Capitolo 6: This is what
you get for copying me
A una settimana dalla prima volta che mi sono fatta la madre
di Einar, mi ritrovo con parecchie nobildonne che cercano di compiacermi. Non
sono esattamente certa se loro siano o meno interessate al genere femminile,
ciò che credo è che sentono la mancanza di attenzioni e io sono diventata
un’ottima “aiutante” per ciò.
Ovviamente mi pagano, dopotutto sarebbe cattivo gusto non
farlo per loro.
-Oggi hai avuto la moglie del mio comandante qui… -dice
l’Imperatore giocando con una ciocca dei miei capelli
-Pare che le mie tisane l’aiutino molto a rilassarsi…- dopo
che me la sono scopata si intende.
Lui annuisce- è un bene che tu sia indipendente ma non
scordare che non sei forzata a lavorare. Tuo marito non manca di soldi o
ricchezze
-Ma proprio per questo lo faccio- dico io- che moglie sarei
se non provassi a migliorare le relazioni di mio marito? L’unico modo che ho
per farlo è tramite le mogli e visto che sono una concubina e non la moglie
ufficiale ho ovviamente bisogno di una scusa per avvicinarle. O forse…non vuoi
che io…
-No! –dice lui subito- va bene, ciò che fai va più che bene,
non voglio che ti stanchi
Questo idiota è facile da raggirare…
Mi sono divertita abbastanza per ora quindi credo che…si
decisamente è ora di iniziare a giocare…
***
Devo dire che i miei giardini sono sempre più meravigliosi…
Con indosso un abito tradizionale rosso dai decori in oro
sembro particolarmente bella se posso dirmelo da sola…
Vediamo oggi chi posso eliminare…
Noto subito Hope in lontananza…vediamo di sbarazzarci di
lei- mama potresti dirmi il colore preferito di sua maestà?
-Penso sia il rosa chiaro- dice la mama notando Hope,
probabilmente è il colore che detesta di più e sta solo cercando di imbrogliare
Hope, questa mama mi ha preso a cuore e mi aiuta sempre- come mai?
-Pensavo di realizzare un sacchetto di erbe per sua maestà-
dico io
La mama mi sorride- sono sicura che l’Empress Dowager
adorerà il dono lady Aceline
Io sorrido- lo spero…
Noto Hope correre via e la mama subito mi bisbiglia che
Léonie detesta il rosa chiaro più di ogni altra cosa e che dovrei realizzare un
sacchetto sui toni scuri del viola. Io annuisco e le dico che aspetterò qualche
giorno per farlo per avere le erbe pronte così da dare un effetto curativo
oltre che profumato. Lei sorride annuendo e mi continua ad accompagnare per la
passeggiata. Bene Hope, vediamo se abbocchi all’esca…
****
E come pensavo due giorni dopo…
-Per vostra maestà –dice Hope dando un sacchetto di erbe
all’Empress Dowager e iniziando un discorso che suona parecchio finto. Léonie
fa un sorriso tirato guardando il sacchetto rosa e noto Einar fare una smorfia,
quel colore non piace eh? Non aiuta che Hope si è vestita interamente di rosa
chiaro uhm? Accidentalmente io indosso delle vesti di un viola leggermente
scuro che sta attirando gli occhi di Einar ogni tre per due e i soldati dietro
di lui se la ridono piano per l’interesse che ha in me. Léonie mette il
sacchetto nelle sue vesti, probabilmente lo terrà per evitare brutte figure ma
non le piace…
Hope mi guarda con uno sguardo di sfida che non passa
inosservato alla mama che mi accompagna, Léonie e a praticamente tutti qui in
sala…oh beh io le sorrido dolcemente fingendo di non capire il senso dello
sguardo ma mentalmente ghigno. Oh piccola che errore hai appena commesso…
La finestra di sua maestà è ancora aperta e io so come
nascondermi nell’ombra…esistono erbe per far stare male e non sono letali sai
Hope? Vedremo chi ride domani mattina…
****
-Mama perché Hope ha fissato in quel modo Aceline? –chiese
subito Einar quando la mama affidata a Aceline entrò dopo essere stata chiamata
-Per rispondere a sua maestà, Lady Aceline aveva intenzione
di creare un sacchetto di erbe e spezie viola scuro per sua maestà e stava
aspettando che alcuni fiori fossero pronti per darle un sacchetto con proprietà
mediche –disse la mama subito- Lady Hope era nella zona e ha deciso di rubarle
l’idea, per questo questa mama pensa che lady Hope abbia mandato a Lady Aceline
quello sguardo
Einar fece una smorfia- mama sta vicino alla tua concubina,
non mi fido di questa Hope…
-Come sua maestà desidera…- disse la mama
****
Léonie il giorno dopo convocò Aceline per colazione e si
sedette pallida, il figlio immediatamente notò la cosa. Era strano come Léonie
riuscisse a fingersi normale di fronte al figlio anche con Aceline vicina,
anche se spesso la mano dell’Empress si allungava sotto il tavolo a toccare
quella di Aceline e le sorrideva serena, certo il figlio pensava solo fossero
in una buona relazione tra nuora e suocera, non che le due fossero amanti ma
che importava se lui sapeva o meno…- che è successo madre?
-Non mi sento molto bene e…temo qualcuno sia causa di ciò
–disse lei sincera
-Cosa?! Chi oserebbe…- iniziò Einar ma venne interrotto da
Aceline che entrò di corsa
-Concubina Aceline saluta vostra maestà, mama mi ha avvisato
che vostra maestà Empress Dowager sta poco bene- disse subito inchinandosi in
fretta e controllando il volto poi di Léonie in panico, era chiaro che fosse
preoccupata e ciò diede all’Empress Dowager un sorriso sulle labbra e punti con
Einar.
-Alzati –disse Léonie- vieni qui su, pare che stia poco bene
ma è irrilevante, il dottore dice che starò meglio…volevo chiederti sotto quale
condizione il tuo dono si rompeva
-Si è rotto? –chiese Aceline stupita sedendosi al fianco di
Léonie- non può essere già al massimo dell’uso, il dono è da meno di due mesi e
mezzo che è stato fatto, mentre per il resto…qualcuno può aver avuto accesso
alle camere? Qualche servo l’ha accidentalmente toccato?
-Non che io sappia- disse Léonie, infondo le notti le
spendeva sola, era di giorno che convocava Aceline e non di certo nella sua
stanza da letto…
-Allora…- gli occhi di Aceline ebbero un secondo di
chiarimento ma era chiaro che avesse paura di dire cosa pensava
-Aceline parla- disse Einar
-Questa concubina sta solo parlando ipoteticamente- disse subito
Aceline- ma…penso che qualcuno stia attentando alla vita di sua maestà…
-Cosa?! –chiese Einar alzando la voce
Léonie lo fulminò con lo sguardo e guardò Aceline- continua
-L’oggetto che ho dato a sua maestà è un talismano
protettivo da brutti sogni ma anche connesso con il proprietario, secondo le
sue proprietà di fatto l’oggetto si romperà se la vita del proprietario è in
pericolo da forze interne alla casa…- disse Aceline
Einar strinse la presa sulla sua sedia, chi diavolo osava
minacciare alla vita di sua madre?
-Vostra maestà –disse Aceline piano- avete questi sintomi da
quando?
-Da quando? Da ieri dopo…aver ricevuto…- Léonie si
interruppe capendo immediatamente chi le aveva causato il problema- quella
puttana mi sta avvelenando!
-Chi? –chiese Einar subito
-La concubina Hope –disse la mama capendo subito sua maestà-
l’Empress Dowager sta male da quando il sacchetto le è stato dato
Einar fece per alzarsi ma Aceline fu veloce- vostra maestà
non possiamo agire ora contro la concubina Hope, non si sa se è lei davvero la
causa…potrebbe essere coincidenza pura e semplice…
Einar annuì risedendosi- che suggerisci?
-Se vostra maestà mi può dare il sacchetto, lo terrò al
sicuro con me e vedremo se i sintomi spariranno- disse Aceline con calma-
controllerò anche il talismano e se sua maestà vuole controllerò che non ci
siano state altre cose aggiunte al talismano
Léonie annuì- bene, accetto la cosa. La mama ti accompagnerà
nelle mie camere…
-Finirò il talismano prima di allora così da poterlo
sostituire. Se sua maestà l’Imperatore desidera può mettere una guardia al mio
fianco per controllare che non manometta nulla nella camera
Einar annuì ma più che per controllare che non facesse male
alla madre era per controllare che lei stesse bene che decise di affidarle una
guardia- bene…mangiamo su…
Aceline venne invitata a rimanere per colazione e durante
quel periodo l’Empress Dowager si sentì parecchio meglio, cosa che portò subito
Einar a confermare che era il sacchetto il problema. Nessuno dei due però
sembrò prendere nota che ora che Aceline aveva il sacchetto, lei era in
pericolo di star male e ciò era ciò che Aceline voleva.
***
Aceline chiese alla mama di lasciarla sola così che potesse
creare il talismano senza energie estranee intorno e chiese di non essere disturbata
per evitare problemi di connessione dei legami spirituali. La mama annuì subito
e la lasciò sola nella sua camera. Aceline si rese invisibile con la magia e
uscì dalla finestra per poi muoversi in fretta verso il palazzo di Léonie,
entrò dalla finestra aperta e recuperò delle erbe messe tra i fiori vicino al
letto per poi tornare nella propria camera senza essere vista. Si rese visibile
dopo aver controllato che nessuno fosse intorno e tirò fuori l’acchiappasogni
già fatto, stavolta con colori che Léonie preferiva. Tagliare una delle corde
era stato fatto per assicurarsi una convocazione e insinuare l’idea di un
possibile tentativo di assassinio.
Dopo aver sistemato nel sacchetto di Hope le erbe che aveva
recuperato dalla camera dell’Empress Dowager lo mise via in un cassetto chiuso
con erbe che avrebbero diminuito l’effetto.
Prese un sacchetto viola finemente ricamato che aveva
realizzato e uscì dalla stanza chiamando la mama- ho finito il talismano ma
pensavo di consegnare a sua maestà un sacchetto di erbe per farla stare
meglio…pensi sia una buona idea?
-Ottima! –le assicurò la mama accompagnandola per il
giardino che aveva creato di erbe e sorridendo poi all’odore del sacchetto-
sono sicura che sua maestà lo adorerà.
Aceline annuì ritornando a prendere l’oggetto e guardando la
guardia affidatale, era una delle guardie personali di Einar…buon segno- il mio
nome è Christoph, lady Aceline sono qui per accompagnarla
Aceline sorrise guardando il biondo dagli occhi chiari- è un
piacere rivederti Christoph
Lui la guardò stupito- sa chi sono?
-Sei una delle più fedeli guardie dell’Imperatore,
ovviamente so chi sei- disse Aceline- possiamo andare da sua maestà?
Lui annuì. Christoph come la mama era lì per osservarla, con
tanti occhi su di lei era ovvio che nessuno potesse far accuse su di lei, era
ottimo per lei vedere così tanti occhi su di sé, era più divertente fare cose
di nascosto.
Léonie le sorrise guardandola avvicinarsi- Aceline
Lei sorrise- vostra maestà prima di entrare vorrei darle
questo- disse porgendole un sacchetto- dovrebbe aiutare a togliere i sintomi
che ha avuto e rilassarla un po’…
Léonie odorò il sacchetto e sorrise, un odore così dolce e
delicato con un sacchetto così bello era perfetto per lei- grazie Aceline, come
sempre sei molto filiale
Aceline le sorrise e la seguì nella stanza dove si bloccò a
guardare il talismano- quello…non è rotto vostra maestà…qualcuno l’ha rotto
Léonie guardò le mama presenti- mandate a chiamare mio
figlio svelti…c’è modo per sapere chi l’ha rotto?
Aceline posò con cautela il talismano nuovo sul letto e si
avvicinò al vecchio mentre Einar entrava. Alzò una mano e prese qualcosa- c’è
una serva con capelli castani che ha accesso a questa stanza?
-No- disse subito la mama vicina all’Empress Dowager- siamo
solo noi mama che possiamo entrare
-Castani? –chiese Einar
Lei si avvicinò e mostrò una ciocca di capelli castani che
aveva tirato mesi prima da Hope- è castani
Una mama prese i capelli e li posò sul grembiule bianco che
aveva- è castano davvero…come può essere entrata qui?
Aceline si guardò intorno e controllò il talismano- durante
la notte magari? Se sua maestà era poco in salute poteva entrare mentre dormiva
senza essere vista no? Di giorno è impossibile farlo visto che servi e guardie
sono ovunque…
Einar strinse i denti- sta osando troppo quella concubina
-Calmo tu- disse Léonie
-Vostra maestà riprenderò questo talismano e domani lo
bruceremo con il sacchetto se è effettivamente colpa di quella concubina- disse
Aceline- per ora lo terremo come prova. Prima di appendere il nuovo posso
chiedere alle mama e alle guardie di controllare che non ci sia altro nella
stanza?
-Pensi qualcosa sia stata messa qui? –chiese subito Léonie
mentre Einar diede l’ordine e Aceline riprese il talismano nuovo consegnandolo
all’Empress Dowager
-Non avrebbe senso entrare solo per rompere un talismano-
disse subito Einar
-C’è una cosa positiva in questo- disse Aceline- le corde
sono infuse e chi le rompe o crea avrà un segno sulle mani che con acqua di fiori
diverrà rosso…non se ne può andare per almeno un paio di giorni. Posso mostrare
la sostanza sulle mie mani domani e possiamo provarla sulle mani di qualcun
altro per sicurezza per provare i due risultati, se sulle mani di lei vi è un
segno…
-Sarà colpevole- disse Einar non sapendo che l’acqua usata
avrebbe avuto un effetto allergico alla pelle di Hope e che Aceline aveva già
in piano cosa fare per rendersi ancora più ammirabile negli occhi di lui.
-Oh questo è ancora più bello- disse Léonie guardando il
nuovo talismano
****
Il giorno dopo tutti furono chiamati per un udienza. Nessuna
delle concubine sapeva perché ma sperarono fosse per eliminare Aceline.
-Dov’è Aceline? –chiese Einar notando il ritardo della
concubina
Hope ghignò- sembra che non si degni di svegliarsi in tempo
quando chiamata…
-Taci- disse l’Empress Dowager avvicinandosi al figlio- il
sacchetto è nelle sue mani…non sarà…
-Chiamate un medico- disse subito l’imperatore piano a una
mama vicino che corse fuori.
-Scusate il ritardo –disse Christoph sostenendo mentre
camminava Aceline, particolarmente pallida. Al suo fianco la mama l’aiutava a
camminare e l’impressione che diede fu una: era malata.
-Concubina Aceline…chiede perdono…per il ritardo- mormorò
piano e per poco non cadde nel tentativo di fare un inchino. Per fortuna
Christoph fu svelto a sorreggerla, preoccupazione era chiaramente nei suoi
occhi. Altri soldati immediatamente videro segni di avvelenamento e l’Empress
Dowager subito capì che era colpa del sacchetto
-Come osi venir qui malata?! –chiese Hope alzando il mento
cercando di far bella figura ma venne zittita da uno sguardo di Einar.
Il medico arrivò e la forzò a sedersi mentre una serva le
portò dell’acqua.
-Aceline stai bene? –chiese subito l’Empress avvicinandosi
Lei annuì- per ora non conta…il sacchetto- disse dando il
sacchetto a una mama avvolto in un panno nero- non toccarlo
La mama annuì attenta.
La mama addetta a Aceline mostrò un vaso di acqua- abbiamo
l’esperimento vostra maestà…vorremmo chiedere di farlo prima che le condizioni
di lady Aceline peggiorino
-Accordato- disse Einar avvicinandosi- io e Christoph saremo
l’altro lato dell’esperimento
Christoph si lavò le mani con un po’ dell’acqua e esse
rimasero pulite, stessa cosa per Einar. Le mani di Aceline mostrarono tracce di
rosso- chi crea il talismano viene segnato per un po’- il rossore sparì quasi
subito grazie ai poteri curativi di Aceline, poteri che Hope non aveva- se lo
si rompe rimarrà permanentemente per un bel po’ di giorni
-Bene…prendete concubina Hope- disse Léonie- vediamo se è
davvero lei che osa venir a causare problemi a questa Imperatrice!
-Cosa? No io…
Due guardie afferrarono Hope e prima che lei potesse
rifiutare la mama versò l’acqua sulle mani di Hope. Esse divennero rosso sangue
in un secondo e la concubina iniziò a lacrimare per il bruciore.
-Come osi entrare nelle mie camere!? –chiese Léonie infuriata
-Non ho…questa concubina non ha fatto nulla! Questa
concubina è innocente! –disse Hope lanciando uno sguardo furioso ad Aceline
La mama al fianco di Aceline mostrò il talismano rotto-
questo è stato rotto da te! Quando sei entrata nelle camere di sua maestà hai
rotto questo oggetto sperando di dar colpa a lady Aceline per le tue azioni!
L’altra mama mostrò il sacchetto- questo lo riconosci?
-Si l’ho fatto io per sua maestà! –disse Hope- perché è in
mano a quella?
-Questo è la causa del malore della mia lady- disse la mama
Il dottore lo guardò- apritelo…
Quando venne aperto e svuotato molte erbe sembrarono comuni
ma una lo fece sbiancare- erba del diavolo!
-Erba del diavolo? –chiese Léonie
-L’erba del diavolo è un veleno che toglie forze –disse il
medico- sua maestà ieri era debole ma dopo aver perso il sacchetto è stata
bene?
-Aceline mi ha dato un sacchetto di erbe –disse Léonie
subito
-Posso vederlo? –chiese il medico e poi annuì guardando il
contenuto- sono erbe curative, con esse gli effetti lievi dell’esposizione sono
spariti
Einar guardò Aceline- perché su di lei sono più forti?
-Temo sia la costituzione differente- disse Christoph- sua
maestà è una donna forte che ha anche già dato alla luce figli, lady Aceline è
ancora giovane e quindi debole…
Aceline finse di perdere i sensi e Einar fu subito lì per
sorreggerla- Aceline!
Il dottore le toccò il polso- dorme fortunatamente…bruciate
quel sacchetto all’aperto! Veloci prima che l’effetto si propaghi di più e la
sua condizione peggiori!
Léonie guardò Aceline- non avrà effetti rimanenti vero?
-No, se fosse rimasta in contatto per giorni…sarebbe
probabilmente morta- disse il dottore
Christoph strinse i pugni- come osi avvelenare sua maestà!?
Hope sbiancò- io non…non ho fatto nulla! È stata sicuramente
quella donna a incastrarmi e…- un ceffone le venne dato da una guardia lì
vicino facendola tacere
Einar alzò Aceline in braccio- la porteremo nelle sue
camere, dottore mi segua. Voi trascinate quella nelle segrete e interrogatela.
La voglio viva…non mi interessa in che stato però.
Ciò che nessuno poteva vedere però era che Aceline non solo
non era svenuta ma nemmeno malata. La così detta “erba del diavolo” era solo un
fiore che causava nausea, il peggior sintomo che poteva dare era vomito, non
uccideva.
Il medico controllò Aceline e prescrisse alla mama delle
zuppe mediche. Si guardò poi intorno e annuì- questa stanza ha buone erbe in
giro, si riprenderà in poche ore
Einar annuì- mandate notizia a mia madre
La mama annuì correndo fuori e il dottore uscì pure poco
dopo. Christoph abbassò il capo- mi spiace vostra maestà, avrei dovuto capire…
-Non è colpa tua- disse Einar- ma quella concubina sarà
morta prima di domani…ti lascerò al suo fianco, non voglio che qualcuno la
ferisca
-Come desidera- disse lui sollevato, gli piaceva il
carattere di Aceline e servirla era piacevole dal poco che aveva visto. Inoltre
mentre creava il talismano, Christoph aveva potuto parlare con i servi e
ottenne davvero un piacevole resoconto su di lei.
Quando i due furono fuori Aceline sorrise e aprì gli occhi
-Meno una…avanti le altre quattro…
Le urla che si sentirono per tutta la notte dalla prigione
sotterranea terrorizzarono a morte le altre concubine. Nemmeno a dirlo, Aceline
ricevette visite costanti dall’Empress, Einar e ogni madame che aveva portato a
letto per tutto il giorno la mattina seguente insieme a vistosi, eccentrici e
costosi regali e una dose di zuppe mediche così elevata che stava iniziando a
sentirsi male all’idea di berle…per fortuna esisteva la magia…
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