WitchandAngel : Capitolo 22: We can be a Family

Capitolo 22: We can be a Family

Capitolo 22: We can be a Family

Thomas aprì la porta e guardò la donna dai capelli ramati
-Che…che ci fai tu qui?
-Possiamo parlare? –chiese lei
Lui annuì facendola entrare- è…successo qualcosa?
-Ho…ho una confessione da farti Thomas- disse lei
Lui la guardò- senti…se ti stai per confessare…
-No io…
-Ti avevo chiesto di sposarmi- rispose lui- e tu mi hai mollato. Dicendo che avevi capito che era solo un errore…e ora ti ripresenti qui dopo anni e…- lui sospiro- cosa vuoi dirmi
-Avevo paura- rispose lei- quando…
Lui la guardò- quando?
-Ero incinta quando ti ho lasciato- disse lei
Lui la guardò- in…incinta?
Lei annuì e gli diede una foto di una neonata
Thomas la guardò ancora confuso- non capisco…
Lei lo guardò- cosa non capisci?
-Perché mi fai vedere una foto di tua figlia- rispose lui
-Puoi tenerla- disse lei fermandolo da ridargliela- e…non è di mio marito
-Vedevi qualcuno oltre me quindi…- dedusse lui
Lei scosse la testa- no
-Non può essere mia…sono sterile- rispose Thomas
-Beh…a quanto pare no –replicò la donna
-Mi…mi avevano detto che ero sterile- disse lui guardando la foto
Lei gli sorrise- avevano detto che era quasi impossibile
-Posso vederla? Posso conoscerla vero? –chiese subito lui
Il sorriso di lei si spense- non…non è con me
-Che…che è successo? –chiese lui ora in panico
-Thomas…- iniziò lei
-Stava male? È…-si bloccò dal dire ciò che stava per dire
-No- disse subito lei- è viva
Lui tirò un sospiro di sollievo- perché non posso vederla allora?
-Non…non l’ho voluta tenere…l’ho data in adozione- rispose la donna
-Tu…cosa?! –chiese lui guardandola
-Mio marito ha scoperto di lei recentemente e…mi ha rimproverata anche- rispose lei- ero via per nove mesi infondo…non sapeva nemmeno fossi incinta o che avessi partorito…quando l’ha scoperto era su tutte le furie…mi ha…convito a contattare i suoi genitori e…a contattare te
Lui poggiò la testa tra le mani cercando di calmarsi
-Diceva che meritavi di sapere- iniziò lei
-Come puoi farmi questo? –chiese lui guardandola
-Thomas…- iniziò lei
-Tu sai meglio di chiunque altro quanto io volessi avere una famiglia- rispose lui- l’avrei cresciuta io. Mi sarei preso cura di lei
-Non potevo farti questo- disse lei
-E togliermi la possibilità di essere padre sì!? –chiese lui adirato
-La vedrò questa domenica per la prima volta…- rispose lei- vuoi venire?
Lui la guardò- e lo chiedi? È mia figlia. Ovvio che io voglia vederla
Lei gli sorrise- cercherò di trovare un modo…forse la potrai avere tu…mi spiace
-Anche a me…- rispose lui guardando la foto- non sarò un padre ideale ma…avrei potuto almeno provarci…non l’avrei mai fatta soffrire e lo sai…
Lei gli sorrise- devo andare…ci vedremo domenica alla fontana della stazione per mezzogiorno
Lui stava guardando la foto quando si accorse che era quasi fuori- aspetta come si chiama? E i genitori?
Ma lei era già corsa via
Thomas guardò la foto- ho una figlia…
Sorrise mettendosi a piangere- ho una figlia…
****
-Meglio che vada o rischio di far tardi –sorrise Thomas con un peluche di un lupo in mano- speriamo le piacciano i peluche…
-Interrompiamo le trasmissioni per una notizia urgente- disse il giornalista mostrando una foto della casa dell’ex amante di Thomas
Lui si bloccò- oh no…che è successo
-Ieri sera un killer è entrato nella casa di una famiglia del vicinato uccidendo moglie e marito, il figlio, unico superstite è stato trovato in…
Thomas lasciò cadere il peluche dalle sue mani e crollò in ginocchio- no…
Aveva appena perso la donna che aveva amato e l’unica a sapere chi sua figlia fosse. Neanche a dirlo, nessuno si presentò all’appuntamento quel giorno.



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