WitchandAngel : Capitolo 11: State of things

Capitolo 11: State of things

Capitolo 11: State of things

Lilith guardò con un sorriso le coppie.
Ayame e Jonathan erano accoccolati su una poltrona a sonnecchiare.
Kyle stava spazzolando i capelli di Marybelle mentre la ragazza leggeva qualcosa contenta.
Celestia e Damon stavano giocando a scacchi ma entrambi sembravano più presi da qualcos’altro che dal gioco.
Septimus aveva Piper seduta sulle sue gambe e la stava cibando molto contento.
Guardò Noir addormentato sulle sue gambe e sorrise passandogli una mano tra i capelli.
Le route erano chiuse.
Sfiorò il volto del suo fiancé e abbassò lo sguardo pensierosa.
Ma non poteva abbassare la guardia.
Il gioco poteva ancora decidere di mandare a puttane tutto ciò che aveva fatto e dare Noir alla protagonista o il protagonista…
Era abbastanza sicura di non poter diventare vittima delle avance di nessuno.
Una come lei…non poteva amare dopotutto.
-Lilith…- mormorò nel sonno Noir girandosi piano e abbracciandole la vita- no…non andare via…
Lei guardò il vampiro dormiente e sorrise posandogli una mano tra i capelli.
-Non lascerò a nessuno il mio posto…
Noir aveva spesso incubi in cui Lilith lo lasciava per un biondo dagli occhi verdi dopo aver frainteso che lui l’avesse rimpiazzata con una biondina dagli occhi verdi.
Era terrorizzato al pensiero che ciò potesse accadere.
Ma Lilith era tranquilla. A lei i biondi non piacevano nemmeno.
La cosa aveva reso per Noir molto più possessivo e protettivo.
Non ricordava il volto del tipo ma ricordava una cosa: era umano.
Per Noir ogni umano era ora un pericolo e impediva a Lilith contatto con loro da sola.
Ma non era il solo.
Gli altri ragazzi anche continuavano a vedere quel tipo nei loro sogni e nessuno di loro era felice della cosa.
Non solo loro ma anche le ragazze avevano sogni su quella bionda che avrebbe sedotto i loro fiancé.
Nonostante tutti fossero certi della lealtà dei propri partner, nessuno era meno allerta.
Erano tutti calmi, ma erano tutti pronti.
Pronti a far fuori la minaccia alla loro tranquillità.
Lilith era l’unica che non aveva quei sogni e le ragazze e i ragazzi evitavano di commentare sui sogni in presenza di lei per paura di darle un peso.
Questo non voleva dire che nessuno era pronto a intervenire anche per lei.
Dopotutto era grazie a lei che la situazione dei regni era completamente calma ora.
Durante le vacanze Noir decise di stare appiccicato a Lilith, cosa che lei non vide per nulla come anomala visto che era possessivo come personaggio dall’inizio.
Più i mesi passavano e meno la paura era presente.
Era solo un sogno quindi perché spaventarsi?
Nel mentre però le loro relazioni si erano stranamente rafforzate…
-Lilith, che ne pensi di quest’anno? –chiese Noir
Lei sorrise rilassandosi nel suo abbraccio- che ci sarà parecchio da divertirsi.
Erano dopotutto nelle vacanze dopo l’anno accademico.
Erano tutti sedicenni e l’anno che stava per iniziare…
Era l’inizio del gioco.




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