Capitolo 10: Like Twins
*Anni prima*
-Arrivo –disse Jessica aprendo la porta a due uomini
completamente vestiti in nero con una rosa appuntata al taschino- si?
-Questa è la residenza di Peter Alexander Leon? –chiese uno
dei due con una voce priva di cambio emotivo cosa che inquietò Jessica e fece
avvicinare velocemente Michael.
-Che volete da mio figlio? –chiese Michael guardando i due
Un bambino biondo guardò i due dalla soglia della porta e
notò le rose- siete della Rose Academy
Non era una domanda la sua ma una certezza. La cosa fece
sorridere i due, se poteva riconoscerli a vista allora era sicuramente come le
rose avevano detto.
-Corretto Mr. Leon- disse il più grande dei due- siamo qui
per portarla a studiare all’Accademia per i prossimi due anni circa, ciò
aiuterà le sue performance a scuola in futuro e darà un’ottima opportunità per
il suo futuro
Michael guardò Jessica- non siamo…
-Papà –disse Peter- la Rose Academy è una scuola di élite
che ha istruito e fatto sviluppare alcuni dei più grandi scienziati e fisici
dello stato. È una scuola che sceglie i propri studenti in base ai meriti
scolastici e al grado di intelligenza mostrato e li aiuta a sviluppare le
proprie abilità portandoli al massimo possibile.
Michael annuì piano alla spiegazione del figlio di quasi
cinque anni- ma…
-Non avevate voglia di portare Tyler a quella scuola per
football? Dovevate andare ed è fuori stato, se io sto alla Rose Academy potete
stare con lui senza dover fare avanti e indietro- disse Peter calmo
-Sei sicuro di voler andare? –chiese Jessica inquietata dai
due uomini in nero
Peter annuì piano- per piacere?
Michael guardò i due e sospirò- ci sono documenti da
firmare?
Uno dei due annuì aprendo una valigetta- se permette signora
e signor Leon vi mostreremo il programma di studi e le attività che la nostra
accademia offre e quello per cui vostro figlio è risultato qualificato. Di
norma non cerchiamo di forzare la mano poiché è una scelta indipendente dal
nostro volere ma il direttore non ha mai visto risultati così eccelsi e ci ha
chiesto di provare a convincervi al massimo del nostro potenziale.
-A giudicare dal modo espressivo –aggiunse l’altro- posso
garantire che non ho mai incontrato un bambino così precoce. Sono certo che
avrà eccelsi risultati in futuro
-E la Rose Academy ha un programma che assume immediatamente
dopo la laurea i propri studenti in un ambiente lavorativo, per ciò vostro
figlio non avrebbe nulla di cui preoccuparsi dopo aver finito gli studi –disse
il primo
I genitori si guardarono e fecero entrare i due in salotto.
Vi erano centinaia di migliaia di programmi nella Rose Academy ma non erano
tutti “accessibili”. Vi erano vari livelli da superare per accedere a un
programma ma Peter era stato esaminato e aveva ricevuto il più alto punteggio
dell’intero gruppo, ponendolo al programma di élite e dandogli accesso ai più importanti
corsi di studio, corsi di cui Michael e Jessica facevano fatica a seguire i
soli nomi figurarsi il contenuto. Michael guardò Peter ma notò che il figlio
pareva capire di cosa parlavano. La verità era che Tyler non aveva avuto
accesso al pc dopo aver creato problemi e i due erano sempre con lui quando lo
usava ma Peter aveva mostrato un’estrema abilità con esso e l’aveva anche
riparato dopo che Tyler l’aveva accidentalmente rotto, la cosa gli aveva dato
il permesso di navigare online privo di sorveglianza e ciò aveva probabilmente
dato al figlio accesso a siti particolari, aveva controllato la cronologia ma
aveva trovato solo siti di medicina, scienza, informatica, matematica e altre
cose che lo facevano addormentare al solo pensiero di doverle studiare, era
ovvio che era finito in qualche modo nel rader della Rose Academy dopo aver
fatto uno dei vari test online che si divertiva a fare o magari era andato sul
sito criptato dell’Academy o qualcosa del genere. Era tutto possibile con suo
figlio e benché avesse paura nel farlo andare solo non poteva non vedere la
speranza negli occhi di Peter di andare lì. Sospirò piano firmando i moduli di
iscrizione.
Tyler scese dal piano di sopra in quel momento- che succede?
-Sono della scuola di Alex Tyler, tranquillo –disse Jessica
poco calma
Tyler guardò il fratello minore e poi gli uomini in nero- perché
cambia scuola?
-Tyler Leon? –chiese il tipo in nero- il nostro programma di
studi è puntato su persone con estrema intelligenza e voglia di imparare, tuo
fratello è stato selezionato da migliaia di candidati per…
-Ho superato il test di ammissione –disse Peter tagliando le
parole dell’uomo- e starò lì
-No- disse Tyler- non andare
-Tyler andrà al programma di football con papà no? Io andrò
a uno di studio avanzato –disse Peter con calma guardando il fratello e
facendolo calmare- così quando tu finisci il programma e io finisco il mio
possiamo stare nello stesso anno no?
-Stesso anno? –chiese Tyler- salterai l’anno così saremo in
classe insieme?
Peter annuì calmo- va bene no?
Tyler annuì contento- così sarò con Alex!
-Pensi di poter stare senza vedermi per un po’? –chiese Peter
Tyler annuì- farò il bravo quindi torna presto
I due uomini in nero si trattennero dal ridere. Chi era il
maggiore dei due?
****
Peter guardò fuori dal finestrino la sua casa allontanarsi
prima di voltarsi verso i due uomini in nero che lo stavano accompagnando nella
limousine- dunque…che tipo di società segreta è questa Rose Academy
I due si guardarono- come…
-Non prendete in giro il mio intelletto grazie- disse Peter
guardandoli pigramente- il sito in codice, domande di sicurezza nazionale…è un po’
difficile bersi la storia della scuola di élite
I due sorrisero- io sono chiamato Ernst, faccio parte della
Shadow Rose Unit, lui è Frederick
Il primo era bruno con occhi verdi, il secondo bruno con occhi
celesti. Poco sapevano questi due che sarebbero finiti in futuro sotto il suo
comando.
****
Le camere alla Rose Academy erano divise per due persone. Non
vi erano divisioni in maschi e femmine, chi ti capitava ti capitava.
Peter posò le valigie sul suo lato e iniziò a sistemarle
quando sentì qualcuno entrare- ah! Sono con un ragazzo allora.
Peter si girò a guardarla- hey
-Mi chiamo Crystal, Crystal Angela BlackDiamond- disse la
ragazza dai capelli neri con sfumature naturali color Bordeaux e occhi ghiaccio
stringendogli la mano- Crystal va bene
-Peter Alexander Leon, puoi chiamarmi come preferisci –disse
Peter tranquillo
Lei sorrise posando le sue cose- non sei figlio di un membro
della BRS vero?
-No –disse Peter- primo nella famiglia
-Uhm…io sono figlia di un membro- disse Crystal ma scelse di
non dirgli di quale- spero andremo d’accordo
-Lo spero anch’io –le sorrise Peter tranquillo
Nel giro di pochi giorni l’energica Crystal e il calmo e
maturo Peter non potevano essere visti l’uno senza l’altro. Purtroppo i
problemi non mancarono.
-Certo che fai proprio pena eh? –disse una bionda dagli
occhi chiari guardando Peter- essere forzato ad essere amico di lei
Peter alzò un sopracciglio guardandola per due secondi prima
di tornare a leggere ignorandola, il gruppo di amici che si era creato nell’Accademia
era grosso, non solo studenti ma anche professori e membri della società
riconoscevano in Peter eccelse qualità, l’unico problema era il DNA, non era
adatto per il siero e questo era un motivo di dispiacere per tutti. I due
membri della BRS che lo avevano portato nell’Accademia erano rimasti a
controllarlo e riportare ciò che succedeva con il loro ragazzo ai alti capi
della società. Una cosa che stupì tutti fu l’amicizia naturale che si era
creata tra lui e Crystal. Crystal non aveva il più facile dei comportamenti o
caratteri, era anche figlia dell’attuale capo della società ed era cresciuta in
questo ambiente, il che le dava un vantaggio su molti dei nuovi arrivi. Peter
era l’opposto del carattere ma era molto portato e il caso aveva deciso di
metterli insieme nella stessa stanza, cosa che aveva messo in panico tutti
conoscendo il carattere poco amichevole di Crystal. Nessuno si aspettava che i
due diventassero così legati però e che Peter la lasciasse fare senza problemi
come preferiva. Peter aveva un eccelso carattere e riusciva a tenere buona
Crystal e a convivere con lei, facendola addirittura alzare in tempo per
colazione e classi varie. La cosa sembrava da poco? Sbagliato! Crystal era
isterica la mattina e nemmeno la madre riusciva a farla alzare senza beccarsi
le furie dell’inferno, ma Peter? Peter era veloce nel farla alzare e lei era
anche di buon umore. Un giorno in cui qualcuno stava osservando i due dalle
telecamere vide cosa Peter faceva per svegliarla. Dopo essersi preparato
preparava i vestiti di lei e la svegliava con calma. Lei protestava un po’ ma
si alzava dopo che lui iniziava a parlarle per un po’. Non si poteva sentire l’audio
ma Crystal sfrecciava fuori dal letto, si cambiava nella camera e trascinava
Peter a colazione. In poche parole? Peter era una salvezza per tutti nella BRS
e nessuno osava dire nulla contro di lui.
Quella che gli stava parlando era una delle ragazze più
grandi che non sopportava Crystal e che spesso ci aveva litigato con lei. Peter
era anche la cotta di mezza Accademia, aveva un ottimo carattere, ottimo
comportamento, ottimo temperamento ed era molto carino. Erano in molti lì
ancora con storie di principi azzurri e Peter era quello per molte, cosa che
portava Crystal ad essere la rivale numero uno per le attenzioni di Peter ma il
problema era che se Peter doveva scegliere sceglieva Crystal. I due non si
vedevano in maniera romantica e non si sarebbero mai visti come tali, ma in
molti erano convinti che i due erano segretamente fidanzati, cosa che sarebbe
stata smentita quando Crystal avrebbe presentato il suo fidanzato in futuro.
-Pete… -disse la bionda
Peter sospirò e la guardò- per quale motivo?
Crystal al suo fianco fece per dire qualcosa ma lui la fece
zittire con una mano.
-Lei è la figlia dell’attuale boss della BRS –disse la
bionda
-E? –chiese Peter
La ragazza lo guardò- e…ecco…
Peter sospirò piano, guardandola come un adulto con una
bambina che faceva i capricci, questo tratto era tipico di Peter e molti adulti
apprezzavano il comportamento maturo del bambino, cosa che spesso faceva
dimenticare a tutti che lui aveva solo quattro anni.
-Lo dirò chiaro e tondo. Se la tua unica lamentela nel
confronto di qualcuno è qualcosa al di fuori del loro controllo come genitori,
razza o caratteristiche fisiche e tu basi su di esse la tua argomentazione su perché
quella persona è come la vuoi descrivere…perdi in partenza il mio appoggio. Prima
di tutto, non ho interesse nei genitori dei miei amici, se sono serial killer o
eroi di stato non cambia poiché non è loro che voglio come amici, certo se la
famiglia è problematica non è bello ma non cambia che se ho intenzione di
essere amico di qualcuno i genitori non sono una caratteristica che io
considero. Se mi sposo non sto sposando la famiglia, se faccio amicizia non sto
facendo amicizia con la famiglia. Secondo, sono affari miei chi può o meno
essere considerato mio amico. Terzo, se faccio così tanta “pena” perché non ti
fai un favore e mi ignori? Quarto…non mi pare che io e te abbiamo qualsivoglia
tipo di amicizia o relazione, per ciò le tue parole valgono meno di quelle di
una persona che considero una sorella. Quinto, non pensare che sia così stupido
da non sapere cosa si dice di te. Sesto, quanti anni hai? Sette se non ricordo
male, non sei troppo grande per prendertela con una bambina di quattro anni? E Ultima
cosa…pensi davvero che io non sapessi chi è sua madre? Crystal è la mia
migliore amica, so chi è Annalise e l’ho incontrata un paio di volte. Ora che
hai finito di blaterare, ti chiederei di andartene, stavamo studiando prima che
tu ci interrompessi.
Crystal lo guardò e sorrise- grazie
Lui mosse una mano- come se metterei mai qualcuno tra te e
me
-Lele è il migliore! –disse Crystal abbracciandolo contenta
****
-Lele ho paura- disse Crystal guardando la siringa con il
siero
-Posso rimanere con Cry? –chiese Peter guardando gli adulti
in sala- le terrò solo la mano finché non si sveglia
I medici si guardarono, infondo la prova non era qualcosa
che potevi superare con aiuto altrui…- puoi rimanerle al fianco
Lui sorrise e si sedette prendendo la mano di Crystal- starò
qui con te
Lei lo guardò- davvero?
Lui annuì- rimango qui finché non ti svegli ok?
Lei lo guardò- MLM ZMWZIV ERZ
Peter le sorrise- ERFGB PBA GR
Lei sorrise chiudendo gli occhi dopo la puntura- Lele…andiamo
a giocare dopo ok…?
Lui sorrise tenendole la mano per tutto il tempo. Dopo parecchie
ore Crystal si svegliò con la Empress Rose, ottenendo la rosa più potente dell’intera
BRS e il diritto di prendere il comando appena avrebbe avuto un paio di anni in
più. A quel tempo la madre di Crystal aveva una rosa potente e che era in
comando solo perché la Empress Rose l’aveva deciso visto che non vi era un host
adatto per lei.
Con quella rosa Crystal era il nuovo futuro capo e la sua
posizione sociale era salita.
Quando si svegliò e vide Peter sorrise contenta- sei rimasto
-E dove vuoi che vada? –chiese lui divertito- anche se sarò
nella ROR e non potrò essere sempre con te, non ti lascerò sola Cry, sarò
sempre al tuo fianco
Gli adulti presenti sorrisero alla cosa, era evidente che si
volessero bene ed era evidente che entrambi non accettavano il fatto che Peter
non aveva il DNA per prendere una rosa, la cosa li avrebbe divisi in futuro e
la cosa non andava bene a nessuno dei due ma che potevano farci? Il siero era
letale per chi non aveva il giusto DNA.
Le rose che ancora erano prive di un host però la pensavano
diversamente.
Le rose sono esseri viventi che oltre a dare il titolo a chi
li possedeva modificavano geneticamente il proprio host per essere integrate
alla perfezione e alla morte dell’host aspettavano che un nuovo host nascesse. I
loro metodi di scelta erano poco chiari e nessuno sapeva cosa rendesse un host
adatto o meno. Vi erano rose che si pentivano della scelta, anche se ciò era
raro, e quando ciò accadeva la rosa chiedeva di venir liberata dal proprio host
e ciò causava enorme dolore nel host. Una rosa in particolare era infelice del
proprio host, un membro del team medico che si occupava del realizzare il siero
e che aveva iniziato a pensare a come fare esperimenti umani. Quando la rosa
riportò ciò a la Empress Rose, la Empress Rose chiese al Dark King, suo
fratello gemello, come dovevano comportarsi secondo lui. Il risultato fu un
enorme dolore per Peter.
Lo scienziato venne incoraggiato dalla propria rosa a
prendere Peter e testare su di lui un siero nuovo che era stato realizzato da
Dark King e di cui non vi rimase traccia dopo la puntura grazie al lavoro della
rosa. Lo scienziato si tolse la vita mentre Peter cadde in un doloroso coma,
questo tutto lo stesso giorno in cui Crystal prese la Empress Rose.
I giorni che seguirono furono giorni di panico per tutti,
Crystal rimase al fianco di Peter, provando a svegliarlo e rifiutandosi di
muoversi dalla stanza o dormire altrove. Passò ore a piangere e la cosa era
davvero dura da accettare per molti. Crystal non aveva mai pianto e vederla
così debole era un duro colpo persino per Annalise che provò più volte a
calmare la figlia.
Le possibilità che Peter sopravvivesse al siero normale
erano poche, ma quel nuovo siero? Nessuno poteva dirlo. I giorni presto
superarono le settimane.
Quando Peter e Crystal, che condividevano lo stesso giorno,
mese, anno e ora di nascita, compirono cinque anni però i suoi occhi si
aprirono piano. Peter aveva occhi rossi ora e i capelli erano quasi neri ormai.
Si svegliò mentre solo Crystal era nella stanza e stava dormendo stringendogli
la mano. Usò la mano libera per accarezzarle piano i capelli svegliandola.
-Uhm…- mormorò lei alzando lo sguardo e incontrando gli
occhi di Peter- LELE!
All’urlo di Crystal i medici corsero nella stanza trovando
uno sveglio Peter che coccolava una piangente Crystal.
La cosa che stupì tutti però fu una, il Dark King, rosa che
rifiutava di prendere un Host da almeno due secoli se non più, aveva preso
posto in Peter rendendo ancora più forte la relazione tra i due.
Peter si mostrò eccelso poi come possessore del Dark King,
rendendolo ancora più importante e dandogli molto velocemente il ruolo di
comando nonostante la giovane età. Le squadre messe sotto di lui divennero
velocemente le migliori e il suo talento venne riconosciuto.
Quando Annalise finì in coma dopo una battaglia anni dopo la
situazione precipitò.
-Non possiamo avere una mocciosa in comando! –disse una
ragazza con una rosa di minore potere.
Ad essere sinceri le voci contro Crystal erano solo una, e
vi era qualche supporto contro di lei solo per l’età.
-Dark King! Deve fermare ciò! –disse la ragazza
-Quindi il tuo parere è che Crystal non ha le qualità giuste
per il comando perché…- la invogliò a parlare Peter
-Perché non ha l’età per farlo! –disse subito lei
Peter sorrise, sorriso che non raggiungeva gli occhi-
comincio dal dire ciò…la rosa ha scelto Crystal anni fa. La corretta e giusta erede
è la proprietaria della Empress Rose. Stai forse insinuando che la rosa abbia
sbagliato a scegliere?
La ragazza indietreggiò- c…certo che no! Solo…
-Aggiungo che Crystal ha seguito la madre e si è addestrata
sotto di lei insieme alle Knight of the Roses e alle Princess, imparando a
svolgere i suoi ruoli e a gestire il ruolo, Annalise ha detto più volte che la
figlia era già pronta al comando e che non era ancora in comando solo perché non
voleva detronarla. Stai forse ora insinuando che la precedente Leader abbia
sbagliato giudizio?
-Non…non è forse sospetto che Annalise sia caduta così!? È ovvio
che sia una cospirazione per…- iniziò la ragazza
-Per? –chiese Peter alzando un sopracciglio- dimentichi una
cosa. Crystal è la figlia biologica di Annalise. L’unico genitore che lei
conosca e che l’ha cresciuta con amore. Crystal venera sua madre e la adora. Non
osare insinuare che abbia cercato di farla fuori o sarò io stesso a fartela
pagare
La ragazza rabbrividì. Peter era un ragazzo che non perdeva
la calma, mai, rimanendo calmo nelle peggiori situazioni e nelle più pericolose
lotte. Era ora chiaro che si stava infuriando molto velocemente. Era anche
chiaro a chi la sua lealtà andasse.
-Non può sorvolare sulla sua età e…
-HO LA SUA STESSA ETÀ STAI FORSE INSINUANDO CHE IO SONO
INDANDATTO AL MIO RUOLO?!- alzò la voce Peter zittendo tutti. In molti scordavano
la cosa, ma i due erano nati lo stesso giorno alla stessa ora dello stesso mese
dello stesso anno. Se avessero avuto la stessa madre avrebbero davvero potuto
essere gemelli e dopo che Dark King era diventato parte di Peter il suo aspetto
era anche molto simile a quello di Crystal, rendendo i due molti più vicini all’essere
gemelli di prima. Peter la guardò infuriato- sarò chiaro. Cosa vuoi? Che io
dica che Crystal non sia adatta al ruolo? Non cambierà il fatto che in comando
ci sarà una persona della stessa identica età di lei, e quella sarei io. Hai una
lite con lei da quando eravamo piccoli e ancora pare che ti sfugga il ruolo
nella società che tu ricopri. Non sei nemmeno un membro di alto grado e sei il
rango più basso del rango più basso delle Roses of Combat. Speri che non noti
il fatto che sono anni che cerchi potere o che non abbia sentito cosa dici alle
spalle degli altri? La mia rosa è la DARK KING. La rosa più vicina alla Empress
Rose e che ha i parametri più duri da soddisfare in ordine di acquisizione. La tua
rosa è una delle più comuni che ora sta richiedendo al consiglio di levarla da
te poiché le tue idee la spaventano. Le do il permesso di andarsene da te in
ogni momento.
-Non può…! –la ragazza cadde in ginocchio mentre la rosa si
levò di torno molto in fretta. Andare contro la Empress Rose e la Dark King? La
sua host era pazza, lei di certo non avrebbe supportato la cosa.
Peter si girò verso gli altri presenti- Crystal sarà la
nuova boss della BRS. Se qualcuno ha da ridire si faccia avanti, non ho
problemi a sistemare traditori e non ne ho mai avuti.
Un silenzio tombale cadde nella sala.
Peter sorrise- ma come? Eravate così vocali prima e ora ve
la fate sotto? Lo userò come avviso allora. Non dimenticate che rosa avete e
che potere avete nella società. La scelta che è stata fatta da loro è stata fatta,
anche fossimo completamente incapaci le rose porterebbero avanti il tutto
manipolando il corpo…non dimenticate chi serviamo.
Crystal gli sorrise ringraziando ancora una volta il giorno
in cui aveva incontrato Peter.
Con il sostegno di Peter riprese controllo sulle sue
emozioni e insieme continuarono il lavoro nella BRS.
Con l’aiuto di Peter, Crystal riuscì in seguito a
risvegliare la madre ma mantenne il controllo della BRS dove vi furono alcune
aggiunte, ovvero un certo padre che era sparito dal radar per anni…ma quella è
un’altra storia.
****
-Lele! –urlò Crystal al telefono
-Ah le mie povere orecchie…- disse Peter al telefono- che
succede? Chi ti prende di mira?
-Nessuno –disse lei –volevo sentirti, quando posso venire a
vederti? Quand’è il giorno dello spettacolo teatrale?
-Non vorrai venire spero! –disse Peter
-Ovvio che vengo! Il mio Lele fa uno spettacolo!
-Oh che ho fatto di male…
-Ti ho sentito
-Lo so
-Allora? –chiese lei
-Ti ho mandato un invito –disse Peter- sarai vicino ai miei,
comportati bene…ho mandato anche alle tue amiche l’invito, vedete voi se venire
o meno
-Aw non dire così, so che ci ami –disse Crystal
-Devo aver offeso parecchia gente nella mia vita passata-
commentò Peter
-Spiritoso- disse lei- Empress Rose sente la mancanza di
Dark King comunque
“Dille che mi manca” disse Dark King nella testa di Peter
-Viceversa- disse Peter- dai che ci vedremo a breve
-Non vedo l’ora, è noioso senza di te, nessuno capisce la
mia attività!
-Non hai un fiancé per quello? Che diavolo sta facendo
Stephan? Perché non coccola la sua ragazza?
-Lavora- disse Crystal- però mi coccola ogni volta che può…ed
è ancora seriamente spaventato da te. Dice che siamo troppo vicini o qualcosa
del genere
-Non sei il mio tipo
-Stessa cosa per te Lele- disse lei contenta- ho saputo del
progetto…
-Quattro figli di colpo –commentò Peter- li incontrerai al
giorno del teatro visto che il progetto sarà ancora attivo
-Yeah! Nipotini! –disse lei contenta
-Non sono veri
-Shh. Devo fare pratica
Peter rise- ma sentila
-Lele?
-Uhm?
-Sono felice che tu sia sempre con me –disse Crystal
-Anch’io –disse lui con un sorriso
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