WitchandAngel : Capitolo 24: Bitch you did not do that

Capitolo 24: Bitch you did not do that

Capitolo 24: Bitch you did not do that

Una cosa che si poteva fare nei duelli era usare il pieno dei propri poteri e della propria posizione sociale. Ciò significava che si poteva utilizzare qualsiasi cosa in proprio possesso, ergo anche risorse umane.
Ludovic non era completamente idiota, all’inizio voleva sfidarla da solo, aveva fuoco e aria come elementi e una decente abilità con la spada. Era cosciente che Primrose possedeva più elementi, anche se nessuno sapeva quali visto che si rifiutava a dirlo. In ogni caso il suo pensiero era che non potevano essere troppo forti.
Quando notò le ragazze sconfiggere i ragazzi con estrema facilità però decise di cambiare il gioco.
Era un principe per questo…
-Spero non ti dispiaccia avere contro qualche amico Primrose –rise Ludovic mentre soldati armati entrarono al suo fianco.
Kyle si alzò- questo non vale!
-Nelle regole vi è scritto qualsiasi potere di nostra proprietà- disse Ludovic- di mia proprietà è anche l’esercito della corona…
-Allora anche Primrose può ottenerlo- disse subito Kyle- come mia fiancé può prendere il mio…
-Non è di sua proprietà –disse Ludovic- non può usarlo.
-Il principe Ludovic ha ragione- confermò il giudice della gara con un’espressione di chiaro sconforto. Era inutile negarlo, a occhio esterno quello era barare.
Primrose sorrise- va bene…se lui userà i soldati allora chiedo di poter usare ogni mio potere a mia scelta…di norma direi tutti ma…non vale la pena strafare con chi è più debole di te.
Ludovic la guardò- sei sempre la solita ragazzina testarda, se non mi avessi causato così tanti problemi tutto sarebbe andato per il meglio…
Primrose lo ignorò mettendosi nell’arena. A differenza delle ragazze, Primrose indossava un abito molto elegante sul rosso e pareva priva di armatura. L’abito era lungo, a differenza delle gonne corte delle altre ragazze, e non sembrava facile muoversi dentro di esso.
-Carica! –disse Ludovic
Alcuni arcieri mossero i propri archi e tirarono le frecce
Primrose sospirò seccata e mosse la mano. Le frecce vennero infuocate, girate con l’elemento di aria e rispedite al mittente che fatico a schivarle. Mosse la mano e alcuni soldati vennero imprigionati da grosse liane, radici, ghiaccio, catene di metallo o semplicemente continuavano a cadere sul terreno bagnato dall’acqua. Quando alcuni di loro provarono ad usare del fuoco, l’acqua dell’elemento di Primrose spegneva i loro attacchi.
Era un semplice gioco in realtà: fuoco batte terra, terra batte aria, aria batte acqua, acqua batte fuoco. Metallo batteva ghiaccio e viceversa. Buio e luce battevano tutti e si battevano a vicenda.
Più abili si era con quell’elemento più possibilità vi erano di battere anche un elemento che aveva il vantaggio sul proprio.
Se loro usavano fuoco, Primrose usava Acqua, luce o buio, se loro usavano metallo, lei usava ghiaccio. In un paio di giri fu chiaro che lei aveva ogni singolo potere possibile e l’allerta di Ludovic salì di livello.
-Alla faccia dell’indifesa ragazzina –disse Ludovic- mi pari perfettamente in grado di difenderti
-Quindi non dovrei difendermi quando tu decidi di attaccarmi? –chiese lei seccata
-Non farmi diventare cattivo Primrose. Sei tu la causa di tutto questo –disse Ludovic
-Sai cosa Ludovic…mi hai seccato –disse lei togliendosi un bracciale regalatole da Kyle. Era stata una richiesta di lei di avere un bracciale fatto con palline di ferro invece che gemme. Ruppe il bracciale e lanciò le perline di ferro per l’arena. Centinaia di piccole parti in ferro rotolarono di qua e di là. Lei mosse la mano e dei cerchi magici si attivarono solo…non erano magici.
-Alchimia…- disse uno dei pochi Alchimisti presenti- la principessa può usare l’Alchimia?!
Dalle perline nacquero soldati di ferro alti due metri e parecchio armati. Non erano un basso livello alchemico quello, erano così tanto dettagliati che persino i più anziani alchimisti li osservavano con meraviglia.
-Tu…puoi usare l’Alchimia!? –chiese Ludovic incredulo- da quando!?
-Da sempre –disse lei tranquilla e poi rise- pensavi che avrei detto che posseggo tutti gli elementi o che sono un’Alchimista a qualcuno che mi voleva solo sfruttare? Nessuna di noi è debole o incapace Ludovic, comportarsi come tale è più semplice, se siamo considerate inutili verremo messe da parte e come avevamo pensato, voi non avete avuto modo di obbiettarvi alla cosa ne vi siete curati prima di bloccarci con voi…se siete stupidi non è colpa nostra.
I soldati indietreggiarono di un passo ma Ludovic attivò i propri poteri- carica!
Primrose sospirò- finiamola di giocare…
La ragazza mosse una mano creandosi una sedia con un albero e sedendosi sopra calma mentre i propri giocattoli avanzavano. La potenza di soldati non vivi fu tremenda e quelli vivi furono costretti ad arrendersi e ringraziare che Primrose non voleva prendere le loro vite come consolazione per averla attaccata. La vittoria fu di Primrose che non si era nemmeno alzata dalla sedia che si era creata per l’incontro vero e proprio e che aveva chiarificato a tutti una cosa.
Se sarebbe diventata l’Imperatrice, le armate e potenza dell’Impero sarebbe aumentata di molto.
Ludovic la guardò- perché…tu mi ami…
-Ami? –chiese lei divertita- non ti ho mai amato Ludovic. Ma in nome di qualsivoglia amicizia avessimo prima che tu diventassi un completo stronzo ho evitato di usare il mio vero potenziale di attacco…
-Il tuo vero… -iniziò lui
Lei sorrise- non dirmi che pensavi che noi fossimo così deboli? Solo perché un livello del genere può battervi, non vuol dire che quello sia il nostro vero livello. Per dirne una questo per me è stato un gioco da bambini…ero con questo livello quando avevo tre anni Ludovic, se siete deboli non è colpa mia…con permesso, ho di meglio da fare che sprecare tempo con un moccioso che si crede un uomo…
Ludovic guardò Primrose muovere la mano e ritrasformare i soldati in perline che ritornarono al suo polso come bracciale e la ragazza si allontanò con calma verso l’uscita dell’arena mentre l’annunciatore e il pubblico stavano andando fuori di testa.
Purtroppo quello era solo l’inizio…



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