Capitolo 13: Let’s go hunting then
Viktor non amava la luce da quando era stato morso.
Odiava la sua nuova condizione.
Sentì la porta aprirsi e l’odore dei suoi compagni
cacciatori entrare nella sua cella, la sua gola si strinse e la sete di sangue
iniziò di nuovo a farsi sentire.
-Mollate il sangue sul tavolo e andate via prima che vi
ferisca
La sua cella venne aperta e richiusa lui alzò gli occhi osservando
con sguardo sfocato una ragazza platino e si mosse prima di poter bloccare
l’istinto che aveva in sé e cercò di morderla.
Un morso non era pericoloso di per sé, lo era solo se vi era
dentro veleno vampirico per trasformare l’altro, in ogni caso se non era
consensuale era parecchio doloroso.
Prima che potesse morderla però la ragazza lo afferrò per un
braccio e bloccò sul tavolino con la testa verso il basso.
-Non volevo attaccarti…- disse Viktor calmandosi
-Va bene Vi, lo so- disse lei
-Vi? L’unica che mi chiamava Vi era…- lui si girò per
guardarla e si congelò- Iris?
-Lilith- disse lei- e anche Iris…potresti lasciarci
spiegare?
Viktor annuì- hai uno strano odore…
-Cattivo?
-Troppo buono –disse lui- stai davvero giocando sul mio
autocontrollo…ho solo voglia di spingerti a terra e morderti…anzi…forse non è
morderti che voglio…sono abbastanza stranito…
Draco sorrise- ho un fucile di sedativi apposta se quello
succede Viktor
-Dragon perché diavolo sembri pronto ad uccidere qualcuno?
–chiese il vampiro
-Non so di cosa stai parlando –disse Draco con un sorriso
che non raggiungeva gli occhi- sono qui solo per tenerti al tuo posto…
-Senti sarò un vampiro ora ma persino io posso percepire la
sete di sangue che emani- disse Viktor
Lilith sorrise contenta- tornando a noi…
Mentre Lilith spiegava a Viktor cosa era e cosa poteva fare
per farlo diventare come lei, Draco era vicino pronto a sparare al primo segno
di movimento, il fatto che Viktor fosse un suo caro amico era leggermente
irrilevante in quel momento.
-Sei disposto a provare? –chiese Lilith
Lui annuì- per evitare di mordere i miei amici? Si.
-Bene…non mentirò. Farà male –disse Lilith uscendo per
parlare con il dottore e iniziare il giorno dopo il trattamento.
Dimitri si offrì per subire anche il trattamento, volendo
poter supportare la figlia il più possibile, Katherine rimase rinchiusa in una
cella e si rifiutava di parlare con chiunque. Stephan era…beh indeciso.
Ciò che Lilith mostrò come metodo diede i brividi ai
cacciatori e ai vampiri. L’esposizione al sole era letale ma sia Dimitri che
Viktor non gettarono la spugna e dopo il primo giorno il secondo si accorsero
di averi iniziato già a mostrare segni di resistenza. Le creme che Lilith aveva
sviluppato erano di grande aiuto e nel giro di due settimane i progressi dei
due erano enormi. Per essere precisi, il loro addestramento era più duro di
quello che le bambine avevano avuto con Yuri che si prendeva parecchio tempo
per farle abituare dopotutto in quel momento stavano racchiudendo due mesi e
sei giorni di lavoro in tre settimane. Dopotutto non erano le sue bambine
quindi extra dolore non importava.
Yuri era leggermente indifferente a tutti oltre alle sue
bambine…
Dopo i primi risultati il dottore prese il posto di Lilith
come direttore del trattamento e continuò a seguire le istruzioni di lei,
iniziando anche il trattamento del sangue, ovvero il passaggio da sangue umano
a animale. Il padre di Lilith prese il ruolo di alchimista e si mise a
riprodurre le creme, le pozioni e le tisane che Yuri aveva creato per le
bambine, Jonathan si mise a sostenere l’uomo nel corso del trattamento, usando
il tempo insieme per parlare di Lilith e Iris, raccontarsi storie e scoprire di
avere parecchio in comune.
Visto che tutto pareva sotto controllo e i cacciatori
stavano iniziando il trattamento con altri vampiri che volevano diventare Day
Walker, Lilith iniziò ad annoiarsi.
-Allora…- disse Draco, erano cinque giorni che Lilith era
riapparsa nella sua vita e doveva trovare un modo per portarla in un luogo
privato per parlare- vi andrebbe di andare fuori?
Lilith e Iris sorrisero- dove?
-Visto che vi divertite, perché non andiamo a caccia? Solo
noi quattro? –chiese Draco
-Quattro?
-Io, Iris, Lilith e ovviamente Yuri, dopotutto non credo che
Yuri vi lascerebbe mai sole- disse Draco
Le due sorrisero- con piacere
Draco era parecchio simpatico ai genitori delle due ragazze.
Jonathan approvava di lui poiché conosceva il ragazzo da piccolo e sapeva che
era un cacciatore fedele, abile e dal cuore d’oro, Dimitri aveva avuto modo di
vedere come si comportava con la figlia e quanto protettivo fosse con lei e
aveva anche dato il suo marchio di approvazione quando aveva notato che la sua
bambina era estremamente contenta con lui, infine Yuri era felice
dell’esistenza di Draco per le ragazze. Perché ciò? Perché era l’unico che non
differenziava tra Iris e Lilith. Per lui erano un “voi” mai un “tu”. Se parlava
con le sue bambine parlava con entrambe, facendo sentire entrambe incluse e mai
escluse dalla conversazione. Era premuroso e gentile con loro e cercava di
aiutarle al meglio delle sue abilità, tanto che era lui l’addetto a tenerle al
sicuro ma sapeva come farlo senza far pesare la sua presenza alle ragazze.
Per questo nessuno aveva da ridire se loro uscivano
insieme…i fratelli e i migliori amici di Jeremy avevano altro da commentare ma
Draco era un pericoloso cacciatore che dopo la morte di Iris era diventato
particolarmente non curante della propria vita e aveva ucciso più vampiri e
mutanti di chiunque nella base, compreso chi faceva il lavoro di cacciatori dal
triplo del tempo di lui.
Il suo fucile non mancava mai un singolo bersaglio…il fatto
che Lilith e Iris avevano fatto la battuta chiedendo se anche a letto non
mancava mai un colpo era qualcosa che tutti fecero finta di non aver capito e
che aveva fatto cambiare colore a Draco.
***
-La torre dell’orologio…- mormorò Draco guardando le rovine
di quello che un tempo era una replica del Big Ben- era un po’ che non venivo
qui
Lilith sorrise- è uno dei miei luoghi preferiti
Lui sorrise- anche il mio
-Quindi…di che volevi parlare? –chiese lei
Lui le prese la mano- quando eravamo piccoli io e Iris
avevamo fatto una promessa. Di viaggiare insieme io, Iris e Lilith. Voglio
mantenere quella promessa
-Non pensavo la ricordassi- disse sincera Iris leggermente
commossa
-Non scorderei nulla che voi due mi dite- disse lui- siete
state la mia salvezza quando ero piccolo e ora che vi ho nella mia vita di
nuovo non voglio perdervi…
Le due sorrisero- grazie…
-E mantenendo un’altra promessa…credo di essere innamorato
di voi…- disse lui
-Di…noi? Non solo di Iris? –chiese Lilith
Lui annuì- so che è poco il tempo speso con Lilith ma…credo
di essere innamorato di voi due…non ho intenzione di chiedere a Iris di uscire
e far sembrare Lilith la terza incomoda o viceversa. Voglio che entrambe vi
sentiate amate e voglio rendere entrambe le più felici in questo mondo e…
Un mutante apparve in sottofondo. Draco alzò il fucile e lo
ammazzò senza nemmeno girarsi
-E vorrei davvero che mi deste una possibilità per provare
che sono un buon partito –disse lui
“Di certo non scherzano sul fatto che non sbaglia un colpo…”
mormorò Yuri guardando il povero mutante crepato per aver camminato nella zona
sbagliata al momento sbagliato
Le due ragazze annuirono- va bene…proviamo
Lui sorrise contento- grazie…andiamo a caccia su. Non c’è
modo migliore di festeggiare che uccidere!
Lilith si illuminò e Iris rise- concordo
“Ah che bello, amore tra killer…” rise Yuri guardando le sue
bambine molto felici. Fintanto che erano contente loro andava tutto bene…se
fossero state infelici…beh uccidere non era un problema.
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