Capitolo 12: Bath time
Damon era confuso. Confuso da ciò
che stava succedendo. Il primo mese era finito con la perdita di cuori per
tutti i giocatori.
Aveva poi ridato i cuori a Thomas e
Aaron.
Non avrebbero vinto ma non
avrebbero perso cuori. Avrebbe dato loro un free-pase ai due dopo aver rivelato
loro l’ultimo dei segreti.
Dopo il quarto segreto avrebbe
immediatamente iniziato il processo di esecuzione
Se tutto andava come aveva programmato
nel giro di un anno avrebbe finito il gioco…
Aveva un anno per risolvere il caso
della morte dei genitori di Aaron…
Dare il bambino che non aveva mai
visto a Thomas…
E dare a tutti gli altri giocatori
la punizione che meritavano…
La morte delle volte era una via di
fuga troppo semplice…
-Damon? –chiese Phylia notandolo
perso nei suoi pensieri
-Sì? –chiese lui
-Io vado a farmi una doccia…puoi
controllare Steven?
Lui annuì cercando subito con il
cellulare dove il maniaco fosse e, come solito, lo trovò a puttane
-Non tornerà per un po’ fa con
calma
Lei annuì sparendo nel bagno
privato
Damon aveva notato varie cose
fuori-norma nella casa di Phylia. La ragazza chiudeva sempre tutto a chiave,
persino il cassetto con la biancheria. All’inizio gli pareva, beh
anomalo…finché non era entrato nella camera del fratello e aveva trovato quello
che presumeva fosse un capo di biancheria intima di una Phylia di sei-sette
anni. A una seconda occhiata aveva trovato un allarmante numero di oggetti di
Phylia nella camera di Steven.
A dirla tutta aveva più motivi di
prima per ucciderlo…ma…
La morte era una vita troppo docile
con un ragazzo come lui…
Non dopo tutto quello di cui era
colpevole…
Qualcosa continuava a tentarlo
comunque…
Guardò dove si trovava Steven, qualcosa
come altre due ore e forse avrebbe voluto pensare a tornare a casa
Mise il cellulare a suonare in caso
stesse tornando a casa
Si alzò piano dal letto e aprì la
porta
Phylia aveva gli occhi chiusi ed
era immersa in un bagno caldo, non sembrava essersi accorta di lui
Damon sorrise godendosi la visione
della ragazza priva di vestiti
-Damon! –disse lei appena si
accorse di lui e cercò di coprirsi
-Già visto- rispose lui al gesto
con un ghigno
Lei si fermò- …potresti uscire?
Lui sorrise- uhm…potrei entrare…
-Damon- lo riprese lei
Lui ridacchiò uscendo- non è male
ciò che ho visto!
-Almeno qualcuno si diverte…-
mormorò Phylia imbarazzata
Damon si posò una mano sul petto
-Andiamo sei un dannato demone,
calmati.
Il cellulare suonò e lui ruotò gli
occhi
-Phylia lo stronzo sta tornando a
casa
Lei uscì con un sospiro e si
avvolse nell’accappatoio- non entrare quando mi sto facendo una doccia
Lui annuì- ma non puoi pretendere
che un demone faccia il bravo dolcezza
Lei ruotò gli occhi- torno a
studiare…
Lui annuì guardando il cellulare
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