WitchandAngel : Capitolo 2: A lucky Mob

Capitolo 2: A lucky Mob




Capitolo 2: A lucky Mob

Per chi se lo chiede, la bionda è la protagonista del gioco. Nonostante io la eviti questa si è creata una narrativa tutta sua su come siamo amiche…
Alice Soler, la protagonista di una tipica situazione Cinderella. Genitori poveri, vince borsa di studio qui, trova il vero amore con uno dei cinque ricconi qui in Accademia e vivrà felice e contenta.
Non capisco perché questa deficiente mi continui a correre dietro anche se la ignoro. Ormai per l’Accademia gira voce del suo stalking e le ragazze e i ragazzi si tengono alla larga…
-Alice eccoti!
Eccetto per i love Interest che sono convinta abbiano il quoziente intellettivo di un sasso…ok forse sono stata un po’ cattiva…verso i sassi.
I cinque idioti sono:
Henrick Jack, biondo e occhi blu. La sua personalità è descrivibile con una parola: egocentrico
Malcom Stuart, capelli e occhi marroni. Il classico tsundere
Josef Michael, capelli neri e occhi verdi. Il classico tipo simile a un fratello maggiore, che ancora mi turba il fatto che il 90% degli Otome Game lo usano come modello, chi diavolo si scoperebbe suo fratello?! Nella mia vita precedente lo volevo morto…
Justin Thompson, capelli biondi e occhi verdi. Il tipo dolce e carino.
Tony Johnson, capelli e occhi neri. Il classico cattivo ragazzo che fa andare le adolescenti in calore…scusate ma chi diavolo vuole un ragazzo drogato, che fuma o beve troppo come marito? Pensate al futuro! Io non voglio finire con un idiota senza un quattrino!
-Oh ragazzi! –sorride lei
Anche se non le ho dato consigli è riuscita a sedurli senza problemi, visto che non servo? Ora sparisci ok mocciosa? Ho da lavorare io…
-Lei è la mia migliore amica- dice lei guardandomi- Py, loro sono i ragazzi di cui ti parlavo
-Oh che brutta, pensavo le tue amicizie fossero più carine –dice diretto Henrick.
-Henrick! –dice subito Justin- scusalo è sempre così…
-Beh non tutti possono essere belle come Alice- dice Malcom
-Andiamo ragazzi, siamo amiche –dice lei non difendendomi per nulla.
Io li guardo appena- non siamo amiche. Con permesso
-Ohi Alice ti sta parlando- dice Tony afferrandomi il polso
-Se non molla la presa dal mio polso mi metterò ad urlare “stupro”, conoscendo la sua condotta e la sua reputazione posso farla incarcerare a vita- dico io calma e lui mi molla subito
-Mocciosa- dice lui
Io lo ignoro e rispondo al telefono senza dire altro e mi incammino per i corridoi. Posso comunque sentire le critiche sul mio aspetto e su quanto Alice sia bella…mi viene da ridere. Conoscendo il tipo, se scoprissero che ho una carriera da modella come lavoro part-time che farebbero? Razza di coglioni.
-Tesorino –dice papà al telefono- puoi uscire un po’ prima? Stasera abbiamo un ballo di gala a cui partecipare e tua madre vuole portarti a fare spese.
-Ho già parecchi vestiti da gala…- dico io
-Ma sono di venti giorni vecchi! –urla mamma dietro papà- dobbiamo prenderne nuovi!
-Hai sentito il capo? –ride papà
Io ruoto gli occhi- va bene…papà dobbiamo discutere del nuovo progetto presentato in consiglio…
-Eh? Non voglio –dice lui- la mia principessa pensa troppo al lavoro! Papino vuole attenzioni!
-Anche io! Anche mammina! –dice mamma dietro di lui, ma quanti cavolo di anni hanno questi due? Oh beh mi hanno avuta all’inizio dei loro vent’anni…
Jonathan Steven Blair, un adone dai capelli neri e occhi verdi, mio padre. Il proprietario di una grossa multinazionale con miliardi in investimenti e cose varie e più soldi di quanto mai gli potrebbero servire.
Taylor Amethyst Blair, capelli castani e occhi blu, mia madre. Proprietaria di uno dei più famosi e costosi brand esistenti al mondo di trucchi, vestiti, accessori, decorazione interni…credo abbia ormai fatto di tutto, dai saponi per il viso a quelli per i pavimenti, dagli orecchini ai candelabri…che posso dire? Papà le dà i soldi come investitore e lei parte in ottava con mille cose, tutte di successo quindi chi si lamenta?
Tra parentesi la loro relazione era simile a quella di un sugar Daddy e una sugar Baby all’inizio ma ora fanno a gara a chi guadagna di più e chi riesce a farmi vomitare arcobaleni di più con quanto smielati sono. Sul serio uno di questi giorni morirò diabetica.
Entro nella mia auto sportiva e mi stiracchio.
-Prenderemo la settima, la sesta è sotto lavori ora my lady –dice l’autista
-Lascio a te –dico io tranquilla
Via gli occhiali, via le trecce e via il maglione ingombrante. Un veloce ritocco al trucco mentre l’autista mi porta verso casa e voilà ecco a voi la vera Penelope. Sono narcisista e lo dirò, sono parecchio sexy se me lo posso dire da sola.
Per metterla in maniera semplice, sono alta un metro e settantacinque, ho capelli castani che mi arrivano a metà schiena naturalmente mossi, labbra particolarmente carnose, pelle baciata dal sole, grandi occhi felini color cobalto, un naso dritto e piccolo, uno sguardo gentile e seducente, un fisico snello e slanciato, pancia piatta, fisico a clessidra con una quarta naturale e sedere da compagnia, lunghe gambe toniche…benvenuti nel mondo del se hai soldi, estetisti e coach puoi ottenere il fisico, viso e aspetto migliore senza chirurgo plastico involto! Certo è stato un supplizio andare attraverso ore di palestra, estetista e compagnia bella ma il risultato è una più che decente ragazza, se si parla di una mob character poi direi di avere un aspetto più che eccellente.
Sono narcisista ma hey, ci ho speso parecchio tempo e denaro su questo corpo, qualcuno lo deve apprezzare il frutto della mia fatica! E senza nemmeno diete assurde, se si hanno appuntamenti regolari in palestra due o tre volte alla settimana non è un problema mantenere la linea…il tutto se si ha soldi e tempo da perdere ovviamente. Ho una bicicletta ellittica, un macchinario per la corsa sul posto, pesi…in pratica una palestra in una delle stanze di casa mia. Ogni giorno un’ora almeno sulla bicicletta me la faccio e faccio più esercizi con il coach due volte a settimana, una volta era tre ma ora ho ridotto a due.
Mamma adora andare dall’estetista quindi anche quello una volta a settimana minimo mi tocca, le mie unghie sono naturalmente lunghe, non mi piacciono le cose finte, e di solito colorate in base al mio umore. In questo momento sono prive di colore, un semplice smalto trasparente sopra. Non avevo molta voglia di sceglierne uno l’altra volta ma con il gala di stasera mamma me le farà dipingere poco ma sicuro…
Nonostante ora sia molto superficiale, non ero così nella mia prima vita. Per essere precisa ero una ragazza nella media fino a diventare una vecchietta nella media prima di morire. Per me essere di nuovo giovane e con un corpo da Afrodite è qualcosa che non posso lasciare passare. Questo corpo è il mio templio. No alcol, no droghe, no fumo, no tatuaggi, no chirurgia plastica o interventi se non necessari, no sesso privo di protezioni…in molti potrebbero dire “no divertimento” ma hey, provateci voi a vivere a settant’anni con dolori di schiena, vista offuscata, tosse continua, ossa doloranti, problemi vari, tatuaggi ormai indistinguibili…non è per nulla bello eh. Inoltre se non ho voglia di farlo non voglio farlo. Il sesso nella mia vita precedente era parecchio deludente, la mia prima volta nell’auto del fidanzato dell’epoca che mi mollò due mesi dopo perché ero “frigida”, altri partner non decenti o infedeli o stronzi…se non mi sposo posso anche morirci vergine per quanto mi riguarda. Di certo non la voglio riperdere nell’auto del coglione di turno come molte altre mie coetanee in questa vita. Il gusto di voler fare sesso con qualcuno che hai già capito che è un idiota…
E al solito divago…
-Che ne dici di questo? –chiede mia madre mostrandomi l’ennesimo vestito da sera.
Il vestito che alla fine è stato scelto è un lungo abito da sirena, senza maniche con scollo a cuore, con un lungo spacco laterale sul fianco sinistro che arriva metà coscia, il vestito è di un opaco color oro con su ricami in oro più brillante e con piccole gemme. Ai piedi scarpe con il tacco nere con catene dorate e gemme a decorarle, vari gioielli in oro e una borsetta color oro ricoperta di brillanti. I capelli acconciati in morbide curve, un trucco leggero sul dorato con labbra rosso sangue, unghie dipinte di oro e sono pronta per la serata…
Mamma non potevi vestirmi più costosa vero?
La serata è come solito un grosso sforzo muscolare nel sorridere, rimanere sui trampoli e fingere che i figli dei ricconi qui non mi stiano fissando le tette o il sedere.
-Penelope vieni qui- mi chiama mio padre piano facendomi allontanare dal tavolo del rinfresco e posare il bicchiere di aranciata rossa che avevo in mano- tesoro vorrei presentarti il mio buon amico Jackson Steven Roberts.
Guardo l’uomo dai capelli grigi e occhi scuri e sorrido. La famiglia Roberts è l’unica che ha il nostro stesso potere- è un piacere conoscerla mr Roberts. Io sono Penelope Jade.
Lui mi sorride tranquillo- posso vedere perché la chiamano la gemma della famiglia Blair Jonny, è un piacere conoscerti Penelope.



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