WitchandAngel : Capitolo 1: I'm me and her and her

Capitolo 1: I'm me and her and her


The Day Walker

Capitolo 1: I’m me and her and her

Ho sempre trovato noioso dover fare qualcosa. Ho sempre preferito osservare e guidare gli altri verso le soluzioni migliori ma ho fallito nel guidare me stessa verso un futuro migliore per me. Il mio nome…non ha molta importanza ora vero?
Ricordo questo mondo perché ho già vissuto questo mondo dietro uno schermo. Questo è il mondo di un alternativa realtà post-apocalittica dove tre razze lottano tra loro. In questo mondo c’è una protagonista, Iris, un’antagonista, Lilith, e vari Love interest che Iris può amare. Il mondo è pericoloso con Vampiri che attaccano gli umani e poi creature mutanti che attaccano Umani e Vampiri. Iris è umana e nel suo DNA c’è la soluzione per creare una cura contro il vampirismo, è la figlia di alcuni cacciatori ed è affetta da una severa malattia fin da quando era piccola, curandosene solo verso i cinque anni quando un fulmine a ciel sereno la colpisce, si salva miracolosamente e ottiene un DNA corrotto che potrà creare una cura in futuro. Lilith è una vampira nobile, figlia della più importante delle famiglie vampiriche e protetta come una principessa, a cinque anni viene lasciata sola e erroneamente si brucia al sole, lasciandola in fin di vita. Dopo quell’evento Lilith ottiene eccezionali poteri e diverrà il nemico numero uno contro Iris poiché Lilith si innamorerà di uno dei Love Interest che Iris ha al suo fianco. In tutto questo c’è un sacco di storia, lotta, odio, amore e guerra ma non è importante. Per essere sinceri Lilith e Iris sono due facce della stessa medaglia. Letteralmente parlando, Iris e Lilith sono identiche come aspetto quasi fossero gemelle separate alla nascita. Iris ha capelli ramati e occhi verdi mentre Lilith ha capelli neri e occhi rossi. Se non fosse per i colori però sarebbero due gocce d’acqua e la cosa viene usata nella storia per inganni e malintesi vari. Mi va bene osservarla di nuovo questa storia ma il mio cuore si rompe ogni volta che l’idea che le due vengano ferite inizia a farsi presente.
Questo perché io sono stata rincarnata in questo mondo come entrambe. Sono uno spirito legato a entrambe e per ciò posso seguire e vedere entrambe, benché loro non possono vedermi o sentirmi. Non quando sono sveglie almeno.
Nei sogni noi tre giochiamo sempre insieme. Fui stupita quando le vidi qui per la prima volta, nel mio palazzo mentale. Non mi feci vedere le prime volte, lasciandole interagire tra loro e modificando l’ambiente per farle divertire. Quando si svegliavano dicevano sempre ai loro genitori “Ho fatto un’amica!” o “Papà sai che lei è proprio simpatica?”. I padri delle ragazze pensavano fossero amici immaginari e non diedero peso alla cosa ovviamente e impegnati com’erano con il lavoro era dura per loro dar retta a quella che era una fervida immaginazione. Sia Lilith che Iris non hanno la mamma presente nella loro vita, le due donne lavorano quasi sempre e quindi è raro per loro avere modo di parlare con le due. Hanno entrambe un fratello maggiore ma i due ragazzi sono nella fase in cui le bambine sono nemiche della loro specie e le ignorano. Per dirla in maniera semplice: Lilith è l’unica amica di Iris e Iris è l’unica amica di Lilith.
All’inizio litigavano un po’ ma dopo poco sono diventate davvero unite. Sinceramente mi fa piacere osservarle interagire così allegre e felici, forse perché non ho mai avuto figli prima di morire ma…credo di voler essere per loro una figura materna.
-Hey Lily, chi pensi viva in questo castello? –chiese un giorno Iris
-Qualcuno che vive qui? –chiese Lilith
-Si, qualcuno deve vivere qui no? –chiese Iris
-Uhm…forse una regina? –chiese Lilith- una regina con poteri magici che ci protegge!
Iris si illuminò- una mamma tipo? La mia è sempre occupata
-Anche la mia… -disse Lilith- hey proviamo a cercarla!
Non pensavo mi avrebbero trovato quindi stetti nelle vicinanze ad osservare le due giocare, purtroppo avevo sottovalutato una cosa…questo è anche il loro palazzo mentale.
-Eccola! –disse Lilith trovandomi
-Che bella… -disse Iris prendendo la mano di Lilith e avvicinandosi a me
-Ciao! –disse Lilith- io sono Lilith e lei è Iris, tu chi sei?
Io sorrisi- non ho un nome…
-Perché? –chiese Iris- tutti hanno un nome
-Non io- risposi con un sorriso. Cosa potevo dire? Erano due adorabili bambine di tre anni infondo
-Uhm…possiamo darti noi un nome! –disse Lilith
-Si buona idea! –disse contenta Iris- possiamo?
Io sorrisi- fate pure
-Uhm…- le due mi osservarono a lungo prima di decidere di chiamarmi “Yuri”. La cosa mi lasciò stupita ma decisi di accettare il nome con un sorriso. Yuri per quel mondo era il nome della dea che proteggeva i bambini e i gemelli. Per le due il mio aspetto doveva essere molto simile alla descrizione della dea. Quando chiesi come mi vedessero le due dissero che avevo lunghi capelli dorati che arrivavano ai miei fianchi e occhi d’argento, che avevo pelle pallida e un sorriso dolce sulle mie labbra rosso sangue, che ero magra e slanciata e che avevo però curve femminili come quelle delle statue che vedevano nelle cattedrali dipinte nei loro libri.
Divenni Yuri da quel giorno.
Quando le bambine dissero ai loro genitori che avevano una nuova amica gli adulti ignorarono la cosa finché il nome “Yuri” non saltò fuori. Nel mondo del gioco gli dei spesso appaiono nei sogni per dare protezione ma lo stesso venne superata la cosa come un sogno di una bambina. Infondo una dea che gioca con due bambine non si è mai sentita.
Avvertii le due di stare attente a vari pericoli e le guidai come figura materna, passando le mie giornate e serate con loro.
Quando l’incidente accorse ai cinque anni, entrambe erano in peggiori condizioni di ciò che il libro descriveva e una possibilità si aprì per loro: Rinunciare a un corpo e unirsi nell’altro. Lasciai loro la scelta e Lilith offrì di rigettare il suo corpo a favore di quello di Iris ma Iris rifiutò la cosa dicendo che lei era malata e debole e che se dovevano vivere in un corpo era meglio quello più potente di un vampiro. Lilith si sentiva in colpa per la scelta e allora io intervenni dicendo “Perché non cambiamo il corpo di Lilith?” proposi ad entrambe l’idea di lavorare con il corpo vampirico di Lilith per creare una cura contro il vampirismo che avrebbe evitato sia lo sterminio dei vampiri che quello degli umani. Di fare esperimenti sicuri e verificare se un vampiro può tornare a una forma simile a quella umana dove il sangue umano non è più la sua fonte di vita. Alla mia idea entrambe furono entusiaste di accettare la cosa.
Iris si risvegliò un secondo nelle braccia del padre mentre Lilith era già entrata in coma per preparare il corpo per tenere in sé le due anime. Io restai al fianco di entrambe.
-Papà…devo andare…
-Iris resta qui con me, andrà tutto bene ok? Il medico sta arrivando e…
Iris gli sorrise piano- Lilith…Lilith è mia amica…mi…mi terrà con sé…
-Iris non è momento per…
-Yuri è con me –disse piano lei- e io sono con Lilith…vampira…Lilith è una vampira che mi terrà in vita con sé. Yuri ci proteggerà papà…
-Lilith…- ripeté l’uomo un secondo- devo trovare Lilith? Mi stai chiedendo questo?
-Yuri dice che papà incontrerà Lilith in futuro…Lilith è uguale a me –disse Iris- ti voglio tanto bene…
-Iris? Iris…hey…IRIS! Dov’è il medico!? Chiamate il medico immediatamente! Iris resta con me…Iris…
L’anima di Iris era già arrivata al corpo di Lilith quando l’uomo iniziò a piangere. Essendo incorporea io potevo sfiorarlo anche se lui non sapeva che io ero lì. Gli sfiorai la spalla e dissi solo un “Mi prenderò cura di loro” cosa che lui sembrò sentire visto che si girò a cercare da dove la voce arrivava.
Dopo pochi secondi ero nel corpo di Lilith con entrambe le bambine. Iris pianse un po’ e Lilith la consolò come meglio poteva. Alla fine dei conti erano bambine di cinque anni le due. Quando il corpo si risvegliò nessuna delle due aveva molta voglia di controllarlo quindi fui io a gestirlo finché le due non si ripresero. Il corpo subì una grossa mutazione a causa delle due anime, o forse tre se contiamo la mia: i capelli erano ora platino e gli occhi violacei. Non sono sicura del motivo però sono contenta che il corpo sia sopravvissuto senza ferite alla reincarnazione delle due. Ora il mio compito è creare un mondo dove le due possano vivere felicemente senza nessun ostacolo. Per fare ciò però temo di dover modificare pesantemente la trama originale…oh beh…non credo che nessuno avrà da ridire no? Infondo non dovevano mettermi qui se non volevano che io giocassi a modo mio con la storia…







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