Capitolo 12: This is a
mess…
-Lilith –disse Dimitri stringendola- pensavo ti…
-Non sono bestie, non mi farebbero mai male senza motivo-
disse Lilith
-Che volete da mia figlia? –chiese Katherine
-Figlia di chi sarei? –chiese Lilith- te l’ho già detto che
tu madre hai smesso di essermi anni fa
-Io…
-Non è modo di parlare- disse Christine guardando Lilith, il
marito era convinto che quella fosse sua figlia ma lei…
-Ed è arrivata madre dell’anno numero due che si è
interessata a Iris solo dopo che la figlia è crepata- disse Yuri ostile
-Come o…- iniziò Christine solo per venir scaraventata
contro il muro insieme a Katherine.
Lilith la guardò male- hanno fortuna di avere figli e non
apprezzano il dono che hanno…Yuri non è per nulla felice della vostra
esistenza, starei buone e zitte prima che decida di farvi fuori per davvero
Nessuno commentò sulla cosa. I mariti delle due erano più
interessati alla loro figlia che alle due donne che erano sul punto di
divorziare, i fratelli erano…beh non avevano molto affetto nelle due donne a
prescindere. Gli altri cacciatori presenti…non se ne fregavano molto quindi…
-Questo è lo specchio- disse Jonathan
-Sei sicuro che non le farà male? –chiese Dimitri- la mia
bambina è sempre stata fragile
-Anche mia figlia- disse l’uomo trovando in Dimitri sempre
più una similitudine con se stesso. A dirla tutta i due stavano andando
parecchio d’accordo considerato tutto ciò che stava succedendo
Lilith e Iris ruotarono gli occhi, qualcosa diceva loro che
i papini stavano facendo alleanza e non era un buona cosa, intanto mamma Yuri
sorrideva serena alla scena.
Jonathan si mise davanti allo specchio nero e il suo
riflesso cambiò in un bambino dai capelli neri e occhi verdi per poi tornare a
un uomo adulto dai capelli neri e occhi verdi. Non pareva esserci molta
differenza tra il corpo e il riflesso ma il riflesso mostrava un viso più
triste e mancanza di vita negli occhi.
-Papà…- disse Jeremy
Come potevano dire qualcosa? Tutti sapevano che la morte di
Iris non gli era mai andata giù.
-Nessun padre dovrebbe seppellire la sua bambina…- disse lui
Dimitri gli posò una mano sulla spalla entrando anche lui nella
visuale dello specchio- ti capisco…
Il riflesso di Dimitri mostrò un bambino dai capelli neri e
occhi rossi e poi una versione di Dimitri più allegra e spensierata di ciò che
lui sembrava in quel momento. Il riflesso di Jonathan sorrise un po’ e sembrò
riprendere un po’ di serenità
“Ok…sto leggermente pensando di far mettere i vostri papà
insieme…” commentò Yuri facendo assumere una strana espressione alle figlie
-Tutto bene? –chiese Draco notandolo
-Mamma fa battute strane –disse Lilith
-Mamma? –chiese Draco
-Yuri –disse Jonathan- lei è la mamma di cui loro
parlano…puoi…
Lei annuì avvicinandosi di fronte allo specchio vuoto. Era
uno specchio nero dallo stile gotico di grosse dimensioni. L’immagine riflessa
di una ragazza con capelli platino e occhi viola traballò e mostrò qualcosa di
completamente diverso da ciò che tutti si aspettavano…
***
Quando Draco era piccolo non aveva molti amici. Non molti
accettavano che avesse un aspetto così “vampirico” per certi versi. Iris era
una delle poche che non dava lui problemi.
-Sei tutto solo ancora Draco? –chiese Iris
Lui annuì- i ragazzi non vogliono giocare con me…
-Mi spiace…
-Come ti senti? –chiese lui- non ti sei mossa dal letto in
due giorni
-Mi sento debole al solito ma mamma Yuri è con me- disse
Iris- starò bene in futuro e potremo giocare tanto insieme. Giocherai con me?
Lui annuì- giocherò sempre con te Iris
Lei sorrise estendendo il mignolo- promesso?
-Promesso- disse lui stringendole il mignolo con il suo- sei
la mia unica amica Iris
-Non è vero –disse Iris
Lui la guardò
-Lilith è anche tua amica- disse Iris
-Lilith? –chiese Draco
-Lilith è la mia migliore amica. Ci somigliamo molto solo
che lei ha capelli neri e occhi rossi –disse Iris- è super gentile e gioca
sempre con me quando dormo.
-Pensi che giocherebbe anche con me? –chiese Draco
-Si! Le ho parlato di te e lei dice che vuole essere anche
tua amica –disse Iris- Lilith ha solo me come amica quindi se tu diventi suo
amico lei avrà me e te!
Lui annuì- voglio essere suo amico
Lei sorrise- sono contenta, Lilith è la mia più importante
persona e Draco anche. Tu, papà e Lilith siete gli unici che mi danno retta,
Lilith ha solo me e suo papà pure.
-Solo due? –chiese Draco
Lei annuì- Lilith è molto debole come me, sembra che non
abbia molte forze e molti ragazzini la prendono in giro perché è solitaria. Ma
Lilith è una brava ragazza ed è super gentile!
Draco sorrise- allora dì a Lilith che sono anch’io suo amico
-Mi credi? –chiese stupita Iris
-Perché non dovrei? –chiese Draco- Iris non mi ha mai
mentito
Iris sorrise contenta- quando diventiamo grandi andiamo in
giro per il mondo insieme ok? Io, tu e Lilith
Lui sorrise- volentieri
-Promesso? –chiese lei allungando il mignolo
-Promesso –disse lui stringendolo
****
Il riflesso mostrò una stanza di quello che sembrava un
castello. Il riflesso mostrava una grande finestra dai bordi in legno e un
pavimento in legno, i muri erano bianchi e vi era una specie di divanetto senza
schienale marrone vicino alla finestra. Sul davanzale vi era un vaso con tre
rose, una rossa, una verde e una violacea con tracce di argento. Sulla sedia vi
era seduta una bambina dai capelli ramati ribelli e occhi verdi, indossava un
maglione verde e dei jeans blu con calze nere ai piedi. Era seduta con le
braccia poggiate sulle ginocchia e le mani a sorreggere la testa mentre
guardava la bambina al suo fianco. Al suo fianco vi era una bambina mora dagli
occhi rossi che la guardava, indossava un maglione rosso con una gonna nera e
calze alte nere, aveva le braccia incrociate sulle gambe e la testa poggiata
sopra di esse a guardare la bambina al suo fianco. Sul davanzale della finestra
vi era una donna dai lunghi capelli color oro in un lungo vestito di un chiaro
viola con i bordi di viola scuro e una rosa tra i capelli. La donna guardava
fuori dalla finestra ed era impossibile vederne il volto. In basso sotto la
finestra qualcuno aveva disegnato sul muro un cuore con le iniziali L+Y+I al
centro. Come le altre volte lo specchio si mosse di nuovo e l’immagine cambiò
di nuovo. Una donna bionda era seduta nel fondo su una poltrona vicino a un
camino scuro a leggere un libro e due ragazze stavano guardando lo specchio
come se fossero un normale riflesso. Erano identiche al corpo che era di fronte
allo specchio solo una aveva capelli neri e occhi rossi e una capelli ramati e
occhi verdi.
-Iris…- mormorò Jonathan guardando la ragazza ramata
-Te l’ho detto che Lilith si sarebbe presa cura di me –disse
Iris e solo il suo riflesso parlò
-Avete…controllo entrambe? –chiese l’uomo
-Ovvio –disse Lilith e solo il riflesso di lei parlò questa
volta- il corpo è nostro
-Come è successo? –chiese il padre di Lilith
Nessuno dei due riflessi parlò ma il corpo lo fece, Yuri
aveva preso il controllo- questa è colpa mia potremmo dire –i riflessi di
Lilith e Iris si girarono verso la bionda sulla poltrona che continuò a
rifiutarsi di guardare nello specchio- le due bambine sarebbero morte. Lilith
era troppo debole per i raggi solari che l’avevano colpita e Iris era troppo
debole a causa del fulmine. Potevo salvare solo un corpo e per farlo avevo
bisogno che le due bambine diventassero una.
-Ho scelto io di andare nel corpo di Lilith papà –disse subito
Iris- malata com’ero sarebbe stato difficile per noi sopravvivere in quel
corpo.
Lui annuì- e questo aspetto…
-L’unione ci ha modificato –disse Lilith
-State bene? –chiese il padre di Lilith
-Certo- disse lei- mamma non farebbe mai nulla per farci
male
-Non ho fatto esplodere quel nobile a caso- commentò Yuri
-Nobile? –chiese Jonathan
-Mia moglie ha avuto la brillante trovata di volerla sposare
a un vecchiaccio –disse Dimitri con disgusto e poi sorrise- grazie per aver
difeso la mia bambina
-Nulla di che- disse Yuri muovendo una mano nel riflesso e
sparendo da esso
-Dove… -chiese Dimitri
-Mamma è nella sala, non le piace essere vista- disse Iris-
è qui comunque, non ci lascia mai sole per troppo tempo e possiamo parlare con
lei quando vogliamo
Jonathan annuì prima di tirare la ragazza in un abbraccio-
mi spiace io…
Iris sorrise stringendolo- va bene…sono ancora qui papà
Lui la strinse forte.
-Boss…il sangue…- gli ricordò un cacciatore
-Non bevo sangue umano –disse Lilith quando Jonathan la
lasciò andare
-Cosa? –chiese Dimitri
Lei si misi a giocare con una ciocca- beh…potremmo aver
modificato il corpo ulteriormente con degli esperimenti…
-Esperimenti? –chiesero i due padri in coro ora in ansia…
-C’è il sole fuori no? –chiese Lilith
Un cacciatore annuì- si
-Bene- disse lei andando alla porta
-Lilith! –disse Dimitri provando a seguirla e
indietreggiando quando un raggio lo sfiorò e bruciò all’istante sul braccio
Jonathan guardò l’uomo e si girò per vedere…la ragazza in
perfette condizioni sotto il sole- cosa…
-Io, Iris e mamma abbiamo lavorato parecchio…alla fine siamo
riuscite a diventare qualcosa che non è un vampiro. Siamo Day Walker. Non ci
nutriamo di sangue umano ma di sangue animale, non bruciamo al sole e abbiamo
più resistenza dei vampiri in alcune cose ma in altre siamo più deboli
Draco la seguì fuori e controllò che stesse bene- non ci
credo…
Lei sorrise tranquilla- potremmo aiutare Viktor no papà?
Jonathan annuì subito- si…ti posso chiedere di aiutarlo?
-Ovviamente- disse lei- con il cambiamento però cambierà
anche l’odore che emaniamo, sembra che abbiamo un odore più dolce degli umani e
i vampiri ne sono parecchio attratti
-Aspetta non vi eravate accorti che avesse cambiato odore?
–chiese Dimitri
-Non te ne eri accorto? –chiese Jonathan
-Beh Lilith usava il mio laboratorio per farsi maschere e
altre cose di bellezza, pensavamo fosse profumo e visto che aveva un odore
gradevole non abbiamo detto nulla, inoltre se la mia bambina aveva sviluppato
un gusto per fare cose del genere non potevo che esserne felice- disse il padre
di Lilith- dopotutto io sono uno scienziato e alchimista
Jonathan annuì- potremmo farti due domande signorina?
-Perché suona come se sono nei guai? –chiese Iris
Draco le sorrise prendendole la mano- su, non siete sole
Lilith sorrise e Iris anche, era raro che qualcuno oltre
Yuri approvasse di entrambe. Era una bella situazione. Intanto Draco stava
pensando a come affrontare una certa promessa…
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