Capitolo 11: Never
Quando Iris aprì gli occhi ci mise pochi secondi a capire
cosa stava succedendo.
Era stata rapita.
Si guardò intorno in una stanza dai toni scuri simile a una
camera medievale.
Si alzò piano dal letto e guardò fuori una delle finestre un
paesaggio che non riconobbe.
Si, decisamente non era vicino casa…per quanto era stata ko?
Sentiva uno strano panico, non era suo ma di Hunter…
Hunter…
“Iris?” chiese la voce di Hunter chiamandola attraverso il
legame del marchio
“Hunter”
“Grazie agli dei, erano ore che provavo a contattarti”
“Da quanto mi hanno preso?”
“Dieci ore fa, non riuscivo a puntare dove diavolo eri e…”
“Hunter calmati, sento il tuo stress”
“Scusami…stress è l’ultima cosa che ti serve ora”
“Starò bene, non è che non sono in grado di combattere e…”
“Iris sei incinta” disse lui di colpo
Lei si bloccò “cosa?”
“Sento due presenze in pericolo ora e…beh in questo periodo
hai sete più spesso no?”
Lei si bloccò per un paio di secondi “sai dove siamo?”
“Si. Ci metteremo però almeno sei ore ad arrivare”
Lei annuì piano sfiorando il cornicione della finestra. Era in
una torre, anche con i poteri da vampira si sarebbe ferita e rischiava di
ferire il bambino quindi ciò era fuori questione.
“Non credo di avere modo di muovermi da qui senza combattere”
“Lo so. Lascia a me il decapitare, pensa solo a stare al
sicuro”
“Che bel modo di scoprire di essere incinta…”
“Quando saremo di nuovo a casa faremo una bella festa e ti
farò tornare il sorriso” disse lui
Lei sorrise “non mi dispiacerebbe una festa ma preferisco
letto, mio marito e magari un po’ di musica di sottofondo”
Poté sentire Hunter ridere piano “andata”
Iris sentì la porta aprirsi “ho compagnia. Non fare pazzie
ok?”
“Non dovrei dirlo io?”
“Ho bisogno di mio marito sano e salvo, non ho intenzione di
crescere un figlio da sola Hunter”
Lui sorrise “tieni duro, arrivo”
Si girò piano e vide tre cameriere e due guardie inchinarsi-
vostra maestà, noi saremo le sue personali guardie e maid
-Maestà? –chiese Iris
-Lei è Lady Iris –disse la maid- figlia di Lord Damon,
secondo principe figlio della regina dei vampiri
“Oh fuck off” fu ciò che pensò Iris in un secondo
“Che succede?” chiese Hunter
“Vuoi sapere perché mi hanno rapita?” chiese Iris “Pare che
papino è figlio della regina”
“…Va bene se lo uccido o…”
“Fa pure, non c’è stato finora, non mi piangerà il cuore non
averlo da ora in poi. Inoltre se il suo metodo di ritornare nella vita della
figlia è rapirla…diciamo che ho poche speranze di andarci d’accordo”
“Ottimo”
-Lady Iris so come può sembrare –disse la guardia
prendendola per il polso- ma ora è meglio raggiungere suo padre
-Per curiosità…chi mi ha rapito? –chiese lei
-Io ero uno degli addetti e le assicuro che non…- iniziò lui
ma non finì la frase che cadde a terra privo di cuore.
Iris guardò il cuore batterle in mano prima di stritolarlo
in una mossa sola e calciare il cadavere contro le maid dopo aver recuperato da
esso le due spade- FUORI!
Le tre si mossero a tirar evia il cadavere mentre la guardia
provò a disarmarla- stia calma vostra ma…
La testa del soldato rotolò velocemente ai piedi delle tre
vampire che urlarono
-Se non tacete vi sgozzo- disse Iris
Le tre tacquero subito. Iris raccolse l’altra arma dal
secondo cadavere e guardò le tre- dove si trova questa così detta famiglia?
Le tre la guardarono terrorizzate
-Allora? –chiese lei giocando con la lama della spada
-S…sala del trono! –disse una delle vampire chiudendo gli
occhi
Iris girò sui tacchi e usò il suo istinto di caccia per
cercare la preda. Era qualcosa che i cacciatori avevano implementato nel suo
istinto, era un modo per trovare e rintracciare i vampiri che cercavano in zone
piene di persone o di vampiri. Nel suo caso era in grado di ritrovare una preda
seguendo il solo istinto volendo.
Se c’era una cosa che tutti nei cacciatori sapevano era che
Iris non perdonava, mai.
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