Capitolo 7: Treat me like
a queen
C’è un posto che mi piace parecchio in questo mondo.
-Benvenuta…ah, my queen, è tanto tempo che non ci si vede –sorride
gentile il proprietario del bar.
Aidan Stephan Silver, capelli biondi e occhi argento,
ventiquattro anni e proprietario del bar “Silver Siren”.
L’ho incontrato all’inizio dell’anno accademico in un giorno
di pioggia e mi ha offerto una cioccolata calda finché non smetteva di piovere.
Da allora ho iniziato a venire qui durante i miei pomeriggi liberi, ovviamente
mantenendo l’aspetto che porto in Accademia.
Questo aspetto mi permette di giudicare meglio le persone ad
essere onesti.
-Cioccolata calda e foresta nera giusto? –chiede lui con un
sorriso
Io sorrido- grazie Aidan
-Questo e altro per la mia regina- sorride lui- com’è andata
oggi? Quella ragazza continua a molestarti?
-Non credo che molestare sia il giusto termine –dico io
-Uhm, ti segue ovunque, ti importuna, parla male di te, ti
aggredisce fisicamente di tanto in tanto…si direi che molestare è il termine
sbagliato. Quella ragazza continua a stalkerarti? –chiede lui
Io rido piano- nemmeno la conosci
-Ho avuto lo spiacere di incontrarla a dirla tutta- dice lui
-Davvero? Quando?
-Poco dopo i tuoi esami penso- dice lui…gli ho detto che
avevo esami?
-Davvero?
-Si, era con un biondino…uhm…
-Henrick Jack o Justin Thomson? –chiedo io ricordando che i
due sono abbastanza popolari come nomi che persino fuori dall’Accademia sono
riconosciuti, sono di due famiglie ricche infondo.
-Credo il secondo ma potrei sbagliarmi…era un idiota che le
sbavava dietro anche mentre lei parlava solo di come un altro ragazzo non la
filasse- dice lui
-Uhm…entrambi lo farebbero quindi…
-Allora uno vale l’altro no? –chiede lui servendomi la mia
bevanda- dopotutto se un uomo fa da zerbino a una donna del genere non vale la
pena venir riconosciuto come uomo non pensi?
-Anche vero –dico io- non capisco perché una donna vorrebbe
avere così tanti ragazzi intorno a lei, sembra solo complicato da gestire
-Concordo –dice lui- ma in questo mondo la poligamia è
parecchio diffusa e non vi sono leggi contro ciò.
-In ogni caso una donna di così facili costumi…- dico io
Lui sorride facendomi un occhiolino- per questo preferisco
ragazze come te my queen, serie, buone, gentili, belle e intelligenti. Che può
chiedere un ragazzo di più dalla propria partner?
Io rido- ma sentilo
-Dico solo il vero –dice lui con un sorriso bevendo un sorso
dalla sua cioccolata calda- quindi, come è andata con il tuo alunno?
-Ha superato gli esami –dico io
-Come c’era da aspettarsi infondo, eri tu a fargli da tutor,
mi sarei meravigliato se non avesse passato gli esami con te come insegnante-
dice lui
-Non sono così fantastica Aidan –dico io
-Nei miei occhi lo sei –dice lui- e so come sei con lo
studio quindi so che potresti insegnare qualsiasi cosa e chiunque sarebbe in
grado di capirla con te come tutor…beh quasi chiunque…
-Oh?
-Sono abbastanza certo che quella Alice non è in grado di
capire come superare qualcosa senza aprire le gambe a qualcuno quindi dubito
farebbe lo sforzo per provarci –dice lui tranquillo
Io scoppio a ridere- Aidan!
-Cosa? Non ho detto nulla di male io…- dice lui facendo l’innocente.
Io scoppio a ridere- sei…incredibile…
-Solo per la mia regina- dice lui contento- tra poco farai
diciassette anni vero?
Io annuisco. In questo mondo sei legalmente un adulto dai
diciassette, questo perché nel gioco Alice si sposa nel primo anno di Accademia
e quindi dovevano rendere tutto legale prima di averci critiche sopra. Per quanto
mi possa sembrare assurdo non mi dispiace essere legalmente adulta, sarà più
facile lavorare per papà e poter fare come mi pare.
-Vedrò di farti un regalo allora- dice lui
-Sai che non devi…- dico io
-Lo so, ma voglio. Dopotutto sei importante per me Penelope –dice
lui facendomi arrossire leggermente.
-Grazie…
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