The Empress’s secret
Capitolo 1: I am a concubine…
C’è chi si vergogna delle proprie relazioni sessuali ma
mentirei se io dicessi ciò. Che ho da vergognarmi? Ero una ragazza di un
bordello, e con ciò? Quando ero molto giovane scoprii i piaceri del sesso e
della seduzione maschile, visto che i bordelli dove vivevo erano legali e
meglio della prostituzione, decisi di provare lì per un paio di mesi, mesi che
divennero anni. Adoravo e adoro avere gli uomini in mio possesso e adoro la
sensazione di piacere che ho quando porto all’apice qualche cliente, uomo o
donna che fosse. Fui così abile che alla fine ereditai il bordello e continuai
a lavorare come impiegata e proprietaria. Nel mio bordello vi erano varie
regole, più che prostitute eravamo ragazze di appuntamenti, sceglievamo i
clienti, sceglievamo cosa fare e nessuno poteva sfiorarci oltre ciò che
dicevamo, eravamo molto attenti alla salute e contrariamente a ciò che pensano
in molti, puoi vivere felicemente con un lavoro del genere, beh almeno io ero
felice. Quando iniziai a invecchiare avevo paura di dovermi ritirare ma
stranamente anche nei miei ottant’anni riuscivo ancora a fare parecchi numeri
ed ero parecchio richiesta.
Contrariamente da ciò che si pensa, ero molto amata in
società. Al mio funerale vi erano ogni tipo di gentiluomo e gentildonna, molti
di loro hanno scelto di prendersi cura dei miei figli per me dopo la mia morte
e di ciò sono molto grata. Già, figli. Ho avuto un totale di otto figli maschi
e sei figlie femmine, tutti in perfetta salute e tutti con lavori rispettabili,
anche se due di loro scelsero poi di continuare a tenere in controllo il mio
bordello, in fondo era un luogo che assicurava che chi voleva prostituirsi
poteva farlo senza rischi. I miei figli non si sono mai vergognati di chi ero,
per loro non importava e mi erano grati per gli sforzi che facevo per
mantenerli da sola, anche se alla fine non ero sola visto che molti miei
clienti avevano preso a occuparsi dei miei figli come potevano, se loro
volevano pagare la retta del mio maggiore per studiare legge chi ero io per
dire no? Fui io a insegnare ai miei ragazzi come far urlare di piacere il
proprio partner, maschio o donna che fosse, e potrei aver fatto un po’ troppo
bene il ruolo di insegnante visto che molti di loro avevano più partner insieme
e nessuno si lamentava…non ho mai avuto relazioni con i miei figli sia chiaro,
esistono le bambole gonfiabili per un motivo ok?
Sono morta felice e di vecchiaia, mai presa un malattia in
tutti gli anni di lavoro che ho sulle spalle.
Il sesso mi ha salvato la vita…e sta per farlo di nuovo.
Mi sono risvegliata in una camera da letto non mia. In piedi
in una stanza che sembrava molto antica e con vestiti non miei. Senza contare
il corpo non mio. In un paio di secondi due flussi di ricordi mi entrarono in
testa. Il primo fu quello della vita di una concubina di nome Aceline e di come
il marito l’abbia poi tolta di mezzo. Il secondo quello di Aceline fino ad ora.
La mia teoria? Ho vissuto la mia prima vita come Aceline, morta, vissuto la mia
vita come la “me” del bordello, morta di vecchiaia, ritornata a vivere come
Aceline prima che qualcosa di orribile sia successo.
Come posso descrivere la prima Aceline…patetica…inesperta
probabilmente e…cattivo tempismo…letteralmente. Aceline era una timida e
insicura ragazzina che fu forzata dalla famiglia a sposarsi con l’attuale
imperatore del suo regno. Era la quinta concubina ma non era la prima “quinta”
concubina esistente. L’Imperatore cambia concubine di continuo pare e le
rimanda indietro alle famiglie dopo un periodo di tre anni, tre anni in cui
dorme una sola volta con loro e poi niente più dopo quella da ciò che ricordo
di Aceline. Hanno provato a fargli passare dei figli per suoi? Sì. È finita
bene? No. La fiancé dell’Imperatore, colei che diverrà moglie ufficiale, odiava
Aceline perché sentiva di essere in pericolo con lei intorno, il risultato fu
che Aceline venne venduta a un bordello dalla nuova imperatrice e morì per le
orribili condizioni dei bordelli al tempo. Come ho detto, cattive circostanze.
La futura fiancé è Lia, una nobildonna di rango di un conte o una cosa del
genere, piatta, poco educata, poco esperta nel letto, carina ma estremamente
irritante dai ricordi che ho. Le altre concubine sono anche crudeli donne che
cercano di accalappiare il ruolo di prima moglie e sono pronte ad uccidere per
ciò. In un ambiente così tossico un carattere timido e insicuro come quello di
Aceline non poteva sopravvivere e di fatto è morto facilmente.
Purtroppo per loro io non sono tipo che si fa mettere i
piedi in testa.
L’attuale Aceline è appena stata “sposata” all’Imperatore,
questa è la prima notte di nozze. L’imperatore da ciò che ho capito è solo
qualcuno che desidera una partner che possa soddisfarlo sessualmente, purtroppo
per lui ciò non sembra accadere…dovrò vedere cosa inventarmi ma con ottanta e
passa anni nel settore direi che so come far piacere ad un uomo e si…sono morta
con tre cifre nella mia età.
Prima di tutto devo vedere il materiale con cui andrò a
lavorare però. Non sono mai stata per chirurgia plastica e ho dovuto faticare
parecchio con il corpo che avevo per tenerlo in forma e bello alla vista,
grazie ai figli però il mio seno è aumentato e sono passata da una seconda a
una bella sesta…non ringrazio della cosa però visto che le mie spalle sono
sempre state doloranti dopo la crescita del seno…
Quando mi metto davanti allo specchio per poco non mi prende
un colpo. Con un corpo del genere ci credo che la fiancé la voleva fuori dal
palazzo…cazzo…
Aceline è un nome che significa Nobildonna, ironico visto
che è nata da una famiglia di semplici studiosi, non vi era nobiltà in loro
visto che hanno volutamente venduto la figlia per soldi…sta tranquilla mia cara
famiglia, avrò le vostre teste. Aceline è una donna nella media come altezza,
almeno per quest’epoca, ha un fisico slanciato, magro e con una pelle molto ma
molto chiara, quasi lattea se vogliamo. Ha gambe snelle e lunghe, delicate al
tatto ma avrebbero bisogno di una rasata veloce, le mani sono piccole e
delicate, chiaramente di chi non ha mai fatto lavori manuali, ha un collo
lungo, non troppo ma il necessario per rendere la figura più affascinante. Il
viso è dolce e urla innocenza, con due grandi occhio celesti, lunghissimi
capelli neri che arrivano fino alle ginocchia, con una frangia sul davanti e
due ciocche poco più corte davanti alle orecchie. Ha due belle labbra rosse
molto ma molto belle da guardare, il tipo che sembra chiederti di baciarla. I
denti sono anche in perfetta salute, stranamente, e non pare mancargliene
nessuno e sono estremamente bianchi. Ma ora passiamo alla vera fortuna di
questo corpo. Quanto cavolo è curvosa?! I fianchi e il seno sono molto
sviluppati, non così tanto da diventare fuori luogo o farla sembrare un po’
troppo in carne, ma abbastanza da farsi notare anche sotto questi vestiti. Ha
un vitino da vespa e una figura snella, ma quella è minimo una quarta se non
più…sarà facile con questo corpo usare alcuni dei miei giochini di letto…
Ora devo sistemare l’eccesso di peli, almeno per miei
gusti…in questo mondo esiste la magia e fortunatamente Aceline è in grado di
usarla, anche molto bene a dirla tutta. Dovrei usare…fuoco magari? Cavolo se
sarebbe bello avere un rasoio o la ceretta dietro…ma sto aspettando l’arrivo
del mio sposo quindi non ho tempo. Ok…immagina ciò che vuoi e…speriamo di non
darmi fuoco da sola.
Dopo un paio di minuti controllo il mio corpo e sorrido non
trovando bruciature o peli. Sono contenta. Decisamente lo adoro come potere…ora
vediamo di fare qualcosa per preparare il corpo per il resto della nottata. Di
norma avrei delle serve ad aiutarmi ma l’Imperatore proibisce aiuto durante la
prima notte, questo per assicurarsi che siano tutte “naturali”, modo gentile di
dire “che siano vergini e non una falsa vergine messa lì per farmi fare la
figura del coglione” ma posso dire che la cosa mi aiuterà parecchio questo
giro. In fondo non posso fare cose del genere senza venir guardata come se
fossi un fenomeno da baraccone no? Anche perché nessuno ha mai detto ad Aceline
determinate cose che accadono nel letto e…beh diciamo che è rimasta leggermente
traumatizzata. Mi serve vedere il marito per capire appieno i suoi gusti ma
credo di avere una mezza idea su che tipo di rapporto voglia nel letto e non mi
stupisce che donne di quest’epoca siano poco esperte in ciò…esistevano quel
tipo di mosse all’epoca ora che ci penso?
Beh esisteranno dopo stasera!
Ah non vedo l’ora, ho sempre adorato essere una stronza e
vendicarmi sulle altre concubine e la futura moglie è fantastico come pensiero,
oltre ovviamente ad essere interessante riperdere la verginità dopo anni e anni
di esperienza…
Sarà interessante…
****
L’Imperatore sospirò piano prima di dirigersi nella dimora
della sua nuova concubina, non sarebbe andata bene e lo sapeva già. Nessuna
donna lo poteva soddisfare in fondo. L’imperatore era Einar, un uomo dai
capelli neri leggermente lunghi e occhi rosso sangue, aveva ventisette anni e
il suo nome significava Guerriero.
Era un uomo molto affascinante, con un fisico alto e
muscoloso, segnato da battaglie su battaglie e con un pessimo temperamento
delle volte. Aveva un leggero problemino però, non era solo grosso di fisico ma
anche sotto la cintura, cosa che causava purtroppo pochi piaceri con le proprie
concubine visto che esse non sapevano come gestirlo.
Sospirò prima di entrare nel corridoio che lo avrebbe
portato nella camera della sua nuova concubina. Non l’aveva ancora nemmeno
vista, in fondo era una concubina, non erano sposati per legge, era solo un
contratto quello che li legava. Notò che non vi erano servi intorno come sempre
e sperò che questa concubina fosse meno drammatica delle altre o avrebbe
rispedito anche lei a casa. Voleva sbarazzarsi già delle altre quattro che
aveva perché gli rompevano parecchio le scatole e non sopportava più la loro
presenza, non voleva avere una quinta rogna.
Bussò alla porta prima di entrare. Non aveva bisogno di
bussare a dirla tutta, era libero di andare e fare ciò che gli pareva, ma
voleva darle l’avviso che era lì.
La vide inchinarsi, inginocchiandosi sul tappeto della camera-
concubina Aceline saluta vostra maestà
Lui annuì piano, preparandosi mentalmente per vedere la
solita espressione sulle ragazze, quella finta innocenza che hanno e quel
desiderio di diventare prima moglie- alzati
Lei annuì alzandosi con estrema calma e compostezza,
lasciandolo poi senza fiato quando i suoi occhi incontrarono quelli di lei.
Dire che era bellissima era dir poco. Gli occhi erano innocenti e se avevano
qualcosa oltre all’innocenza era curiosità e forse…ammirazione? Non sembrava
avere ambizioni e sembrava solo molto curiosa di vederlo. Notò il leggero
rossore sul viso di lei e sorrise internamente, era bello ricevere per una
volta una reazione veramente innocente. Si soffermò sul corpo di lei quando lei
spostò il volto rossa e in imbarazzo. Finora le sue reazioni gli piacevano,
quando finalmente gli occhi di lui finirono sul corpo di lei…fu molto più
eccitato all’idea di averla come concubina. Era perfetta, la seduzione fatta
donna. Era bellissima di volto, con un aspetto giovane e dolce, ma il corpo?
Era quello di una seduttrice, cosa che unito a quel volto gli dava la
sensazione di aver vinto la lotteria. Poteva solo sperare che le aspettative
che stavano salendo non venissero rotte. Era ovvio a occhio che non avesse
esperienze e parte di sé temeva di causarle qualche trauma. Questo non
l’avrebbe fermato da portarsela a letto però.
Controllò che la porta fosse chiusa prima di prenderla per
mano e portarla verso il letto. Non era tipo da conversazione, notare come fino
ad allora aveva detto solo un “alzati” e nient’altro, cosa che aveva causato
problemi con la prima Aceline, quella che temette di aver causato rabbia
all’Imperatore e rimase poi traumatizzata. Questa calma però era nota a Aceline
di quel momento, erano molti i clienti che non sapevano cosa dire in
determinate situazioni, spesso perché nuovi al club.
Per ciò decise di fare come faceva di solito con loro,
studiare il primo rapporto e decidere da quello come compiacerli. Prese un
leggero colpo quando vide le dimensioni del giocattolo con cui avrebbe fatto
conoscenza ma oltre il leggero stupore non ebbe paura, aveva avuto di peggio
nella sua vita precedente. Lo sguardo curioso e stupito, sempre velato da
qualcosa che Einar aveva deciso essere imbarazzo, lo lasciò colpito. Di norma a
quel punto stavano tremando di paura e perdevano il desiderio di averlo nel
loro letto, la reazione di lei gli piacque parecchio. Fu veloce a levarle le
vesti e rimase molto colpito dal suo corpo. Non conosceva donna che avesse una
pelle così liscia, cosa che rafforzava la sua teoria che lei fosse una bambola
in realtà e che la madre stesse facendo uno dei suoi dannati scherzi ma era
carne quella che toccò con le sue mani, non ceramica.
Dalle valutazioni di Aceline la prima prestazione
dell’Imperatore, non considerando il dolore iniziale causato dalla perdita
della verginità, era circa un 7.5 su 10. Passabile. Aveva avuto di peggio ed
era chiaro che lui non avesse moltissime esperienze a letto quindi lo promosse.
Non sarebbe stato male giocarci insieme in futuro.
Dalle valutazioni dell’Imperatore, che ora era steso al suo
fianco, la prestazione era da valutare come la migliore avuta finora dalle
proprie concubine. Era anche parecchio calma e nonostante il dolore non aveva
mosso lacrime, fatto scenate o tremava di paura. Non era svenuta nemmeno quindi
era andata di lusso per i suoi standard. Stava seriamente considerando di
tornare a trovarla, cosa che non aveva mai fatto.
Aceline lo guardò attentamente, cosa che causò l’Imperatore
a perdersi in quelle gemme di occhi- vostra maestà…
-Sì? –chiese lui guardandola leggermente distratto
-Q…questa concubina ha letto dei libri –disse lei rossa,
fingendo imbarazzo e causando uno strano senso di soddisfazione in Einar-
e…questi libri erano su tecniche per…compiacere il proprio sposo…
L’attenzione di Einar venne subito attratta- continua
-Questa concubina si chiedeva se…potesse metterle in atto…ho
studiato la parte teorica ma non ho pratica di esse quindi…questa concubina non
sa se potrà soddisfare le sue esigenze ma…vorrebbe provare- disse lei
abbassando lo sguardo
Einar sorrise, attratto dall’idea e decisamente compiaciuto
dalla cosa. Come poteva non apprezzare che la sua concubina avesse studiato per
compiacerlo? Certo non aveva pratica ma…beh era meglio così, non aveva
intenzione di avere donne che avevano avuto altri uomini nel suo letto.
Ah l’ironia.
-Puoi provarle- disse Einar lasciandola alzarsi piano dal
letto e guardandola intrigato da dove si stava mettendo. Le manine di lei
facevano sembrare tutto più grande e la cosa non gli dispiaceva. Notò come lo
aveva rimesso in sesto in un paio di secondi e sorrise quando notò la sorpresa
di lei nella cosa. Era semplicemente adorabile vederla provare tutto ciò per la
prima volta. Il sorriso si spense quando vide cosa stava facendo dopo. La vide
prendere il controllo e salirgli sopra e…
Diciamo che la vista non fece che eccitarlo e dopo poco le
mani di lui si ritrovarono sui fianchi di lei ad aiutarla a muoversi più in
fretta.
Il resto della notte venne speso con particolare piacere da
parte di Einar che decise immediatamente di fare più visite a questa concubina
che anche dopo avergli dato la migliore notte della sua vita era ancora
imbarazzata e timida nelle interazioni con lui. Inutile dire che in tutto
questo Aceline dimostrò solo il minimo per soddisfare un uomo, se voleva
tenerselo in favore doveva avere assi nelle maniche no? Ma era anche vero che
se lo avesse avuto ogni singolo giorno dell’anno per anni e anni, era ancora
dura finire ogni singolo giochetto del suo repertorio e vi erano giochi che
potevi ripetere per mesi e mesi senza perderne il gusto. Si sarebbe divertita e
gli avrebbe insegnato, in maniera indiretta ovviamente visto il ruolo che lui
aveva, come soddisfarla in futuro, per ora la priorità era salvarsi dal
bordello, il resto poteva aspettare.
Il giorno dopo Einar si svegliò per primo e ritrovò la sua
nuova concubina accoccolata al suo petto, la iniziale sorpresa venne sostituita
in pochi secondi dalla meravigliosa serata passata e la lasciò coccolarsi a lui,
in fondo si meritava quel minimo di attenzione. Di certo non aveva intenzione
di renderla una notte e via questa, specie visto che gli avevano detto più
volte di come la pratica rendesse più facile alle concubine di dare piacere
agli altri. Questo era stato detto da parecchi dei suoi amici e anche da sua
madre più volte, serviva un erede e qualsiasi idiozia potesse invogliare a fare
più visite alle concubine era utile.
Ci mise parecchio a decidere di alzarsi, adorava tenerla
stretta per qualche motivo, e si preparò per tornare nella sua dimora, lavarsi
e andare a fare colazione con sua madre. Guardò un’ultima volta la concubina
dormiente e sorrise piano uscendo.
Dopo essersi preparato per la colazione con la madre, in
ritardo visto che aveva dormito più del solito dopo tutta l’azione della sera
prima, diede ordine a dei servi di far preparare un’abbondante colazione per la
concubina Aceline, prepararle anche dei vestiti e qualche gioiello e informarla
che avrebbe visitato di nuovo quella sera. Nulla di tutto ciò era mai stato
fatto e ovviamente non aveva mai richiesto una seconda visita! Mentre dei servi
eseguivano velocemente l’ordine una delle mama, donne di età avanzata, vedove
di solito e con figli già grandi, andò ad avvisare velocemente la Empress Dowager,
ovvero la madre dell’Imperatore, di quanto richiesto dal figlio e sparì poco
dopo per l’arrivo del figlio.
-Einar- disse la bellissima Empress Dowager. Era una donna
che ancora sembrava molto giovane, di fatto era giovanissima quando diede alla
luce Einar. Aveva capelli bianchi e occhi molto chiari, era una donna forte di
carattere e che da concubina era arrivata al ruolo di Imperatrice, era anche
l’unica in vita dell’harem dell’ex marito, morto da anni oramai, e suo figlio
era l’unico che superò ogni assassinio, fosse esterno o interno. Per lei non
importava moltissimo se la donna che le avrebbe dato nipoti era o meno la
moglie ufficiale, se essa era incapace di tenersi il marito erano cazzi suoi
dopotutto.
-Madre- disse lui salutandola e sedendosi al suo fianco
mentre la colazione gli venne servita- dormito bene?
-Bene…direi –disse lei sospirando. Erano settimane che aveva
problemi a dormire tranquilla a causa di doloretti vari, ma ora si sentiva
molto meglio, vedere il figlio così raggiante la faceva stare meglio- e tu?
-Benissimo –sorrise lui
-E ciò non è causato dalla tua visita alla nuova concubina
vero? Quale era il nome…- iniziò lei fingendo di non ricordarsela. Come poteva
scordarla? Persino lei aveva difficoltà a non pensare a portarsela a letto.
-Aceline- disse lui per lei- ieri sono stato da lei
-E…? –chiese lei
-E stasera pianifico di fare di nuovo visita alla sua
dimora- rispose Einar bevendo un sorso del suo thè. Le concubine e la prima
moglie avevano differenti luoghi dove vivere rispetto il marito e la madre del
marito. Nel caso di Einar, la sua casa aveva veri e propri giardini staccati
tra loro contenuti nella tenuta dove le concubine vivevano praticamente
separate in tutto e per tutto. Ciò era fatto per dar loro privacy e mantenerle
buone, oltre che evitare liti facili. Di norma la prima moglie aveva la
migliore delle dimore ma qualcosa disse all’Empress Dowager Léonie che ciò non
sarebbe successo in quel caso. Il figlio era intrigato da questa Aceline, era
ovvio chi avrebbe tenuto il favore dell’Imperatore, almeno per ora.
-Come mai? –chiese lei tranquilla ma segretamente molto
eccitata dalla cosa, come poteva non esserlo? Il figlio finalmente stava
facendo ciò che doveva!
-Sembriamo compatibili –disse lui non volendo entrare nei
dettagli ma dal sorriso che aveva come poteva la madre non capire? Sarebbe
stata una fantastica cosa se questa concubina lo avesse tenuto con sé ma…era
questa un’altra delle tipiche concubine? Non aveva intenzione di cibare il suo
unico figlio a una di quelle arpie.
-La inviterò per un thè penso…- mormorò Léonie guardando la
reazione di Einar
-Non spaventarla via- disse lui leggermente preoccupato
Lei annuì piano- l’hai lasciata dormire?
-Non le ho dato tregua per la maggior parte della notte-
disse Einar- lasciala riposare
Lei sorrise- bene- di norma una concubina avrebbe dovuto
visitare la propria mother-in-law appena svegliata ogni giorno, svegliandosi
per essere presenti poco dopo colazione possibilmente o erano dolori. Le altre
quattro concubine la stavano ignorando e la cosa non andava giù a Einar o a
Léonie, lei perché si sentiva offesa personalmente, lui perché era molto legato
alla madre e non sopportava chiunque non ponesse la donna nella posizione che
meritava, se lui era vivo e Imperatore era grazie a lei dopotutto.
Ciò che Léonie non si aspettava era ricevere una visita da
Aceline dopo colazione, rispettando appieno la tradizione. In quel momento
Einar era tornato a lavoro e questo le lasciò nella solita routine che
avrebbero dovuto assumere.
-Cosa hai detto? –chiese di nuovo Léonie alla mama che aveva
davanti
-La concubina Aceline è qui per vederla- disse la mama con
un sorriso- pare che sappia qual è il suo posto
Léonie annuì contenta- falla entrare –disse a uno dei servi
Aceline si inchinò- concubina Aceline porge omaggi a sua
maestà Empress Dowager e spera che sua maestà abbia passato una piacevole
nottata di sonno e un piacevole inizio della giornata
Léonie sorrise, leggermente stupita dalla serietà del
saluto- in piedi
Aceline annuì- grazie vostra maestà
Léonie fece segno a Aceline di sedersi e subito le mama al
suo fianco servirono il thè per entrambe con dei dolci- ho saputo che mio
figlio ti ha visitato ieri Aceline
Aceline annuì- L’imperatore mi ha graziato con una sua
visita
Léonie sorrise mentalmente notando il rossore di Aceline e
l’assenza di malizia nelle sue parole. La ragazza le stava piacendo parecchio-
è un’ottima notizia mia cara, dovresti esserne lieta
-Lo sono! –disse lei subito rossa- ma…non sono certa che
l’Imperatore possa venir…sodisfatto…
Léonie ridacchiò piano notando che non riusciva nemmeno a
finire la frase, le piaceva la ragazza. Per farla sentire a suo agio decise di
cambiare argomento e iniziò a parlare di alcuni libri, opere di arte, musica…e
scoprì con estremo piacere che la sua nuova nuora era estremamente acculturata.
Léonie sbadigliò un secondo- oh…mi spiace, pare che le mie
ore di sonno siano diminuite…
-Empress Dowager, se posso, come mai? –chiese Aceline
-Sto avendo brutti sogni purtroppo- disse Léonie
-Avete provato qualcosa? –chiese Aceline
-Praticamente tutto –disse la mama al suo fianco
Aceline fece per dire qualcosa ma si bloccò
-Qualcosa non va? –chiese Léonie notandolo
-Questa concubina conosce alcune nozioni di medicina e
tecniche meditative- disse Aceline- potrei mostrare un infuso che uso quando
soffro di incubi davanti all’Empress Dowager e delle mama, così che si eviti
problemi di avvelenamento e in futuro possa venir rifatto con calma…
-Perché no –disse Léonie intrigata- andiamo nel giardino,
abbiamo molte erbe lì
Aceline annuì seguendo le mama fuori, seguita poi
dall’Empress Dowager. Quella che creò fu una delle più classiche tisane che
avevano creato secoli e secoli prima nel suo mondo ma che in questo non
esistevano. Il sapore piacque parecchio all’Empress Dowager e quando si andò a
riposare dormì senza incubi, cosa che venne riportata all’Imperatore.
Nel mentre nella dimora di Aceline vennero portati i
materiali da lei richiesti. Creò qualcosa prima di coprirlo da un panno e
chiedere alla mama affidatale, una delle più fedeli all’Empress Dowager che
aveva richiesto di servire e tenere d’occhio Aceline dopo aver visto che sia
Léonie che Einar avevano interesse in essa, di avvisarla su quando poteva
visitare la donna.
-Sua maestà è sveglia e l’aspetta nella sala da thè- disse
la mama
Aceline sorrise- grazie, andiamo
La mama notò l’oggetto che aveva in mano- vuole che lo porti
io my lady?
Aceline scosse la testa- è meglio che venga toccato
solamente dal creatore e da chi lo riceve, troppe energie potrebbero intaccarne
l’effetto.
La mama non capì ma non commentò.
-Aceline –sorrise Léonie, non dormiva così bene da settimane
ed era molto felice di vedere la propria nuora
-Concubina Aceline saluta vostra maestà –disse Aceline
-Vieni siediti su –disse Léonie notando l’oggetto avvolto
dal panno- e questo?
-Questo è un oggetto che scaccia brutti sogni- disse Aceline
posando l’oggetto sul tavolo con estrema cautela- è meglio che si tocchi il
meno possibile e che lo tocchi solo chi lo utilizzerà. Si appende nella camera
da letto, vicino il letto se si possibile, e raccoglierà i brutti sogni. Andrà
ripulito di tanto in tanto esponendolo alla luce solare e mettendolo
all’aperto. La luce del sole e il vento cacceranno i brutti sogni e daranno
nuova energia al talismano così che di notte possa di nuovo riprendere i sogni
cattivi. Se qualcuno lo tocca oltre il creatore e chi lo riceve ci sono grosse
probabilità che smetta di funzionare per questo ho impedito alla mama di
toccarlo prima- disse subito lei giustificando perché una lady stava portando
un oggetto e non la mama, la mama in questione ne fu estremamente grata e ciò
guadagno parecchi punti nel libro della donna sulla nuova concubina Aceline, un
master che proteggeva i servi era raro quanto uno che li trattasse con
rispetto- se l’oggetto si rompe ne creerò un altro ma non dovrebbe se verrà
regolarmente pulito e nessuno lo toccherà al di fuori di vostra maestà.
L’oggetto potrebbe rompersi anche se qualcuno di maligno entrasse nelle camere
di sua maestà senza permesso di essa con cattive intenzioni o se qualcuno che
ha sentimenti impuri lo sfiora. Se si rompe però per il tocco di vostra maestà
è normale, vorrà dire che ha solo assorbito con il tocco residui di brutti
sogni che sua maestà non ricorda. In ogni caso, questa concubina sarà pronta a
crearne un altro se ciò accadesse…
Léonie annuì curiosa e aprì il panno trovando un intricato
acchiappasogni, oggetto non esistente nella cultura di quel luogo. I colori
accesi e il complicato intreccio le piacquero subito e scelse di appenderlo
vicino al suo letto- può appenderlo una mama?
-Avrà effetto in ogni caso ma se appeso da chi lo utilizzerà
durerà di più –disse Aceline
Léonie annuì- andiamo ad appenderlo allora, Aceline aiuta
questa vecchietta a trovare un luogo ideale per questo dono
-Come sua maestà desidera- disse Aceline seguendola nelle
lussuose camere di Léonie. Dopo aver appeso l’oggetto consigliò anche qualche
modifica nei fiori usati nella camera e di lasciare circolare più aria nella
camera quando l’Empress Dowager non era dentro esse, lasciando quindi
un’apertura sul giardino di fiori poco usato del retro del palazzo nella camera.
Il problema era uno solo in realtà, in quell’epoca si utilizzavano oli
profumati, incensi e cose del genere per mantenere un odore buono sul corpo, la
cosa però comportava che l’aria fosse pesante per i profumi e l’Empress Dowager
aveva problemi a causa di ciò. Si assicurò poi di dire che se l’oggetto si
fosse rotto ne avrebbe fatto un secondo e che era solo segno che aveva svolto
il suo lavoro fino al limite. Diede poi alcune ricette alle mama per altre
tisane e l’Empress Dowager continuò a chiedere di accompagnarla per il giardino
contenta di avere una così talentuosa nuora.
Quando Einar andò a trovare la madre per pranzo la vide
molto vispa e prima che potesse chiedere qualcosa, Léonie iniziò a raccontare
cosa Aceline le aveva detto e il regalo fattole. Einar sorrise molto contento
della cosa, era bello vedere come la propria nuova moglie avesse subito cercato
di aiutare sua madre e la madre si assicurò di dirgli più volte di andare a
trovarla quella notte, cosa che aveva già pianificato e che ora aveva ancora
più motivi per eseguire.
****
Ed ecco il mio giocattolo!
Einar entra nella mia camera e mi blocca dall’inchinarmi-
siediti
Io annuisco sedendomi sul letto e guardandolo sedersi al mio
fianco- ho saputo che hai aiutato mia madre
-Non ho fatto molto –dico io
Lui sorride non dicendo altro e io approfitto della cosa per
sfiorargli il volto e tirarlo in un dolce bacio. La cosa lo stupisce ma subito
le mani mi cingono la vita e mi tirano sulle sue gambe. La mia mano si infila
sotto le sue vesti a sfiorargli il petto e sento che trattiene il fiato. Mi
lascio spingere piano sul materasso e rimuovere i vestiti…sarà divertente
giocare con lui di nuovo.
Nemmeno a dirlo, l’Imperatore ha deciso di farmi visita
anche la sera successiva. Inoltre…ho ricevuto dei regali da Léonie,
ringraziandomi per averle curato i problemi di sonno che aveva…
Il problema era stress, che è diminuito leggermente con le
tisane, e l’aria piena di profumi della camera che le causavano problemi a
dormire con calma. In questa era è parecchio pesante rilassarsi a causa di quei
profumi pesanti…oh beh.
Guardo i semi e le piante che mi sono arrivate e inizio a
curare il giardino e mettere i vasi per la mia abitazione. Oli profumati non ne
voglio, la casa avrà un buon odore fresco e naturale. La mama affidatami da
Léonie era contraria a farmi lavorare ma non ha provato a fermarmi, sono sicura
che l’Empress Dowager verrà a saperlo entro due ore cosa combino…oh beh lo
troverà come un mio particolare hobby. Sono qui da due giorni dopotutto, non sa
bene che cosa è o meno mio hobby…
Ho avuto il permesso di ridecorare la mia abitazione da
Einar ieri sera, far richieste poco dopo il sesso può dare risultati molto
positivi pare, e nessuno mi sta dicendo nulla su come sto arredando la casa.
Mi divertirò parecchio poco ma sicuro, come potrei non farlo
dopotutto? Sto per distruggere le vite delle cinque donne che volevano e sono
riuscite ad uccidermi…e per fare ciò…ho già un paio di idee…
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