WitchandAngel : Capitolo 2: La bella Addormentata

Capitolo 2: La bella Addormentata

                                            0.2
                            La bella addormentata

Mi chiamavo Viola Fuso, sono stata uccisa da colui che credevo fosse il mio ragazzo. È dura per me ricordare ciò che è successo ma voglio fermare il mio assassino, quindi questa è la mia storia.
Il primo incontro…
Ho sempre amato i fiori, fin da piccola li ho sempre adorati. Lui deve averlo scoperto perché mi intrappolo usando i fiori contro di me…
Era una giornata soleggiata e calda. Ero in un parco e mi stavo prendendo cura dei fiori, lui mi ha trovata così.
-Che bei fiori
-Grazie
-Te ne prendi cura tu?
-Si, adoro i fiori soprattutto le rose
Il suo sguardo era colpo di rancore e gioia, io però non me ne accorsi, tra tutti ero quella che capiva meno le emozioni umane.
-Posso chiedere come si chiama?
-Mi chiamo Viola Fuso
Cominciai a uscire con lui. Era tanto tempo che però io sentivo una voce dirmi “è un assassino scappa” ma pensavo fosse solo la mia immaginazione. Un giorno lessi sul giornale di quella donna uccisa e messa in posa come Biancaneve, la mia coscienza cominciò a fare uno più uno. Il mio ragazzo era strano e ogni tanto spariva per giorni, ma cancellai dalla mente i brutti pensieri e cercai di pensare a cose belle. Un giorno lui mi invito al gazebo delle rose al parco, io andai e come mi chiese mi misi il costume dalla Bella Addormentata, pensando che volesse fare un party in maschera o una dichiarazione originale.
Ero in anticipo quel giorno, aspettai seduta nel gazebo e giocavo con una rosa rossa.
-Sei bellissima
Mi giro. Dietro di me c’è lui, gli sorrido e lo abbraccio.
-Che volevi dirmi?
-Chiudi gli occhi
Chiudo gli occhi, qualcosa mi prende i polsi e le caviglie, qualcosa con le spine. Apro gli occhi e guardo cosa mi afferra.
-Non è divertente, mi fanno male, liberami.
Lui rise, una risata strana. Tiro una fune e io venni appesa per le mani e per i piedi al gazebo, lui cominciò a stringere i rovi intorno al mio corpo. Le spine cominciarono a ferirmi e il sangue cominciò a colare.
-Sai Aurora io sono “l’assassino di favole”, sono stato io a uccidere Biancaneve e ora è il tuo turno Bella Addormentata.
-Sei pazzo! Lasciami andare! Aiuto qualcuno mi aiuti!
-Ti sei scordata che nessuno viene qui a quest’ora?
Si mise a sistemare delle rose tra i rovi, e mise un biglietto nella rosa centrale.
-Stavolta ho scritto: “La morte di Aurora, la bella addormentata nel bosco, ad opera dell’assassino di favole”
-Pazzo! Non morirò per così poco!
-Infatti morirai dissanguata, tutte le ferite che i rovi ti stanno procurando sanguinano parecchio vero? Tra poco morirai dissanguata Aurora
Mi dimenai cercando di liberarmi ottenendo solo più ferite e il sangue cominciò a colare più velocemente. Cominciai a sentirmi male, la testa mi girava, ero debole e vedevo sfocato.
-Buona notte mia Aurora.
Quando riaprii gli occhi una donna dagli occhi viola mi chiamo, con lei c’era la donna uccisa prima di me. Da allora io sarei stata con lei, fino a quando l’assassino non sparirà, io insieme a lei cercherò di fermarlo.


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