Capitolo 26: Don’t tell me
is impossible
Vi era una razza che anche i demoni non apprezzavano avere
come partner, dopotutto era una razza che apprezzava particolarmente uccidere i
propri partner quindi…
Questi esseri erano la razza che era nata dall’unione di due
razze poco amate: Lich e Driade.
Non vi era un nome per la razza che si era creata ma si sapeva
parecchio su di loro.
Le Driadi erano esseri legati a alberi che attraevano uomini
con l’illusione di una bellissima donna, o uomo anche se era raro, e li
imprigionavano poi con le radici lasciandoli in un’illusione di una felice vita
mentre la loro energia vitale veniva lentamente divorata dall’albero e venivano
trasformati in fertilizzante.
I Lich erano cadaveri ambulanti, simili a zombie, ma con
ancora le capacità intellettive e decisionali attive, il che li rendeva molto
duri a morire e privi di morale di qualsivoglia tipo. Erano esseri che si
nutrivano della linfa vitale degli esseri che incontravano in modo da poter
restare in vita, usavano l’anima dei propri avversari per acquisire potere e
uccidevano lentamente succhiando via da loro ogni rimanenza di vita, finché non
li rendevano cadaveri ambulanti sotto il loro completo controllo.
Se le Driadi erano alberi con magia illusiva per apparire
umani e un profumo aromatico che ipnotizzava chi era attratto dal loro sesso, i
Lich erano spesso scheletri ambulanti e avevano un “aria” di morte intorno a
loro.
La razza nata dai due però era particolarmente…normale come
aspetto e funzioni.
La razza nasceva da un semplice incidente a dirla tutta,
succedeva quando una Driade catturava un Lich come propria preda e nel farlo
entrambi si ammazzavano a vicenda. Il Lich provava a divorare la linfa vitale
della Driade mentre lei lo usava come fertilizzante.
Alla fine si uccidevano a vicenda e dalla loro “passionale”
unione nasceva un essere vivente dall’aspetto umano.
Questi esseri ereditavano la “sete” di linfa vitale altrui e
il desiderio di creare caos, godevano della disperazione altrui e avevano la
tendenza di cercare di creare guerre.
Il problema nell’identificarli era che nemmeno loro stessi
sapevano di essere quella creatura.
Il loro sangue era stranamente afrodisiaco e ipnotizzante,
come quello delle Driadi.
Il loro intelletto era stranamente abile nel manipolare chi
era attratto da loro ma se si era immuni di natura diventavano incredibilmente
stupidi.
Le succubi e gli incubi erano creature che per natura erano
resistenti alla manipolazione e alla seduzione, dopotutto erano loro stessi in
grado di sedurre e manipolare altre persone, anche se loro si nutrivano solo di
desiderio sessuale e non linfa vitale…beh c’erano volte in cui qualcuno ti
moriva per colpa loro ma non era colpa loro se la gente non poteva resistere
ottanta ore di sesso continuato eh…
Comunque la natura delle succubi e degli incubi rendeva
completamente impossibile per quella specie manipolarli se erano in normali
condizioni mentali.
Per questo motivo il sangue di qualcuno come Lilith poteva
annullare ogni singolo effetto di qualcuno che era di quella razza…qualcuno
come Allyson o Frederick.
In questa vita Lilith aveva iniziato a cibare a Noir il
proprio sangue da quando era piccolo rendendolo immune alla manipolazione di
Allyson. Visto che lei stessa era ora mentalmente più tranquilla, le attenzioni
di Frederick erano anche state annullate. Visto che Noir aveva spesso
incontrato i ragazzi poco dopo aver rubato un morso a Lilith, i nasi sensibili
dei mostri avevano iniziato ad assimilare l’odore del sangue di Lilith, creando
una protezione naturale nel corso degli anni.
Per farla breve, la sete di sangue di Noir aveva
accidentalmente immunizzato l’intera Accademia…
-Noir è la settima volta che mi mordi da quando ti sei
alzato –disse Lilith bloccata contro il banco della sua classe.
-Lo so. Sono poche –disse lui baciandola, incurante del
fatto che vi erano altri in classe e che li stavano fissando in leggero
imbarazzo. Non tutti i nobili erano così aperti nelle loro relazioni ok?
-Noir ti sei svegliato un’ora fa…- disse lei
-Appunto, non ti sto dando abbastanza attenzione! –disse lui
-Ehm…vostra maestà…potrebbe tornare in classe? Vorrei iniziare
la lezione…- disse il professore alquanto imbarazzato dalla presenza del futuro
sovrano e dal fatto che stesse flirtando da dieci minuti buoni con la fiancé.
-Lilith…andiamo…- disse Noir- saltiamo e andiamo in camera…
-Impossibile- disse lei guardandolo
-Perché?! –chiese lui
-Noir…sono le otto di mattino e le lezioni sono iniziate,
abbiamo solo tre ore oggi dai…fa il bravo…
Lui la guardò con uno sguardo da cane bastonato- ma…
Lei sospirò e gli accarezzò il volto- fallo per me…vai a
studiare un paio di ore e fa il bravo…per piacere?
Lui la guardò e annuì piano- ok…voglio coccole dopo…
-Dopo ti coccolo quanto vuoi, ora fuori- disse lei
guardandolo uscire- chi me lo ha fatto fare di dire sì a questa relazione…
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