WitchandAngel : Capitolo 12: Look inside your tiny mind and try to get the answer

Capitolo 12: Look inside your tiny mind and try to get the answer




Capitolo 12: Look inside your tiny mind and try to get the answer

-Allora –disse Iris
Penelope la guardò
-Vivere per sempre? –chiese Iris
Le due erano sedute su una tovaglia in una zona poco visibile dell’Accademia a fare un pranzo tranquilla senza la distrazione di ogni altro essere vivente dell’Accademia.
L’idea era stata di Penelope ma Iris fu più che entusiasta della cosa e si prese il disturbo di portare lei il cibo, la tovaglia e il necessario. In questi aspetti era molto simile all’ideale di moglie Iris.
Di fatto spesso Penelope scherzava sulla cosa facendola diventare viola.
Il motivo per cui Penelope aveva richiesto questo tipo di pranzo era uno solo e Alice era il motivo principale di esso.
-Uhm…vivere per sempre eh? –chiese Penelope pensierosa
-Si –disse Iris- tipo non invecchiare mai, rimanere per sempre giovani…
Penelope sorrise nostalgica e scosse la testa- passo grazie
-Davvero? Non vorresti vivere per sempre? –chiese Iris
-A che scopo? –chiese Penelope
-Vedere il mondo, non avere mai un limite e…
Penelope scosse la testa- mettiamo il caso io sia immortale, non sarebbe solo un’esistenza infelice?
-Infelice? –chiese Iris
Lei annuì- pensaci, se io solamente sono immortale vedrò morire i miei cari, i miei figli, i miei discendenti…a parte quello come dovrei vivere?
Iris la guardò confusa
-Se sono sempre giovane, sempre bella, sempre in forma e cose del genere, non comincerebbe ad essere sospetto? Dovrei cambiare identità ogni cinque o sei anni, spostarmi da uno stato all’altro e continuare a vivere da fuggiasca perché nel secondo in cui qualcuno lo scopre diverrei il topo di laboratorio di qualcuno che vuole ottenere la mia vita eterna- disse Penelope- e visto che non posso morire…
-Diverresti una cavia eterna- disse Iris
-E anche se il mio rapitore morisse, non è detto che non lasci potere a un altro…che vita sarebbe? E poi…sono convinta che la morte non sia la peggiori delle sorti…restare soli dopo aver seppellito tutti quelli che ami…quella mi pare una sorte ben più grave non credi? –chiese Penelope
Iris giocò un secondo con il suo bicchiere- delle volte mi sembra di parlare con qualcuno che ha vissuto già una lunga vita quando parlo con te
-Oh sono così vecchia? –chiese Penelope ridendosela
Iris sorrise e scosse la testa- è rassicurante. Sai come la penso sulle relazioni, preferisco una persona più matura di me al mio fianco, mi sento più tranquilla in quel modo
Penelope le sorrise- beh allora questa vecchietta vedrà di prendersi cura di te.
-Allora perché hai voluto mangiare fuori oggi?
Penelope sorrise- magari stare sola soletta con una certa bionda…
Iris arrossì- io…
Si sentì un urlo e le due girarono la testa verso la mensa. Penelope si alzò piano, sistemò le cose nel cestino e diede una mano a Iris- andiamo a goderci lo spettacolo che dici?
****
Alice era al centro della stanza che fingeva di piangere, qualcuno pareva averle versato in testa della zuppa al sugo. I love interest erano tutti intorno a lei cercando di calmarla.
Iris guardò Penelope rimanere nelle retrovie e la imitò.
-Che è successo? –chiese di nuovo Justin, uno dei love Interest
Alice alzò lo sguardo e urlò un- Iris mi ha…mi ha fatto questo!
La confusione degli altri studenti diede idea che qualcosa non andava ai professori ma i love interest erano partiti in quinta, specialmente Henrick- dov’è quella puttana?!
Iris si irritò- chi stai chiamando puttana?
Henrick guardò Iris, gli studenti si erano spostati creando un passaggio libero tra lui e lei- come osi far questo ad Alice?!
-Non ho fatto assolutamente nulla ad Alice- rispose Iris
Lui si irritò avanzando pronto per colpirla ma venne bloccato a mezzaria dalla mano di Penelope che gli stringeva il polso.
-Chi diavolo pensi di essere per fermarmi!? –chiese Henrick ancora incavolato ma Penelope non si dovette nemmeno forzare per aumentare la presa e forzarlo in ginocchio con il braccio piegato dietro la schiena.
La cosa lasciò di stucco tutti visto che Penelope era vista come una ragazzina abbastanza fragile- chi pensi di essere per usare violenza su una donna che non ha commesso nessun tipo di crimine?
-Non ha…guarda Alice! Come puoi dire che la tua migliore amica non è prova del crimine! –disse Henrick trovandosi incapace di muoversi dalla presa di ferro di lei
-Non è la mia migliore amica ms Soler –disse Penelope estremamente calma- per essere precisi ogni nostra conversazione era lei che mi urlava in faccia che eravamo migliori amiche, non ho mai approvato questa relazione e lo dirò di nuovo, non sono amica di Alice Soler. La ragazza che stai accusando era come a pranzare fuori. Il cesto è ancora nelle sue mani, ora spiegami come può essermi sfuggita per abbastanza tempo da versare una zuppa in testa a quella e tornare da me senza essere vista?
Lui rimase in silenzio e guardò il cesto- io…
-Guarda la piccola testa che ti ritrovi e cerca la risposta, magari la tua santarella è più demone di ciò che credi- disse Penelope mollando la presa e lasciando cadere di faccia Henrick. Si girò verso i professori- problemi?
-NO –disse subito uno di loro regolando poi la voce- Ms. Empress è ovviamente innocente…
Penelope annuì tranquilla riprendendo il cesto dalle mani di Iris e riaccompagnandola fuori dalla sala.
Alice guardò Penelope confusa e guardò poi come i love Interest la guardavano, qualcosa si stava rompendo…



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