Capitolo 3: First Quest
Appena la classe finì la sensazione di pericolo che Phylia
provava era aumentata di minuto in minuto.
Chi diavolo la stava osservando?
Erano troppi paia di occhi per essere solo il fratello…
E non erano quelli dolci che provava dalla sera prima che
l’avrebbero tenuta al sicuro…
Che stava succedendo?
La sua mente continuava a girare tra i mille possibili
motivi logici per cui si sentiva così. Aprì l’armadietto sentendosi
accerchiata. Qualcosa non andava. Qualcosa non stava andando bene.
Cos’era questa sua paranoia e…
-Hey- disse una voce avvicinandosi, Phylia alzò gli occhi
per incontrare quelli di Zoe- dunque…
Phylia la osservò.
Che diavolo voleva questa? Non le aveva parlato per MESI e
ora, dal nulla, veniva a parlarle?
Qualcosa non le suonava giusto e i suoi istinti di
protezione saltarono in difesa
-Dunque…- ridisse in imbarazzo Zoe- io sono Zoe, tu sei
Phylia giusto?
-Come sai il mio nome? –chiese Phylia. Non avevano corsi
insieme o amicizie comuni e sapeva che il fratello e lei non avevano rapporti
di alcun tipo
-Da un amico comune- sorrise Zoe
Phylia alzò un sopracciglio- nome?
-David? –la risposta di Zoe suonò più come una domanda che
come una risposta e il suo nervosismo era alle stelle
Phylia guardò i libri, prese ciò che le serviva e chiuse
l’armadietto- devo andare in classe.
Non era vero ma tutto era meglio che la sensazione che stava
provando
Zoe annuì e si sentì un chiaro bip- ci si vede in giro
allora
“Quest completa” diceva il messaggio che Zoe aveva ricevuto
Messaggio che gli occhi di Phylia videro, come videro il
logo del gioco. Una persona che si avvicinava senza motivo solo
per…presentarsi? Non era normale per lei
Nemmeno il tempo di fare due passi che vide Flash correrle
incontro- hey rossa
Phylia lo guardò, gli occhi di lei penetravano attraverso il
ragazzo, quasi potesse leggere tutto e lui subito si irrigidì- chiamami rossa
un’altra volta e te ne pentirai
-Scusami- disse lui subito- io sono Fred, Flash per gli
amici
Lei guardò la mano di lui estesa e lo continuò a fissare,
rendendolo volontariamente a disagio- ok…
Lui le sorrise- ehm…ci vediamo in giro- disse appena sentì
il bip che diceva che la quest era completata
Dopo lui Light si presentò, con la scusa di chiederle se
volesse aiutare con il lavoro del consiglio studentesco, il prof Thomas si
presentò per complimentarle i voti e provarci, Steven si presentò, fingendo di
voler vedere la reazione della sorella, e infine Aaron si presentò dopo averla
“accidentalmente” fatta quasi cadere.
Phylia aveva solo in mente una cosa in tutto questo,
l’incessante bip che veniva dopo il loro incontro
Qualcosa non quadrava
Non era popolare o nota
Non era successo nulla fuori dalla norma
La sensazione che quei sei le davano non le piaceva, per
nulla
***
Damon annottò tutto sul suo giornale e continuò a osservarla,
vedendola molto nervosa decise di apparire dietro di lei
Phylia si stava stiracchiando, dolorante per le lunghe ore
di studio.
Damon poggiò le sue mani sulle spalle di lei e con
delicatezza usò i suoi poteri per farla rilassare
Sorrise quando notò che si era addormentata e la prese in
braccio per metterla nel letto. Con una mossa finì di prepararle le cose per
lei per il giorno dopo e poi tornò a guardarla. Le rimboccò le coperte e le
baciò la fronte, calmandola e mandandola definitivamente nel mondo dei sogni.
Doveva decisamente far muovere le cose e renderle più
eccitanti quindi…perché non far incontrare le vittime?
-Sei davvero bella quando dormi –sorrise Damon
accarezzandole il viso e continuando a guardarla dormire
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