WitchandAngel : Capitolo 1: Biancaneve

Capitolo 1: Biancaneve

            L’assassino di Favole
                                    Intro…
Un misterioso assassino, soprannominato “L’Assassino di Favole”, uccide giovani ragazze che somigliano alle protagoniste delle favole. Riuscirà la prossima vittima a salvarsi?
                                           0.1
                                   Biancaneve

Il mio nome era Bianca Apple, si ho detto era perché ormai non sono più viva. Non ho rimorsi, ma prima di sparire voglio raccontare la mia storia. Ero una fruttivendola quando lui mi ha trovata. All’inizio pensavo che lui mi amasse, di certo non mi sarei mai aspettata di essere uccisa da lui…
Il primo giorno in cui l’ho incontrato…
Il campanello del mio negozio suonava, mi allontanai dal bancone e andai ad aprire.
-Buon giorno, posso esserle d’aiuto?
Non ricordo il suo volto. Il dolore che quell’uomo mi ha procurato è stato immenso, vorrei solo aver saputo prima ciò che lui voleva farmi…
-Sono qui per il lavoro part-time.
-Entri pure, il mio nome è Bianca Apple.
La sua voce era strana, ma ero troppo ingenua per capirlo allora
-Le piacciono le mele?
-Sono il mio frutto preferito, perché?
Sorrise in modo molto sospetto, ma io non ci feci caso
-Pura curiosità. Sa lei somiglia molto alla dolce Biancaneve.
Allora pensai che fosse un complimento, se solo avessi saputo cosa voleva invece…
Passo un mese e lui era riuscito a rubarmi il cuore, mi aveva fatto innamorare di lui e in lui avevo piena fiducia, una fiducia mal riposta. Un giorno mi disse di aspettarlo nel negozio che mi avrebbe fatto una sorpresa, io pensavo che mi volesse chiedere di sposarlo di certo non mi aspettavo di essere uccisa…
-Perché fa così tardi? E dire che mi ha fatto vestire anche così…
Mi aveva chiesto di mettermi un costume da Biancaneve, all’inizio mi era sembrata un’idea romantica per chiedermi in moglie, sapete Biancaneve, il principe e il vissero felici e contenti? Era il mio sogno, un sogno che lui ha trasformato in incubo…
-Perché è così in ritardo?
Mi guardo in giro, adoro il mio piccolo negozietto di frutta e verdura, per una vegetariana questo è il paradiso. Mi siedo sul bancone e aspetto. La porta si apre.
-Tesoro, sei in ritardo!
Il suo sguardo era…strano, non crudele o ambizioso, ma folle e dolce allo stesso tempo, come se aspettasse quel momento da tempo, da tanto tempo…
-Scusami, la torta ci ha messo di più di quanto mi aspettassi a cuocere.
-Torta?
Tirò fuori una crostata alle mele, indossava guanti bianchi.
-Perché non la provi?
-V-va bene…
Ero incerta, il mio istinto mi diceva fuggi via, ma io rimasi e mangia un pezzo di torta.
-Com’è?
-Buona- la gola mi si strinse all’improvviso- non…respiro. A-aiutami…per favore…
-No, mia dolce Biancaneve. La mia crostata avvelenata ti sta uccidendo, come io volevo.
-P-perché?
-Ho sempre odiato i lieto fine, quindi ho deciso di eliminare tutte le protagoniste delle favole!
-Sei…un…pazzo…verrai…catturato…
Rise in modo spaventoso, il suo sguardo era quello di un folle, di un assassino e io ero la sua vittima.
-Nessuno mi prenderà, mia cara Biancaneve.
Tirò fuori da una scatola sette gnomi da giardino e un biglietto. La mia vista si stava appannando e il mio corpo non si muoveva più, il mio battito e il mio respiro stavano rallentando. Stavo morendo.
Mi alzò e mi poso sul bancone, mi mise le mani sul petto e i nani intorno a me. Tra le mani mi mise una mela e alla mela attacco il biglietto.
-Sai cos’ho scritto sul biglietto? Certo che no, ho scritto:
“Io sono il liberatore, colui che ha ucciso questa donna, da adesso in poi le parole lieto fine spariranno per sempre”
-Maledetto…assassino…
-Stai per morire mia dolce Biancaneve…sai mi piacevi in fondo, se solo tu non fossi stata come Biancaneve io non ti avrei ucciso…anche se mi sono avvicinato a te solo per questo sai? Non sarai sola, presto ti raggiungeranno altre ragazze, non sei l’unica sai? In questo periodo ho trovato altre fanciulle delle favole…
Non riuscivo a rispondere, ormai ero quasi morta. I miei occhi si stavano chiudendo molto lentamente, ma sentii le sue ultime parole
-Addio mia dolce Biancaneve
I miei occhi si chiusero per sempre. Quando li riaprii la polizia era nel mio negozio, una ragazza stava vicino al mio corpo, la guardai e capii che lei sarebbe stata una potenziale vittima. I suoi occhi erano viola, assomigliava alla maga di una vecchia favola, dovevo aiutarla, non volevo che altre ragazze finissero nelle mani di quel pazzo.
-Povera ragazza, deve aver sofferto molto…
-Agente, la lascio un secondo da sola, so che ragiona meglio se nessuno l’osserva, io chiederò se qualcuno sa qualcosa qui in giro- il poliziotto esce e la ragazza rimase da sola. Dovevo provare a parlarle.
-Ehm, ragazza con gli occhi viola, mi sente?
Lei guardò verso di me, mi sorrise tristemente:
-Ti vedo e ti sento Bianca. Cos’è successo?
-Il mio ragazzo mi ha avvelenato e ha detto di voler eliminare altre ragazze che somiglino alle ragazze delle favole. Lei può trovare il mio assassino, ne sono certa
-Ci proverò Bianca, ma…
-Lei lo troverà, sarà lui a venire da lei! Per i suoi occhi viola
-Per i miei occhi?
-Lei assomiglia alla Maga di una vecchia favola per bambini, lui verrà ad ucciderla. La prego stia attenta, io cercherò di aiutarla, ma non ricordo molto purtroppo…
-Starò attenta. Tu rimani con me finché non lo prenderemo, così la tua anima sarà libera di andare in paradiso.
-Qual è il tuo nome? –mi guardò negli occhi e mi sorrise
-Mi chiamo Angel White e ti aiuterò a trovare il tuo assassino.







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