WitchandAngel : Cap 11

Cap 11

                                                          11
                                                Il regno d’acqua
-eccoci arrivati al regno d’acqua! –disse Luna
Davanti a loro una distessa di acqua piena di vortici pericolosi e scoglie appuntiti in grado di poter tagliare il ferro.
-bene e dove sarebbe lo smeraldo? –chiese Rogger
Ma prima che qualcuno rispondesse dai vortici cominciarono a spuntare delle sirene ma non belle come nei racconti.
-Sirene! –disse Luna- attenti cercheranno di prendervi per divorarvi!
Ma purtroppo Rogger e Sebastian erano già sotto l’effetto del loro incantesimo. Luna allora prese dallo zaino una corda e lego Sebastian, che era quello più vicino, e gli diede un bel ceffone. Lui subito si riprese. Luna gli diede dei tappi per le orecchie e disse:
-mettiteli e NON entra in acqua per niente al mondo! Io vado a recuperare Rogger tu aspettaci qui!
Senza aspettare risposta si tuffo e comincio ad andare in profondità, i vortici erano forti ma lei lo era di più senza fatica trovo Rogger in balia delle sirene. Senza esitare prese un vecchio e arrugginito arpione e con forza comincio a colpire le sirene. Una a una le scaccio tutte. Prese Rogger e lo porto in una grotta sottomarina, erano troppo in profondità per portarlo fino alla riva, anche se ci avesse provato non ci sarebbe riuscita. Entrati nella grotta distese Rogger per terra e aspetto che riprendesse coscienza, Rogger si riprese quasi subito e non poco stordito chiese:
-dove sono? Che è successo? Dove Sebastian?
-sei in una grotta sottomarina, Sebastian sta bene e sei stato quasi mangiato dalle sirene
-ora ricordo, perché tu ne sembri immune?
-perché io sono una ragazza e le sirene prendono solo i maschi- gli sorrise e abbracciandolo gli disse- mi hai spaventato credevo non ti avrei più rivisto!
Rogger non solo era contento per essere stato salvato ma era più felice del fatto che Luna lo avesse abbracciato
-scusa non volevo farti preoccupare io non- non fini la frase perché Luna lo baciò e gli disse-questo sarà il nostro piccolo segreto, ok?
Rogger fece cenno di sì con la testa.
 Che siano benedette le sirene-pensò Rogger- se non era per loro non avrei avuto questo bacio
-io vado a uccidere Nereo, il re di queste acque, e così potremo risalire in superficie senza problemi.
-vengo con te
-non ci pensare nemmeno! Sei appena scampato alla morte non ti permetterò di rischiare la vita- la sua voce si addolci- non voglio perderti
Rogger accetto di aspettare ma se non fosse tornata entro 30 minuti non solo l’avrebbe raggiunta ma avrebbe anche ammazzato chiunque lo avesse cercato di fermare.
Luna si tuffò e nuotò veloce fino al castello di Nereo, il re era per meta uomo e per meta polpo teneva in mano un tridente e disse:
-ma che bella sorpresa! Una nuova sirena! Sarà stupendo averti tra le mie file!
Detto questo afferrò Luna con i tentacoli. Ma qualcosa comincio a colpire i tentacoli di Nereo, erano Sebastian e Rogger.
Perché sono qui? –pensò Luna- gli avevo detto di rimanere al sicuro
-ho ma guarda un po’ –disse Nereo- la nostra nuova sirenetta ha portato delle prede, bene figlie mie prendeteli
Però Rogger e Sebastian furono più veloci e si misero spalla contro spalla pronti a combattere. Luna con l’arpione taglio di netto i tentacoli che la tenevano ferma. Nereo urlò dal dolore. Luna allora approfittando della distrazione di Nereo lo colpì con forza al petto. Nereo sì dissolse, le acque divennero calme, le sirene e gli scogli sparirono e i 3 amici risalirono in superficie.
-perché siete scesi? Me la stavo cavando benissimo da sola- gli rimprovero Luna, poi addolcendo la voce disse- grazie per essere venuti a cercarmi
-piuttosto, la pietra? L’avete trovata? –chiese Sebastian ancora senza fiato
Luna mostro l’arpione e con delicatezza stacco una pietra che si trasformo in uno smeraldo. Luna disse:
-ora ci manca solo la corona d’aria
Intanto erano arrivati in una baracca dove si erano riscaldati e asciugati
-ma il diamante? –chiese Rogger facendo un breve calcolo su cosa mancasse- manca anche quello
Luna scosse la testa- quello c’è lo già- mostro il suo ciondolo- è qui dentro.

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