WitchandAngel : Capitolo 1: Il famiglio del cattivo della scuola

Capitolo 1: Il famiglio del cattivo della scuola

Master Magic

Capitolo 1: Il famiglio del cattivo della scuola

Il nome del ragazzo che state guardando, quello alto, con occhi celesti, capelli neri, mantello nero da mago, sguardo tutt’altro che socievole…quello che gli altri studenti evitano, Demon, un nome un fatto, dicono tutti che è il Demone della scuola, è un mago di ottimo livello, forte e abile in tutto ciò che fa, è di bell’aspetto ma il suo carattere…beh…diciamo che ha un carattere “Cattivo”, cattivo è dir poco, comunque…oggi, per gli studenti del secondo anno di magia, c’è la cerimonia del famiglio, una cerimonia che consiste nell’evocare il proprio famiglio. Per famiglio si intende il compagno, o servitore, di un mago o di una maga, che si ottiene facendo la cerimonia magica del legame, il famiglio può essere qualunque creatura magica, avvolte ottengono poteri extra grazie alla cerimonia. Demon preferirebbe averne uno poco vistoso, silenzioso, carino e soprattutto fedele e forte, ma gli andrà bene qualunque Famiglio, l’importante è che gli sia utile.
Era nel cortile, il palazzo che vedete è la scuola di magia, tutti i nobili sono dei maghi, il professore stava chiamando uno a uno ogni studente per fargli evocare il proprio famiglio e per ultimo, quando ormai tutto il cortile era pieno di strani esseri, da piccoli topi a giganteschi draghi, ha chiamato il nostro Demon.
-Tocca a lei
Gli altri studenti avevano già iniziato a dire cose come “Chissà che mostro evocherà” “Sarà cattivo come lui di certo!” e cose del genere, a Demon dava ai nervi, ma non lo dava a vedere, nessuno lo capiva, non aveva amici a scuola e passava il più del suo tempo libero a esercitarsi nella sua stanza. Tirò fuori la sua bacchetta d’argento e chiuse gli occhi, alzò la bacchetta al cielo.
-Tu che sei destinato a essere il mio famiglio, il mio servitore, per tutta la tua vita, tu che mi starai accanto nei bei e nei brutti momenti, tu che sarai la mia arma negli scontri e che mi proteggerai e guiderai nei momenti di bisogno. Io Demon de Element, detto “Il re Demone” ti evoco, vieni a me!
Un vortice nero e bianco apparì difronte a lui che, d’istinto, indietreggiò. Nel vortice vide una figura, alta quasi quanto lui, magra, con gambe e braccia snelle, un seno normale…aspetta seno?! Quello nel vortice era una ragazza! Si avvicinò e lei cadde tra le sue braccia, indossava degli strani abiti, una gonna corta nera, una camicetta bianca, degli stivali con il tacco bianchi, ai polsi aveva tanti braccialetti d’argento, le ragazze che aveva visto lui finora, divisa della scuola esclusa, indossavano gonne che arrivavano ai piedi e fastidiosi e brutti corpetti, i classici vestiti da gran nobile, lei invece indossava dei vestiti semplici che non aveva mai visto prima. Alle orecchie aveva due orecchini in argento. I capelli erano biondi, un biondo così chiaro da sembrare bianco, aveva la pelle chiara e un viso angelico, dolce e gentile, aprì piano gli occhi, rossi come il fuoco, e lo guardò confusa.
-Dove sono? Sei stato tu a evocarmi?
Era ancora tra le sue braccia, tutti la osservavano stupefatti, era una ragazza! Un’umana come famiglio era una cosa stranissima!
Demon, anche se confuso e stupito, mantenne la solita espressione…inespressiva- si, io sono Demon, il tuo padrone
-Io sono Angel Paradise, il vostro famiglio, è un piacere conoscervi signor Demon
-Chiamami Demon, Angel
-Come vuoi, Demon
-Professore non può permetterlo! –urlò la ragazza con quella specie di…ehm…no è proprio un ratto quello, con quel ratto rosso in mano, ha i capelli marroni e gli occhiali…stranamente qualcosa mi dice che è la rompiballe della scuola- chissà cosa le farà quel mostro- qualcosa mi dice che ho ragione
Demon strinse la presa, era un’umana il suo famiglio…si certo era strano ma…beh…non è che lui fosse proprio normale e poi sentiva già un legame con quella creatura. Il problema stava a convincere tutti a lasciargliela tenere.
-Non vedo quale sia il problema- Angel si alzò e guardò Megan, la tipa del ratto- secondo ciò che stabilisce la cerimonia del famiglio, qualunque essere o creatura con poteri o senza poteri magici può essere considerato famiglio fintanto che è apparso dopo l’evocazione. Secondo questo principio io posso essere considerata il famiglio di Demon
La ragazza sapeva il fatto suo, niente da ridire.
-Ma lui è un mostro! Chissà cosa ti farà! –provò ad insistere Megan
-Hai prove di ciò che dici?
-Cos…
-Mi puoi dimostrare che lui sia cattivo? Che mi voglia fare del male? Che abbia in mente qualcosa di cattivo? –si spiegò Angel. Demon si era rialzato e guardava Megan diventare pallida, questo sì che era un bello spettacolo.
-Veramente…no…ma…
-Quindi non hai una prova per affermare ciò che dici? –chiese Angel con uno strano sguardo divertito.
-No…non ne ho…
-Allora non dovresti opporre obiezioni sul fatto che io sia il suo famiglio, sbaglio?
-No…non sbagli hai ragione- disse lei abbassando lo sguardo
Angel le sorrise dolcemente- non preoccuparti so badare a me stessa
Demon doveva sforzarsi per non ridere, alla faccia, quella era terribile quasi quanto lui, ed era anche capace a restare con la facciata da angelo, utile? Altroché, gli sarebbe tornata più che utile!
Megan le sorrise, probabilmente credendo che avesse una nuova amica, e intanto gli altri stavano già fantasticando a come presentarsi alla ragazza.
-Bene…ora come da regola avete due giorni liberi per conoscere i vostri famigli, quindi divertitevi.
Angel sorrise a Demon. Lui ricambiò, per poi ritornare l’inespressivo Demon tanto temuto da tutti. Demon prese Angel per mano. “Meglio filarsela prima che quelli ci rincorrano” pensò lui. Lei annuì e corse al suo ritmo. Lui la portò nella sua stanza, una grande stanza lussuosa, con una bella vista, due armadi, due bauli e con due letti matrimoniali, ci viveva da solo, nessuno avrebbe mai condiviso la camera con lui, beh…almeno ora quel secondo letto tornava utile. C’erano anche tanti libri, aveva messo una libreria e l’aveva riempita di libri di magia di ogni tipo, c’erano anche qualche libro su come parlare con le ragazze, come badare al proprio famiglio e come essere un buon padrone.
-Che bella, è la tua camera?
-Si- rispose lui sedendosi sul suo letto. La osservava muoversi con passo leggero per la stanza.
-Ci vivi da solo vero?
-Si- rispose di nuovo lui
-Ci somigliamo in questo…anch’io ero sola…- prima che lui potesse chiedere qualcosa lei prese un libro di magia in mano- il volume tredici di magie avanzate…direi che lo hai sfogliato molto…studi sempre vero?
-Ottima osservatrice vedo- replicò lui- come l’hai capito?
-Amo leggere, riconosco quando un libro è stato sfogliato tante volte- lo rimise apposto con delicatezza
-Ti piace leggere? Qualsiasi tipo di libro? –dovevano conoscersi no? Allora poteva fare domande sui suoi gusti
-Si…ma sinceramente non impazzisco per le love-story, troppi sentimenti che non capisco e che probabilmente non capirò mai
Sorrise, era quello che pensava lui- colore preferito?
-Il bianco e il nero- rispose lei
-Come mai? –erano anche i suoi colori preferiti, gli ricordavano il bene e il male
-Sono come me, buona e cattiva- lei si sedette sull’altro letto, erano l’uno difronte all’altra
-Vediamo…sai fare qualcosa in particolare?
-Vediamo…so cucinare, cucire, pulire, curare, combattere, suonare, cantare…
-Sai suonare?
-Si
-Che strumenti?
-Piano, chitarra, arpa, flauto...
-Moltissimi in pratica…-era davvero un famiglio singolare, chissà se sarebbe riuscito a farla arrabbiare…era un demone anche perché si divertiva a stuzzicare tutti- Misure?
Lei inaspettatamente rispose, no non vi metto le misure razza di maniaci! Stavano parlando da un po’ quando…
-Che cattivo Demon! –la porta si era spalancata e un ragazzo dai capelli rossi e gli occhi celesti entrò senza bussare. Con lui entrò una volpe rossa.
-Non si usa più bussare? –chiese il ragazzo indispettito.
-Avevi promesso che mi avresti presentato il tuo famiglio!
-Non ho mai fatto una promessa del genere!
La volpe intanto si era accoccolata sulle gambe di Angel. Il ragazzo alzò un sopracciglio- ehm…da quando hai la ragazza?
-Non è la mia fidanzata, è il mio famiglio
Il rosso strabuzzò gli occhi- e io che credevo che il mio Foxy fosse carino. Sono Jonny, il migliore amico di Demon
-Questo l’hai deciso da solo! –protestò Demon
-Io sono Angel- lei gli sorrise- è un piacere conoscerti


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