Capitolo 16: You are forgetting
who is the strongest in this universe
-Fyria Hellisia- disse il nobile con un sorriso- è un
piacere rivede…
Fyria non gli lasciò finire la frase che una lama gli si
conficcò nella spalla.
-!?
Lei sorrise malefica- pensi che mi fermi a fare chiacchiere
con chi ha abusato dei miei figli?
-La…la misericordiosa Lady Fyria non ferirebbe mai
innocenti! –disse lui
-La morte cambia le persone- disse lei alzando la voce- miei
pet eseguite i miei comandi- mosse la mano in avanti- distruggete ogni essere
vivente o meno che abbia ferito, tormentato o malusato il nome di Fyria Enjel
Hellisia, imperatrice di Trystellia! Libra, lascerò a te il ruolo di giudice di
chi deve morire e chi meno. Non mostrate pietà!
-Come master comanda- fu la risposta unanime dei dodici pet
che apparvero davanti a Fyria prima di risparire. Libra alzò una bilancia e un
cerchio magico apparve intorno a ogni essere vivente nella zona. Chi aveva
controllo dell’elemento di terra intrappolò tutti dalla fuga. Libra alzò la
voce- mostra la via e mostra la verità…
Un cerchio rosso apparve intorno a chi meritava la morte e
gli altri pet furono veloci a uccidere sul posto costoro. Un cerchio verde
apparve a chi era pulito e uno giallo a chi aveva crimini minori. Coloro che
avevano crimini minori vennero trascinati nella cattedrale di Fyria dove Libra
avrebbe dato loro giudizio.
Fyria guardò i nobili davanti a lei mentre Libra continuava
il lavoro nel resto del territorio.
-Il re dei demoni ti ucciderà! –disse uno di loro- senza di
noi tu non puoi…
-Non posso? –chiese lei con un sorriso- chi pensi sia il re
dei Demoni a mio confronto? Chi pensi sia il più forte di questo universo? Chi
pensi vincerebbe la lotta? Nemmeno la morte mi ha fermata! Come osi ora tu
mortale venirmi a minacciare?!
Gli eroi indietreggiarono di un passo. Non avevano mai visto
Fyria così furiosa…nemmeno quando l’avevano uccisa.
-Fyria stai esagerando… -provò Jae
-Non hanno ferito i gemelli tranquilla- disse Dimitri
-E Saros? –chiese Fyria fulminandoli con gli occhi- e mio
marito?
-Era solo un demone! –disse Jae
Fyria mosse la mano e scaraventò il licantropo contro il
muro tenendolo per il collo con una forza invisibile. Si girò verso i nobili
irritata e fece apparire tre oggetti grandi quanto una penna di livello
leggendarie. Le fece volare verso i figli- sarebbero diventate vostre poco dopo
la guerra, le circostanze hanno impedito che la mamma ve le potesse dare…
Si girò a sorridere ai figli, quasi l’espressione di odio di
prima fosse una menzogna- volete provarle?
I tre guardarono gli oggetti fluttuare di fronte a loro.
Saros fu il primo ad alzarsi e afferrare il suo. Una luce oscura lo circondò e
nelle sue mani apparvero due spade gemelle dalla lama di argento e dall’impugnatura
decorata con due occhi chiusi, gemme prive di colore e un complicato disegno-
come…
-Ricordi come trasferire il mana? –chiese Fyria guardando il
figlio e sistemandogli la posa con calma, quasi non fossero in quella situazione-
trasferisci il mana e in base all’elemento che vuoi usare la spada risponderà
Saros chiuse gli occhi il mana nero iniziò a infondersi
nelle lame e gli occhi si aprirono di un rosso sangue acceso. Saros sorrise
guardandole- forte…
-Ricordi come si usano le spade vero? –chiese la mamma
tranquilla accarezzandogli la testa come quando faceva da piccolo, la cosa fece
sorridere il demone di istinto e annuì piano- ottimo, puoi divertirti a farli a
pezzi allora
Saros sorrise malefico- grazie mamma!
-Non osare avvicinarti! –urlò un nobile
-Fyria ciò è eccessivo! –provò Vyria
Fyria mosse le mani e delle liane le entrarono in bocca
facendola tacere- un po’ di silenzio ok? O rischio di decidere di farvi fuori…uccidere
me? Ok non mi importa, ma ferire i miei bambini…quella è pena di morte dopo una
lunga tortura cara.
Phoenix prese l’oggetto e sorrise quando vide l’enorme
martello che gli era capitato. Era un martello alto sui due metri, il bastone
era fatto di ferro rinforzato e decorato da fine incisioni, la parte superiore
dell’arma era grossa quanto metà del suo corpo e sembrava avere l’abilità di
schiacciare completamente un essere vivente senza nemmeno far fatica. Non vi
era un occhio sopra ma un lupo seduto con la testa china. Quando vi infuse il
mana, il lupo divenne verde e assunse una posizione di battaglia- figo! Grazie mamy!
Fyria sorrise scompigliandogli i capelli- il mio bambino è
proprio forte per riuscire a sollevare quell’arma gigante…vuoi provarla e dare
una mano a tuo fratello minore? Ti sta aspettando
-Ok –disse lui raggiungendo Saros- Andromeda vieni?
La ragazza guardò la madre ma prima di prendere l’oggetto la
strinse a sé- sapevo che eri viva. Sapevo che saresti tornata da noi
-Mi spiace per il ritardo piccola- disse Fyria con un
sorriso- mamma non andrà più via, promesso
La ragazza annuì e prese subito l’oggetto dopo essersi sciugata
le lacrime. A differenza delle evidenti armi di Saros e Phoenix, la sua divenne
un libro dalla fodera in pelle nera e incisioni in argento, due mani
scheletriche lo tenevano chiuso ma quando lei infuse del mana le mani lo
forzarono aperto e il libro le fluttuava intorno- cos’è?
-Oh ti è capitato un libro di sortilegi. Aiuta a creare più
velocemente ogni incantesimo e ti suggerisce quale sortilegio usare. Per ora
credo tu possa prendere solo fino al rango S degli incantesimi, quando torniamo
a casa mamma riprenderà a insegnarti se vuoi –disse Fyria tranquilla sedendosi
a gambe accavallate sull’altare
Andromeda sorrise muovendosi dietro i fratelli- mamma libera
i nobili, vogliamo una battaglia.
Fyria schioccò le dita e con un sorriso avvisò i nobili- se
vedo un graffio sui miei bambini vi uccido
I sette eroi la guardarono immobili. Era la stessa ma non lo
era.
Prima cercava sempre un approccio più pacifico ma ora era
nel pieno di un attacco di ira.
Cosa sarebbe successo a loro?
Cosa gli avrebbe fatto?
Jae e Dimitri però la videro come un’opportunità di
ricominciare insieme.
Erano i padri dei figli no? Il marito di lei era morto e non
poteva di certo stare sola con i bambini.
Avrebbero ripreso il posto sotto di lei come prima…
Fyria continuò a guardare impassibile i figli. La mente
assente era presa però da un ricordo, ricordo non di Fyria ma della giocatrice
Fyria.
**Anni prima**
-Sono davvero grata dell’opportunità- disse lei
Lui sorrise- è un piacere avere giovani talenti nel mio
gioco e le tue idee sono innovative, mi piacciono e sono attratto dall’idea di
creare questo gioco insieme con te, perché non diventi una partner della
compagnia?
-Ma non ho esperienza oltre allo sviluppo di quei giochi e
di aver giocato parecchio –disse lei
-Non importa, ti guiderò personalmente –disse lui alzandosi
dalla sua poltrona per poggiarle le mani sulle spalle rimanendo dietro di lei. Si
abbassò fino ad avere le labbra vicino all’orecchio di lei- non sono tipo che
lascia scappare un talento del genere, potrei addirittura forzarti a rimanere
al mio fianco
Lei arrossì sentendo una strana pressione- boss…
Lui sorrise sedendosi al fianco di lei- allora? Accetti?
***
Mi ero scordata di quanto creepy fosse il boss nel nostro
primo incontro…avevo sedici anni all’epoca se non sbaglio…wow sembrano secoli
fa…
Il primo incontro con il re dei Demoni…
-Fyria… -mi chiama Dimitri
Ah già…mi devo occupare di loro ora…
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