WitchandAngel : Capitolo 26: One second, one life

Capitolo 26: One second, one life

Capitolo 26: One second, one life

Yuri guardò il movimento che vi era sotto di sé.
Mutanti in caos.
Vampiri in caos.
Umani in caos.
Day Walker…si girò verso le sue bambine
-Draco fai ah! –disse Iris cercando di cibare della torta al ragazzo
-Amore posso mangiare da solo
-Dobbiamo allenarci per i bambini! –disse Lilith
-Non era uno? –chiese Draco
-Non sarà l’unico che avremo! –disse Iris subito
E i Day Walker stavano vivendo serenamente in un mondo tinto da occhiali colorati che impedivano loro di ricordarsi che fuori casa c’era l’apocalisse…
Non che Yuri glielo avrebbe ricordato…
-Mamma vai di nuovo a caccia? –chiese Draco
Lei annuì- stai con le bambine…
-Non siamo bambine! –protestarono le due
Draco sorrise- vero, sono principesse
Per fortuna di Draco i suoi riflessi erano buoni e il cuscino non era pericoloso come oggetto lanciato.
Lui sorrise- tesori…
-Tesoro, dormi sul divano stanotte! –dissero le due correndo in camera
-Secondo te ci dovrei credere? –chiese lui divertito
-Beh visto che ogni volta che ci provi ti trascinano in camera direi di no…- rise Yuri
Draco rise- lo pensavo anch’io e…
-Draco! In camera!
Lui scoppiò a ridere- sta attenta mamma, ci vediamo più tardi…
Lei annuì sollevata che i tre andassero d’accordo e uscì teletrasportandosi.
Era un po’ triste che le sue bimbe fossero indipendenti ora ma…beh era felice della cosa…e triste…
Erano pur sempre le sue bimbe.
Ora che ci pensava…doveva ancora sbarazzarsi dei loro genitori…
Oh beh aveva tempo.
Mosse la mano mentre camminava per le strade del centro e rilasciò i fumi che avrebbero ucciso tutto eccetto animali e Day Walker, beh non era certa se uccideva gli dei, non aveva ancora beccato una cavia su cui testarlo…
Guardò il negozio per bambini e sospirò, perché entrare lì a scassinare? Sono solo mobili per neonati…
Guardò intorno e trovò il magazzino chiuso.
Fece saltare la porta e uno sciame di mutanti uscì cercando di attaccarla e finendo a terra nel giro di mezzo secondo a causa del fumo.
Scavalcò i corpi e iniziò a guardare tra le scatole i mobili che erano nel magazzino.
-Uhm…non mi piacciono…e non credo siano adatti a mio nipote queste schifezze…andiamo alla fabbrica e avviamo i macchinari va, me li faccio da sola i mobili che faccio prima…
Rilasciò altro gas e si teletrasportò nella fabbrica dove scoprì che vi era un accampamento di umani.
-Che palle. Mai una volta che possa fare le cose in pace.
Prima che potessero reagire il numero di cadaveri era aumentato e il fumo era ovunque.
 Mosse la mano, riparando i macchinari e iniziando a tagliare le parti creando la legna dal nulla. Poteva creare il mobile direttamente ma si sarebbe annoiata…
Sorrise mentre l’ammasso di corpi veniva raggruppato dalle sue radici in un mucchio fuori.
Ah…uccidere era proprio facile.
Un secondo era tutto ciò che le serviva…



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