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Inizia la battaglia
Il piano di Luna era tanto
semplice quanto geniale…
Il piano era questo: dopo essersi
intrufolati nel castello, all’insaputa di Ovitac, avrebbero dovuto trovare più
alleati possibili. Poi avrebbero posizionato delle trappole per tutto il
castello e infine avrebbero dato inizio alla battaglia. Iniziata la battaglia
le guardie avrebbero combattuto con loro e intrappolato nelle trappole le
guardie ancora fedeli a Ovitac. Poi Luna avrebbe combattuto contro Ovitac e, si
spera, avrebbe vinto.
Era il tramonto e Ovitac su quel
palchetto urlò a tutto il popolo
-signori e signori oggi
assisteremo all’impiccagione del re e della regina. Abbandonate ogni speranza!
Io sarò il vostro sovrano per sempre!
Fece una risata malvagia, il boia
stava per tirare la leva! Aveva vinto, oppure no?
Uno scudo taglio di netto le
corde e tornò dalla figura incappucciata che l’aveva lanciato, la figura disse:
-perché tanta fretta? Ancora non
hai vinto, Ovitac! –Rogger si tolse il cappuccio- vorrei dire che è un piacere
conoscerti, ma mi hanno detto che non si dicono le bugie!
-Tu piccolo…
-oh il povero Ovitac ha paura di
un ragazzino? Patetico! –un’altra figura incappucciata era sul lato opposto,
Sebastian si tolse il cappuccio- sembri spaventato, vuoi che chiamiamo la tua
mammina?
Il popolo, che non sapeva nulla,
comincio a ridere forte, finché una terza figura usci allo scoperto sopra le mura
difronte al patibolo, la figura disse:
-ciao Ovitac- si tolse il
mantello e disse- ti sono mancata?
-tu?! Sei ancora viva!
-complimenti mister ovvio! –disse
Sebastian impugnando saldamente il martello e togliendosi il mantello
-il martello di Thor!
-bravo Einstein, vediamo se
riconosci anche questi- Rogger si levò il mantello e impugno saldamente la
spada e lo scudo
-Lo scudo di Achille?! La Spada
d’Ercole?!
Il popolo se ne andò, non per
noia o panico, ma per paura che stando lì sarebbe stato d’intralcio.
Ovitac a quel punto guardò Luna,
sperando con tutto il cuore, se ne aveva uno, che non avesse la Corona degli
Elementi
Luna salto giù dal muro e,
atterrando in piedi senza neanche uno sforzo o un dolore, disse:
-lascia andare questo regno,
Ovitac!
-La corona degl’elementi?! Non è
possibile! I miei mostri teneva ogni singolo oggetto!
-e infatti i tuoi mostri hanno
fatto una bella fine! –disse Rogger mettendosi al fianco destro di Luna
-quella che stai per fare tu!
–Sebastian si mise al fianco sinistro di Luna
-Guardie prendeteli!
Le guardie si divisero in due, la
maggior parte seguiva gl’ordini di Ovitac i restanti quelli di Luna. Sebastian
e Rogger cominciarono a combattere le guardie nemiche. Sebastian aveva otto
uomini il doppio di lui che cercavano di ammazzarlo per poter attaccare Luna,
senza riuscirci, infatti Sebastian era molto più forte di loro. Rogger era
attaccato da dieci spadaccini e senza fatica teneva a bada. Le guardie
combattevano con coraggio. Luna era “indifesa” secondo dodici guardie che
cercarono di attaccarla. Pessima mossa. Luna senza fatica e senza ricorrere
alla magia stese tutte e dodici le guardie con grazie ed eleganza, anche se le
guardie erano armate e almeno il doppio di lei.
-che c’è credevate che non
sapessi difendermi da sola?
Le guardie cedettero e dei nemici
erano rimaste poche ancora in grado di combattere.
-TU MOCCIOSA! IO TI UCCIDERO CON
LE MIE STESSE MANI! –Ovitac urlò e corse per colpirla
Luna corse verso la torre, non
per paura, ma perché voleva essere più in alto possibile per l’attacco finale.
-Sebastian, dobbiamo aiutare Luna!
-Rogger, cerca di…sta buono tu
ciccione…di raggiungerla qui ci penso io! Volete farmi finire di parlare senza
rompere le scatole ogni secondo?!
Rogger lasciò a Sebastian le
guardie e andò dal re e dalla regina li liberò e segui Luna, il re libero prese
una spada e uno scudo ed andò ad aiutare Sebastian, la regina corse nelle
prigioni e liberò e armò tutti i prigionieri di Ovitac, molto felici di
combattere contro il loro carceriere.
La battaglia sta cominciando ad
essere difficile devo sbrigarmi ad aiutare Luna- Rogger corse più che poté…
Intanto Ovitac e Luna erano
arrivati sulla torre…
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