0.8
Lo schiaccianoci
Il mio nome è Ariana Ice. Ero una pattinatrice artistica. Il
pattinaggio era la mia vita…una vita stroncata da lui…
Avevo appena vinto un altro torneo di pattinaggio artistico.
Avevo interpretato la protagonista dello schiaccianoci. Lui era lì, lui si
venne a congratulare dicendomi che ero stata fantastica. Rimanemmo soli sulla
pista, mi aveva chiesto di pattinare per lui.
-Sicuro di non voler provare? –feci una piroetta- è
divertente
-Preferisco guardare…
Aveva qualcosa di strano, ma non me ne ero accorta. Mi
divertivo troppo a pattinare, mi sentivo libera, felice, serena, tranquilla
come se…come se niente mi potesse fare del male. Il ghiaccio era il mio
elemento.
Pattinavo da un paio di minuti, all’improvviso sentii il
rumore, il rumore di rottura del ghiaccio un secco crack. Guardai il ghiaccio e
vidi delle crepe.
-Cosa…è impossibile il ghiaccio è fatto a posta per non
rompersi…allora
Guardai verso di lui, lo vidi, aveva in mano uno di quei
bastoni da passeggio con su intagliato uno schiaccianoci. Aveva rotto lui il
ghiaccio! Scivolai e caddi nelle acque gelide, riuscii ad aggrapparvi al
ghiaccio, ma non a tirarmi su.
-Aiutami
Il freddo stava congelandole mie gambe e piano piano tutto il
mio corpo.
-Addio mia dolce pattinatrice- mi spinse in acqua e se ne
andò. Il ghiaccio si rifece in fretta ero in trappola. Il freddo mi congelo
lentamente, morii lentamente e in modo molto crudele.
-Non sono arrivata in tempo- ero diventata un fantasma da un
po’, una bella ragazza con dei meravigliosi occhi viola mi spiegò tutto. Io
sono con lei da allora. Io proteggerò Angel a qualunque costo.
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