Capitolo 8: A vampire that
kills Vampires, funny story right?
Lilith si spostò dal suo posto e guardò il vampiro cascare a
terra.
Il vampiro si alzò di nuovo per attaccarla e si beccò una
ginocchiata allo stomaco e lo fece cadere a terra di nuovo.
Uno dei cacciatori fece per muoversi ma Lilith lo bloccò con
una mano
-Il vampiro è un mezzosangue –disse Lilith- non ho bisogno
di aiuto.
Il vampiro la guardò- umana me la pagherai!
Lilith sospirò e mosse la mano bloccando il pugno che le
stava per lanciare- chi ha detto che io sia umana?
A quelle parole tutti divennero parecchio confusi.
Il vampiro si liberò e lanciò una sedia contro Lilith,
purtroppo per lui i riflessi delle ragazze erano parecchio brave.
La sedia finì per colpire il barman che venne spinto contro
le bottiglie di alcol nella vetrina che si ruppero tagliando una grossa ferita
nel braccio dell’uomo.
Il vampiro si bloccò nei suoi movimenti e girò la testa
nella direzione del Barman che stava cercando di bloccare la perdita di sangue con
un panno.
Lilith notò anche la presenza dell’odore ma fece solo una
smorfia.
“La ferita non è grave” disse subito Yuri “può riprendersi
in fretta se viene bloccato”
“Altri vampiri hanno percepito il sangue” disse Lilith “ne
sento la presenza”
“Quanti in zona?” chiese Iris
“Venti credo” disse Lilith
“Possiamo farcela” disse Iris
“Salva il barman” disse Lilith
-Cibo- disse il vampiro
Lilith sorrise mostrano i canini prima di sollevare il
vampiro per il collo e scaraventarlo lontano dal barman.
L’uomo guardò Lilith con leggera paura ma lei ritornò a
concentrarsi sul vampiro e sul tenerlo lontano dall’umano.
Si avvicinò al barman e raccolse qualcosa da terra che tenne
dietro la schiena mentre si mise tra lui e il vampiro.
-Perché non capisci!? Gli umani sono cibo! Vanno solo uccisi
e…- iniziò il vampiro ma Lilith non lo stette a sentire.
Quando il vampiro si scagliò contro di lei la gamba di legno
della sedia venne conficcata nel cuore di questo che indietreggiò incredulo.
Lilith afferrò il fucile che stava dietro il bancone del bar e lo puntò alla
testa del vampiro.
-Spiacente, nessun umano verrà ucciso finché io sono viva-
disse calma sparando un colpo e uccidendo definitivamente il vampiro che cadde
a terra con un grosso tonfo.
Poggiò l’arma sul bancone e si riavvicinò al barman.
-Non ti avvicinare! –disse un altro cacciatore ma lei non se
ne curò.
Mise un braccio sotto le spalle dell’uomo, si mise l’altro
intorno alle proprie e lo sollevò da terra e portò a una delle poltrone vicine.
Mosse la mano e dall’anello che aveva alla mano uscì un kit di emergenza medica
che aprì subito mentre osservava il braccio di lui.
-Invece di puntare il fucile contro di me mi occuperei dei
venti vampiri nella zona che si stanno avvicinando- disse con calma mentre
toglieva i pezzi di vetro dal braccio- lasciate due persone con fucile puntato
e occupatevi di loro, non ho intenzione di ferire il vostro amico.
-Sei davvero una vampira? –chiese il barman guardandola
confuso.
La quantità di sangue che stava perdendo era parecchia ma
lei sembrava completamente priva di desiderio di morderlo e prosciugarlo dal
sangue in questione.
-Non più –rispose lei- non da quando hanno ucciso una
persona a me cara…
-Lucas- disse uno dei cacciatori rimasti
-Va bene- disse lui- non morde
Lei sorrise- non bevo sangue umano da quando avevo sei anni,
non sei il mio tipo di snack tranquillo
-Rassicurante- rise lui mentre lei stava applicando una
crema violacea al braccio- cos’è?
-Un rimedio per grossi tagli –disse lei tranquilla- sentirai
meno dolore e aiuta a velocizzare la guarigione. Gli umani sono lenti a guarire
e questo dovrebbe darti una mano
Lui annuì- ha un buon odore…non come quelle cose che usa il
nostro dottore
-Dr. Sky non è il migliore nel addolcire una medicina- disse
Iris prendendo controllo
-Come lo conosci? –chiese l’uomo stupito mentre anche gli
altri cacciatori avevano abbassato la guardia con lei.
-Iris- disse semplicemente Lilith- ero una amica di lei
-Iris? La figlia del capo cacciatore? –chiese stupito il
barman- tu sei Lilith?
-Corretto –disse Lilith
-Per questo sei strana…- mormorò lui- Iris diceva sempre che
eri una vampira buona…
Lilith sorrise- non direi che sono buona. Ho passato gli
ultimi undici anni della mia vita a fare da ammazza vampiri quindi direi che
non sono buona.
-No sei ottima- disse lui guardando la fasciatura- grazie
-Bevi questa- disse Lilith- aiuterà con il sangue perso e
previene infezioni, in ogni caso vai a farti fare un controllo per sicurezza
Lui annuì- grazie
-Che succede qui!? –chiese Jeremy entrando
Lilith lo guardò- comincio a pensare che mi state
stalkerando voi…
-Lilith? –chiese Dark notando la ragazza e riconoscendone la
voce
-Il vostro Barman è stato ferito nello scontro, gli ho dato
un primo soccorso ma dovreste portarlo dal vostro medico per sicurezza- disse
Lilith
-Il vampiro? –chiese Jeremy
Lilith indicò il cadavere- vi lascio il piacere di disporre
del corpo.
-Tu…- iniziò Jeremy- sembri molto famigliare
Lei sorrise alzandosi
-Dove vai? –chiese il barman
-A caccia- disse lei e sorrise- di vampiri. Dalla morte di
Iris ho iniziato a disporre di tipi come quello ai vostri piedi. Il mio aspetto
e odore non è tipico dei vampiri e sono in grado di attirarli facendomi passare
per umana.
Jeremy le afferrò il polso- è pericoloso da sola…
-Starò bene- disse lei spostando la mano con calma e
allontanandosi prima di bloccarsi.
Yuri aveva preso controllo.
-Puoi farmi un favore? –chiese guardando Jeremy
Lui annuì
-Puoi dare questo a tuo padre? –chiese facendo apparire una
scatola- il lucchetto è una data che solo lui conosce sono sicura che possa
aprirla.
Jeremy prese la scatola nera e annuì- ok.
Quando rialzò lo sguardo la ragazza era già sparita.
****
-Papà –disse Jeremy guardando l’uomo intendo a guardare la
scatola nera- ancora nessuna idea?
Lui scosse la testa- non è la morte o la nascita di Iris…
-Vedrai che la trovi –disse Jeremy
Il padre sospirò e guardò il muro dove teneva i disegni
della figlia. Un disegno di lei con una bambina dai capelli neri e una donna
dai capelli biondi attirò il suo occhi. Prese il quadro e controllò la data che
aveva segnato dietro. Era la prima volta che Iris aveva parlato di Yuri…
Mise la data nel lucchetto e questo si aprì rivelando un
album nero all’interno.
Lo tirò fuori con cautela e le prime foto che vide furono di
Iris da piccola. Un sorriso si accese sulle sue labbra mentre leggeva le data
di ogni foto. Quando girò la pagina però si bloccò completamente. Una bambina
simile a sua figlia era davanti a lui. Le date coincidevano, solo i colori
erano diversi.
-Che diavolo…
Girò la pagina e trovò due foto di famiglia. A sinistra lui,
la moglie, il figlio e la figlia, a destra un vampiro, una vampira, un ragazzo
e una bambina identica alla sua bambina. Continuò a guardare le foto finché non
vide due foto, l’ultimo giorno di vita di Iris e una bambina che era stata
bruciata dal sole.
Vi era una didascalia scritta in oro accanto alle foto che
spiegava come l’incidente di Iris e di Lilith era avvenuto. Entrambe erano
finite male per uno scherzo del fratello maggiore. Quando girò la pagina vide
una spiegazione di come Lilith finì in coma per parecchio, quasi un anno di
tempo, e come dopo di ciò era cambiata fisicamente.
Chiunque avesse fatto l’album aveva continuato a mostrare
foto di Lilith che cresceva e per quanto quella non fosse sua figlia parte di
lui poteva vedere sua figlia in lei. Non era la stessa cosa ma capiva che
chiunque gli avesse dato l’album aveva intenzione di fargli vedere una
possibile versione della sua bambina da grande.
-Saresti stata bellissima piccola mia…-sorrise guardando la
foto di Lilith che sorrideva alla telecamera.
Girò pagina dopo pagina guardando le foto finché non trovò
una dedica alla fine.
“Anche se la tua bambina non è più in vita, lei è ancora qui
in Lilith. Come ti ho promesso, mi prenderò cura di Iris e di Lilith. Quando le
incontrerai avrai modo di capire ciò che intendo. Lo specchio delle anime
mostrerà la verità della situazione. Non è la stessa cosa vedere crescere
Lilith al posto di Iris e me ne rendo conto, ma sappi che lei è anche la tua
bambina. Spero avremo modo di parlare in futuro- Yuri”
Poco sotto un’ultima frase era stata scritta
“Buon compleanno papà –Iris&Lilith”
E sotto quella scritta una foto girata era stata messa. La prese
piano tra le sue dita e la girò per poi rimanere completamente bloccato nel guardarla.
Erano due ragazze di circa quindici anni intente a chiacchierare tra loro in un
luogo che era simile a un castello ma che non riusciva a riconoscere. La prima
era una mora dagli occhi rossi, la seconda era una rossa dagli occhi verdi,
entrambe erano allegre e sembravano parecchio a loro agio tra loro. Non vi era
dubbio nella sua mente che le due fossero Iris e Lilith ma come poteva essere…
-Yuri…- rilesse il nome che aveva firmato l’album- la dea
Yuri?
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