Capitolo 21: So glad we
almost made it
***Prima****
La sensazione più brutta che ho mai sperimentato è sentire
il mio cuore rompersi. Non ha senso logicamente parlando perché il cuore è
intero…ma la sensazione è peggio di venir uccisi delle volte.
La mia vita era uno schifo già prima di incontrare Noir. I miei
erano separati e entrambi avevano divorziato da me, ero…troppo piccola per
capire che cosa significasse ciò che stava succedendo, per capire che non era
colpa mia, che non ero io il motivo per cui loro si stavano separando. Per capire
che era loro la colpa e che io ero solo una vittima della cosa. Non fu nemmeno
colpa mia che quella serva abusasse di me, che altri si prendessero gioco di me
o che io fossi così sola. Ero troppo piccola per capire che ero innocente e che
non avevo colpe se non di essere finita in mezzo a un bracco di lupi feroci
mentre ero ancora un agnellino.
Noir fu la prima cosa bella che successe nella mia vita. Non
eravamo perfetti insieme ma eravamo amici. Mi ascoltava, parlavamo, passava
tempo con me e…a guardarla in retrospettiva, era solo un ragazzino della mia
età che mi mostrava il minimo di gentilezza, non era nemmeno tanto più del “come
stai” causale che dicevi a uno sconosciuto, ma bastava. Ricevere una risposta
anche solo di cortesia alle mie lettere era così meraviglioso per me che ora
che lo realizzo capisco quanto patetica fosse la mia sensazione. Ero così
disperata per contatto che anche un ciao mi bastava. Non avevo niente e lui era
l’unica cosa che mi era stata data. Era l’unico che sapevo mi avrebbe dovuto
rispondere e che avrebbe passato la sua vita con me, anche se era forzato a
farlo mi bastava…avere qualcosa che era finalmente al mio fianco era…era tutto
ciò che avevo…
Con il tempo divenni sua amica e la relazione iniziò a
essere meno dura per entrambi. Sapeva la mia storia, sapeva cosa avevo passato
e mi rassicurava sempre. Mi diceva sempre che sarebbe stato l’unico che non mi
avrebbe mai tradito, l’unico che mi avrebbe sempre tenuta con sé e che mi
avrebbe sempre reso felice. Non avevo nemmeno bisogno di essere felice, volevo
solo qualcuno che non mi lasciasse sola perché sapevo che se fosse successo non
avrei retto. Ero cosciente della mia condizione mentale anche da piccola e
sapevo che se avessi messo la speranza che mi era rimasta su di lui e l’avessi
persa…non avrei avuto più modo per tornare a vivere serena…non avrei potuto
sopravvivere all’ennesimo colpo.
Ma ho imparato una cosa…un nemico onesto è meglio di un
amico falso. Perché la cosa peggiore del venir traditi è che non è mai il
nemico a farlo. Meglio avere un nemico che ti tira uno schiaffo in faccia che
un amico che ti pugnala alle spalle.
Mi sono fidata di lui ma ora le sue parole hanno perso il
loro significato perché le sue azioni hanno detto la verità nel secondo in cui
ha incontrato Allyson. Nessun dolore può comparare al dolore che si prova nel
venir traditi da chi tenevamo a cuore.
Penso che se le persone potessero entrare nel cuore di
qualcuno che è stato tradito da qualcuno che amavano e provassero ciò che ha
provato mentre veniva tradito, nessuno avrebbe il cuore di fare quel male, di
portare tutto quel dolore e rompere il loro cuore in quel modo. So di essere
stata un’idiota…ma mi sono perdonata per ciò. Ho perdonato la mia cecità che ha
permesso ad altri di tradirmi, perché delle volte un buon cuore non vede
cattiveria. Quando qualcuno ti tradisce è un riflesso del loro carattere, non
il tuo. Non hai colpe per ciò che è successo.
-Lilith mi dispiace ma non sei la donna che fa per me…
-Quindi mi vuoi lasciare per una donna che conosci da meno
di un anno? Dopo tutti gli anni insieme?
-Non sei chi pensavo tu fossi…- iniziò lui
-Posso essere tante cose e ci sono molte cose che io non
sono, ma non farei mai a te ciò che hai fatto a me e credo che questo dica
molto- dissi io mentre le mie lacrime cadevano come se fossi diventata una
fontana
-Non volevo farti piangere…- disse lui ma la sua voce non
pareva dispiaciuta, pareva seccata, annoiata di dover gestire la situazione in
cui lui mi aveva messo. Faceva male.
-Non sto piangendo per te; sto piangendo perché la mia
illusione di chi eri è stata distrutta da chi sei veramente- dissi io
Siete mai stati così delusi che non credete a nessuno ormai?
Per me, la cosa peggiore della morte è il tradimento. Posso accettare la morte
ma non posso accettare il tradimento.
-Possiamo ancora essere amici…
-Rompere la fiducia di qualcuno è come accartocciare un
pezzo di carta, lo puoi lisciare ma non sarà mai più lo stesso. È come rompere uno
specchio, lo puoi riparare ma le crepe saranno per sempre lì…
-Puoi perdonarmi? –chiese lui
-Potrei perdonarti, ma questo non significa che sarò mai più
vicina a te…
Non sprecare parole con chi merita solo il silenzio, delle
volte la cosa più forte che puoi dire è stare in silenzio.
-Lilith…
-Pensavo che tu saresti stata l’unica persona che non mi
avrebbe mai e poi mai ferito. Sapevi che ero in un inferno già prima di
incontrarti ma mi avevi tirata fuori di lì…e ora mi hai mandato in quello vero…mi
hai spedita nel peggiore degli inferni. L’Inferno è venir traditi dall’unica
persona che ti rimaneva in cui avevi fiducia.
-Sai che non era mia intenzione –disse lui- la amo e non
potevo…
-Non potevi cosa? Non potevi pensare che mi avresti ferita?!
Sono stata pugnalata alle spalle dalle persone di cui avevo più bisogno. Mi
hanno mentito quelle che amavo di più. E mi sono sentita sola nei momenti in
cui non mi potevo permettere di esserlo. Ma alla fine ho imparato ad essere la
mia migliore amica, perché ci sono state troppe volte in cui nessuno era lì per
me tranne me stessa!
-Sono stato al tuo fianco!
-Spero che il Karma di dia ciò che meriti e che tu possa
capire ciò che io ho provato e provo in questo momento…
-Non mi hai perso come amico Lilith…possiamo ancora essere
amici- disse lui
-Non ho perso un amico, ho solo realizzato di non averne mai
avuto uno- dissi io stringendo il mio ventaglio- la vita mi ha insegnato che
non puoi controllare la lealtà di nessuno. Non importa quando buona tu sia con
loro, non significa che loro lo saranno con te. Non importa quanto tu li
ritenga importanti, non significa che tu sarai importante per loro. Delle volte
le persone che ami di più sono quelle che di cui dovresti fidarti di meno…pare
che tu non sia una esclusione a questa regola…
-Lilith non essere ingiusta…
-Ingiusta?! Mi dici di rompere le nostre nozze perché quella
donna ti ha fatto innamorare e pretendi che io non faccia storie?! Pretendi che
io sia felice per te!? Perché essere falso!? Alla fine quando la verità è
uscita fuori sei rimasto solo…
-Non sono rimasto solo…e non sei sola…possiamo essere amici…
-Mi sarei presa un colpo al cuore per tenerti al sicuro-
dissi io sincera- ma delle volte la persona per cui prenderesti un colpo è
quello che sta impugnando l’arma…
Uno dovrebbe morire piuttosto che tradire. Non c’è mai
tradimento nella morte, consegna ciò che ha promesso. Il tradimento invece…è la
scelta coscienziosa di uccidere la speranza dell’altro.
-Lilith…
-…
Alcune persone non sono leali a te, sono leali alla
necessità che hanno per te. Una volta che non gli servi più la loro lealtà
sparisce.
-Lilith non fare così…sembro il cattivo se fai così…
-Mi hai pugnalata e poi hai finto di essere quello che stava
sanguinando…e ora pretendi che gli altri ti aiutino mentre mi lasci morire
dissanguata…la cosa peggiore del fatto che mi hai mentito è che ho capito che
per te non meritavo di sapere la verità.
-Non avresti capito…
-Sono una persona abbastanza buona da perdonarti, ma non
sono abbastanza stupida da fidarmi di te di nuovo. Avrei accettato di rompere
le nozze se mi avessi parlato della cosa e non mi avessi tradito con quella…ora…io…
-Non volevo ferirti…
-Le azioni parlano più forte delle parole, sono più
difficili da fingere dopotutto.
-Lilith non volevo che tu mi odiassi e lo sai –disse lui
provando a toccare la mia mano ma io la retrassi.
-Non ti odio, questa è la verità, sono solo davvero delusa
da te perché sei diventato tutto ciò che mi avevi promesso che non saresti mai
stato.
-Le persone cambiano…
-Non sono le persone a cambiare, sono le maschere che cadono
dal loro viso. La vita non è basata su chi è vero davanti a te, è basata su chi
è vero dietro alle tue spalle. Tu non sei stato mai sincero con me Noir, nel
secondo in cui tu mi hai iniziato a tradire hai perso il diritto di esserlo…
-Io non ho mentito è vero…
-Ti ho beccato nelle tue bugie più volte di ciò che posso
contarlo…
-Non è semplice ricordare sempre tutto ciò che accade, è
normale confondersi, non ti ho mai mentito su…
-Se dici la verità, non devi ricordarti nulla.
-Lilith non volevo che tu mi odiassi, per questo non ti ho
detto…
Io lo guardai tristemente- non puoi mai totalmente odiare
qualcuno che ti ha aiutato ad addormentarti, vero? Che ti ha calmato e
cancellato le tue paure. Puoi sentirti arrabbiato e tradito, ma una parte di te
lo amerà sempre per esserci stato in quelle notti spaventose, per darti un
posto dove nasconderti quando gli incubi si facevano troppo presenti, quell’unico
posto dove potevi dormire tranquillamente sapendo che almeno con loro eri
salvo. Voglio odiarti, voglio urlarti contro, voglio dirti che ti detesto più
di ogni altro essere vivente ma non riesco…non riesco a portarmi a dirlo…
-Lilith…
-Sesso, soldi e potere sono le ragioni per cui mi hai
tradita in questa vita…ma capirai presto che il peggior errore che un uomo
possa fare è tradire una donna che è stata al suo fianco sempre, ha sempre
combattuto per lui contro tutti e la supportato quando stava attraversando il
peggior periodo della sua esistenza.
-È stato un errore venirti a parlare…
-È stato un errore, hai detto, ma la cosa più crudele è che
sembrava che l’errore fosse mio per averti dato fiducia.
-Lilith…- disse lui vedendomi tremare- io…
-Mi sento un’idiota e mi sento tradita. Non puoi capirlo…non
capisci cosa provo ora ma un giorno lo capirai e quando questo accadrà capirai
che mi hai spinta a un punto di non ritorno e che ciò che mi hai fatto ha rotto
ogni singolo rimasuglio della mia vita.
-Non dire così –disse lui subito cercando di afferrarmi il
polso- non…
-Fiducia…ci vogliono anni per costruirla e secondi per
distruggerla…nessuno paga il tradimento in argento, Noir, lo pagano in carne…
-Lilith…- disse lui stringendo la presa- calmati…non sei sola…
-Ho solo te…non ho nessuno oltre te Noir…senza di te sono
sola…ma va bene…sono stata sola in passato…posso essere sola di nuovo…La solitudine
è pericolosa sai? Crea dipendenza. Una volta che noti come tutto è pacifico senza
nessuno intorno non vuoi più avere a che fare con le persone.
-Puoi ancora essere mia…puoi diventare la mia seconda moglie…
Scacciai la sua mano con uno schiaffo- non sono una seconda
scelta! Non trattarmi come tale!
-Saresti ancora onorata…
-Non c’è onore nel tradire i tuoi amici –dissi io
Provò ad abbracciarmi e io lo spinsi via. Era vero…non temere
il nemico che ti attacca, ma l’amico che ti abbraccia.
-Lilith lo accetterai…andrà tutto bene…è solo una fase poi
andrà tutto bene e…- iniziò lui
-Il tradimento non è mai facile da gestire e non c’è modo di
accettarlo! Hai rovinato la mia vita. Hai aperto una ferita che niente potrà
mai curare e che non importa quante vite passeranno io ricorderò sempre Noir. E
fintanto che io ricorderò…tu non sarai mai perdonato. Fintanto che io sarò viva
avrò sempre nel retro della mia mente la domanda perenne “mi sta di nuovo
tradendo?” avrò sempre problemi di fiducia, avrò sempre paura di venir
abbandonata a me stessa, avrò sempre la sensazione che nessuno sarà lì per me
di nuovo…so…che sarò sola per sempre…
Mi strinsi nelle mie braccia, come per abbracciare me
stessa. Stavo tremando come una foglia e sentivo la testa che scoppiava. Non diede
a Noir un secondo sguardo quando me ne andai dà lì ma dissi un’ultima cosa- mi
hai rotta…mi hai rotta definitivamente…spero che la tua scelta sia davvero ciò
che volevi perché non sentirai mai più nulla da me Noir e la mia esistenza sarà
sempre ciò che tu hai distrutto…
-Lilith!
Tornai a casa dopo quella conversazione e mi chiusi nelle
mie camere per così tanto tempo che persi il conto dei giorni. Ogni giorno un
servo mi portava da mangiare e provava a parlarmi ma non rispondevo. I miei
genitori erano miracolosamente ritornati coscienti di avere una figlia e
provavano a tirarmi in conversazioni ma era troppo tardi.
Quando capisci di essere stata tradita, la paura ti colpisce
subito. Quella è la prima cosa che provi. Poi rabbia e frustrazione. Poi delusione
e disillusione. Alla fine…non provi più nulla…
I miei provarono a filtrare le informazioni per me ma non
riuscirono a fermare la notizia che Noir si era ufficialmente fidanzato con
Allyson dal raggiungere le mie orecchie.
Fu la prima cosa che mi fece reagire in mesi. Noir venne
alla mia casa per giorni dopo che quella notizia arrivò, voleva parlarmi. Sentivo
le urla di mio padre con lui nonostante l’ampiezza della villa. Sentivo la sua
presenza e sentivo il pugnale venir girato nella ferita sempre più in
profondità. Non puoi guarire quando hai perso ogni singola cosa che ti aveva
aiutato a farlo. Se non avessi mai incontrato Noir forse tutto sarebbe andato
meglio…forse avrei trovato qualcuno che mi amava veramente e avrei capito che
la mia vita valeva ma…avevo incontrato lui. Era diventato la mia ancora di
salvezza e l’unica cosa che mi stava aiutando a tornare a sorridere…solo per essere
di nuovo abbandonata nel mare in tempesta. Una volta che ti abitui ad avere
qualcuno che ti aiuta non sei in grado di tornare ad essere solo…non riesci a
stare a galla una volta che qualcuno ti ha aiutato a starci per anni e anni…
Più sentivo la voce di Noir, peggio stavo.
Se non hai notato le mie cicatrici, o il mio sorriso falso,
o la mia risata forzata o come non mi interessi più alle cose che un tempo
amavo, allora non osare stare sulla mia tomba a piangere. Come puoi piangere
per qualcuno che non conosci? Che non ami? Che tu hai reso infelice e che hai
tolto di mezzo?
Un giorno il servo che venne a ritirare il vassoio del
pranzo era cambiato e non notò l’assenza di una delle posate dal vassoio. Io ero
ancora bloccata ad osservare il nulla sul mio letto e tutti erano troppo
impegnati per accorgersi che qualcosa non andava. Quel giorno Noir venne di
nuovo per parlare a casa nostra.
Le urla però vennero interrotte da me o meglio…dal mio
sangue.
La porta bloccata non fermò le loro urla ma quando
riuscirono ad entrare non c’era più nulla che potevano fare.
L’ultima cosa che Noir vide di me fu il mio cadavere. Una
coltellata al cuore e la scritta che feci con il mio stesso sangue che diceva “Non
posso odiarti anche volendo, spero che tu sia felice”.
Dopo quello non so cosa successe. Non so e non mi interessa.
So solo che la dea che veneravo mi accolse piangendo tra le sue braccia quando
aprii gli occhi di fronte a lei. Mi strinse in un abbraccio molto stretto e
continuò a promettermi che avrebbe sistemato tutto. Che mi avrebbe vendicata e
mi avrebbe dato la felicità che meritavo.
In tutto questo…ero solo felice che ero quasi riuscita ad
avere un buon finale con Noir…
Non pensavo che avrei causato un loop o che la dea avrebbe
fatto ciò che fece. Ero solo felice che qualcuno finalmente iniziasse a
mostrare affetto per me…anche se era durato poco, ero felice di averlo potuto
provare…
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