Capitolo 37: Fuck you Bright
-Wolfe! –urlò Iris guardando dove il marito era stato caduto
Leon guardò il dio davanti a sé- tu…
-Cosa farete ora? –rise Bright- se non siete in possesso di
un’anima reincarnata non potete muovervi e se potete muovervi non avete i
poteri di questo mondo, inutili insetti
-Cos’è avevi paura che ti facessimo il culo troppo in fretta
se ci lasciavi in pace?! –chiese Roseline furiosa.
Erano anni che loro non avevano quei corpi e combattere
sarebbe stato complicato.
Volevi mettere la differenza di avere un corpo di un
quindicenne contro uno di un trentacinquenne? I muscoli erano tesi, lo sforzo
era maggiore…era faticoso muoversi e sentivano ogni parte del loro corpo far
male.
-Ora che ci penso…perché non darvi davvero problemi? –rise
Bright muovendo la mano
Vari soldati dall’armatura in ferro vennero creati dal
nulla. I mostri di due metri in armatura pesante erano qualcosa che i ragazzi
avrebbero avuto difficoltà a uccidere.
-Proteggete mamma e Icy- disse Leon notando il movimento dei
cosi e afferrando una spada da terra “generosamente” date loro da Bright.
-Tranquilli, colpiranno solo i reincarnati –rise Bright
divertito.
Icy mentalmente stava facendo una battaglia interna su cosa
fare.
I ragazzi si misero a gruppi di due contro i soldati di
ferro pesante e la difficoltà era ancora troppa per loro. Il rumore di lame era
assordante e Iris non sapeva cosa fare. Quel corpo era debole dalla nascita, la
malattia non era presente certo ma era privo di muscoli, era lo stesso corpo
che non riusciva ad aprire la porta di casa delle volte dopotutto.
-Dopotutto l’unico decente come mio avversario è già morto –rise
Bright- mi chiedo che aspetto avesse il terribile Wolfe, magari un mocciosetto…
Questo non le buttò giù però lo spirito che aveva.
-Come diavolo sei diventato Dio se non sai nemmeno muovere
un dito per combattere? –chiese Iris ad alta voce
-Ti suggerirei di stare zitta- disse Bright
-L’unico modo che hai per sconfiggere mio marito è
imbrogliare! Ma quale possente e invincibile dio? Quello che vedo io davanti a
me è un moccioso che non sa fare altro che ridere come il coglione che è! –disse
Iris
-Disse la donna che si è sposata il fratello –disse Bright
Lei sorrise- e con ciò? Wolfe e io nella nostra vita
precedente eravamo fratellastri. I miei erano crepati e i suoi genitori mi
adottarono. Si è preso cura di me da sempre ma non l’ho mai visto come un
fratello
-Ah quindi fotterti il tuo fratellone non ti dispiace? –chiese
Bright
-Se l’unica cosa che hai da dire contro di me è che mi sono
scopata un uomo che vale più di un dio senza palle come te allora posso ritenermi
parecchio soddisfatta –disse Iris
-Mamma attenta! –urlò Hunter guardando un fulmine venir
lanciato contro di lei.
Icy si mise di fronte a Iris e alzò una mano- non finché io
sono qui!
Uno scudo si creò tra Iris e il dio.
-Tu…Icy? –chiese ridendo Bright- la dea della famiglia e
delle protezioni che si è fatta reincarnare come figlia di un mortale!
Icy non si mosse ma il pallido oro divenne più acceso- è
tempo che tu paghi per ciò che hai fatto!
-E cosa mi vorresti fare? –chiese Bright- sei in un corpo
mortale, nel secondo in cui tu inizi a combattere con il pieno potere quel
corpo è da buttare e tu morirai
Iris guardò la figlia- Icy…
-Va bene…non posso permettergli di continuare così! –disse lei
ma stava esitando. Non voleva morire. Voleva rimanere con quella famiglia…ma…
-Leon! –urlò Sylvie guardando il fratello venir colpito alla
spalla da una spada e sfuggire la perdita di un arto per un pelo.
-Cazzo… -disse Leon cadendo a terra.
-Leo levati! –disse Seth provando a raggiungerlo ma venendo
lanciato lontano da lui con un calcio
Icy provò a muovere una mano ma Bright rafforzò l’attacco contro
Iris cosa che la forzò a riconcentrarsi sul proteggere la madre.
-E il primo genito dei Dragon raggiungerà il padre! –rise Bright
Leon tenne la spada tesa sulla sua testa e provò a tenere l’attacco
il più che poteva. La spada del soldato era parecchio pesante. I suoi fratelli
erano bloccati dai soldati e Icy non poteva muoversi o Iris sarebbe morta.
Era la fine.
La spada si ruppe e il soldato alzò di nuovo la spada.
-E numero uno è andato! –rise Bright mentre la spada stava
calando su Leon
-Leon!
Leon chiuse gli occhi preparandosi al colpo.
-Leva le mani da mio figlio pezzo di latta! –urlò una voce
maschile.
Leon aprì gli occhi solo per vedere il gigantesco soldato
venir scaraventato contro una colonna da un destro ben tirato.
-Stai bene?
-Papà? –chiese Leon incredulo…quello…non era decisamente
previsto.
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