l’Host club è
cambiato?
Attenzione: i personaggi di Ouran Host club non sono di mia
proprietà, questa storia e solo ispirata a loro. Buona lettura.
Il gioco dell’Host club, Haruhi ha un’ammiratore?!
Haruhi Fujioka, la studentessa di 16 anni che, per una serie
di imprevisti, si è ritrovata coinvolta nell’Host club, era seduta al tavolo
con le sue tre clienti che, nonostante ora tutti sapessero che era una ragazza,
non erano diminuite anzi erano solamente aumentate. Ancora nessuna si spiegava
come fosse possibile che l’avessero scoperta, nessuno ancora aveva trovato una
spiegazione e Kyoya continuava a indagare su chi era il colpevole, si era
scusata davanti a tutta la scuola per la bugia, era pronta a dover abbandonare
il club e i suoi amici, ma, visto che le richieste per Haruhi come Host erano
aumentate, Kyoya e gli altri l’hanno costretta a rimanere, anche se poi da
costringere c’era ben poco, quindi stava seduta con gli abiti femminili, perché
ormai che si sapeva che era donna l’avevano praticamente costretta a indossare
quella divisa, un bel sorriso sul volto e una rosa tra i capelli ormai lunghi,
li aveva lasciati crescere e ora le arrivavano a metà schiena.
-Haru-chan sei bellissima! –Honey-senpai le si era
avvicinato con in braccio il suo inseparabile coniglietto rosa
Lei sorrise imbarazzata, odiava quei commenti e complimenti
che le rifilavano da quando era stata scoperta- grazie Honey-senpai
Le tre clienti, che emanavano cuoricini, urlarono- Honey-senpai
e Haru-chan! Che belli!
Honey-senpai sorrise e Haruhi alzò gli occhi al cielo, le
mancavano le clienti che facevano il tifo per una improbabile accoppiata tra
lei e uno dei ragazzi del club, sembrava che questo avesse aiutato a aumentare
gli incassi per le sue foto con uno degli host, chiunque esso fosse, ancora non
capiva quando e come Kyoya le facesse e forse era meglio così. Honey-senpai
tornò al tavolo da Mori-senpai. Intanto altre cinque clienti avevano circondato
Haruhi
-Haru-chan! Haru-chan! Dicci chi degli host preferisci?
La domanda attirò gli sguardi degli altri host, ma ci voleva
altro per metterla in difficoltà- è un segreto- lo disse con una voce adorabile
e fece l’occhiolino e le clienti andarono in modalità “spara-cuori” come
l’aveva soprannominata lei, lanciavano cuori dappertutto, proprio non le
capiva, forse era lei a essere diversa da loro, ma sicuramente quello non era
un comportamento da ragazze.
-Haruhi puoi venire un momento? –Kyoya era seduto a un
tavolino e continuava a lavorare a chissà cosa al computer
-Scusatemi- si alzò dalla sedia e si diresse da Kyoya,
sentendo lo sguardo dei ragazzi e delle clienti su di lei, maledetti ricchi. Si
avvicinò a Kyoya- cosa ti serve Kyoya-senpai?
-Guarda qui- lui con uno strano ghigno divertito le fece
vedere i risultati degli incassi, per vederli Haruhi si dovette sedere accanto
a lui, forse era più per questo che per la cifra esuberante che era allegro
-Wow, sono aumentate nell’ultima settimana
-Hai circa il triplo delle clienti di prima, è normale
Lei lanciò un’occhiata agli altri, che tornarono a farsi gli
affari loro, e poi sorridendo divertita guardò il “Principe delle tenebre” –ho
un’idea
-Sentiamo- si sistemò gli occhiali e le prestò tutta la sua
attenzione
-E se facessimo uno di quei giochi per computer che vanno
tanto di moda?
Kyoya la osservò attentamente- continua
-Ho notato che le clienti si divertono a mettermi in coppia
con voi ragazzi, quindi perché non accontentarle? Facciamo un gioco a pagamento
con vari finali in cui io finisco con uno di voi…potremmo fare un gioco in cui
devi conquistare un personaggio per poterci uscire, così le clienti si
divertiranno a provare ad uscire con uno degli host, uno di quelli che gioca
sempre Renge-san, magari con vestiti o luoghi o oggetti extra che vanno
comprati- vide l’espressione compiaciuta di Kyoya- ma forse non è una buona
idea Kyoya-senpai
Lui le sorrise, ormai gli veniva naturale con lei, e riprese
a scrivere al computer- ottima idea Haruhi, mi metto subito a lavoro
Lei si alzò sorridendo divertita- sul serio? Ne sono
contenta Kyoya-senpai
Fece per tornare a sedersi ma due braccia le si poggiarono
sulle spalle, erano i gemelli, Hikaru e Kaoru, che, con il solito ghigno
malizioso, in coro le dissero- Haru-chan, giochiamo insieme?
-A cosa? –si liberò dalla presa in un secondo, ormai sapeva
come cavarsela con tutti loro, anche senza che loro lo sapessero
Loro tirarono fuori i cappelli e all’unisono chiesero- chi
di noi è Kaoru? Chi è Hikaru?
Lei indicò prima l’uno e poi l’altro- a destra c’è Kaoru a
sinistra c’è Hikaru
Loro si scambiarono un’occhiata e dissero- Sbagliato
-Non ho sbagliato- era impossibile per lei sbagliare, sapeva
fin troppo bene chi dei due era chi, infondo anche lei aveva i suoi segreti
-Haru-chan come fai a riconoscerli? –Honey-senpai si
avvicinò, nessuno a parte lei li riconosceva
-Chissà –rispose vaga lei sorridendo, sposto una ciocca di
capelli dietro l’orecchio e tornò a prestare attenzione alle sue clienti.
Appena l’Host club chiuse…
Tamaki la spiava da dietro un angolo
-Lord sembri uno stalker- i gemelli lo fecero sussultare
-Eh…io…non…-farfuglio qualcosa di assolutamente
incomprensibile alle accuse dei gemelli e di Honey-senpai, Mori e Kyoya invece
osservavano la ragazza che era impallidita all’improvviso e puntava i suoi
bellissimi occhi marroni da qualche parte nel cortile della scuola.
-Haruhi tutto a posto? –Kyoya aveva lasciato il computer per
avvicinarsi anche lui alla finestra, al cancello della scuola c’era un
motociclista vestito totalmente in nero e con un casco in testa, guardava nella
direzione in cui era situato l’Host Club come se sapesse che lei lo osservava
-Kyoya-senpai…posso andare?
-Certamente…ma-appena aveva detto certamente Haruhi era
scattata verso la porta, superando con facilità Mori-senpai che aveva provato a
fermarla
-Chi diavolo è quel tipo? –Tamaki si era ripreso e ora con
gli altri Host lo osservava
-Mori-senpai, Honey-senpai, potreste seguire Haruhi? Ho un
brutto presentimento- Kyoya si aggiustò le lenti
-Kyoya-senpai, sono già scappati dietro a Haru-chan- lo
informarono in coro i gemelli
Kyoya e Tamaki si scambiarono un’occhiata, il tipo era
sparito nel nulla.
******
Haruhi era incredibilmente veloce, seminò i due senpai dopo
poco. Prese la borsa e uscì dalla scuola senza dare nell’occhio.
Honey e Mori-senpai tornarono al club con un’espressione
contrariata
-L’abbiamo persa di vista
Kyoya e gli altri sgranarono gli occhi, nessuno li aveva mai
seminati! Che diavolo stava succedendo?
Quel pomeriggio Kyoya aggiunse allo shop del sito dell’Host
club il gioco e con un gran piacere vide le cifre aumentare, molte ragazze lo
stavano già comprando e con lui anche gli extra, l’idea di Haruhi aveva
funzionato, quella ragazza era un genio
-Oh vedo che le vendite vanno bene
-Padre…-Kyoya si spostò appena per far vedere il suo lavoro
al padre- ho messo questo gioco online da meno di tre ore e già siamo a più di
tremila visite
-Sei incredibile
Il loro rapporto era migliorato da quando Haruhi gli aveva
parlato in quel modo- è stata un’idea di Haruhi- lo aveva detto per sapere
quale sarebbe stata la reazione del padre
L’uomo sorrise e gli si illuminarono gli occhi- non
lasciarti sfuggire quella ragazza
-Cosa?
-Te lo dico chiaramente, voglio che tu sposi Haruhi e che
insieme gestiate l’impero di famiglia…in pratica se sposi lei diventi
l’erede…anche se non la sposi in realtà ma se la sposi sarei molto più sollevato
Kyoya si era immobilizzato con la bocca spalancata e gli
occhi sbarrati, mancava poco che svenisse, non solo il padre lo voleva come
erede ma voleva anche che lui sposasse Haruhi, si era forse addormentato e non
se ne era accorto? L’altra opzione era che il padre avesse dato di matto –Padre
cosa stai dicendo?
-Hai sentito bene, ti lascio al tuo lavoro- se ne andò
ignaro del fatto che il figlio adesso fosse completamente confuso.
Nel frattempo Tamaki stava subendo un discorso simile da suo
padre che, continuando a elogiare Haruhi, diceva che lei sì che sarebbe stata
una meravigliosa sposa e Tamaki a ogni minimo accenno al matrimonio diventava
sempre più rosso.
Kyoya, non riuscendosi più a concentrarsi sul lavoro, si era
coricato sul lussuoso letto e aveva preso in mano il fascicolo di Haruhi,
sapeva molto e allo stesso tempo poco di lei, in lei c’erano più misteri che
altro. Poteva trovare tutti i dati che voleva su di lei ma gli sembrava sempre
di conoscere poco o niente della ragazza. Buttò il fascicolo sul letto, che
diavolo gli era preso? Lei era riuscita a scombussolargli le carte e a
trasformare tutto quanto, era capace di manipolare le sue decisioni, lui lo
sapeva che lei aveva questo potere e sperava che lei non se ne accorgesse, era
capace di mettergli addosso una gelosia immensa solo guardando un altro
ragazzo, era capace di confonderlo con un semplice sguardo, era capace di
fargli provare un’immensa felicità solo con un sorriso…non c’era dubbio lei era
una specie di strega che era riuscita a rubargli il cuore senza nemmeno
volerlo, era un soggetto più che interessante e avrebbe voluto studiarla da più
vicino ma come? Come fare a studiare Haruhi senza che lei se ne accorgesse?
Odiava ammetterlo ma Haruhi l’aveva battuto, l’aveva battuto e non si era
nemmeno accorta di giocare, la cosa era assurda, come poteva quella ragazzina
fargli andare il cervello in totale confusione? A lui! A lui che credeva che la
razza umana fosse al pari delle formiche! E ora si ritrovava interessato a una
di quelle formiche, era assurdo! Semplicemente assurdo…
****il giorno dopo****
Haruhi sembrava normale, come se ieri non fosse successo nulla. Un fattorino interruppe le allegre chiacchiere delle clienti.
Haruhi sembrava normale, come se ieri non fosse successo nulla. Un fattorino interruppe le allegre chiacchiere delle clienti.
-C’è una certa Haruhi Fujioka qui? –mostrò il pacco- questo
è per lei
-Chi lo manda?
-Una certa Haruka Fu- Haruhi lo interruppe prendendogli il
pacchetto dalle mani e sorridendogli
-Grazie, c’è da firmare qualcosa?
-No…ehm…sei libera o- vide i membri dell’Host club guardarlo
in cagnesco- lasciamo stare…addio
Se la filò. Honey-senpai le si avvicinò- ehi Haru-chan,
cos’è?
Lei si sedette a un tavolo e aprì il pacco- chissà se…
Tirò fuori un orsetto bianco con un fiocco nero, gli occhi
le si oscurarono per un secondo.
-Carino! Chi te lo manda? –Tamaki si era messo dietro di lei
per osservarlo
-Haruka…-rispose in un soffio Haruhi, da quanto non aveva
sue notizie?
-La conosci? –Kyoya aveva capito che la conosceva ma era
comunque curioso di vedere la reazione di Haruhi, avrebbe mentito o detto la
verità?
-Non ne ho idea…-rispose lei scuotendo la testa- il nome mi
ricorda qualcuno ma non mi manderebbe mai una cosa così- riposò l’orsetto
sapendo che presto o tardi quella persona sarebbe venuta a trovarla, infondo il
giorno prima l’aveva rintracciata no?
-Comunque…-Kyoya si sistemò gli occhiali- la tua idea ha
avuto successo
Haruhi si voltò a guardarlo e gli sorrise- su torniamo al
lavoro- lo disse più a se stessa che a loro.
-Stai bene Haru-chan? –Honey-senpai si era seduto con lei e
le clienti- sembravi scossa prima
Le clienti era in fase fan-girl e stavano già immaginando
chissà cosa tra i due.
-Sto bene- Haruhi gli sorrise- non mi aspettavo quel regalo
tutto qui. Non sono un’amante dei peluche, non preoccuparti Honey-senpai.
Honey-senpai era un po’ indeciso se chiederlo o no, se lo
chiedeva e lei rifiutava? Non era possibile che rifiutasse qualcosa a lui,
infondo era adorabile, però quando si parlava di Haruhi…quella ragazza non
seguiva schemi quindi avrebbe anche potuto rifiutare. Beh valeva la pena
provare no?
-Haru-chan- non lo disse con la voce smielata che usava di
solito, era serio, cosa che stupì le clienti
-Cosa c’è Honey-senpai?
-Oggi pomeriggio hai da fare?
-No
-Ti andrebbe di uscire con me? – la domanda mandò le clienti
in brodo di giuggiole e Haruhi gli sorrise
-Va bene, perché no? Dove vorresti andare? –Haruhi ignorò
gli sguardi delle clienti, che già fantasticavano su un possibile matrimonio, e
degli Host, che stavano pensando a come uccidere Honey-senpai e nascondere il
corpo.
-C’è un parco a tema qui in città, tanti e bei peluche, ti
piacerebbe andare?
-Va bene- le serviva una distrazione.
******all’ora dell’appuntamento******
Honey-senpai era appoggiato al tronco di un albero,
indossava dei jeans neri, scarpe da tennis, una maglietta bianca con una stampa
di un samurai sopra e degli occhiali da sole neri, stranamente non aveva con se
il suo coniglio. Sembrava finalmente il diciottenne che era.
-Scusa il ritardo Honey-senpai
Honey si giro e si tolse gli occhiali rimanendo a bocca
aperta. Haruhi si era vestita in stile sweet- lolita. Un vestito rosa e bianco,
con tanti fiocchi, i capelli erano raccolti in due code alte abbellite da due
fiocchi rosa, ai piedi aveva delle ballerine rose. Era adorabile e lui che
amava le cose dolci e carine non poté non provare una strana sensazione alla
vista di quella versione di Haruhi.
-Qualcosa non va Honey-senpai? – si era avvicinata e gli
aveva spostato una ciocca di capelli biondi dagli occhi. Era poco più alta di
lui.
Divenne rosso, ma scosse la testa- n-no va tutto bene…andiamo?
Lei gli sorrise e si mise accanto a lui. Entrambi erano
ignari del fatto che qualcuno li stava seguendo, ovvero Yasuchika, il fratello
minore di Honey, alcuni scagnozzi del padre che stavano riprendendo il
signorino e lo stesso padre di Honey, il signor Haninozuka. Lo seguivano per
tre motivi principali, lo strano abbigliamento, la mancanza del peluche e il
fatto che fosse fuori con una donna. Il padre aveva gli occhi lucidi, suo
figlio sembrava un uomo, non aveva quella dannatissima espressione carina e
coccolosa ed era vestito decentemente, almeno a suo parere.
-Honey-senpai…come mai non hai con te il tuo coniglio?
Honey da dietro le lenti la fissava da un po’- mi è caduto
in piscina e si sta asciugando- mentì, lo sapevano tutti e due che era una
bugia ma Haruhi finse di credergli, per due motivi, il primo era che della fine
del peluche non gliene poteva fregare di meno e la seconda era curiosità,
voleva vedere cosa aveva in mente quel demone dalla faccia d’angelo.
-Come mai mi hai invitata ad uscire? –il portamento, il modo
di parlare, i vestiti, lo sguardo…Haruhi era dolcissima in tutto e Honey non
poteva che trovarla irresistibile
-Volevo visitare il parco e ho pensato che sarebbe stato
divertente uscire con te
Lei sorrise e lui divenne leggermente rosso. Lei si stava
divertendo a metterlo in imbarazzo, non sembrava ma era uno dei suoi passatempi
preferiti da quando era stata scoperta, infondo non c’era nulla di male nel
giocare con loro no?
Entrarono nel parco di divertimenti, c’erano moltissime
coppiette, peluche, cuori…era un parco per le coppiette. Appena entrati un
ragazzo vestito in maniera improponibile, pantaloni a quadri viola e arancioni,
una maglia verde, delle scarpe da tennis arancioni e delle cuffie giganti in
testa si avvicinò a Haruhi- ma che bella fanciulla, sei qui con il tuo
fratellino?
Honey si tolse gli occhiali e gli lanciò un’occhiataccia-
non sono suo fratello
Il tipo sbiancò e indietreggiò per poi darsela a gambe.
Haruhi se la rise- adoro quando fai così- si lasciò sfuggire, gli tese una
mano- andiamo?
Lui la prese, per il resto della giornata non la lasciò un
secondo. Si divertirono entrambi, ignari delle lacrime di gioia del padre di
lui che finalmente vedeva il figlio “fare l’uomo”.
***********
Haruhi stava tornando a casa dall’appuntamento con Honey
quando sentì di essere seguita.
-Non ti stanchi di fare lo stolker? –si girò verso il
motociclista, lo stesso che era davanti all’ingresso della scuola
-Non finché non torni- rispose seco quello
Haruhi intravide Honey spiarla, doveva essere in pensiero
per lei, ma in quel momento doveva liberarsi del suo inseguitore, di lui si
sarebbe occupata dopo- rispondi a Haruka che no significa no
Il tipo le afferrò il polso- ho l’ordine di portarti con me
con la forza
-Oh sul serio? –con una mossa veloce si liberò e lo bloccò
spalle al muro- ricordati chi sono e chi sei tu, non metterti mai più contro di
me
Lui si mise a sedere e annuì piano, se non avesse avuto il
casco si sarebbe visto il volto pallido e lo sguardo pieno di ammirazione.
Haruhi si allontano e riprese a camminare come se niente fosse. Si girò verso
il motociclista che si era rimesso in piedi- digli che se vuole avere a che
fare con me di mostrarsi in faccia e di non mandare te- tornò a camminare-
grazie della visita J.
*****il giorno dopo*****
-Honey-senpai- la voce di Kyoya riportò Honey sulla terra,
stava ripensando al tipo di ieri e a come Haruhi si era comportata- cosa pensi?
-A che torta mangiare per prima- rispose velocemente lui, ne
aveva tre davanti e nessuna voglia di mangiarle, decise rapidamente che doveva
parlare con Kyoya, ma un’occhiata di Haruhi gli bloccò la voce, era uno sguardo
che gli imponeva silenzio sulla faccenda, l’aveva visto. Richiuse la bocca e
rapidamente si alzò per seguire Haruhi che se ne stava andando, cosa che attirò
le grida delle clienti e che costrinse gli Host a cercare di calmarle.
-Haru-chan
Lei si girò- ti pregherei di non dire nulla su ciò che hai
visto ieri
-Chi era quel tipo? Sei nei guai? Dove hai imparato a
difenderti? –aveva mille domande e voleva delle risposte
Lei abbassò lo sguardo, stava decidendo se dirglielo o no-
non parlarne con nessuno ok?
-Ovviamente
Lei sospirò- questo non è posto per parlarne…
-Vieni a casa mia- disse lui di impulso- li nessuno ci
disturberà
-Va bene
*********a casa di Honey********
Honey viveva in un dojo molto grande. Haruhi indossava un semplice vestito bianco, i capelli era adornati con un fiocco e le cadevano liberi sulle spalle. La sua visita mandò tutti fuori di testa. Era la prima ragazza che Honey portava a casa! Ma prima che potessero anche solo pensare di fare delle domande un’occhiata di Honey mise tutti a cuccia. Haruhi si sedette di fronte a Honey, erano in camera sua, una camera piena di peluche.
Honey viveva in un dojo molto grande. Haruhi indossava un semplice vestito bianco, i capelli era adornati con un fiocco e le cadevano liberi sulle spalle. La sua visita mandò tutti fuori di testa. Era la prima ragazza che Honey portava a casa! Ma prima che potessero anche solo pensare di fare delle domande un’occhiata di Honey mise tutti a cuccia. Haruhi si sedette di fronte a Honey, erano in camera sua, una camera piena di peluche.
-Allora…il ragazzo che hai visto e CJ, un uomo che lavora al
servizio di mio nonno, l’ha mandato lui e ha mandato anche Haruka. Non posso
spiegarti il perché, è una storia complicata, comunque lui era il padre di mia
mamma e Haruka è mia cugina, per alcune divergenze, ovvero il matrimonio con
mio padre, non sono in buoni rapporti con lui.
-Ti odia lui o tu odi lui?
-Lui mi adora, ma io lo ignoro. Ha cercato di impedire che
la mamma fosse chi era, per questo non lo posso perdonare.
-Haru-chan…
-Dimmi
-Ecco…
La porta si spalancò e il padre di Honey entrò di corso, gli
somigliava molto, solo che sembrava più pericoloso che adorabile, ed era una
montagna di muscoli e un gigante in altezza.
-Papà!
-Salve sono il Padre di Mitsukuni, tu sei la sua ragazza
vero?
Honey lo scaraventò fuori dalla stanza- non entrare senza
bussare!!
-Scusami, potevate star facendo qualche “gioco”, la prossima
volta busserò
Haruhi si dovette trattenere dal ridere. Honey divenne
viola- P-p-papà!
-Honey-senpai, ci vediamo domani a scuola- si inchinò
davanti al padre- è stato un piacere conoscerla, con permesso- uscì alla svelta
dal dojo.
-Che ragazza educata! Hai ottimi gusti figliolo!
-Papà- Honey era circondato da un’aura nera- dobbiamo
parlare
***********
Haruhi venne afferrata e sollevata da terra
-Bersaglio…
-Acquisito
I gemelli la infilarono nella limousine- sapete vero che
questo è rapimento?
-Chissà- risposero i due in coro
-Si può sapere dove stiamo andando? –rispose lei arresasi ai
rapimenti continui dei gemelli
-I nostri genitori ti vogliono conoscere.
Perfetto! Qualcun altro?! Ma che diavolo avevano i genitori
degli Host? Prima il padre di Tamaki, poi quello di Kyoya, poi quello di Honey,
ora quello dei gemelli…mancava solo quello di Mori-senpai ed eravamo a posto!
Maledetti ricchi con un sacco di tempo libero!
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