WitchandAngel : Capitolo 30: Hunter and Prey

Capitolo 30: Hunter and Prey

Capitolo 30: Hunter and Prey

-Ecco il libro che cercavo…
Un luce venne accesa su un vecchio libro nero
-Hai trovato qualcosa? –chiese una voce maschile
-Non ancora…tu?
-Non riesco a trovare il significato del nostro marchio…- disse la voce maschile
-Damon vieni qui
Si sentirono dei passi e qualcuno si poggiò alla poltrona
-La stirpe maledetta? –chiese il ragazzo
-Figli di coloro che hanno commesso atroci atti e che sono destinati a distruggere qualsiasi cosa vada di fronte al loro cammino. Vengono chiamati “stirpe maledetta” per il marchio di un teschio e di un serpente velenoso che portano con loro. Ambiziosi, iracondi e sempre più spinti ad atti contro natura. La stirpe maledetta deve trovare qualcuno che li ami o finiranno con l’autodistruggersi e distruggere tutto con loro. La stirpe maledetta è la più potente e pericolosa, in caso un figlio nasca con il marchio o appaia a seguito di una vita dura è consigliato distruggerla prima che possa crescere. I bambini della stirpe maledetta sono fragili e possono venir uccisi facilmente, superati gli otto anni sono praticamente imbattibili e immortali. La stirpe maledetta ha condotto il mondo alla distruzione ma anche l’ha salvato. Una delle regine delle streghe secoli e secoli fa portò la pace tra la sua razza nonostante la presenza del marchio. Per tenerla calma tuttavia furono cinque le sue partner, tutte donne e tutte di cuore d’oro. Da esse ha avuto solo un erede del potere magico ma nessuno portò il simbolo della stirpe. Il marchio della stirpe maledetta non è necessariamente simbolo di distruzione ma questo non toglie il pericolo che esso comporti nel mondo…
-Siamo maledetti? –chiese il ragazzo sfiorando il marchio che aveva sull’avambraccio sinistro
-Qui dice che non è una cosa cattiva…- provò la ragazza sfiorando quello che aveva lei sul destro
-Amelie non è di certo una buona- rispose lui- e se…
-Chi c’è? –chiese una voce maschile accendendo una luce di torcia.
-Cazzo…- mormorò Damon spegnendo le luci- dobbiamo andare
La ragazza annuì e fece sparire nello zaino i libri che avevano trovato- usciamo dal lucernario
-Deve essere stato qualche stupido topo –disse un’altra voce
-Dannazione, ma chiamare la disinfestazione no eh?
-Che vuoi che ti dica? Già è tanto che ci pagano –rispose quello- andiamo a casa su, chi cavolo vuole rubare dei libri poi
I due ragazzi si guardarono. Damon aveva capelli bianchi e occhi di un nero puro mentre Amelie aveva capelli neri e occhi quasi bianchi.
-Che si fa? –chiese lui
Lei guardò la foto nel libro- la strega era Roxane Cyrene Brielle Blackwood
-Blackwood? Ma è…- iniziò lui
-Il nostro cognome fratellone- sorrise lei sfiorandogli la mano
-Forse possiamo trovare qualcosa –disse lui
Lei annuì guardando il libro- dobbiamo tornare nella vecchia casa della famiglia Blackwood…
-Si ma sono secoli che nessuno sa dove…- iniziò lui
-Forse vi possiamo aiutare noi- disse una voce femminile facendoli sobbalzare
Damon si mise davanti a Amelie per difesa
L’uomo sorrise- bella reazione. Devi sempre proteggere la famiglia giovanotto.
-Chi siete? –chiese Amelie
-Io sono la gatta nera Noir, famiglio della famiglia Blackwood –si presentò la gatta
-Io sono il lupo bianco Blanche, famiglio della famiglia Blackwood- si presentò il lupo
-Blackwood? –chiese Damon
-Oui- disse Noir- la nostra ultima padrona ci ha dato il compito di proteggere la stirpe…pensavamo di aver perso i gemelli di Mistress Catherine e invece eccovi qui…
-Siamo della stirpe maledetta- disse Amelie
Blanche annuì- anche la nostra mistress Roxane lo era. Venite…abbiamo parecchie cose da insegnarvi e Mistress Roxane vi attende a casa
-Ma…non è morta? Sono passati secoli…- disse Damon
-Purtroppo chi è della stirpe maledetta è forzato a vivere per l’eternità- rispose Noir e poi sorrise- abbiamo tanto da insegnarvi…su venite
I gemelli si guardarono prima di alzarsi piano e seguire i due nel portale.


~The End~

Nessun commento:

Posta un commento

I am the father apparently

I am the father apparently Trama: Ritornata indietro nel tempo a quando era ancora una bambina, Lia non vuole soffrire alle mani dell’abusiv...