Capitolo 19: Love isn’t random
Ci sono varie cose che posso tollerare ma non posso
tollerare tutto.
Per me l’amore non è mai stato qualcosa di casuale. Non è
mai esistito il “colpo di fulmine” o “amore a prima vista”. Sono estremamente
convinta che esista qualcosa che ti attira a primo impatto ma amore? Non è
quello.
Per me, l’amore è qualcosa di diverso da ciò che è per molti
altri.
Per me, l’amore è amare se stessi.
Nella mia esistenza ho vissuto infelicemente perché speravo,
desideravo, l’amore di altri.
I miei genitori si erano separati e io ero infelice. Ero
disperata nel tentativo di essere ancora amata da loro ma nulla cambiava.
Quando divenni la fiancé di Noir provai ad essere amata da
lui ma…
Beh sappiamo quanto meraviglioso sia finito quel mondo vero?
Quando Frederick si confessò sapevo che non era innamorato
di me.
Sapevo che non mi amava.
Sapevo che ero solo “una delle tante” per lui…
Ma speravo che almeno così potevo essere felice…
Alla fine. Ho capito che non avrei mai amato e non sarei mai
stata amata in questo universo. Per questo accettai di venir spedita in quel
mondo.
In una nuova vita ebbi zero ricordi e tutte le mie cattive
esperienze erano sparite.
In quella vita imparai che il più grande “fottiti” che
potevo dare al mondo era amare me stessa.
Che io ero l’unica cosa che nella vita non mi avrebbe mai
lasciato sola quindi era il caso che mi amassi.
Che era ok non essere ok tutti i secondi della mia vita.
Che era ok non essere perfetti.
Che era ok non essere amati da ogni essere vivente che
faceva parte della mia vita.
Che era tempo che amassi me stessa, che mi rispettassi di
più, che mi ammirassi di più, che mi perdonassi di più, che mi accettassi di
più, che mi curassi di più e che mi rendessi conto che io ero l’unica cosa che
poteva davvero sostenermi.
Imparai che la cosa più sbagliata e dolorosa era perdere me
stessa per amare qualcun altro.
Capii che non dovevo rendere nessuno la mia priorità
fintanto che io ero una loro opzione.
Imparai ad essere me stessa.
Quando tornai in questa vita e i ricordi iniziarono piano a
tornare inizia a capire più cose di prima.
Capii i miei errori e quelli altrui.
Capii che se volevo che tutto andasse bene non potevo stare
a tremare in un angolo e pregare che mi aiutassero.
Per farla breve…imparai a diventare la mia più forte alleata
e più pericolosa arma.
Per questo quando ora sento Frederick dirmi cose dolci so
che non ne ho bisogno.
Per questo quando Noir mi coccola so che non è una
necessità.
-Lilith…io ti amo! –dice Frederick ad alta voce, attirando
lo sguardo dell’intero corridoio
Mentre la sua confessione continua io lo guardo impassibile,
ignorando Noir che sta iniziando a dare segni di voglia omicida.
-Da quando? –chiedo io
-Da…è stato amore a prima vista e…- inizia lui
Io sorrido- non puoi amare qualcuno che non conosci
-Allora lascia che io ti…
-Amore non è casuale. Non è guardare qualcuno in faccia e
decidere di amarlo né è completamente illogico e privo di razionalità. Le tue
parole sono gentili, il tuo cuore non è in esse però. Preferirei essere
lasciata in pace piuttosto che subirmi false parole su false emozioni che dici
di provare- dico io tranquilla- buona giornata…
-Aspetta Lilith! –inizia lui ma io continuo a camminare.
Cosa ho fatto finora con i due protagonisti? Detto la
verità.
La mia posizione sociale può distruggere qualcuno come
Allyson senza avere ripercussioni.
Le cazzate che Frederick mi dice non hanno effetto su di me.
Perché sforzarsi a vendicarsi quando loro due sono
“pericolosi” quando un pulcino?
Alla fine della fiera, il semplice potere che posseggo come
figlia di Arciduca mi dà ogni diritto a farli fuori.
Ironico come essere me stessa mi dia il diritto di uccidere
chiunque io voglia…
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