Capitolo 10: Why not?
Le ragazze stettero in silenzio per ciò che sembrò ore
-Da quanto lo sai? –cedette infine Evelyn
-Da quando vi ho viste- rispose lei tranquilla- credo di
averlo capito prima di voi…
-Quindi…ci rifiuti o…- iniziò Ivory
-Che ne dite se andiamo a casa mia? –chiese Roxane alzandosi
piano- penso sia meglio stare sole per parlare di ciò
Le cinque annuirono alzandosi con lei e seguendola fuori
alla sua automobile. Pareva che Roxane avesse già programmato di invitarle a
casa sua perché aveva portato un’auto grande abbastanza per tutte, anch’essa
rigorosamente nera e con teschi sopra, come ogni altro oggetto di proprietà di
Roxane
Il viaggio non durò molto per le cinque che stavano
decidendo se o meno essere spaventate. Roxane abitava nel profondo della
foresta in una villa dai toni scuri, circondata da un’enorme giardino e dalla
foresta. Fiori, molte rose e altre piante crescevano rigogliose così come un
rampicante che aveva preso una gran parte della facciata fino al tetto. La
villa era grande, due piani e un sottotetto, inoltre aveva un gran sotterraneo.
Nella proprietà vi erano altri edifici di cui le ragazze riconobbero una serra
e quella che sembrava una stalla per cavalli.
Roxane parcheggiò l’auto nel vialetto e aiutò le ragazze a
scendere
-Dei è enorme- mormorò Evy
Roxane sorrise- è della mia famiglia da secoli, sono
l’ultima erede quindi diciamo che rimarrà a me e poi ai miei futuri figli
Le ragazze annuirono. Era stata inventata una pozione secoli
e secoli prima, quando le streghe non erano fuggite per la caccia alle streghe.
Quella pozione aiutava chi, come loro, finiva in una relazione con un partner
dello stesso sesso. Il bambino veniva creato unendo il DNA di uno dei due, che
si sarebbe trasformato nel “padre”, e l’altro l’avrebbe bevuta, e sarebbe stata
la “madre”. Purtroppo era una cosa che poteva fallire e ci voleva spesso più
tentativi per farla funzionare, le uniche a poterla fare senza problemi erano
le streghe, peccato che non se ne trovassero più e che i medici delle varie
razze non avessero il loro livello di conoscenza, quasi ogni informazione sulle
streghe era andata perduta…ma molti sospettavano che fossero state le streghe
stesse a eliminare traccia di sé, così come gli alchimisti avevano fatto un
tempo prima di tornare, quando vi era stata una caccia contro di loro, solo che
le streghe non si fidavano più a tornare. Non si sapeva nemmeno cosa avevano
come partner o se avevano partner come le altre razze o erano più simili agli
umani. Era tutto un mistero.
Gli interni della villa erano scuri, mobili di legno di
ciliegio con vari decori di animali in oro e argento erano usati, così come
pietre preziose, gemme, talismani, statuette e altri ornamenti che davano al
tutto un’aria di mistico. I candelabri di cristallo illuminavano l’ambiente,
creando un confort che alle cinque fece pensare subito a casa.
-Da questa parte- sorrise Roxane portandole in un grande
salotto riscaldato da un camino di pietra. La villa aveva grandi finestre che
facevano entrare molta luce, coperte da tende tendenti al blu del cielo
notturno. Una volpe nera, o un gatto forse, non era chiaro a nessuna delle
cinque, si avvicinò a Roxane per farsi coccolare, imitato da un lupo
completamente bianco. Roxane li coccolò piano- loro sono Blanche e Noir- disse
la rossa indicando i due animali che dopo aver guardato le cinque sparirono
nella casa- posso offrirvi qualcosa?
Le cinque scossero la testa e Roxane annuì sedendosi sulla
poltrona nera dai decori in argento
-Ho avuto il tempo di decidere…e di guardare a ogni
possibilità –disse la rossa piano- non voglio che nessuno soffra perché io non
posso fare una decisione. Non voglio vedere nessuno soffrire…e non lo farò. La
mia è una proposta ma…andrebbe bene a voi se vivessimo tutte insieme? Come
partner intendo…-le cinque si illuminarono- voglio dire…andrebbe bene se io
avessi voi tutte come mie partner, mi lascerei marchiare da tutte ovviamente,
così che nessuna debba soffrire?
-A me va bene- fu Ivory la prima ad accettare seguita presto
dalle altre
Roxane si rilassò immediatamente- beh…credo sia il caso che
io parli con i vostri genitori allora…
Le ragazze la guardarono
-Non volete venire a vivere con me subito? –chiese lei
tranquilla
Le cinque annuirono- ora che ci penso…i nostri fratelli…
Roxane tirò fuori dei biglietti da un cassetto- dite loro di
andarsi a divertire così che noi possiamo stare in pace a fare un pigiama
party…non torneranno prima di dopodomani dal parco dei divertimenti
Le ragazze annuirono
-Verrò domani mattina a parlare con i vostri genitori, loro
partiranno probabilmente stasera quindi potreste introdurre l’argomento per me?
–chiese Roxane
Le ragazze sorrisero
****
-Quindi le vostre sorelline ci hanno dato questi biglietti
per levarci dalle scatole? –chiese Jason
I ragazzi annuirono- per un pigiama party tra di loro
-Oh beh- sorrise Jason- meglio per noi
****
-Per piacere non fate scenate- implorò Ivory il giorno dopo
-Sei sicura sia quello che vuoi? –chiese di nuovo la madre
-Sì- sorrise lei- amo le mie amiche e Roxane ha pensato a
tutte noi
-Di sicuro ha un buon cuore- sorrise il padre
Si sentì una moto che fece saltellare Ivory di gioia- è qui!
I genitori si guardarono ridacchiando e rimasero di stucco a
vedere chi la figlia stava facendo entrare. Roxane era un colpo di fulmine per
chiunque- almeno ha preso da me per i gusti di donne…- mormorò il padre alla
madre, ricevendo un colpetto dalla donna
-Tu devi essere Roxane Blackwood –sorrise la donna
Roxane le sorrise stringendole la mano- è un piacere
conoscere entrambi
Si sedettero sul divano nel salotto per continuare la
conversazione
-Quindi ho sentito da mia figlia che non sarete solo voi
due- iniziò il padre
-Tesoro- lo riprese la moglie
-Va bene- rispose Roxane- nei suoi panni sarei altrettanto
preoccupata ma…cosa farebbe lei nella mia posizione? Penso lei sappia come si
senta un padre con una figlia che potrebbe rischiare il rifiuto e conosca le
altre ragazze…
-Dalla nascita- confermò l’uomo- sono come figlie per tutti
noi
-Pensa che potevo fare male a quattro di loro in favore di
una? –chiese lei
Lui scosse la testa- no e posso dire di essere lieto della
tua decisione…ma andrà bene? Per te intendo
Lei sorrise- la felicità del proprio partner è la felicità
del soggetto stesso no? Fintanto che sarò in vita nessuna di loro soffrirà mai
per mano mia e mi assicurerò che chi le farà soffrire la paghi
-Immagino sarai l’uomo della situazione- rise lui
-Papà! –lo riprese una rossa Ivory
-Beh non sono femminile per nulla- rispose Roxane- quindi il
ruolo non mi dispiace affatto
-Ha una grossa collezione di moto e auto –lo informò Ivory
-Davvero? –prese interesse subito l’uomo- mi piacerebbe
vederle e so che i miei amici, i padri delle altre, adoreranno anche vederle,
siamo appassionati ma le nostre mogliettine non adorano le moto
Roxane sorrise- che ne dite di stasera? Penso di passare la
mattina a conoscere tutti voi genitori e nel pomeriggio pensavo di aiutare le
ragazze a trasferirsi a casa mia
-Di già? –chiese la madre illuminandosi, non stava giocando
con nessuna di loro per fortuna
-Ovviamente- sorrise Roxane- non ho intenzione di perdere
tempo almeno su quello, poi il resto sarà scelta delle ragazze
***
Neanche a dirlo le ragazze ebbero tutte il consenso dei
genitori, le madri erano entusiaste all’idea delle figlie sposate e furono più
che felici di aiutarle a fare il trasloco. Persino gli altri fratelli di Kat
avevano preso subito in simpatia Roxane.
-Cazzo che casa- commentò uno dei cinque fratelli maggiori
di Kat, erano sette in totale, Dylan era ancora ignaro di tutto con i suoi
amici e avrebbe trovato la sorpresa il giorno in cui sarebbe tornato
-Devi vedere gli interni- sorrise Kat
-E le moto- le ricordò il padre di Kat- sono molto curioso
di vederle
Roxane uscì appena le vide arrivare- buon pomeriggio e
benvenuti a villa Spettro…i miei antenati avevano il senso dell’umorismo mi
dicono. Vi do una mano con quelle
-Non ti sforzare cara –la rassicurò la madre delle gemelle-
ci sono per questo gli uomini
Roxy sollevò con facilità tre scatoloni delle figlie
-Direi che non ha problemi di forza- mormorò impressionata
la madre di Ivory
-Dovevi vederla stendere Michael, Dylan, Tyler, Victor e
Jason in una mossa quando venivano a disturbarci- rispose Evy seguendola dentro
Gli scatoloni furono velocemente poggiati nell’ampio
ingresso e Roxane sorrise agli sguardi meravigliati degli ospiti- ho pensato di
dare a ognuna una stanza sullo stesso piano…va bene?
Le ragazze annuirono
-Quante camera da letto ha la casa? –chiese il padre delle
gemelle
Roxane si fermò a pensarci- credo una novantina…potrei
averne dimenticata qualcuna…c’è anche un intera ala della villa dedicata a ricerche
con un laboratorio e una libreria di tre piani che va anche negli archivi nei
sotterranei…
-Posso venire a trovare mia sorella? –chiese uno dei
fratelli di Kat
-La mia casa è sempre aperta per voi. Infondo stiamo per
diventare una famiglia –rispose Roxane, aggiungendo un altro sorriso da parte
dei genitori che stavano adorando la scelta delle figlie- volete fare un giro
della casa? Ci metteremo parecchio
-I tuoi genitori sono in casa? –chiese la madre di Faith-
vorremmo salutarli
-Oh…ehm…- Roxane sorrise piano- mi spiace ma…sono orfana da
quando avevo dieci anni…
-Oh dei…- mormorò subito la donna- mi spiace non…
-Va bene- sorrise Roxane- sono cose che capitano e che non
possono essere cambiate e non sono tipo che ne parla quindi non sentirti in
colpa. Ho vissuto con un amico di famiglia per qualche anno prima che ricevessi
la maggiore età legale a quattordici anni, quindi non ero sola. E ora non sarò
più sola di sicuro
Le ragazze la trascinarono in un abbraccio di gruppo cosa
che fece ridacchiare la rossa che venne subito presa a cuore dalle madri-
vediamo le stanze? –propose Roxane- ovviamente possono rifarle a loro piacere
e…
Nessun commento:
Posta un commento