WitchandAngel : Capitolo 4: Mark il rompiscatole

Capitolo 4: Mark il rompiscatole

                                           0.4
                                Mark il rompiscatole
Io e Andrea ci salutammo all’una. Io andai al cottage immersa nei miei pensieri. Entrai e Marienne mi blocco a terra.
-Marienne! Che succede?
Lei mi guarda e poi con voce rotta dice:
-Mi hai lasciata sola!! Che cattiva!
Le sorrido. Si comporta da bambina.
-Che ne dici se per farmi perdonare passo il resto della giornata con te? E se vuoi mi aiuti a scegliere il vestito per la festa di stasera
Lei mi guarda tutta allegra
-Davvero?
-Si
-Evviva! Andiamo subito al salone di bellezza!
Mi aiuta a rialzarmi e mi trascina, letteralmente, al salone di bellezza.
Odio questi posti, ma a Marienne piacciono molto.
-Entriamo! Entriamo!
-Marienne calmati!
È ora che faccio? io non so come ci si comporta in luoghi del genere!
-Marienne io non sono mai stata a un salone di bellezza io non so cosa …
-Stai tranquilla, devi solo rilassarti!
Passammo ore lì dentro, tra massaggi, pedicure, manicure…mi sono divertita
-Ora dove vuoi andare?
-Il vestito! Vieni come Sophie!
-Cos-Aspetta!
Per farla breve siamo state lì tre ore e ho detto tutto. Il mio vestito era nero lungo fino alle caviglie con due spaccature ai lati e un corpetto di perline, scelto da Marienne non da me, e avevo i capelli sciolti che arrivavano fino alle caviglie. Marienne aveva un vestitino con una gonna cortissima e un’ampia scollatura, segno che voleva fare conquiste. Ci mettemmo i mantelli, imposti prima di entrare, e andammo al salone delle feste, i ricchi! Vuoi una cosa inutile loro la mettono, in una scuola! Un salone di bellezza, una salone delle feste?! Lasciamo stare.
Marienne e io ci separammo, lei andò dai suoi 3 cavalieri, non uno ma tre! Io mi misi in disparte, il mantello lo avevamo ancora, dovevamo aspettare che la musica iniziasse per toglierlo, io sinceramente non lo volevo togliere.
-Sophie?
-Ciao Andrea.
I maschi niente mantelli. La musica iniziò.
-Che tutte le ragazze vengano qui. E si tolgano il mantello
-Cosa?! Io me ne torno a casa!
-Eh no carina- Marienne mi afferrò e mi trascino sul palco- non mi sfuggi.
Ci mancava solo questa! Mi vogliono uccidere in questa scuola!
L’annunciatore chiamava a uno a uno i nostri nomi. Marienne, senza nemmeno un po’ di paura o imbarazzo, si tolse il mantello. Ci fu una serie di fischi. Dopo di lei tocco a me, mi tolsi il mantello, eh…
-Che Favola! Una vera principessa!
Che cosa? Mi trovano carina? Io? Carina?
Scesi dal palco e andai da Andrea.
-Però, non sapevo fossi così bella!
-Per favore, non scherzare.
-OK, ma non stavo scherzando.
-Ehi, Andrea- un ragazzo lo stava chiamando
-Vado a salutarlo, torno subito
-Va bene.
Senza volerlo sentii ciò che quell’idiota diceva a Andrea
-Che schianto quella ragazza! La conosci?
-Non ci provare amico!
-OH, lei ti piace eh?
Se quell’idiota mi capita tra le mani!
-Scusi bella signorina, le andrebbe di ballare?
-No, grazie.
-Lasci che mi presenti, mi chiamo Mark, e io e i miei amici siamo qui per RAPIRE UN PO’ DI FIGLI DI PAPA!
Mi afferrò e mi mise il braccio al collo in modo che non potessi liberarmi. Altri ragazzi fecero lo stesso.
Un attacco, vogliono rapire questi ragazzi solo per soldi?
-Aiuto!
Marienne! Hanno preso anche lei! Devo salvarla!
-Sentite bene, mocciosetti! Io sono Mark e sono il capo qui! Fate i bravi e nessuno si farà male! altrimenti …
“Tu puoi farcela, tu puoi salvarli Sophie”
Questa voce, da dove viene?
“Tu puoi farcela”
Ma è…
-Sentiamo un po’, se non obbediamo che farai?
-oh, dolcezza è meglio che non lo sai!
Maniaco! Adesso mi hai davvero rotto!
-Lascia andare le ragazze.
-Oh, tu, una ragazza mia prigioniera, fai tanto la spavalda, ma non riesci nemmeno a liberarti!
Lo colpì tanto forte da fargli sputare sangue. Con un calcio liberai la ragazza accanto a me dal suo aggressore.
-Un conto è se fate i cretini con qualcuno che si sa difendere- calcio un altro ragazzo- un altro e se ve la prendete con i più deboli.
Uno dei ragazzi di Mark mi cercò di colpire, lo schivai con facilità e lo colpi dietro al collo facendolo svenire.
Il mio corpo si muove da solo! Non è la mia testa a guidarlo ma il mio istinto!
-Sophie aiuto!
Marienne!
Uno a uno abbattei tutti gli uomini di Mark che mi ostacolavano dal salvare Marienne. La liberai.
-Marienne come stai?
-Quell’energumeno mi ha colpita alla caviglia, non riesco a camminare!
-Adesso sei nostra!
Mark e i restanti dei suoi mi avevano circondata.
Li potrei battere facilmente tutti, quest’abito mi dà molta libertà di movimento, ma Marienne potrebbe essere colpita, non ho altra scelta…
Presi Marienne in braccio.
-Tieniti stretta.
È più leggera di quanto pensassi.
-Che vuoi fare piccola…
Colpii tutti quanti i nemici. Poggiai Marienne su una sedia.
-Legateli veloci, prima che si riprendano.
Andrea prese le corde e i ragazzi cominciarono a legare i nemici.
Mi si avvicinarono tutti.
-Come sta?
-Credo abbia una caviglia slogata, serve un medico.
-L’infermeria non è lontana- mi disse Marienne
-Bene allora- presi Marienne in bracciò- ti porto in infermeria
-Sophie! Che fai! Sono troppo pesante per…
-Sei leggera come una piuma! È poi sono preoccupata per te.
-Se la metti così allora…
Portai Marienne in braccio fino all’infermeria, sotto lo sguardo stupito di molti ragazzi. Rimasi con lei fino alla fine della visita.
-Sta bene, tranquilla! Domani la caviglia starà già meglio, tu piuttosto? Hai combattuto contro dei uomini il doppio di te e hai portato qui questa ragazza! Sei stata incredibile.
-Ho reagito d’istinto. Posso portare Marienne al cottage o deve restare qui?
-Può tornare al cottage
-Bene
La presi di nuovo in braccio e uscii dall’infermeria. Lei stavolta non protestò.
-Grazie Sophie
-Di cosa?
-Mi hai salvata
-Non ho fatto nulla di che.
-Grazie.
La feci coricare. Io andai a vedere com’era la situazione alla sala feste.
-Eccola è lei l’eroina
Un’agente mi si avvicina
-Ha sconfitto lei i rapitori vero?
-Si
-Incredibile, ma come ha fatto?
-Istinto
-Istinto?
Salutai l’agente e andai da Andrea
-Mi spiace
-Per cosa?
-Stasera avevo intensione di farti sentire una principessa e invece…
-Non è colpa tua! E io mi sono divertita. Ci vediamo domani.
Andai al cottage lasciando tutto così, come se nulla fosse. Se solo qualcuno mi avesse detto ciò che sarebbe accaduto il giorno dopo!


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