WitchandAngel : luglio 2019

Capitolo 7: This is not a game

Capitolo 7: This is not a game

La scuola era nel caos il lunedì dopo.
Erik era ancora il “ragazzo” delle altre quattro love interest.
Per Lilith questo non fu una sorpresa ma per le sue nuove amiche lo fu.
Erano davvero così stupide?
Lilith non solo credeva fosse così assurdo e pensava che anche lei avrebbe avuto la reazione delle altre senza i ricordi della sua vita precedente.
Perché ciò?
Perché questo era un mondo basato da un gioco.
Per lei era una vita vera.
I suoi sentimenti erano veri.
La sua esistenza era vera.
I suoi desideri e sogni erano veri.
I suoi bisogni erano veri.
Lei era vera
Eppure non negava che questo era un mondo basato da un gioco.
Sapeva che sicuramente c’erano delle leggi che venivano ignorate in quel mondo.
Cose che per lei erano logiche per questo mondo non lo erano.
L’aveva sperimentato di prima persona quando aveva visto un ragazzo saltare dal quinto piano e camminare come se nulla fosse.
Questo mondo andava contro ciò che per lei era logico.
Non poteva applicare qui la logica che conosceva.
Il buon senso…beh…se volevamo essere onesti anche nel suo mondo vi erano donne che avrebbero scelto di rimanere lo stesso con un partner abusivo o uno traditore.
Essendo questo un gioco il cui scopo era di creare un harem…era logico che le quattro cedessero alle sue richieste.
La reazione al nuovo look di Lilith fu…beh diciamo che era ovvio dove gli occhi andavano dei loro compagni di classe. Ad essere onesti la irritava la cosa ma quando si accorse che Aiden aveva preso posizione come suo difensore…beh l’irritazione era passata in fretta.
Mr. Jackson era ovviamente interessato ma quando vide la giacca delle Pink Ladys si ritirò in fretta dal ring. Non avrebbe mai messo mano su un membro delle Pink Ladys.
Il nome derivava, secondo la guida del gioco, dal colore dei capelli dei capi originali e avevano scritto “Pink Ladys” e non il corretto “Pink Ladies” perché erano “Pink Lady’s” ovvero “Le ragazze rosa di” ma il ‘ veniva tolto perché nella grafica del gioco non risultava carino. Una teoria online suggeriva invece che era “Ladys” e non “Ladies” per evitare una bella denuncia di copyright. Altri invece dicevano che fu un errore di chi stava disegnando le giacche per il gioco e che tutti erano andati dietro una storiella. Uno dei programmatori aveva però confermato che il Ladys era stato un errore della traduzione originale di un film che aveva visto e che gli era piaciuto così tanto come errore che decise di usarlo come un piccolo Easter egg del gioco. La verità era nascosta ma per Lilith? Beh c’erano così tanti bug nel gioco, nei dialoghi e anche nei design dei personaggi che era assurdo che non ci fossero errori così. Infondo avevano anche erroneamente detto che Michelle aveva perso la verginità con Aiden quando nel gioco vi erano scene in cui la perdeva con Erik…diciamo che avere otto persone che lavoravano alle varie storie NON aveva aiutato nella continuità del gioco…
***
Siamo seduti nel giardino della scuola con i ragazzi. Diciamo che ho notato subito che le mie ragazze e i ragazzi di Aiden sono molto, come dire, intimi tra loro. Iris ad esempio è seduta sulle ginocchia di Derek. Io e Aiden siamo leggermente in disparte, dando alle coppiette un po’ di privacy.
Ora che ci penso…nel gioco c’era quell’errore…
-Aiden
-Si? –chiede lui bevendo un sorso della sua bibita gassata
-Hai per caso fatto sesso con Michelle?
E la bibita viene sputata di lato- cosa!?
Gli offro un fazzoletto- ecco…
-Chi diavolo ha detto una fesseria del genere!? –chiede lui
Uno sviluppatore del gioco
-Michelle- dico io
-Cosa!? Cazzo no! Non ci andrei a letto nemmeno fosse l’ultima donna vivente! –dice lui disgustato- ad essere onesti nessuna delle quattro che si fa Erik è il mio tipo
-E io?
-Tu non ti fai Erik- dice lui subito
Io sorrido- lo so…ma sono il tuo tipo?
Lui sposta lo sguardo- si…ma sono il migliore amico di tuo fratello…
-Se lui si può scopare la mia migliore amica, non vedo perché io non possa fare lo stesso- dico io tranquilla. Siamo troppo lontani da Derek, non c’è modo per lui di sentirci parlare ora.
Lui sposta lo sguardo- magari…se ci conosciamo meglio…
Cos’è questa creaturina dolce!? Oh ora voglio trascinarmelo a letto e…
Ok sono sessualmente frustrata…se non mi calmo rischiamo davvero denuncia per stupro…no aspetta c’era quella bad end in cui Erik finiva stuprato per anni e nessuno diceva niente…
Parliamo un secondo di fisionomia qui. Aia è un personaggio realizzato con un corpo sexy, ha curve sproporzionali e una faccia che è fatta per essere messa in scene erotiche, il seno è posizionato in modo che dopo ogni tot di tempo faccia ribellione dalla camicetta e provi a sfuggire fuori…è un gioco per chi ama il genere femminile infondo. Michelle è praticamente piatta invece, rappresenta il classico modello di una tsundere ed è stata realizzata senza seno e senza molte curve in generale, è anche meno alta di Lilith e ha parecchi complessi per il suo fisico. Charlotte è pure leggermente curvosa, nulla di eccessivo come Aia ma ha i suoi monti diciamo. Lea è quasi piatta, meno di Michelle ma…beh diciamo che rappresenta un personaggio serio e quindi si voleva darle meno “boing-boing” in giro. Se seguo questa logica, Lilith doveva essere il “sorpresa non è piatta!” del gioco uh?
Oh beh non mi lamento eh, avere un’arma contro Aiden mi piace parecchio…
-Quindi preferisci le mie gemelle alle loro?
Lui diventa viola un secondo ma è veloce a nasconderlo- diciamo…che non cambia molto ma…di certo non mi lamento se sono grosse…
Sorrido contenta- ottimo…
Sta per dire qualcosa quando un missile mi viene davanti. Michelle…sai che non devi correre come un toro per essere notata sì?
-TU!
-Io? –chiedo guardandola
-Questa…questa è colpa tua! –dice lei indicandomi
-Ovvero? –chiedo io notando che stanno correndo verso di noi le altre tre Love Interest. Ah…che bello…
Le mie ragazze si mettono subito dietro di noi e così i ragazzi.
-Sei tu chi ha messo le voci in giro vero? –chiede Charlotte
-Io?
-Si tu! –dice Michelle
Io la guardo- e perché diavolo dovrei?
-Perché Erik non ti ama- dice Lea
No…non credo ci sia un problema in ciò…anzi per favore fate in modo che si scordi della mia esistenza grazie!
-Non mi interessa di lui- dico io
-Certo come no…e il nuovo look non è per scopartelo vero? –chiede Aia
Io la guardo e guardo con la coda dell’occhio Iris continuare a riprendere la conversazione.
-Fatemi capire…voi quattro mi state aggredendo perché…
-Erik ama noi! –dice Charlotte
-E tu stai provando a rubarcelo! –dice Michelle
-Diciamo che è ovvio questo look quale scopo ha- dice Aia
-E possiamo assicurarti che faremo della tua vita un inferno se non stai alla larga da Erik- dice Lea
Ok…l’avete voluta voi
-Quindi…in questo momento una ragazza più piccola di me, Michelle Rouge, una ragazza del mio anno con cui non ho mai avuto contatto, Charlotte Write, la presidentessa del consiglio studentesco con anche non ho contatto, Lea Michael, e un’insegnante, con cui non solo non ho contatto, non ho come insegnante e non conosco di persona ma che sta avendo una relazione ILLEGALE con un DICIASSETTENNE, Aia Miller, mi stanno minacciando di rendermi la vita scolastica un inferno perché ho deciso di cambiare look e hanno paura che io voglia interagire con il mio stalker e loro fidanzato Erik Black…non vedo perché la cosa dovrebbe anche lontanamente essere assurda…- il mio sarcasmo è pesante eh?
-Tu piccola- inizia Aia alzando una mano per colpirmi ma Aiden le afferra il polso- mollami moccioso!
-Moccioso? Ho due anni più del tipo che ti scopi, se io sono un moccioso quello che cazzo è? –chiede Aiden- inoltre stai cercando di colpire la MIA ragazza, sarai una donna ma non ho mai avuto problemi a fare a botte con loro
Aiden…sì decisamente ottima la mia scelta di preda…
E ora…divertiamoci.
Faccio segno a Aiden di lasciare la presa e a Iris di smettere di riprendere nel secondo in cui intravedo Mr. Jackson e altri quattro professori maschi con cui Lilith ha una forte relazione di amicizia…giochiamo alla donzella in difficoltà
-Mr Jackson! –chiamo io e lui guarda un secondo le quattro prima di raggiungermi a velocità lampo. Odi proprio Aia eh?
-Che sta succedendo? –chiede lui subito sentendo odore di una possibile arma contro Aia
-Lei…lei ci ha aggredito! –dice Michelle
-Davvero? –chiede Mr Jackson- perché non sembrerebbe per nulla
-Vuole mettere una studentessa contro la parola della presidentessa del consiglio studentesco? –chiede Lea
-E di un insegnante? –chiede Aia
-Presidentessa? –chiede un altro professore- mi ricordo come sei stata nominata, eri l’unico candidato, non ha valore quel titolo se non c’è competizione
-Vogliamo parlare della relazione illegale che sta avendo la prof in questione? Prenderei mille volte una parola di studente su quella di una pedofila –dice l’altro
-E abbiamo prove- dice Iris- ho registrato tutto
Charlotte sbianca e prova a prendere il cellulare- NO!
Derek l’afferra per il colletto della maglia e scaraventa lontano- aggiungiamo aggressione nel tentativo di eliminare prove anche
Iris mi manda il video e io lo rigiro non solo a Mr. Jackson ma anche al resto dei professori, il che comprende Miriam e la preside…perché diavolo Lilith ha i numeri me lo spiegate? Oh beh…- ecco prof
-Grazie Lilith- mi sorride quello di matematica- il nuovo look ti dona cara
-Davvero? –chiedo io innocentemente. Apparentemente anche così sembro carina…
Lui annuisce- voi quattro, dalla preside
-Ma! –dice Michelle
-Quello o la polizia- dice Aiden- infondo questo è tentativo di aggressione, minacce e bullismo…
Erik corre da noi- un secondo!
-Oh bene arriva lo stalker- mormora Mr. Jackson- tu, lontano da ms. Rosenheart!
-Quello era solo un malinteso! –dice lui- Lily mi am…
Oh già, non mi aveva ancora vista così…
A giudicare dalla reazione, gli piaccio parecchio eh?
Aiden mi tira dietro di sé- che cazzo hai da guardare?
-Wow questo bug mi piace- dice Erik- che sia un aggiornamento del gioco?
“Come sembrare malato di mente 101” è un corso che non credo di aver mai preso
-Gioco? –chiede Derek- questo è fuori di zucca…
-No invece! Questo è un gioco! Ovviamente io sono il protagonista! –dice lui
-Ovviamente –dice Roseline ruotando gli occhi
-Cos’era quella cosa…non c’era una malattia mentale, sindrome o quel che era in cui le persone erano così egocentriche che pensavano che l’intero universo fosse stato creato per loro? –chiede invece Lyen pensierosa
Stiamo zitti va…
-Gioco? –chiede furioso Aiden afferrandolo per il colletto- credi che stalkerare Lilith sia un gioco?! Credi che scoparti mezza scuola sia un gioco!? Credi che organizzare uno stupro ai danni di Lilith sia un gioco!? Credi che provare a infangare la nostra reputazione sia un gioco!? Quindi se ti spacco la faccia ora anche questo è solo un fottuto gioco per te!?
Perché lo trovo sexy arrabbiato?
-Aiden non toccarlo- dico io, Erik mi guarda con speranza negli occhi mentre Aiden mi guarda confuso
-Lilith?
-Lo sapevo che mi am… -inizia Erik
-Ti sporchi le mani se tocchi un verme del genere- dico io dandogli una salvietta- non toccare quella roba, fa male
Lui sorride mollando Erik e accettando la salvietta- mi spiace, hai ragione
-Cosa faccio se ti rimane addosso il suo odoraccio uh? –chiedo io
Lui capisce la mia idea e mi tira in un abbraccio stretto…ok adoro i tuoi muscoli caro- allora mi devi coccolare un po’ per evitare ciò…
Ma sentilo…uhm…- una doccia risolverebbe la cosa…
-Mi farai compagnia? –chiede lui
Non me l’aspettavo…non osare tirarti indietro ora! –certo
-Aspetta! Lily tu sei mia! –dice Erik cercando di prendermi il polso
Io scaccio la mano con uno schiaffo- non lo sono
-Ma nel gioco tu…
-Questo non è un gioco. Questa è la realtà- dico io- io sono un essere vivente, non sono un cavolo di programma per pc…se non puoi capire nemmeno quello…- guardo le ragazze- e spero che voi siate pronte alle conseguenze delle vostre azioni. Sarete probabilmente punite o peggio espulse…
-Senza contare- dice Mr Jackson- che lei avrà severe conseguenze
Aia trema un secondo- ma io…io e Erik ci amiamo e…
-E cosa? –chiede lui- sei un’adulta, lui è un ragazzino…è contro legge non importa come lo presenti
-E tu perderai il posto come presidente- dice l’altro professore
-Cosa!? –chiede Lea- non è giusto io…
-Uso dell’autorità per favori propri contro altri studenti- dice lui- sarebbe meglio che ti dimetti di volontà prima che ti caccino a calci
Le quattro vengono trascinate dai prof in presidenza, purtroppo per Erik non ci sarà punizione visto che non ha commesso nulla questo giro…
-Lily io…
Lo ignoro allontanandomi con i ragazzi. Sinceramente? È patetico come cerchi di assegnare il “è solo un gioco andrà tutto bene” a tutto. Se questo fosse solo un gioco gli darei ragione. Questa è la realtà, basata su un gioco certo, ma realtà rimane e purtroppo per lui ho tutte le intenzioni di fargli capire che giocare con altri ha un prezzo…



Capitolo 2: She is hot




Capitolo 2: She is hot

Damon le mise un braccio intorno alle spalle mentre si spostavano tra le classi, questo era per sottolineare di chi lei fosse e anche per evitare problemi.
Non era lui quello che avrebbe preso il ruolo di Lucifer per un motivo infondo.
Le voci di corridoio erano, come sempre, disgustosamente veloci. Tutti quei dannati perditempo che osservavano la sorella come se fosse un trofeo…
C’era una differenza tra Damon e Angélique, la madre. Damon era nato da una delle lady di corte del padre, una donna il cui peccato era Lust. La madre di Angélique era invece…un’altra storia…
Quando si sedettero a lezione comune un cattivo presentimento iniziò a farsi vivo nella testa di Damon. Qualcuno avrebbe creato problemi vero?
La lezione comune comprendeva sette demoni dei sette peccati capitali e sette angeli delle sette virtù. Erano lezioni in comune con tutti gli anni, ergo l’intera scuola era lì in quel momento e per qualche motivo anche gli altri professori avevano deciso di fare un salto a vedere la nuova arrivata.
“Ma non avete un cazzo da fare?” era ciò che voleva dire Damon ma stette calmo, non poteva creare nuove risse o il padre avrebbe richiesto la sua testa di quel passo.
-Oh? Quindi lei è la famosa figlia di Lucifer? –chiese un professore angelo avvicinandosi a Damon e Angélique. Era chiaro che voleva iniziare problemi, non era un mistero che molti professori angelici cercassero una scusa per creare problemi a quelli demoniaci e ovviamente la cosa andava anche per i demoniaci verso gli angelici. Con Damon non osavano perché sapevano che lui era veloce a scendere alle mani ma Angélique era nuova e con quell’aspetto…
-Astral –disse un professore demoniaco- non provare a causare noie
-Sta calmo Malachia –disse lui- sto solo facendo una domanda e…
-Va bene- disse tranquilla Angélique non perdendo il sorriso dolce, così dolce che sembrava angelico- se il professore Astral vuole fare delle domande può pure
Malachia la guardò preoccupato ma si ritrasse, anche come demone di Pride non aveva alcuna voce in capitolo contro la figlia del re, lo stesso i suoi occhi erano puntati alle spalle del biondo dagli occhi verdi. Un passo falso e…
Astral sorrise- grazie lady…
-Angy va bene, infondo lei è il professore e non vedo motivo per cui lei dovrebbe portare rispetto a una studentessa –sorrise lei tranquilla, un sorriso così calmo che iniziò a far dubitare tutti del DNA che le correva nelle vene. Per essere precisi, in quel secondo lei era seduta alla destra di Damon e alla sua sinistra, poco lontano, era seduto Ciel. Se paragonati non era forse più simile a Ciel che Damon? Potevano essere loro fratello e sorella e non Damon? Persino l’odio che Astral aveva per i demoni non era abbastanza forte per dire senza dubbio che lei era un demone perché non mostrava segni di sconforto nel guardarlo con forse…rispetto? I demoni erano così facili da irritare eppure…avrebbe comunque testato la ragazza
-Angy –disse lui- posso chiederti di elencare gli alberi divini e demoniaci a cui ogni demone e angelo è legato?
Lei sorrise tranquilla- alla nascita ogni demone e angelo inizia a mostrare i segni di appartenenza a uno dei sette peccati o delle sette virtù. Per gli angeli i sette alberi possibili sono: Charity, Chastity, Diligence, Humility, Kindness, Patience e Temperance. Per i demoni i sette alberi possibili sono: Greed, Lust, Sloth, Pride, Envy, Wrath e Gluttony. Ovviamente vi sono rari casi in cui non si ha solo un albero ma più di uno, anche se di solito il possessore di ciò decide di seguire un singolo peccato o una singola virtù poiché se si prova a seguire più di un albero si rischia di perdere le skill e i poteri di uno dei due e la crescita dell’albero interiore è più lenta della norma.
-Come si seguono gli alberi? –chiese Astral stupito dalla mancanza di enfasi sui demoni
-Coltivando il peccato o la virtù in questione. Per esempio se si ha l’albero di Kindness, sarà seguendo e eseguendo azioni di bontà verso il prossimo che si potrà crescere l’albero, ovviamente non è un facile percorso per qualsiasi albero divino o demoniaco. Per esempio l’albero di Envy può essere coltivato solo con alcune condizioni, per esempio se si è in un ambiente in cui non si può invidiare nessuno non si potrà coltivare l’albero e accumulare le skill. La risposta la soddisfa professore?
Lui la guardò e sorrise- vorrei vedere un’immagine degli alberi…so che la famiglia reale angelica e demoniaca ha il potere di farli vedere…oh già…Damon non ha ancora raggiunto il livello per…
Angélique si alzò piano e mosse una mano. Due alberi apparvero a specchio, quello di sopra dal tronco d’argento con foglie di oro, quello sottosopra dal tronco di ossidiana con le foglie di un rosso sangue. I nomi delle virtù apparvero in argento sui sette rami, i nomi dei vizzi apparvero sui sette tronchi scritti in oro. Ogni virtù era opposta al proprio peccato. La visione di quell’albero era qualcosa che solo alti ranghi potevano dire di aver potuto vedere, persino Ciel aveva visto l’albero solo una volta, quando il padre gli stava insegnando a crearne uno ma ancora non aveva il potere di farlo, Damon invece era abituato a vederlo quando voleva, la sorella non aveva mai rifiutato di mostrargli l’albero da quando erano piccoli. Lei era nata con il potere di crearlo infondo e questo solamente era un simbolo del suo potere.
Creare e mantenere l’albero costava energie e mana, ma lei mantenne un sorriso tranquillo sul volto- quest’albero?
I professori di ambedue lati portarono la mano sul cuore, il loro “albero” risuonava con quello. L’albero interno era un ramo del grande albero originale ma veniva chiamato per facilità albero visto che le skill erano sui vari rami di quel ramo. Malachia si passò una mano tra i capelli scuri e chiuse gli occhi neri. Era la prima volta in secoli che lo vedeva…persino il suo ramo di Pride stava vibrando all’evento e spingendolo a chinare il capo.
-Si…- disse Astral portando istintivamente le mani in preghiera. Che diavolo gli era preso? Era davvero finito con il cercare di fare lite? Era un angelo…era…- mi spiace per aver provato a iniziare lite ms. Angélique
Lei sorrise guardando l’albero- i rami sono tutti connessi, dove c’è Ira c’è pazienza, dove c’è lussuria c’è castità…se un angelo cade i suoi progressi sull’albero che ha seguito verranno passati sull’albero corrispondente e viceversa, se un demone viene perdonato i suoi progressi passeranno sull’albero corrispondente. Ma non scordi una cosa professore
-Cosa? –chiese lui guardandola con leggera ammirazione
-Dove c’è il bene ci deve essere il male e dove c’è il male ci deve essere il bene- disse lei guardando l’albero- il mondo vive sull’equilibrio delle due forze. Quando un demone nasce, un angelo nasce. Quando un demone muore, un angelo muore. Quando un demone viene perdonato, un angelo cade. Quando un demone viene ucciso, un angelo viene ucciso. Questo mondo vive sull’equilibrio delle due forze. Questo mondo esiste solo sull’equilibrio delle forze. Lucifer sarà sempre potente quanto lo sarà Michael, nessuno dei due potrà mai sovrastare l’altro o l’equilibrio cadrà a pezzi e con esso il mondo intero. La data che portiamo come nascita è la stessa con il demone nostro opposto. Il ramo che abbiamo dalla nascita è l’opposto del nostro gemello di un’altra razza. Come il professor Malachia è portatore dell’albero di Pride, lei è portatore dell’albero di Humility. Non dimentichi che da un ramo all’altro e solo un passo. Odio e amore sono due facce della stessa medaglia infondo.
Lei mosse la mano facendo sparire l’albero in un dolce bagliore di luce e ombra.
-Avete altro da chiedere professore? –chiese lei tranquilla
Lui scosse piano la testa e la tenne bassa. Un demone istigava i tuoi peggiori lati ma eri tu a doverti trattenere. Quella era la prima volta che un demone gli aveva ricordato quale ruolo stava e doveva seguire. Potevi scegliere di chiedere il perdono o la caduta in ogni istante della tua esistenza poiché nessuno nasceva demone o angelo di propria volontà infondo, lui aveva scelto di rimanere angelo e ora stava per buttare al vento anni di lavoro, doveva riflettere meglio su se stesso e su ciò che provava. Nello stesso istante anche gli altri professori capirono quella dichiarazione. Era stato un implicito modo di dire “se non vi sta bene il ruolo cambiatelo”. La cosa che però colpì alcuni di loro fu altro. Angélique ricordava loro un giovane Lucifer, o almeno ciò che ne ricordavano. Lucifer era il migliore degli angeli e fu il primo dei caduti creando il bilancio del mondo e tutto ciò che portò con sé. Il comportamento pacato e privo di emozioni negative era lo stesso. Se prima vi erano dubbi, alcuni di loro confermarono la sua paternità in quell’istante…forse lei era nata dall’ultima parte di angelo del sovrano dei demoni?
Lei si tornò a sedere quando un compagno del lato demoniaco fece una domanda scomoda- perché lei e Damon non si somigliano?
Damon lo fulminò con lo sguardo pronto a strangolarlo ma Angélique lo fermò con un gesto- io e mio fratello non condividiamo la stessa madre
-Non c’è bisogno di rispondere- disse lui
-Non importa- disse lei tranquilla- Damon è nato da una lady di corte del ramo di Lust. Nostro padre dopo aver avuto il figlio da lei non pensava avrebbe avuto altri figli visto che Michael non aveva più desiderio di averne quindi quando sono stata annunciata erano abbastanza straniti, specie visto che Michael non ha più avuto figli.
-Chi è la madre? –chiese Ciel guardandola
-Mia madre è il generale dell’inferno, Demon Lord Rage the Destroyer- disse Angélique- seconda in comando dopo il re dei demoni e portatrice dell’albero di Wrath.
A quel nome il silenzio cadde. Rage the Destroyer, un demone donna nato con un corpo di succube dai capelli rossi e occhi neri. Era un’orfana che ha salito la scala demoniaca fino a raggiungere il ruolo di generale e poi di Demon Lord e poi salire e diventare la prima tra i demon lord e la più forte, prendendo il ruolo di braccio destro di Lucifer…era un incubo di donna che in molti avevano paura anche solo di nominare, si diceva che Lucifer stesso evitava di scatenarne l’ira. Pensare che lei avesse una figlia era…ancora più spaventoso, anche perché a differenza delle lady di corte che non avevano alcun potere e che erano state usate solo allo scopo di dare alla luce un figlio e poi liberate dai loro doveri, Rage era sempre al fianco del suo padrone e faceva concorrenza al cane a tre teste Cerberus a chi gli era più leale. Se c’era un Demon Lord che terrificava tutti era Rage.
Questo spiegava però in parte il corpo di An, la madre era una succube infondo e il padre era la tentazione pura, per lei essere così era solo naturale no?
La lezione iniziò di nuovo con il desiderio dei professori di evitare di continuare quell’argomento.
****
-Ehm…Angélique? –chiese un angelo biondo avvicinandosi mentre lei camminava al fianco di Damon
-Sì? –chiese lei con un sorriso, ignorando Damon che guardava storto l’angelo e i demoni intorno che volevano chiamarla
-Ehm…durante la lezione ho notato che sei molto brava a creature demoniache e angeliche…ecco…me la cavo bene con quelle angeliche ma con quelle demoniache sono una frana- la bionda strinse la presa sul libro e chiuse gli occhi castani prima di riguardarla- potrei…chiedere…ecco…
-Vorresti studiare insieme? –chiese tranquilla Angélique con un sorriso
-Se…se non è troppo di…
-Ohi An non- iniziò Damon ma venne ignorato
-Nessun disturbo cara- disse lei tranquilla- resterò nel dormitorio quest’anno quindi abbiamo parecchie occasioni per studiare insieme se vuoi, magari ci organizziamo a mensa?
La ragazza si illuminò- sarebbe fantastico grazie!
An sorrise, l’angelo era un angelo con l’albero di Diligence, era logico che volesse essere diligente nel suo lavoro scolastico e ovviamente non avrebbe lasciato l’opportunità di creare amiche volare via- Angélique è troppo lungo, mi puoi chiamare An o Angy se preferisci
-An…io sono Sarah –disse lei
-Sarah –ripeté An memorizzandolo- spero andremo d’accordo d’ora in poi
La bionda annuì con un sorriso e tornò dal suo gruppo.
Damon guardò la sorella- non vorrai davvero…
An gli sorrise e lo ignorò continuando a camminare per andare in classe.
-Sarah –disse Ciel avvicinandosi- tutto bene?
-Sì –disse lei- è stata davvero dolce e gentile, ha accettato subito di aiutarmi, per dirla tutta si è offerta lei. Personalmente stento a credere che sia imparentata con quel demone di Damon
Ciel annuì- siamo in due…
-Beh…è davvero…attraente no? –disse Nicholas- a parte quel corpo da seduttrice non ha segni di essere un demone…
-Già –disse Ciel- per ora teniamo d’occhio la situazione, spargete la voce agli angeli che possono avvicinarsi a lei se sentono di volerlo fare…Sarah sei stata molto coraggiosa
-Ma che coraggio –disse lei sorridendo- mi fa sentire allegra starle vicino, sento che potrò studiare al massimo e ottenere bei voti ora!
-B…bene- disse Ciel guardandola stranito. Era come se la vicinanza di An le avesse dato un bonus sul suo albero o era solo un’impressione?
Una cosa rimaneva in mente a tutti però, Damon era estremamente possessivo con la sorella…


Capitolo 1   Lista Capitoli   Capitolo 3


Capitolo 33: It's ok

Capitolo 33: It’s ok

**Anni prima**
-Non ci riesco- sospirò Merlion
Fyria rise- devi solo imparare la pronuncia, poi è facile
-Disse quella che ha inventato l’incantesimo –rispose lui
-Non l’ho inventato –rise lei
-Lo so
Lei ridacchiò scompigliandogli i capelli- dai imparerai
Lui sbuffò- sono io il più grande dei due eppure sei tu quella che si prende cura di me e mi insegna le cose…
Lei rise- non va forse bene così?
-No –disse lui sedendosi- vorrei essere io quello che ti protegge…
Lei gli sorrise- allora allenati tanto e in futuro mi proteggerai tu, va bene?
Lui le sorrise- sai cosa vorrei aver avuto?
-Cosa?
-Una madre come te- disse lui guardandola negli occhi- sono orfano come sai, avrei sempre voluto una mamma e un papà e…tu sei il mio ideale di madre
-Pensi che sarei una brava madre? –chiese lei poco convinta- ne dubito
-Sono convinto che saresti la madre perfetta- sorrise lui- i tuoi figli saranno i più fortunati al mondo, poco ma sicuro
Lei ridacchiò- vuoi essere mio figlio?
-Se non fossi io il più vecchio…- disse Merlion- te lo chiederei
-E con ciò? Posso ancora adottarti se vuoi –rise lei
Lui rise ma era evidente che voleva dire sì- in futuro diverrò il più forte dei maghi, quel giorno voglio che tu sia orgogliosa di me, ok?
Lei sorrise- lo sarò
Lui le sorrise- hey Fyria…
-Sì?
-Posso…fingere che tu sia mia madre per un po’? –chiese poggiando la testa sulla sua spalla
Lei gli sorrise stringendolo- tutte le volte che vuoi Merlion
****
-Merlion è successo qualcosa? –chiese Fyria seduta sul suo letto
Merlion scosse la testa- nulla
Jae e Dimitri l’avevano minacciato di nuovo.
Non poteva dirlo a Fyria.
Non era giusto che lei lo salvasse ogni volta.
-Merlion per qualsiasi cosa…io sono qui per te ok?
Lui annuì stringendola- lo so…ti voglio tanto bene Fyria…ti voglio tanto bene…ti vorrò sempre bene Fyria…
-Lo so- disse lei tranquilla stringendolo- anch’io Merlion
***
Merlion si ripulì la ferita al labbro e guardò il suo riflesso nello specchio del bagno- mi spiace…ma stavolta farò ciò che devo mamma…



Seven Deadly Vampires

Seven deadly vampires
Trama:

In un mondo in cui i vampiri sono considerate semplici leggende per gli umani e i licantropi sono leggende sia per i vampiri che gli umani, inizierà una guerra tra i vari vampiri e per far ciò bisogna ottenere uno dei sette vampiri mutanti dal proprio lato, purtroppo però essi si legano solo a chi considerano un padrone. Quando per puro caso la protagonista salva un gattino dalla strada viene coinvolta nella guerra tra i vari clan. Purtroppo per loro non è lei la preda del gioco...

Storie Connesse: Lista

Lista dei capitoli:

Capitolo 6: I like it Heavy

Capitolo 6: I like it Heavy

Sorrido guardando le ragazze salutarmi. Mi sembra quasi di conoscerle da una vita.
-Abbiamo qualcosa per te! –dice Iris contenta prendendomi a braccetto
-Davvero? –chiedo io curiosa
Loro annuiscono dandomi una scatola nera
-Erediterai il titolo, abbiamo controllato il nome di tua madre e abbiamo parlato tra di noi, siamo gli attivi di questa scuola quindi sta a noi nominare il leader del gruppo…e vorremmo che tu prendessi il ruolo- dice Scarlett
-Siete sicure? –chiedo io
-Certo- dice Lyen- non so…sembra che tu abbia esperienza nell’esserlo.
-Grazie –dico io
Loro mi sorridono- su provala- mi incita Roseline
Io annuisco aprendo la scatola e guardo la giacca in pelle nera con il marchio delle Pink Ladys sopra, un teschio con un serpente e delle rose. Il nome “Pink Ladys” è cucito in argento e risplende.
-Provala su –dice Iris
Solo ora noto che anche loro hanno la giacca delle Pink Ladys addosso.
Mi metto la giacca. Mi calza a pennello…e non parlo della giacca, parlo del ruolo.
-Oggi dove vi va di andare? –chiedo io con un sorriso
Sarà una giornata calma la nostra, infondo è Domenica, ma da domani si ritorna a fare le stronze.
-Oh, ho avvisato Aiden che siamo in giro- dice Iris- voleva sapere se eravamo da sole per sicurezza
-Pare ci sia un pervertito in giro che si diverte a far aggredire le ragazze –dice Scarlett
-Un pervertito? –chiedo io, una malsana idea mi sale in mente- sapete difendervi?
-Si- dice Iris- siamo Pink Ladys cara, siamo teppiste
Io annuisco e sorrido- allora perché non ci occupiamo di questo tipo?
Loro si guardano e sorridono maligne.
Le Pink Ladys sono un’esistenza particolare in questo universo. Sono una sottospecie di famiglia mafiosa se vogliamo, se fai parte del gruppo hai un futuro assicurato nella società con un livello di potere alto. Per questo scopo di solito i figli di membri della squadra vengono addestrati così che prendano un posto in futuro se lo vogliono, ovviamente vengono facilitati ma se non lavori da solo non otterrai nulla. Mia madre era a capo ed è attualmente uno dei più alti membri, l’unico motivo per cui Lilith non è nella gang nel gioco è perché Michelle era quella “cattiva” delle cinque e avere la “cute” come teppista era fuori questione. Mi chiedo perché diavolo l’abbiano resa figlia di una Pink Lady però se non volevano usarla con quello scopo…
****
Guardiamo i tipi stesi a terra e io premo il mio stivale al petto del nostro aggressore mentre Iris lo interroga- allora signor “toglietevi i vestiti o vi faccio male” chi ti manda?
-Non lo dirò…- inizia lui
Io premo più forte e mi faccio passare la mazza con cui ci minacciavano da Scarlett e lo colpisco rompendogli un braccio- no, risposta sbagliata…ritentiamo
Scarlett sorride tranquilla mentre Iris fa le domande e io faccio la punizione fisica- pare che non vuole rispondere…
Io sorrido e punto la mazza alla zona tra le sue gambe- vediamo che succede se colpisco qui con tutta la forza che ho? Metà è abbastanza per spaccarti un braccio…cosa succederà in una zona più delicata?
Lui sbianca- non so il nome!
-Descrivilo –dice Lyen
-Biondo, occhi blu- perché ho un saporaccio in bocca?
-Cosa voleva? –chiede Roseline
-Voleva che creassimo guai e dessimo colpa ai Nightmare –dice lui
I “Nightmare” sono la versione maschile delle Pink Ladys, per essere precisi sono il gruppo di mio fratello il cui capo attualmente è Aiden. Mio padre è un membro dei Nightmare anche se Derek non lo sa, infondo papà è un alto membro…di nuovo, cos’è con questa diavolo di storia dietro al personaggio cute?
Io tiro fuori il cellulare e gli mostro una foto di Erik- lui?
-Si è lui! Lui ci ha assoldato! –dice lui
Io annuisco e lo colpisco in testa mandandolo ko- chiamiamo i capi così si occupano di loro.
Iris alza un pollice mentre è al telefono
Io chiamo mio fratello- siete liberi?
-Si perché? Stiamo per arrivare al bar di…
-Ci ha attaccato una banda di quart’ordine- dico io guardando i tipi ko- Erik Black li ha assoldati per gettar fango sul nome dei Nightmare
-Chiamo i capi –dice Derek passando il cellulare a qualcuno. La voce che sento dopo è quella di Aiden- siete al sicuro? Ferite?
-Siamo più resistenti di ciò che credi- dico io- vi raggiungiamo al bar
-Vi aspettiamo qui –dice lui- ah…congratulazioni per essere diventata la leader Lilith
Io sorrido- grazie Aiden





Capitolo 5: New friends and new Lilith

Capitolo 5: New friends and new Lilith

Il sabato e la domenica sono giorni liberi per la scuola, il che è utile per spendere tempo pianificando il tuo prossimo passo per distruggere il mondo…ok voglio solo la morte di Erik.
-Lilith posso entrare? –chiede Derek
-Entra pure- dico io e sorrido alla sua reazione quando vede la mia camera.
Che dire? Ho usato al meglio le skill artistiche di Lilith.
Contrariamente da ciò che può sembrare, non sono un tipo che ama solo il nero eh. Il pavimento della stanza è fatto di legno nero e ho messo al centro della stanza un tappeto peloso grigio. Il letto è un letto matrimoniale con un complicato decoro in metallo che è ora verniciato in argento. Ho rifatto l’intero set di coperte ma di quelle parliamo dopo. La scrivania è in argento chiaro con un panello di vetro sopra, ho rimosso il vetro e ho dipinto sopra la parte di argento creando una mappa dei pianeti sopra e ho rimesso sopra poi il vetro, il computer e le varie cose che vi erano sopra. Ho ridipinto la lampada della scrivania per andare insieme a tutto il resto e ho lasciato la sedia da scrivania com’era visto che è una sedia nera non stona molto. La libreria era bianca e ho solo aggiunto dei bordi in argento. La poltrona che ho in camera era di origine in argento con imbottitura bianca, sopra Lilith aveva messo una coperta rosa per farla abbinare alla stanza, ora io ho aggiunto una coperta con i colori della galassia molto tenui e ho ricolorato i cuscini per farli restare a tema. La mia camera ha una cabina armadio e ho solo ridipinto la porta in modo che fosse in tono con il lavoro che ho realizzato sui muri e ho aggiunto delle luci pendenti sulla cornice della porta per decorarla. Il lavoro maggiore però sono stati i muri. Ho ridipinto i muri, creando un complicato dipinto nell’intera stanza, per la precisione ho ricreato una galassia e ho usato luci da appendere ai muri in alcune zone per dar l’impressione che fossero stelle. Il mio soffitto aveva già lampade inserite nel soffitto, per evitare oggetti pendenti, quindi ho dipinto intorno ad esse facendole diventare il centro delle varie nebulose. Le tende sono passate dal rosa barbie di prima a un tenue viola, quasi bianco, e ho aggiunto a mano delle luci che quando è buio si accendono in automatico, creando una cascata di stelle molto carina. Sul letto c’è un gancio per aggiungere il baldacchino dal soffitto, prima era stato tolto perché Lilith non sapeva montarlo, io però ho molta maestria con oggetti meccanici o da montare e quindi ho riverniciato in argento la parte, l’ho riappesa e aggiunto delle tende semitrasparenti bianche sopra, che se chiuse coprono il letto alla perfezione. Le coperte sono state un altro lavoraccio. Le lenzuola sono passate da rosa a violetto, il copriletto e ora stato tinto come una galassia e ho disfatto dai cuscini decorativi i disegni infantili per aggiungerne alcuni con segni zodiacali o costellazioni. Ho risistemato i restanti cuscini e poi ho dipinto sul soffitto le varie costellazioni, non sono tutte ma…beh sono carine ok?
La stanza è stata un lavoraccio da cambiare e senza le skill artistiche di Lilith non so quanto avrei potuto cambiare da sola, anche se con i graffiti me la cavavo anche prima ma ora sono a livello che sembra una foto, i pregi di essere in un gioco credo. Sulla porta bianca ho dipinto un graffito carino, sembra che il legno si rompa e dall’apertura puoi vedere la galassia. Personalmente sono stata molto brava se lo posso dire da sola eh. Ho dovuto rifare tutti i cambi per il letto ma mamma non sembrava per nulla scontenta che sono passata dal rosa al viola chiaro e ha detto che i nuovi disegni sono carini quindi…
-Wow…
-Ti piace? –chiedo io contenta della reazione
-Si è bellissima- dice lui guardandosi intorno contento- è parecchio diversa…più matura, mi piace sì…
Io sorrido- grazie
Lui guarda il graffito alla porta e sorride- però…sapevo che eri brava ma non credevo avessi skill anche con i graffiti
-Beh è una forma di arte –dico io
Lui sorride- comunque, vestiti su
-Perché?
-Ti accompagno a incontrare delle mie amiche. Ho pensato che potesse farti bene uscire no? –dice lui
Io sorrido- grazie, vengo volentieri
-Ah papà ha detto di scendere da lui prima che esci, credo voglia darti soldi per fare compere
-Ok –sorrido io guardandolo uscire. Un paio di ore di svago non dovrebbero darmi troppi problemi
***
Come siamo arrivati a ciò?
-Lilith entriamo qui! –dice contenta Iris tirandomi per mano.
Il nostro gruppo è formato da sole ragazze ma posso vedere con la coda dell’occhio che il gruppo di mio fratello ci sta spiando.
Il nostro gruppo ha cinque membri in totale, contando me. Il gruppo non ha una leader visto che la precedente ha finito da poco la scuola, nel gioco il ruolo di capo delle teppiste veniva assunto con la forza da Michelle ma non sto giro.
Di fatto le teppiste hanno il nome di “Pink Ladys” ed è un gruppo che considera ogni membro un membro di famiglia. La preside era nelle Pink Ladys e così lo era mia madre. Grazie al gioco so ciò, mia madre cerca di nasconderlo però che era una teppista. Quando Derek mi ha presentato alle quattro era chiaro che saremmo andate d’accordo e quando siamo rimaste sole io ho accennato al fatto che mia madre era una Pink Lady quando era nella nostra scuola e loro mi hanno chiesto di dire la frase del rito, quando ho detto al frase correttamente, era in una guida online solo che poi venne rimossa visto che hanno deciso di togliere ogni accenno a Lilith connesso a teppisti oltre al fratello, le quattro sono scoppiate di gioia e sono diventata in qualche modo la loro migliore amica nel giro di cinque secondi…sono confusa.
Il gruppo è formato da: Iris, una bionda con le punte dei capelli rosa chiaro e gli occhi sul celeste, è stupenda e ha un fisico davvero da invidiare; Roseline, una ragazza dai capelli fucsia molto accesi e occhi verdi con un carattere molto attivo; Lyen, una ragazza con capelli di un viola che sfuma al rosa pallido e occhi rosa; e Scarlett, una ragazza con capelli rossi che poi schiariscono in un rosa pallido e occhi di un dolce ambra. Abbiamo tutte la stessa età, ovvero diciotto anni, e parecchie cose in comune. Le quattro erano quattro delle rivals dell’Otome che non è mai stato creato, pare che Lilith fosse la quinta visto il modello usato ma questa è una voce di corridoio quindi chissà.
Le ragazze indossano stili che mi piacciono molto a dirla tutta: Roseline ha i capelli sciolti se non per una treccia che le fa da corona, indossa dei pantaloncini molto corti neri con delle catene, una t-shirt lunga nera, che quasi copre i pantaloncini tanto è lunga, con su una stampa di un dito medio, ai piedi porta degli stivali neri con tacco alto e gli occhiali da sole sono appesi dal collo della maglia. Lyen ha i capelli sciolti e le arrivano poco sotto le spalle. Indossa un top nero a maniche lunghe che lascia le spalle scoperte, indossa una gonna corta, ma non troppo, nera con catene ai lati, collant a rete sotto e stivali alti neri con il tacco grosso. Al collo porta un choker nero di pizzo abbastanza grosso. La giacca delle Pink Ladys non è con lei, cosa che mi conferma l’idea che puoi anche non indossarla. Scarlett ha i capelli sciolti e le arrivano fino a metà schiena, indossa sopra un capello nero. Indossa pantaloncini neri di jeans molto corti, collant scuri, stivaletti con tacco neri, una maglietta di qualche rock band senza maniche e sopra la giacca in pelle nera con il marchio delle Pink Lady. Iris ha i capelli raccolti in due trecce spiga di pesce che partono dalla nuca, e le arrivano fino al seno. Indossa una gonna corta di jeans con una cintura in pelle e la fibbia in argento, ha un top sopra nero senza maniche e a collo alto che evidenzia la sua quarta, ai piedi scarpe con il tacco a spillo.
Quando ho commentato che mi piacerebbe cambiare stile le quattro sono partite in quinta e mi hanno trascinato nella zona dei negozi.
Iris mi trascina nei camerini dopo aver preso qualcosa come dodici capi di vestiario. Le altre tre ci seguono dentro il camerino, che visto che è un Galge è abbastanza ampio per farci le acrobazie se capite cosa intendo dire, con altri capi di vestiario.
-Togli il maglione su- dice Iris
-Ecco…- inizio io ma prima che possa finire Iris mi leva il maglione e si blocca
-Cazzo…quelle sono due grosse gemelle- dice Lyen guardando il mio reggiseno di pizzo nero, che ancora mi chiedo perché un personaggio “Cute” ha, specie di colore nero.
-Perché non le mostri di più? –chiede Scarlett cercando tra i vestiti ora qualcosa di scollato
-Perché i ragazzi mi fissano –dico io
-E tu lasciali fissare, massimo li pesta Derek- commenta Roseline tranquilla- facciamo un bel make-over cara
-E non hai libertà di scelta- dice Iris con un sorriso
Oh cazzo…
***
-Secondo te sta bene? –chiese Derk guardando Aiden e poi il negozio
-Sono ragazze, ci mettono sempre secoli- disse Zane, un bruno con occhi verdi
-Verissimo, quando esco con Scarlett ci mettiamo un secolo- rise Jackson, un ragazzo dai capelli blu e occhi blu
Leon scosse la testa divertito, i capelli biondi e occhi blu erano calmi- Lyen ci mette sempre una vita
Aiden guardò il negozio- magari le stanno dando un nuovo look? Il negozio ha un parrucchiere lì…
-Derek per curiosità, che tipo di fisionomia ha tua sorella? –chiese Zane- non per impicciarmi eh, solo che le altre quattro sono molto, come dire…dotate…
-Non saprei, ha iniziato a indossare quei maglioni poco dopo essere entrata in pubertà- disse Derek- non credo sia molto però…
-State davvero parlando del seno di tua sorella? –chiese Aiden guardando Derek
Derek ci pensò un secondo e colpì Zane- idiota
-Se tu ci caschi non…
I ragazzi si bloccarono e girarono l’attenzione verso l’ingresso da cui uscirono le ragazze- hey…quella è tua sorella vero?
-C…credo di sì- disse Derek
****
I miei capelli sono stati legati in una coda alta. Il colore appena fatto fa sì che il viola scuro inziale sfumi in un viola più chiaro. Indosso pantaloni di pelle nera attillati, stivali con il tacco alto e decori in argento, una canottiera bianca con uno scollo a v che accentua il mio seno, varie collanine pendenti, un choker nero di pizzo, due orecchini pendenti neri con spade come ciondolo e occhiali da sole neri. Il trucco viene fatto da me, visto che so come fare a differenza di Lilith che non ha mai nemmeno provato. Uno smokey-eyes viene fatto sui colori del viola scuro sui miei occhi, mascara sulle ciglia con matita e le labbra diventano rosso sangue. Beh…non ho perso la mano almeno.
Quando ritorno di fronte alle ragazze loro sono parecchio contente del risultato e dopo aver pagato per tutto usciamo insieme. Sono tornata nel mio stile…il che non è per nulla male.
-Lilith? –mi chiama una voce
Io mi giro e sorrido, togliendomi gli occhiali da sole- hey fratellone, anche voi in giro?
-Sì…-dice lui leggermente stranito- allora…vi state divertendo?
-Si –dice Iris allegra- vi volete unire a noi?
-Ecco…- inizia Derek
-Si –dice Aiden dando una leggera spinta a Derek- è meglio stare vicini a Lilith prima che quel coglione le segua…no?
Derek annuisce velocemente e offre una mano a Iris. Io mi avvicino ad Aiden mentre riprendiamo a camminare- allora…mi dona il nuovo look?
Lui mi guarda, anche se sono coperti dagli occhiali da sole posso sentire quei dischi d’oro su di me- si…sei molto più bella così…
Io sorrido contenta. Questa è stata una bellissima giornata…ah, non vedo l’ora che sia lunedì, chissà come reagirà la scuola con una nuova Lilith e ovviamente…beh è un Galge no? Nessuno si aspetta castità in quel tipo di gioco…in questo gioco…quindi diciamo che il nostro Erik avrà di sicuro qualche pensierino su Lilith e non sarebbe male creare caos nella sua route…
Aiden sfiora la mia mano per poi prenderla piano e lasciarla. Timido? Oh…questo mi piace…
Sorrido e lo prendo a braccetto contenta. Lui si irrigidisce un secondo per poi calmarsi e continuare a camminare come se nulla fosse. Derek non commenta ma vedo che la sua mano e quella di Iris sono intrecciate…uhm…



Capitolo 1: Sister


The New King

Capitolo 1: Sister

Demoni e angeli non sono mai andati d’accordo. Non è un mistero che i due a capo dei due regni, Lucifer e Michael, non solo si odiavano ma ovviamente c’erano delle rivalità tra i due. Ma non è di loro che ci dobbiamo preoccupare ma dei loro figli.
Di Damon, figlio di Lucifer, e di Ciel, figlio di Michael. Damon aveva capelli neri e occhi rosso sangue, dal padre non aveva di certo preso la pazienza o la strategia politica, ma il carattere poco calmo, la voglia di fare a botte e il fascino demoniaco sì. Le sue ali erano totalmente nere, simili in forma a quelle degli angeli ma non come quelle del padre, se non si fosse saputo di chi era figlio si poteva pensare a un serafino caduto o a un demone nobile. Ciel invece aveva capelli biondi e occhi azzurri, era identico al padre sia come aspetto che come carattere, se non fosse che il padre era molto più tollerante di lui sui demoni, aveva ali bianche ma come Damon non somigliavano per nulla alle grandi ali del padre.
Le ali di Lucifer erano enormi ali d’angelo nere con pietre preziose e le punte tendenti al rosso sangue, decorate da catene d’oro e gemme di un bagliore oscuro, erano simbolo del suo potere; le ali di Michael erano enormi ali d’angelo bianche, con pietre preziose e le punte tendenti all’oro, anche lui aveva delle catene d’oro con gemme di una luce purissima, simbolo della sua posizione divina. Neanche a dirlo erano così simili e allo stesso tempo opposti perché erano cresciuti come fratelli.
Dovete sapere ora che Damon e Ciel…non vanno esattamente d’accordo, anzi da quando i due sono entrati in contatto è guerra aperta tra angeli e demoni…e nonostante l’idea di farli frequentare una scuola per soli angeli e demoni per farli integrare meglio le cose non sembrano migliorare. E il fatto che siano stati inseriti nella stessa classe non aiuta di certo a farli integrare tra di loro. Anzi peggiora la situazione.
Ciel era figlio unico ma Damon aveva una sorella minore che il padre aveva deciso di mandare quell’anno a scuola con lui, in classe con lui. La ragazza era di fatto riuscita a saltare un anno di scuola grazie alla sua mente, era considerata un genio e neanche a dirlo ne andava molto fiero, ma non lo avrebbe mai detto ad alta voce o alla diretta interessata
-Levati pennuto- disse Damon nervoso
-Che hai demone, alzato dal lato sbagliato del letto? Sei più nervoso del solito- disse Ciel
Lui sospirò- mia sorella si trasferisce qui oggi…ma che cazzo dico, non sono affari tuoi pennuto! –disse scorbutico lui andando dal suo gruppetto
-Fantastico due Damon- commentò Eva, un angelo con capelli biondi e occhi castani, spazzolandosi i capelli
-Magari non è come lui- provò Sya, un angelo biondo con occhi verdi, finendo la corona di margherite che stava facendo
-Ne dubito, è figlia di Lucifer- rispose Nicholas, un angelo biondo con occhi castani, sistemandosi la cravatta della divisa
-Concordo. Sarà una pena averla qui- sospirò Ilias, un angelo biondo con occhi verdi. Era preoccupato per Ciel, era il suo migliore amico da anni e sapeva quanto fosse complicata la situazione tra lui e Damon.
Era abbastanza facile distinguere gli angeli dai demoni. Gli angeli avevano capelli rigidamente di qualche tonalità di biondo, i demoni li avevano di qualsiasi tonalità eccetto il biondo. Gli occhi degli angeli erano castani o verdi, celesti li aveva solo la famiglia del principe dei cieli. I demoni li avevano castani o neri, rossi li aveva solo la famiglia reale degli inferi.
-Tutto bene Damon? –chiese Milly, una demone dai capelli rosa e occhi neri, ritoccandosi le labbra rosse
-Sembri avere un diavolo per capello- commentò Jessica, una demone con capelli viola e occhi neri, fumandosi una sigaretta
-Sul serio hai un’aria spaventosa oggi- commentò John leggermente preoccupato, era un demone dai capelli rossi e occhi castani, era il migliore amico di Damon e ci teneva molto a lui
-Damon? Cos’hai? –chiese Logan, un demone dai capelli blu scuro e occhi castani, posando il coltellino con cui giocava
-Nulla, mia sorella verrà a scuola oggi- rispose Damon
-Tua sorella? –chiese John- non l’hai mai fatta vedere a nessuno…
-Scommetto che è perché è una vera figa e non vuoi che te la rubino eh? –scherzò Logan
Damon sospirò- fosse quello il problema…
John lo guardò- hey…sai che puoi parlare con noi o con me almeno se ti devi sfogare no?
-Grazie ma…capirete quando la vedrete oggi in classe con noi- rispose lui sospirando
La campana suonò tre volte e gli studenti, con poca allegria, si diressero in classe.
-Buongiorno miei cari- sorrise la professoressa angelo
-Buongiorno? Che cazzo di buon giorno è vedendoti spaventapasseri mal cresciuto? –chiese il professore demone
La professoressa evitò di rispondere- oggi avremo un nuovo demone in classe
-Esatto stronzetti. La figlia di Lucifer si unirà alla nostra classe. Vedete di tenere le mani apposto o paparino viene a farvi la pelle chiaro? –chiese il demone
Damon batté la testa sul tavolino e sospirò piano. A dirla tutta odiava l’idea che sua sorella arrivasse a scuola per un solo motivo…
-Ciel puoi portare questi in segreteria? –chiese la professoressa dandogli dei fogli
-Certo- sorrise lui sparendo fuori dalla porta
Damon guardò la porta e chiuse gli occhi. Sarebbe stata una lunga giornata…
****
Ciel camminò in fretta per i corridoi per tornare in classe, usare le ali era proibito e quindi non si potevano vedere le ali, corna o aureola di ambedue razze, questo era fatto per aiutare a unire i due lati a detta dei prof. Stava pensando a quale strada fare per tornare il più in fretta possibile quando andò a battere contro qualcuno e fece finire quel qualcuno a terra. Il primo pensiero fu un demone visto che era orario di lezione e solo loro mancavano le lezioni o arrivavano in ritardo di solito.
-Mi spiace! –disse subito girandosi per offrirle una mano e aiutare la persona in piedi- sei fe…rito?
-Sto bene –disse una melodiosa voce femminile con un sorriso sulle labbra.
Onestamente? Se non fosse stato già certo dell’esistenza degli angeli, in parte perché era parte della specie, avrebbe creduto in loro solo per averla vista in quel secondo. La ragazza di fronte a lui aveva un viso dolce, pelle di porcellana, occhi color ghiaccio, lunghi boccoli platino che le arrivavano alle ginocchia e due labbra rosse che invitavano a baciarla. Era alta per una ragazza e slanciata, aveva curve evidenti accentuate dal fatto che aveva una vita stretta e che era magra. Indossava delle calze con reggicalze bianche, scarpe nere con il tacco, una camicetta bianca abbottonata alla perfezione era senza maniche visto che erano nella stagione estiva, la gonna nera con il bordo di pizzo dell’uniforme che arrivava al ginocchio, ora alzata leggermente a causa della caduta, il fiocco della divisa era stato legato per bene al suo collo e aveva un corpetto in pelle nero ben stretto, cosa che accentuava di nuovo il seno.
“Cavolo smettila di fissarle il seno! Sei un angelo andiamo!” si disse Ciel offrendole un sorriso- ti aiuto
-Oh…grazie- sorrise lei chiudendo gli occhi un secondo. Le lunghe ciglia accentuavano gli occhi e la cosa la rendeva ancora più carina negli occhi di Ciel. Lei accettò la mano alzandosi con il suo aiuto e lui sentì il cuore aumentare i battiti per il semplice contatto mentre pensieri poco casti iniziavano a farsi passo nella sua mente.
-Mi spiace davvero, ero di corsa e non ho guardato davanti –disse lei poggiando le mani insieme e facendo un leggero inchino
-Non ti preoccupare! Ero distratto anch’io! –disse lui subito passandosi una mano tra i capelli- ecco…sei nuova?
-Si- sorrise lei allegra- stavo cercando la segreteria per finire le informazioni e poi speravo di andare a lezione prima della fine dell’ora, sarebbe così imbarazzante entrare a metà…
Lui sorrise- vero…la segreteria è quella porta alla tua destra, basta che scendi per questo corridoio…ecco…ci vediamo in giro?
Lei sorrise- lo spero, buona giornata Ciel
Lui sorrise guardandola allontanarsi tenendo la borsa davanti a sé e camminando con un passo elegante. Qualcosa suonò nella sua mente- non ti ho detto il mio nome…
Beh se era un angelo era logico che lo sapesse no?
Scosse la testa e corse in classe. Doveva calmarsi anche, quei pensieri non erano da angelo del suo calibro.
****
Si sentì bussare e uno dei golem entrò per dare ai due professori la nota dalla segreteria e uscì velocemente come era entrato.
-Classe silenzio- disse la professoressa
-Zitta marmaglia- disse il professore
-Puoi entrare cara- disse la professoressa guardando la classe
Ciel guardò la ragazza di prima entrare con calma. La reazione dell’intera classe fu la stessa, ambedue i sessi si ritrovarono immediatamente attratti alla ragazza. Alcuni demoni sorrisero all’idea di “sporcare” un angelo. Damon sorrise piano appena la vide e ridacchiò all’impressione dell’intera classe. Lei guardò timidamente i suoi nuovi compagni di scuola e sorrise allegra quando i suoi occhi incontrarono la figura di Damon. Purtroppo l’intera classe non poteva vedere chi stava guardando di preciso ma la maggior parte era o arrossita o cercava di calmare gli ormoni. I due professori non erano da meno.
-Tu sei…- iniziò il professore stranamente gentile, non riusciva nemmeno ad alzare la voce di fronte a quel viso gentile
-Mia- disse Damon scendendo i gradini e arrivando alla cattedra per poi mettere un braccio intorno alla vita della ragazza. Le classi erano basate su un modello universitario, mettendo i posti più in alto rispetto alla cattedra così da dare modo a tutti di vedere che cosa succedeva alla lavagna.
-Damon –disse Ciel alzandosi- non è educazione toccare estranei così
-Eh? E chi ha detto che siamo estranei? –chiese lui abbracciandola tranquillo, lei non sembrò a disagio cosa che iniziò a far temere tutti che i due fossero molto…intimi. I demoni avevano paura di aver perso una preda e gli angeli che un angelo stesse per cadere- non siamo estranei no?
Lei scosse la testa tranquilla- sarebbe strano esserlo visto che viviamo insieme…
-V…vivete insieme? –chiese Ciel ma lo stavano mentalmente chiedendo tutti
Lei sorrise serena- mi spiace per non essermi presentata, il mio nome è Angélique Desdemona, sono la figlia di Lucifer e sorella minore di Damon. Spero andremo d’accordo d’ora in poi.
Damon sorrise allo sguardo di disperazione apparso negli angeli e di incredulità apparso nei demoni- vieni, ti siedi accanto a me su
-Va bene? –chiese lei dolcemente cercando conferma dai professori, il suo atteggiamento era tutto eccetto demoniaco questo era poco ma sicuro.
La professoressa arrossì- s…sì certo cara
-Non vedo problemi- disse il professore con un tono calmo cercando di calmare il sangue che gli pompava nelle vene.
Damon la condusse al posto e le mise un braccio intorno alla sedia di lei mentre lei tirò fuori il blocco appunti. I prof ripresero la lezione, mancando completamente però la voglia di litigare tra di loro, e con enorme piacere di entrambi notarono che Angélique non solo stava seguendo la lezione ma stava anche prendendo appunti, cosa così assurda nel lato demoniaco che per la professoressa fu motivo di gioia, quasi voleva piangere dalla felicità. Il professore era semplicemente felice di venir ascoltato tanto per cambiare, il che gli diede una strana sensazione di superiorità nell’avere la piena attenzione di lei. Il resto della classe era più concentrato a fissare lei di nascosto che su cosa c’era scritto alla lavagna, i demoni erano molto ovvi mentre gli angeli provavano a fingere di essere attenti almeno in parte. L’unico completamente a suo agio era Damon, anche se era leggermente infastidito che Ciel avesse attenzioni per sua sorella ma…beh…avrebbero risolto anche quel problema no?




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