Capitolo 5: Class vs trash

-Quindi tu mi darai lezioni? –ride il ragazzo di fronte a me.

Frederick John Noir, capelli neri, occhi castani, bel fisico, diciassette anni. Lui è un cantante, aspirante visto che non ha un contratto ancora, che ha avuto parecchi problemi con lo studio. Non è un cattivo ragazzo, ha solo un cattivo temperamento e non sa controllare la sua lingua. Il che gli è costata l’esclusione dalla sua band e la perdita di un’audizione quando questi si sono rivoltati contro di lui.

Ha talento ma deve lavorare sulla personalità.

-Cominciamo su –dico io aprendo i libri di fronte a lui nella biblioteca

-Hey non mi…

-Se non è per studio non voglio sentirti parlare- dico io indicandogli il problema che deve risolvere.

Per le varie audizioni ha saltato parecchia scuola, il che ora lo forza a fare i salti mortali per recuperare purtroppo e rischia la bocciatura. Qui entro in gioco io, sotto richiesta del professor Wolf.

-Queste cose non mi servono, quando sarò famoso io…

-Quando sarai famoso- dico io- potrai non studiare, ora non solo non sei sicuro di prenderlo quel contratto Frederick, ma sei anche a rischio di non poter andare in Università e farti una vita indipendente

-Ma…

-Ascolta. Il tuo sogno è il tuo sogno, ma non puoi buttare tutto al vento per un sogno- dico io- ho anch’io cose che mi piacerebbe fare al di fuori di questo posto, ma non ho intenzione di non avere una rete di sicurezza sotto i miei piedi. Quei cantanti che nomini tu erano già ricchi, che avessero o meno successo aveva poca importanza visto che avevano papino a pagare tutto, tuo padre è un avvocato di successo certo ma quanto è disposto a supportarti se non studi?

Lui rimane in silenzio.

-Pensala così –dico io- esci da qui con voti alti, presenti a tuo padre un contratto di successo e vivi il tuo sogno…però devi lavorare per quello

Lui annuisce- odio quando hai ragione Little Bunny

****

-Quindi…ventisette? –prova lui guardando la formula

-Bravo- dico io contenta- vedi che sai usarla quella testa per qualcosa in più rispetto a semplici canzoni

-Sai che sono ritardato –dice lui sollevato- pausa?

-E pausa sia- dico io

Sono il suo tutor da due settimane e devo dire che è meno pesante di ciò che credevo. Il ragazzo ha una memoria fantastica, dopotutto ricorda centinaia di migliaia di canzone e sa suonare otto differenti strumenti musicali.

-Ok voglio farti sentire una cosa- dice lui prendendo la chitarra dalla custodia

Devo ammettere che ha talento. Il suo stile è più da rock ma non è male nemmeno con canzoni più romantiche per certi versi.

-Che ne pensi?

-Che sei talentuoso –dico io

Lui sorride in imbarazzo- sei probabilmente l’unica a cui credo se me lo dice little bunny

Una cosa che apprezzo di lui è che nonostante non sappia quale sia il mio vero aspetto, non mi giudica per quello che ho in Accademia, anzi mi ha anche difeso da alcuni ragazzi pare. Il professor Wolf era entusiasta del cambio di condotta, pare che io sia una buona influenza.

-Oh Py! Eccoti- dice Alice

Giuro la denuncio per Stalker

-Questa di nuovo…- mormora irritato Frederick

-Mi devi aiutare! Henry non mi dà più retta! –dice lei

-Magari è perché scopi mezza scuola? –propone Frederick

-Oh Freddy non ti avevo visto –dice lei giocando con una ciocca di capelli

Lui la guarda male- era meglio così e non chiamarmi Freddy

-Sei così spiritoso

-E tu malata di mente- dice lui- va via, non ti vogliamo

-Ma…- lei ruota gli occhi maledicendo i bug di sistema e se ne va

-Quella è matta- dice Frederick

-Non preferisci quel tipo? –chiedo io

-Per piacere, l’aspetto non è tutto, è ciò che hai dentro che conta. Puoi essere la più bella del mondo e avere quel tipo di personalità. Preferisco una ragazza nella norma con un cuore e una personalità che attualmente sono decenti che una bionda senza cervello e le gambe troppo aperte- dice lui

-Sai una cosa? –dico io- se supererai con un buon voto il tuo prossimo esame ti farò un regalo

-Un…regalo? –chiede lui con un lieve rossore

-Si, quindi vedi di impegnarti ok? –dico io con un sorriso

Lui annuisce- fa…caldo oggi vero?

Io ridacchio. È adorabile…

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