WitchandAngel : Capitolo 3: Manipolazione

Capitolo 3: Manipolazione

Capitolo 3:

Manipolazione

Angel venne adagiata sul suo letto, l’uomo dai capelli viola ci aveva messo un giorno e mezzo per cancellare dalla sua memoria l’animatronix di nome Foxy, era stata più dura del previsto, le immagini e i ricordi tornavano a galla, purtroppo il loro legame era troppo forte, l’unica cosa che ha potuto fare e bloccarli nella parte più buia e profonda della sua memoria, cancellando le tracce di essi ma sarebbe bastato poco per farli riaffiorare, e quel poco era solo la vista di Foxy, se lei lo avesse visto i ricordi sarebbero tornati. Lyon, il suo prediletto tra i giocattoli creati recentemente, era impostato sui gusti di Angel e il suo compito era di farla innamorare di lui, se avesse fallito avrebbe dato il compito a qualcun altro, l’importante era che Angel dimenticasse quella infima creatura.
****poche ore dopo****
Apro gli occhi. Un senso di nausea, vuoto, odio, rancore, tristezza, solitudine e infinita rabbia mi investì. Ci misi un bel po’ prima di potermi finalmente alzare dal mio letto. Cos’era successo? Nausea…devo aver battuto la testa…questo spiega perché la testa mi gira così tanto…ma tutti quelle emozioni? Ok Angel…calmati e cerca di capire…allora…vuoto…in effetti lo sento ancora…come se avessi dimenticato…per ora lasciamo stare…tutti quei sentimenti negativi? Credo che questo sia meglio…ci penserò dopo…prima è meglio che questo mal di testa se ne vada. Mi alzo a fatica. C’è un vestito bianco con tanti pizzi e merletti, lo metto come se fossi in trans. Vuoto…questa sensazione non se ne andrà finché non lo colmerò vero?
****un giorno dopo****
Sono uscita con Lyon un paio di volte, inutilmente, è gentile e dolce, ma non è proprio l’amore della mia vita, il senso di vuoto c’è ancora e sembra non volersene andare, ho sentito avvolte dei sussurri, parole senza un senso, come se il mio interlocutore fosse troppo distante per poterlo sentire chiaramente, ma non posso che dire che sono felice di sentire quelle frasi, ma purtroppo non riconosco di chi sia la voce. Indosso un altro di quei vestitini tutti pizzi e merletti, li odio eppure me li metto lo stesso.
“Lo odio”
-Già anch’io…
La voce, la sento più nitida, non la riconosco, non è quella che mi ha detto di scappare…scappare? Sono scappata?
“Vorrei spiegarti tutto, ma sei debole ora”
-No aspetta
Nulla…niente da fare. Meglio scendere.
-Mamma io esco e vado da Lyon
-Divertiti- la voce viene dalla cucina
Passo vicino ad uno specchio e gli lancio un’occhiata
“Quel vestito non ti dona”
-Sembro una bambola…
Apro la porta
“Non andare da quello”
Dove dovrei andare allora?
“Ovunque ma sta lontana da quel tipo”
Chiudo la porta dietro le mie spalle. Potrei andare al cinema?
“Il silenzio lì è ottimo, ma è il buio il pericolo”
Nel teatro abbandonato?
“Potrebbe andare, ma è meglio di no, passeggia e basta, mettiti le cuffie”
Non voglio sentire musica
“Mettile solamente, la gente penserà che sei concentrata sulla musica e non ti romperà le scatole”
Sei furba…o furbo?
“Furba e grazie”
Metto le cuffie e iniziò a camminare
“Per prima cosa devi evitare di dire ai tuoi genitori i tuoi sospetti o che parli con me”
Non l’avrei fatto comunque
“Secondo non bere più quella cioccolata che ti danno”
Perché?
“Blocca i miei collegamenti con te”
Non la tocco più, potrei versarla nel vaso di quell’orrenda pianta…
“Ecologista vedo”
Dettagli
“Comunque è una buona idea”
Aspetta non ti sei presentata
“Dovremo aspettare che tu stia meglio, se ti rivelo troppo rischi di svenire e se svieni…”
Qualcosa mi dice che finisco nelle mani di qualcuno…
“Esattamente”
Mi dirai cosa fare?
“Vuoi davvero fidarti di una voce che ti parla?”
Sinceramente si
“Sei matta” la sentì ridere
Qualcosa mi dice che avresti dovuto usare il siamo
“Chissà”
Oh oh…c’è Lyon
“Ti dico io che fare…comunque che rompi scatole…preferivo l’altro”
Altro? In effetti sento che c’era qualcuno nel mio cuore…
“Pensa a liberarti di lui ora”
-Buongiorno angelo mio
“Non farti baciare”
Metto una mano sul suo petto e gli sorrido- giochiamo?
“La sua faccia!” la sentiva ridere
-A cosa?
-Ecco…ho un indovinello! Se riesci a superarlo vinci un bacio se lo sbagli…niente baci per una settimana
-Va bene
“Ripeti dopo di me”
-Ci sono due me che custodiscono due porte, una bianca, una nera. Una mente sempre, l’altra dice sempre la verità. Io sono la bianca e dico questo: la nera mente sempre. La nera se fosse qui direbbe questo: la mia porta è quella giusta. Quale porta scegli? Non rispondere ora, voglio che tu me lo dica domani, pensaci bene ok?
Me ne vado e lui inizia a riflettere
“Sei stata semplicemente…”
Mitica? Anche tu…credo di stare meglio mi potresti dire chi sei?
“Prima fai una cosa ok? Usa il cellulare per scrivere a questo numero…”
Ok cosa devo scrivere?
“A. Manipolazione. Aiuto. Villaggio dei giocattoli. Casa P. Good Luck”
Fatto. Ora mi dici chi sei?
“Io sono…”
****Nel frattempo****
Foxy e compagnia bella cercava la misteriosa abitazione dei genitori di Angel, con scarsi risultati. La pazienza di Foxy stava andando piano piano a farsi benedire.
-Forse l’ho trovata- Nikki aprì il messaggio- il numero non è il suo però
-Cosa dice?
- A. Manipolazione. Aiuto. Villaggio dei giocattoli. Casa P. Good Luck
-La stanno manipolando?! –Foxy era scattato in piedi- dove cazzo è il villaggio dei giocattoli
-Suo ora calmati- Ele e Dori lo costrinsero a rimanere seduto
-Forse so dove si trova- Nikki, incurante di ciò che stava succedendo, mostrò il palmare con una mappa- chi vuole guidare per dodici ore circa?
Foxy si liberò dalla presa- dammi le chiavi dell’auto
-Si può sapere che cavolo di incantesimo gli ha fatto Angel? Sembra un cagnolino che cerca il padrone- commentò Freddy
-L’astinenza è una brutta cosa- commentò Ele facendo diventare Foxy viola e facendo ridere tutti
***********
“Io sono Te…o meglio lo ero. All’incirca…è dura da spiegare”
Abbiamo tanto tempo e io ho tanta pazienza
“Allora…tu…io…noi…ah che diavolo di pronome devo usare?!”
Direi usa il tu
“Bene…allora. Tu sei stata creata da un amore proibito”
Proibito?
“Si, i tuoi genitori, i tuoi veri genitori, erano nemici. Le loro famiglie si odiavano e non permettevano loro di amarsi. Ma loro trovarono il modo di vedersi. Dopo essere stati beccati, mezzi nudi e insieme, tuo padre dovette andare in guerra e tua madre rimase incinta. Morirono nello stesso istante. Tua madre dandoti alla luce, tuo padre ucciso per salvare la sua nazione. Li seppellirono vicini. Tu finisti nelle mani di quella che finora hai chiamato mamma, non è che un robot creato dall’uomo con i capelli viola”
Ora capisco tante cose
“Sei morta in un incidente, l’uomo dai capelli viola per riportarti in vita a creato un corpo robotico”
Sono un robot!
“NO! Sei metà robot e metà umana!”
Wow che differenza…continua
“Il tuo corpo ti manipola, tramite esso il tipo viola controlla te, i tuoi ricordi e le tue scelte. Devi rientrare nel laboratorio di tuo padre e fotografare il progetto che ha usato per costruirti”
Sono entrata in un laboratorio?
“Si e ti ha anche beccata, cancellato la memoria e bloccato i ricordi di F…tuo marito”
Sono sposata?!
“Si e conoscendo quella testa calda starà dando di matto…probabilmente lui e gli altri hanno già scoperto dove sei e stanno arrivando”
Perfetto…qualcosa mi dice che saranno solo guai
“Bingo”
Mi fermo, sono in un parco, mi siedo sull’altalena. Quanto cavolo ho camminato?
“Per un bel po’ direi”
Comunque cosa me ne faccio del progetto di me stessa?
“Beh hai una buona conoscenza in tecnologia e meccanica no?”
Si…aspetta non vorrai
“Esattamente! Voglio che tu ti…sistemi? In pratica voglio che tu faccia si che il tipo viola non ti manipoli più!”
La cosa non sarà facile vero?
“Mi spiace…”
*********
-Caro- la donna dai capelli rossi raggiunse il marito
-Cosa c’è amore? –l’uomo dai capelli viola posò il giornale
-Stanno arrivando quel mostro e i suoi amici
-Cosa?! Prepara gli animatronix, questa volta non sarò gentile con loro
-MAMMA sono a casa! –Angel entrò nel salotto- oh state uscendo?
-Si tesoro c’è stato un incidente a lavoro e dobbiamo andare ad…
-Tranquilli, allora vado da Lyon, non mi va di stare sola in casa- aprì la porta- non stancatevi troppo a lavoro e state attenti
Uscì.
-Perfetto il controllo funziona benissimo- commentò l’uomo- su andiamo
********
L’auto dei due si allontana velocemente.
“Ok sbrigati ad entrare, entra dalla tua finestra”
Mi arrampico sull’albero e entro dalla finestra nella mia camera. Muoviamoci
“Apri la porta con la chiave del garage”
Si è aperta! Aspetta hanno la stessa serratura del garage?
“Così non perdi la chiave no? Su muoviti”
Ci sono tantissimi macchinari, attrezzi e progetti qui…eccolo…o…eccomi
“Fa la foto e vattene”
******
“Ora va da Lyon”
Perché?
“Perché poi i tuoi controlleranno”
Busso alla porta di casa di Lyon- ehilà…i miei sono usciti, posso stare qui finché non tornano?
-Entra pure. Ci guardiamo un film?
-Volentieri
“Che palle sto robot”
Concordo…aspetta robot? È un’animatronix?
“Tutti nel villaggio lo sono, il tuo dolce e gentile papino ha deciso di trasformare tutto il mondo in animatronix, il villaggio è solo l’inizio”
Oh cavolo….
-Qualcosa non va? Non ti piace il film Horror?
Mi stringo a Lyon- se ho paura stammi vicino ok?
-Ovviamente- mi avvicina a se
“Mi sento male. Che schifo…”
Sai meglio di me che così non ha sospetti
“Si ma l’idea di essere abbracciata da qualcuno che non sia F…mio marito mi fa schifo”
Lo so. Resistiamo finché non potrò raggiungerlo.
“Ho una brutta sensazione...”
Anch’io
Il cellulare di Lyon suona- pronto? Oh signor…cosa? Certo arrivo…
“Liberatene e usa gli strumenti che ci sono qui in casa!”
-Se devi andare, vai, io ti aspetto qui.
-Farò in fretta
Se ne va via. Bene ora viene la parte complicata
“Cercherò di aiutarti”
***********Nel frattempo************
L’auto dei ragazzi era arrivata nel villaggio.
Foxy si guardò intorno- sembra…
Gli altri annuirono- un villaggio fantasma
-Eppure è tutto perfettamente in ordine e non c’è nemmeno una crepa- Ele posò una mano sul tronco di un albero- perfino questo mi sembra finto!
-Deve aver ricreato il villaggio secondo i suoi gusti- commentò Freddy
-La domanda è: avrà cambiato solo il villaggio o anche chi ci abita? –Dori stava cercando un’anima viva ma animali e persone erano spariti
Nikki guardò il cielo- persino il cielo mi sembra finto qui, troppo pulito e perfetto, l’orario è giusto, tra poco sarà il tramonto, eppure mi sembra tutto…finto
-Per ora non pensarci, troviamo la nostra amica e andiamocene- Chica prese a camminare seguita dagli altri.
Ignari del fatto che in quel momento qualcosa li stava spiando.


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