WitchandAngel : Capitolo 28: Love Declaration

Capitolo 28: Love Declaration




Capitolo 28: Love Declaration

Iris si stava divertendo al suo compleanno. Era stata una bella serata e per una volta era una serata priva di troppe emozioni.
Iris era il centro dell’attenzione e tutti erano molto contenti per lei, o erano bravi a fingere di esserlo.
I regali erano stati tutti costosi, infondo lei era la futura Arciduchessa Dragon, moglie dell’uomo più potente dell’Impero la cui famiglia avrebbe ottenuto non uno ma quattro Arciducati, i suoi figli erano sistemati a vita prima ancora di nascere.
L’Imperatore sorrise e fece per andare a fare un discorso ma venne bloccato da Wolfe che se lo trascinò nella stanza accanto e trascinò anche il Primo Ministro dietro.
-Che sta succedendo? –chiese una delle dame presenti
-Non vorrà annullare il fidanzamento vero? –chiese un’altra sorridendo
-Beh infondo Iris è una raga…- un coltello si conficcò nel muro accanto alla lady che stava parlando e Iris sorrise angelicamente giocando con un secondo coltello.
-Tesoro –la riprese il padre
-Wolfe ha detto che posso uccidere chi mi pare e piace- rispose lei cosa che fece gelare il sangue di tutti.
Wolfe che la lasciava? Non ci credeva nessuno.
-Lobelia –chiamò l’Imperatore di corsa e trascinò la moglie via dalla sala
-Ora mi sto preoccupando –disse Kyle- An rimani con Iris, controllo che succede
-Sarà un’allerta di guerra- disse uno degli Arciduchi presenti
-Probabile- disse Jeremy- è il compleanno di Iris quindi non vorrà fare scene e creare caos
Non proprio…aveva ogni intenzione di creare caos ma non per guerra…
Dopo poco Richard uscì dalla stanza parecchio contento con Lobelia al braccio e un Kyle sorridente. Wolfe era tranquillo come sempre e come sempre era impossibile leggere cosa stesse pensando.
-Voglio congratularmi in questo meraviglioso giorno con Iris Lisianthus Rosenheart –disse Richard alzando il bicchiere- una meravigliosa dama che diverrà una meravigliosa Arciduchessa per l’Arciduca Wolfe Draco Dragon!
Quando Iris notò il nome in mezzo alzò un sopracciglio ma non chiese, magari aveva deciso di aggiungersi un nome, non sarebbe stata la cosa più assurda fatta da Wolfe.
Un giro di applausi partì come sempre.
-Inoltre ho il piacere di annunciare… -iniziò Richard ma venne zittito da Wolfe che si avvicinò al centro della sala. Nel centro esatto dove Iris era e dove due anni prima Ludovic provò a lasciarla.
Di nuovo la scena si ripeté nella mente di tutti. Di nuovo si era formato un cerchio intorno ai due e nessuno sapeva bene come reagire alla cosa.
-Oh no la lascia- disse una delle nobildonne
-Nessuno lascia nessuno qui! –disse Wolfe zittendoli
-Sta solo facendo un discorso calmi- disse Jeremy seccato dai gossip di questi dannati nobili.
-Iris- disse Wolfe chiedendole la mano sinistra e lei gliela diede leggermente confusa- la prima volta che ti ho incontrato eri appena nata ed eri in braccio a tua madre. Ricordo che mi dissero che sembravi poco reattiva ai suoni e tutti erano preoccupati per te, eppure quando entrai nella sala e dissi una parola ricordo di aver visto i tuoi occhioni girarsi verso di me e ti ho visto sorridermi. Ti regalai un peluche di un lupo nero che so che hai ancora con te e ricordo che in una lettera l’Arciduchessa mi disse che fu “Wolfe” la tua prima parola. Quando ho visto il tuo futuro ho decido fin da subito di mettermi a lavoro per poterti permettere di uscire da quella relazione senza dare a Ludovic nessun tipo di libertà. Per questo motivo solamente ho lavorato così tanto per essere un Duca, che poi io sia salito a questo titolo che porto ora per me al tempo non importava. Il primo ricordo che ho avuto in questa vita eri tu e il mio unico desiderio fin da quando sono venuto in questo mondo è stato sempre proteggerti da tutto e da tutti. Possiamo dire che ho deciso di spendere il resto della mia esistenza al tuo fianco nel secondo in cui ho avuto coscienza, anche se al tempo pensavo sarei stato solamente un consigliere e mai un amante. E devo dirlo, avevo intenzione di nominarti mia erede ma diciamo che qualcuno è riuscito a farmi firmare il foglio per diventare il tuo fiancé quindi credo sia un po’ inutile ora…- lei rise piano- il mio obbiettivo non cambia, cambia solo come lo porterò a termine. Voglio proteggerti, voglio amarti e voglio spendere il resto della nostra vita insieme. Voglio essere un uomo che i nostri figli possano guardare con orgoglio e un marito che possa renderti la donna più felice di questo mondo per questo…- quando Wolfe si mise in ginocchio davanti a lei tutti furono stupiti. Wolfe non si era mai inginocchiato davanti a nessuno se non per prendere il titolo nobiliare successivo o un premio o una ricompensa e anche allora non era una cosa che davvero sembrava metterlo in ginocchio. Gli occhi di Iris si illuminarono quando lo fece però perché nel mondo da cui lei veniva c’era solo un gesto che poteva fare in una situazione del genere, un gesto che in quel mondo non esisteva perché era un pezzo di carta che lo faceva per loro. Wolfe tirò fuori una scatolina nera, lasciò la mano di lei e la aprì- Iris Lisianthus Rosenheart, vuoi sposarmi?
-Sì! –disse lei saltandogli al collo e dandogli un bacio
Era una scena che commosse particolarmente i presenti. Wolfe era già il suo futuro marito e non aveva nessun bisogno di fare nulla a riguardo ma quel gesto era una dichiarazione pubblica del suo desiderio di sposarla. Non era un annuncio, non era un pezzo di carta, era un gesto del cuore ed era anche l’unica volta che qualcuno l’aveva visto scendere in ginocchio davanti a qualcuno in trentadue anni da quando era entrato nell’Impero, e all’epoca aveva sei anni.
Iris si decise di smettere di stritolarsi Wolfe e guardò l’anello, cosa che la commosse ancora di più se possibile e voleva davvero scoppiare a piangere e non solo avere gli occhi lucidi di felicità come ora. Era un anello poco vistoso il suo, al contrario di ciò che tutti si aspettavano, ma quando videro l’incisione potevano dire che era più pregiato di qualsiasi diamante. Era noto come Wolfe fosse chiamato il “lupo dell’imperatore” e che il suo simbolo fosse un lupo, quando videro l’anello di oro bianco con su incisi da un lato due lupi che ululavano e dall’altro un branco di lupi che correva era chiaro il significato. I due anelli erano identici, uno leggermente più grosso per Wolfe e uno più piccolo per Iris. All’interno dell’anello di Iris vi era un nome inciso “Iris Lisianthus Dragon”, all’interno di quello di Wolfe vi era “Wolfe Draco Dragon”.
Wolfe tolse l’anello di Iris dalla scatola e glielo mise alla mano sinistra, gesto che lei fece anche per lui prima di risaltargli al collo e non mollarlo per il resto della serata.
-Ora puoi fare l’annuncio se vuoi Rich –disse Wolfe contento che Iris avesse accettato, non gli pareva corretto non farlo ed era anche leggermente nervoso sulla risposta anche se sapeva che avrebbe detto di sì.
-Come posso fare un annuncio dopo quella scena!? –chiese lui semi-piangendo- ma guardalo quello che dice che non è romantico! Dannazione…
Wolfe ridacchiò mentre la sua reputazione era salita di parecchio con chiunque avesse assistito alla scena, dopotutto quale uomo aveva mai dichiarato la propria lealtà a una donna in una situazione così pubblica?
-Beh…- disse Richard- non che questo possa aumentare l’emozione della serata ma ho il piacere di annunciare che Wolfe ha finalmente ceduto alla mia richiesta- alla confusione di tutti Richard sorrise- sono lieto di annunciare che Wolfe Dragon è stato adottato da me e mia moglie sotto il nome di Wolfe Draco Dragon, portando ora il titolo nobiliare di Arciduca Imperiale!
Iris si girò a guardarlo- tu…
-Non potevo lasciarti sposare un semplice Arciduca no? –chiese Wolfe
-Cosa farai dopo l’Imperatore? –chiese scherzando qualcuno
-Nah troppo lavoro, ho già ritirato la mia candidatura prima ancora che questo potesse pensarci a mollarmi il lavoro –disse Wolfe guardando Richard
Kyle scoppiò a ridere e sorrise- Primo Ministro?
-Ne parliamo quando diventi Imperatore te- disse Wolfe- guarda te se mi vogliono fare lavorare…
Iris ridacchiò mettendogli le braccia intorno al collo mentre lui la teneva in braccio.


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