorrise- ottima idea
Sarebbe andata bene fintanto che erano insieme.
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