WitchandAngel : Capitolo 13: A Villain or a Protagonist?

Capitolo 13: A Villain or a Protagonist?

Capitolo 13: A Villain or a Protagonist?

***Anni prima***
-Hestia- disse Annalise entrando nel laboratorio della donna dai capelli platino
-Sì? –chiese lei guardando la donna dai capelli bordeaux e occhi verdi
-Voglio presentarti qualcuno- disse lei facendo entrare Peter nella stanza- lui è Peter Alexander Leon, in futuro sarà parte della ROR…
Hestia sorrise guardando il bambino di quattro anni- ciao Peter, io sono Hestia…spero andremo d’accordo in futuro
****
-Annalise –disse Hestia- questo non va per nulla bene
-Successo qualcosa?
-Peter- disse Hestia- non merita per nulla di venir bloccato nella ROR, il suo talento verrà sprecato così
-Pensi che non lo sappia? Purtroppo non posso farci nulla –disse Annalise- possiamo solo sperare che salga velocemente nella First Rose…
-Farò che ciò accada- disse Hestia
Annalise sorrise- lo senti come tuo figlio?
-Sai che amo mio figlio, l’età è vicina anche…e poi Peter è così adorabile…non riesco a vederlo come gli altri…mi attiva l’istinto materno per qualche motivo…
Annalise sorrise- vero? Lui e Crystal sono come gemelli e spesso mi sento tentata del rapirlo dalla famiglia Leon e renderlo davvero mio figlio…
-Beh se non vuoi prenderlo tu lo adotto io –disse Hestia con un sorriso contenta- infondo io e il papà di tua figlia siamo lontani cugini…
-Non ricordarmelo –disse Annalise
-Dovresti contattarlo –disse Hestia
-Disse quella che non sa chi è il padre- disse Annalise
-Non ho bisogno di marito per sopravvivere- disse Hestia- come non ne hai bisogno tu
-Vero –disse Annalise- vedremo con Peter…
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-Hestia- disse Peter entrando nel suo ufficio
-Hey Dark King- sorrise lei vedendolo- pensare che sei passato dal non poter prendere una rosa al diventare il secondo in comando…come ti senti?
-Meglio –sorrise lui- ehm…posso chiederti una cosa?
-Certamente- disse lei felice di vederlo di nuovo in piedi
-Vorresti entrare nella mia Electric Rose? –chiese Peter- so che sei nella First Rose e la cosa non cambierà, però voglio che tu ti unisca alla mia Electric Rose, non hai una rosa ma hai le capacità mentali che cerco per la mia Electric Rose e il team sarà composto per creare oggetti di vario tipo per la BRS…ti andrebbe?
Lei sorrise- ovvio!
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-Dove sarà il teatro mi chiedo…- mormorò Hestia guardandosi intorno
-Hestia! –chiamò Peter venendole incontro e finendo in un abbraccio
-Mi sei mancato- disse lei contenta di vederlo- i miei figli volevano venire e anche mio marito ma è capitato in un giorno particolarmente occupato- sospirò piano e poi sorriso- per questo ho la videocamera
Peter rise- come sta il tuo caro maritino?
-Occupato –disse lei ruotando gli occhi- e gli manchi, sicuro di non voler diventare nostro figlio? Saremmo molto contenti sai?
-Credo che Annalise e suo marito non sarebbero contenti se accetto- rise Peter
-Appunto –disse la donna scendendo dall’auto e stringendo Peter- mi sei mancato così tanto piccolo
-Annalise lo soffochi –disse Aaron BlackDiamond, dai capelli neri e occhi ghiaccio. Sorrise a Peter e gli scompigliò i capelli contento- come stai campione?
-Bene –disse lui contento- Stephan!
L’uomo dai capelli biondi e occhi celesti sorrise abbracciando il ragazzo- hey Alex, Crystal è arrivata al sicuro sì?
-Come se mi potessero ferire- disse la ragazza rubando un bacio al dottore- hai preso un giorno libero?
-Come se mancassi l’occasione di vedere il mio cognato preferito –disse Stephan sorridendo a Peter.
I due erano diventati migliori amici molto velocemente, come altrettanto velocemente era diventato il “figlio” di Aaron quando l’aveva conosciuto- venite su, vi accompagno in teatro
-Mando le direzioni agli altri –disse Annalise con il telefono in mano
-Le Principesse? –chiese Peter
-Come se Vera permettesse a qualcuno di perdersi il tuo spettacolo- disse Crystal
-Non so come sentirmi al riguardo –disse Peter
Crystal lo afferrò e gli saltò sulla schiena- andiamo!
Peter scosse la testa portandola così in giro.
Annalise scoppiò a ridere seguita da Aaron- continuo ad avere dubbi…non è che è mio figlio ma me lo sono dimenticata?
-Di sicuro sono uguali –commentò Aaron seguendoli.
*****
-Oh siete i genitori di Crystal quindi- disse Jessica ancora confusa dall’enorme gruppo di conoscenti che il figlio.
Tyler guardò Crystal- siamo sicuri che non sia sua sorella?
-Siamo in due a chiedercelo –dissero in coro parecchie persone.
Crystal ignorò il commento e sorrise- sta per iniziare!
****
La storia era molto semplice.
Damon era un ricco impresario con una fiancé chiamata Annabelle, interpretata da Harper, Stephan, interpretato da Oliver, era uno dei dodici amanti che aveva Annabelle. Annabelle pianificò di sposare Damon per poi ucciderlo e prendersi l’eredità, ma sua sorella Ellen, interpretata da Hope, avvisava Damon del piano visto che era sempre stata innamorata di lui. Damon perse le staffe e iniziò una lunga serie di morti per assicurarsi che Annabelle soffrisse. Una di queste era una ragazza di nome Serenity, interpretata da Chloe, che era stata mandata dai due amanti per drogare Damon e accusarlo poi di tradimento, purtroppo per lei Damon capì il piano e si occupò subito di sbarazzarsi di Serenity, seguita poi dal catturare Annabelle e uccidere Oliver. Alla fine della storia Damon era rimasto solo con Ellen che, rimastagli fedele, catturò il cuore del killer e fece nascere tra i due una storia di amore…
-Damon –sorrise Hope stringendo Peter sul palco. Lei indossava un bel vestito nero, semplice e delicato. Al suo fianco Harper indossava un vestito bianco dall’apparenza “innocente”. Oliver era in jeans e maglietta, mostrandosi come un tipico ragazzo della porta accanto mentre Peter era in giacca e cravatta, privo di occhiali e con l’espressione di un uomo d’affari- quanto mi sei mancato
-Hey Ellen, sei tornata in città? –chiese lui con un sorriso
-Si, sarò qui per un paio di settimane e…
-Ellen non stare così vicina al mio fiancé –disse Harper spostando la sorella
-Annabelle –la riprese Damon
-Sono solo gelosa amoruccio –disse Harper guardandolo dal basso
Oliver fece una smorfia continuando a bere piano- hey Damon, non hai altra birra in giro?
-La prendo io –si offrì Hope
-Lascia faccio io –disse Peter uscendo dalla scena
Hope lo seguì piano fuori scena solo per girarsi e nascondersi dietro un albero per spiare la sorella e Oliver.
-Sei sicura? –chiese Oliver
-Sarà facile. Lo sposo, lo uccidiamo e viviamo felici e contenti- disse Harper
Oliver sorrise- non vedo l’ora
Hope indietreggiò piano e corse fuori dalla scena
****
Chloe si preparò con il bicchiere e sorrise sciogliendoci dentro un vero afrodisiaco. Il piano era semplice, l’avrebbe portato a letto. Salì nella sua posizione e finse di mettere zucchero nel bicchiere. Sarebbe andata alla perfezione!
Peter prese il bicchiere come da copione ma…
“NON BERE!”
La sua rosa lo avvertì per tempo.
Sorrise perfido guardando Chloe e gettò il bicchiere a terra, facendo saltare mezzo pubblico- chi cavolo pensi di essere per cercare di drogarmi!?
Chloe lo guardò intimorita- non ho…
Peter la afferrò per il polso e tirò fuori dalla sua tasca una scatola di pillole, scatola che la professoressa vide e seppe subito che non era finta- e queste? Pensi ci sia qualcosa in questo mondo che mi sfugga?! Chi ti manda?
-Io…
-CHI TI MANDA!? –chiese Peter prendendola stavolta per la gola
-A…A…-Chloe non era mai stata una cima di attrice o di intelletto.
Per fortuna Peter era eccelso nel fingere e recitare un ruolo- Annabelle e Stephan?
Chloe annuì iniziando a piangere
Peter la scaraventò a terra e usò un la cintura dei jeans di lei per strangolarla…beh almeno nella scena, purtroppo non poteva strangolarla sul serio.
Si rialzò dopo aver tirato un calcio a Chloe, calcio vero che però sembrò finto al pubblico- bene Annabelle…vuoi giocare? Giochiamo…
Dopo che la luce si spense la professoressa trascinò subito Chloe dietro le quinte e la bloccò in un camerino, l’insegnante ci avrebbe pensato dopo a quella.
****
La scena del rapimento di Harper fu perfettamente eseguita visto che sia Harper che Peter avevano un’ottima esperienza come attori. Harper dormiva su un letto sul set mentre Peter entrò dalla finestra.
La scena venne realizzata con una finta tempesta in sottofondo, la luce che si vedeva era quella dei lampi di fuori e i tuoni nascondevano i suoni dell’ambiente. Il primo fulmine mostrò la finestra chiusa e Harper che dormiva tranquilla nonostante la tempesta. Il secondo mostrò la finestra venir aperta da una mano. Il terzo mostrò la finestra aperta. Il quarto una mano che si posava sull’infisso. Il quinto mostrò delle impronte di scarpe bagnate sulla moquette. Il sesto mostrò solo la camera e Harper che si era svegliata per qualcosa. Il settimo mostrò Peter sopra di lei che le stringeva la gola e lei che urlava ma i tuoni coprivano il suono. L’ottavo mostrò Peter alzarla dal letto. Il nono mostrò Peter uscire dalla finestra trascinandosi dietro Harper. La distanza tra i fulmini non era molta ma pareva un’eternità e si sentiva una strana ansia nel vedere ciò che già si sapeva che sarebbe successo.
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La scena dopo fu una che i ragazzi avevano già visto ma l’intensità di essa era tutt’altro livello.
-Damon! –chiamò Oliver entrando in scena
Peter alzò lo sguardo su Oliver. Privo di emozioni era dire poco. Sembrava indifferente all’esistenza di Oliver davanti a lui. Gli occhi privi degli occhiali davano una sensazione di gelo che congelò il pubblico nel vederlo.
-Dov’è Annabelle!? –chiese Oliver stringendo i pugni
Peter tirò fuori un orologio da taschino indifferente.
-Damon! Rispondimi! –disse Oliver preparandosi mentalmente a non tremare come nelle prove.
-Ci hai messo più tempo del previsto- disse Peter guardando l’orologio da taschino disinteressato dalla cosa. La voce era monotona, come se parlasse del tempo o stesse dicendo che ora era e non che una persona stava per morire- probabilmente ha un minuto di aria rimanente se non meno…
-Come hai puoi farle questo!? L’amavi! –disse Oliver in tono accusatorio
Peter alzò lentamente gli occhi dall’orologio e guardò Oliver, un sorriso sadico si dipinse sul suo volto e un silenzio teso nacque nella scena, gli occhi di Peter non mostravano traccia di umanità- appunto…amavi
L’orologio venne chiuso di scatto e rimesso in tasca. Il coltellino svizzero venne tirato fuori con calma e Peter iniziò ad aprire e chiudere lentamente la lama, il movimento molto più agile che nelle prove e crescente di velocità, cosa che iniziò a inquietare chi lo guardava.
-Ero felice con lei come mia amata finché tu non hai scelto di rubarmela Stephan –disse Peter iniziando a giocare con il coltellino con un’abilità che inquietò chi lo osservava. I movimenti erano veloci e la presa perfetta. In molti si chiesero se l’avesse fatto in passato…
-Noi ci amiamo! –disse Oliver
-Amate? –chiese Peter per poi ridere, una risata cattiva- certo…amate…quante volte pensi si sia portata a letto qualcuno oltre te? Annabelle è più navigata che il porto mio caro Stephan…
Peter afferrò bruscamente il coltellino, gli occhi si puntarono su Oliver- non che importi oramai…
Oliver fece istintivamente un passo indietro, stavolta però era nel copione, visto che non riusciva a fermarsi dal farlo lo avevano aggiunto per evitare problemi- cosa vuoi fare…?
-Darvi ciò che volete…l’eterno per sempre felici e contenti…com’era? Finché morte non vi separi? –chiese Peter- farò sì che la morte vi unisca!
Oliver gli puntò contro la pistola- non ti avvicinare!
Peter sorrise e allargò le braccia- sparami se hai il fegato moccioso!
Oliver iniziò a tremare sotto lo sguardo sadico di Peter- non…non ti avvicinare!
Peter sorrise e fece un passo in avanti e poi di colpo ridusse le vicinanze tra i due e calciò la pistola di Oliver via dalle sue mani. Il coltellino svizzero che era rimasto sospeso a mezzaria nel movimento di Peter venne riafferrato quando Peter fu dietro Oliver e venne puntato alla gola del ragazzo- Spero viviate per sempre felici e contenti…all’inferno.
-La pagherai! –disse Oliver
Peter sorrise sarcastico- mettimelo sul conto…infondo i miei soldi vi sono sempre piaciuti no? Sono certo che sai che non ho problemi a pagare…- il movimento del polso che fece Peter indicò che la gola di Oliver era stata tagliata. Il ragazzo fece un passo indietro e Oliver coprì la propria gola, sangue finto iniziò a scorrere tra le sue dita e dalla bocca di Oliver prima che lui facesse un secondo passo indietro e cadesse a terra tremante.
Peter colpì la pistola, facendola saltare in aria, e l’afferrò con una mano, facendola ruotare. Posò un piede sul petto di Oliver forzandolo a guardarlo in faccia e sputare sangue per il colpo, gli puntò la pistola alla testa- nulla di personale…hai solo scelto la puttana sbagliata
Premette il grilletto e Oliver finse di ricevere un colpo mentre il suono di un colpo si poté sentire e piegò la testa di lato, mentre altro sangue finto riempì una piccola pozza sotto di lui.
Peter indietreggiò dal cadavere di un passo e guardò la pistola prima di puntarsela contro la propria tempia, chiuse piano e premette il grilletto. Sorrise amaramente- un solo proiettile eh…pare che dovrò stare in vita per un altro po’ Stephan…tranquillo mi occuperò anche dei tuoi amichetti…
Peter si mise la pistola nella fibbia dei pantaloni e rimise le mani in tasca per poi allontanarsi dal palco con estrema calma.
*****
Hope lo guardò entrare nella stanza- è…?
-Sono morti- disse Peter
Lei annuì prima di avvicinarsi piano a lui e stringerlo in un abbraccio.
-Ellen…
-Non mi importa…non mi importa di niente…voglio solo stare con te- disse lei stringendo la sua giacca di più- per piacere…
Peter alzò piano una mano prima di stringerla piano- va bene…
****
Dire che fu un successo era dire poco. Dire che Chloe finì nei casini era dire poco.
I ragazzi volevano fare una festa ma Peter suggerì di aspettare fino al prossimo weekend così che potessero festeggiare senza i bambini del progetto in mezzo ai piedi.
Ciò che in molti non sapevano era che una certa bionda aveva già in mente come rovinare loro la festa…


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