Capitolo 11: Problems.
Niabi sorrise guardando la casa di Askook- è davvero grande
Lui sorrise- chissà magari in futuro vivrai qui con me…
-Non accelerare i tempi…- sorrise lei
Lui le sorrise- dovevo provarci…
-Quindi vivi qui da solo? –chiese Niabi
-I miei hanno preferito trasferirsi in un cottage vicino al
lago, questa è la base del branco oltre che la casa dell’Alpha, teniamo
riunioni, parliamo dei problemi…c’è un continuo flusso di gente qui durante i
periodi di luna piena o di crisi o quando arriva nuova gente nel territorio…
Niabi annuì- volevano privacy quindi?
-Esatto- sorrise lui sentendo poi bussare- torno subito, mi
aspetti qui?
Lei annuì- posso guardare intorno?
-Si, questo è il mio studio…nella libreria ci sono parecchi
libri sui sangue di lupo- disse lui uscendo dalla stanza.
Niabi sorrise avvicinandosi ai libri e sfiorando le
copertine. Molti titoli erano normali leggende e tradizioni di sangue di lupo,
un libro era sull’essere Mate e a giudicare da quanto le pagine fossero state
sfogliate Askook lo leggeva da anni. Un luccichio la spinse verso la scrivania.
Nemmeno lei seppe perché ma qualcosa la spinse a prendere la
lettera posata in bella vista vicino alle varie scartoffie.
La lettera era a dir poco orrida. La scrittura infantile e
volgare. Era corta ed era evidente che chi l’aveva scritta non aveva molta
esperienza nello scrivere ma non era analfabeta.
-Niabi? –chiese rientrando con un sorriso Askook- scusa ci
ho messo tanto…tutto bene?
Lei lo guardò- hai letto questa?
Lui sospirò- è solo un idiota che non sa il suo posto
-Un idiota non civilizzato- corresse lei riguardando la
lettera- questa scrittura non è nemmeno lontanamente quella di chi ha un’istruzione…ed
è minatoria…
-Non è un problema- le assicurò lui riprendendo la lettera
-Askook? –chiese lei
Lui sospirò- è solo l’Alpha dei licantropi…un branco qui
vicino…loro sono esseri che hanno più lato lupesco che umano e la loro
coscienza umana è quasi nulla…non sopporta che il nuovo Alpha sia un “ragazzino”
e che io sia privo di moglie.
-Non sopporta è dire poco- commentò Niabi- è un pericolo?
-Questo è un cane che abbaia ma non morde- la rassicurò lui
prendendola per mano e tirandola verso il divano
-Sicuro?
Lui annui sedendosi e tirandola a sedere accoccolata a lui
davanti al caminetto- non è un pericolo e anche lo fosse sarei in grado di
cavarmela…non sembra forse ma sono abbastanza forte
Lei sorrise- beh devo ammettere che i muscoli li hai
Lui sorrise guardando il fuoco scoppiettare e il riflesso di
una delle decorazioni dei due sul divano
-Mi piace davvero tanto questa casa- ammise Niabi- è bello
stare così…è così tranquillo…
Lui sorrise- in futuro spero di poter perdere questa
tranquillità in cambio di urla di bambini che corrono su e giù per giocare
-Vuoi figli? –chiese lei
Lui annuì- sono figlio unico…vorrei almeno due figli così
che possano giocare insieme e crescere uniti
-Anch’io ho sempre voluto un fratello o una sorella…-
mormorò Niabi- ci si sente soli quando si è figli unici
-Due figli? –chiese Askook immaginandosi già un bambino e
una bambina correre in giro per casa…figli suoi e di Niabi se riusciva a fare
le cose per bene
Lei annuì chiudendo gli occhi e accoccolandosi- sei
decisamente comodo come cuscino sai?
Lui rise stringendola di più- sarò volentieri il tuo cuscino
se accetti di cenare con me stasera
-Andata- rispose lei tranquillamente. Era bello stare così
Il lupo di Askook non smetteva di scodinzolare contento,
stava facendo progressi.
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