0.3
Il piano di Mark e il
rapimento
-Aiutami a scappare
-Io non so se posso. Lui si arrabbierà.
-Allora vieni via con me! Scappiamo
insieme da quel mostro!
-Io…sta per tornare è meglio che ti
nascondi.
-Ok, ma tu pensa a ciò che ti ho
detto.
Angel accompagnò Mark in soffitta,
gli diede una torcia e uno zaino con del cibo e un kit medico in caso si
ferisse.
Nella buia soffitta Mark pensava a
un piano per fuggire da quella maledetta foresta. Senti aprirsi una porta e si
mise in ascolto. Da un buco del pavimento spiò lo studio e vide entrare lo
Slenderman.
-Sono a casa
-Bentornato, com’è andata?
Slenderman si buttò sul divano e si
allentò la cravatta, sembrava quasi un comune mortale tornato stremato dal
Lavoro, tranne per il fatto che non
aveva la faccia.
-Mi ha fatto correre parecchio e ha
cercato di spararmi
-Ti ha colpito i tentacoli? –chiese
Angel versandogli una tazza di tè
-Grazie- accettò la tazza- no
tranquilla, sai che sono veloce a schivare i colpi
-Che fine ha fatto?
-Beh, è stata una bella caduta-
sembrò quasi riderne e bevve del tè, o almeno così sembrò a Mark.
-Perché lo fai?
-Faccio cosa?
-Lo sai benissimo
-E tu sai benissimo la risposta
-Si, lo so- Angel sembrò triste-
riposati ora, domani sarà una lunga giornata
-Si. Buona notte Angel- lo
Slenderman uscì dalla stanza e Angel rimase sola. Mark la osservava, era una
ragazza molto interessante.
-Domani…domani…sarà quel
giorno…chissà che succederà…finalmente saprò la verità…
Angel prese tutto e uscì dalla
stanza.
“Che giorno sarà domani? Comunque è
meglio pensare a una via di fuga, non posso aspettare Angel. Sembra spaventata
da lui quindi non accetterà mai…trovato! La porterò con me, che lei voglia o
no. Ora devo solo pensare a come scappare”
Ragionò per ore su come fuggire.
Alla fine si addormento, stremato dalla giornata e nottata appena trascorsa. Fu
svegliato da Angel che, nello studio, aveva fatto cadere la libreria.
“Si sarà fatta male?”
Lo Slenderman, allarmato dal
rumore, corse nello studio.
-Angel?! Cos’è successo?
-Niente, ho provato a prendere un
libro e la libreria è caduta
-Ti sei fatta male? –lo Slenderman
l’aiuto a rialzarsi e con i tentacoli rimise la libreria e i libri a posto.
-No, tranquillo. Non volevo farti
preoccupare.
-Cosa cercavi di prendere? –chiese
lui
-Il libro viola sull’ultimo scafale
Lo Slenderman glielo passò.
-Grazie. Oggi…è…
L’allarme delle pagine iniziò a
lampeggiare.
-Io devo andare, parleremo dopo.
Lo Slenderman uscì e andò a cercare
il malcapitato
Quando Mark fu sicuro che lo
Slenderman fosse lontano scese e andò da Angel.
-Tutto bene?
-Si, tranquillo.
-Ora mi devi aiutare a scappare
-Io…cosa vorresti che faccia?
-Devi solo spostare gli alberi in
modo che possa fuggire
-Ok
Angel fece ciò che Mark le aveva
chiesto.
-Fatto ora potrai andartene
-No, ora potremo andarcene
-Cosa?! –Mark le diede del
sonnifero.
-Scusami, ma non ti lascerò qui
La prese in braccio e uscì dalla
villa diretto all’uscita
Dopo pochi minuti lo Slenderman
tornò a casa e vide ciò che nessun’altro poteva vedere, vide Mark prendere
Angel e portarla via. La sua reazione fu solo un grido mostruoso che fece
gelare il sangue a Mark, nonostante fosse già molto lontano dalla villa
-ASCOLTAMI BENE STUPIDO UMANO! NON
DOVEVI PRENDERLA! ORA LA PAGHERAI CON A VITA!
Mark in quel momento trovò l’auto
abbandonata da qualche vittima. Dentro ci trovò una pistola e dei proiettili.
Se lo Slenderman lo avrebbe trovato la pistola sarebbe stata utile.
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