WitchandAngel : Capitolo 5: Club sportivi

Capitolo 5: Club sportivi

                                          0.5
                                   Club sportivi!
Il sogno si ripete anche quella notte, più vivido, ma ancora non sentivo niente.
Mi svegliai. Marienne stava ancora dormendo. La svegliai.
-Come va la caviglia ora?
-Meglio grazie
-Se non riesci a camminare ti aiuto
-No grazie- poi cercando di non farsi sentire da me aggiunse-anche se l’idea non mi dispiace.
Ci preparammo e andammo a scuola, con non poca difficoltà, infatti ogni cinque passi qualcuno ci fermava. Delle ragazze mi dicevano che ero stata fantastica, dei ragazzi si dichiaravano, delle Ragazze si dichiaravano, per me era un incubo! Io ho sempre odiato le storie romantiche e non ho mai voluto essere la protagonista di un harem! Appena arrivate Marienne mi saluto, abbracciandomi così forte che pensavo di soffocare, e io mi diressi in classe.
Andrea, l’unico rimasto normale, mi saluto come sempre mentre gli altri della classe mi guardavano come se fossi un alieno con su scritto “ehi gente! Guardatemi come dei completi idioti!”
Ma che hanno tutti? Sono impazziti?
-Ciao Sophie, come va?
-Ciao Andrea, sono esausta!
-Di già?
-Vorrei vedere te al mio posto! Ho ricevuto più di cinquanta dichiarazioni in mezz’ora!
-Cinquanta?!
-E non solo i ragazzi, anche le ragazze ci si sono messe!
-Cosa?!
-Le ragazze mi dicevano cose come: “ti prego diventa la mia sorellona” o “sei stata fantastica! Ti prego diventa la mia guardia del corpo” o cose del genere, i ragazzi cose come “esci con me”, “mettiti con me”, “diventa la mia ragazza!” Ma che gli è preso a tutti?
-Aggiungiamo anche questo alle voce della lista “cose da scoprire”
-Pomeriggio andiamo in biblioteca?
-Vuoi vedere se c’è qualcosa a riguardo?
-Si, non c’è la faccio più!
-E siamo solo all’inizio della giornata
Poggiai la testa sul banco.
-Lo avevo detto io ai miei di non mandarmi qui!
-Come sta Marienne?
-Bene, la caviglia non le fa più male
-Sai ieri mi hai sorpreso
Alzai la testa.
-In che senso?
-Hai detto di esserti divertita nonostante un attacco e una corsa in infermeria
-Preferisco combattere che vestirmi da bambolina
-Sarà ma vestita da bambolina stavi benissimo
Prima che potessi ribattere la lezione incominciò. Alla terza ora avevamo ginnastica, noi ragazze avevamo delle tutte in stile scuola giapponese, i ragazzi le classiche tutte da ginnastica. La mia classe e quella di Marienne avevano ginnastica alla stessa ora. Gli insegnanti, insieme, decisero di fare una gara di corsa, tutti contro tutti, il vincitore avrebbe potuto saltare un’ora di ginnastica, senza prendere assenze. Io personalmente non avevo voglia di saltare ore, ma gl’altri non sembravano essere della stessa opinione.
-Pronti? Via!
Cominciai a correre.
-Ehi, Sophie che ne dici se usciamo insieme?
Un altro ragazzo che mi chiede di uscire, non ne posso più!
Corsi più veloce, sempre più veloce.
Superai tutti quanti e raggiunsi Andrea, non volevo vincere volevo solo allontanarmi dagl’altri e raggiungere Andrea.
-Facciamo a chi arriva prima?
-Con me non vinci Andrea
Accelerammo.
-Però sei veloce!
-Anche tu!
Arrivammo pari. Gl’insegnanti avevano preso il tempo.
-Però 2:06 minuti!
Dopo la corsa decisero di farci fare altri sport: nuoto, salto in lungo, salto in alto…
Io e Andrea ci stavamo divertendo a fare a gara su chi era il migliore.
Però è bravo! Ma non mi lascerò battere così facilmente.
Alla fine delle 7 ore di ginnastica, non chiedetemi il perché ma sinceramente comincio a dubitare che questo college sia tutto tranne normale, gli insegnanti chiamarono me e Andrea.
-Avete fatto tempi da record! Appartenete a qualche club o squadra?
-No –rispose in Andrea
-No-risposi io
-Volete entrare in un club sportivo? Sei tutti e due molto portati.
Io e Andrea ci guardammo.
-Che club ci sono?
-lotta, sumo, nuoto, basket…
-Mi iscrivo a tutti- disse Andrea
-Se si iscrive lui mi iscrivo anch’io a tutti
I prof ci guardarono e, entusiasti, ci diedero i moduli e ci iscrivemmo a TUTTI i club sportivi che c’erano, a TUTTI. Non so nemmeno io il perché, ma l’idea mi piaceva e, sinceramente, così avevo anche una scusa per passare più tempo con Andrea.  
Prima di andare a conoscere i membri dei nostri nuovi club andammo in biblioteca, senza trovare niente.
-Niente, neanche un indizio!
-Forza Sophie, andiamo o faremo tardi.
-Si hai ragione.
-Perché ti sei iscritta a tutti i club?
-E tu perché l’hai fatto?
-Perché volevo mettermi alla prova
-Io per due motivi
-Quali?
-Uno perché l’idea di partecipare a tutti mi sembrava divertente
-E l’altro?
-Perché c’eri tu.
Andrea non poté ribattere, eravamo già arrivati.
I Prof ci vennero incontro e ci portarono al centro della palestra.
-Questi sono i vostri nuovi membri, loro hanno deciso di partecipare a tutti i club. Spero andrete d’accordo. Da domani vi allenerete con loro.
-Ma quella non è la ragazza che ha steso i rapitori?
-Si, sono io. Qualche problema a riguardo?
-Questa ragazzina? Non ci credo! Sono solo storie!
Un ragazzo, molto muscoloso, si avvicino e si mise a ridere.
-Una ragazzina come te battere dei ragazzi impossibile!
Mi mise una mano sulla spalla.
Andrea arretrò di un passo.
Presi la mano di mister muscolo e lo scaraventai dall’altra parte della palestra.
-Qualcun altro ha da ridire?
Tutti scossero la testa, forse avevo esagerato, ma i sbruffoni e i bugiardi non li ho mai tollerati.
-Questa ragazza ha del talento! Quest’anno vinceremo il campionato di Arti Marziali!
-E quello di Judo!
Sembra che tutti siano felici di avermi in squadra. Anche mister muscolo sembra aver cambiato idea.
-Allora che ne pensi? –mi chiese Andrea
-Penso che ci sarà da divertirsi!
-Quest’anno ne vedremo delle belle!
Non potevo nemmeno immaginare quanto avesse ragione.


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