Capitolo 8: I wish you
were here
La prima parola che Iris disse fu, a sorpresa di tutti,
“Wolfe”. La cosa avrebbe dovuto creare dispiacere nel padre e nella madre che
avevano perso contro un perfetto estraneo ma nessuno dei due era infelice della
cosa. Il padre di Iris idolatrava Wolfe e la madre di lei aveva già pianificato
di tentare un fidanzamento tra i due. Purtroppo però la lettera di proposta dal
re arrivò prima e la donna dovette acconsentire, dopotutto Wolfe non aveva lo
stesso rango loro e purtroppo avevano già un erede maschio quindi sposarlo
nella famiglia era infattibile, alla fine decisero di acconsentire al
fidanzamento con il principe, anche se alla fine nessuno dei due era felice
della cosa.
-Un giorno –disse l’Arciduchessa- se Wolfe Dragon chiedesse
nostra figlia come moglie…dovrai acconsentire…
-Tesoro- disse l’Arciduca guardando la moglie sul letto di
morte
-Se Iris si innamorasse di lui, fa tutto ciò che è in tuo
potere per assicurarti che Dragon sia il cognome che avrà…voglio vederla
felice…va bene?
Lui annuì- te lo giuro…farò ciò che posso…
Lei gli sorrise- ti aspetterò dall’altro lato…vedi di farmi
aspettare parecchio…
Lui annuì baciandole la fronte- starò con i nostri figli
finché non gli servirò più…aspettami…
Lei chiuse gli occhi piano.
L’Arciduchessa Rosenheart si spense al secondo anno di vita
di Iris. A sorpresa di tutti la bambina fu molto più comprensiva della
situazione del fratello maggiore. Nel cuore della notte, dopo la sepoltura
della madre, andò dal padre per stringerlo in un abbraccio. Le lacrime che l’Arciduca
stava trattenendo caddero piano mentre stringeva la propria bambina.
Il giorno dopo l’Arciduca pensò a come iniziare una
relazione di amicizia con Wolfe, così che potesse in futuro pensare a come
diavolo realizzare la richiesta della moglie, problema fu che una guerra era
scoppiata. La guerra durò otto mesi, il problema era che altre guerre
iniziarono in successione ravvicinata, al punto che Wolfe era tornato si e no
dieci volte nella capitale e per meno di due mesi ogni volta e questo nel tempo
di sette anni. Già. Sette anni di guerra. A quel punto l’Arciduca iniziò a
credere che glielo stessero facendo apposta. Nel mentre la figlia stava riportando
il suo scontento per il principe, quel moccioso di sette anni in qualche modo
era già diventato insopportabile per la sua dolce e delicata bambina che
continuava a riportare orribili notizie sul proprio fiancé.
-Non verrà –disse il maggiordomo
-Stiamo scherzando!? Lui è il futuro marito! Deve
accompagnare mia figlia a questo genere di eventi! –disse l’Arciduca
Iris si copri il viso con il proprio ventaglio, poteva avere
qualcosa a che fare con l’assenza della presenza del principe…cosa? Lei aveva
solo accidentalmente fatto sparire la lettera di invito e aveva fatto sì che il
padre mandasse una lettera di conferma all’ultimo momento…il fatto che nessuno
avesse capito perché in sette anni quelle lettere erano misteriosamente sparite
era preoccupante ma non di suo interesse.
-Non importa papà. Andrò con Jeremy –disse la bambina
tranquilla con un sorriso sul viso
-Mi spiace tanto tesoro, manderò una lettera di proteste al
re! Quel dannato moccioso, nemmeno sposato e già si crede chissà chi…- brontolò
l’Arciduca
-Iris non ti preoccupare ok? –disse Jeremy offrendole una
mano- avrai sempre me e papà
Lei sorrise tranquilla- grazie fratellone
-La mia Iris è una tale perfezione…non avrei dovuto
acconsentire a quel dannato fidanzamento –disse il padre
-Per chi è questo evento? –chiese poi al padre nella
carrozza Iris disinteressata
-Ah, è per celebrare Lord Dragon, il suo rango è salito a
Gran Principe in meno di dieci anni, per la precisione mia cara, lui era
diventato un Principe poco prima della tua nascita- disse l’Arciduca con
orgoglio nella voce
-Wolfe Dragon…- ripeté Iris, quel nome era qualcosa che la
interessava parecchio…dopotutto non era un personaggio di quel mondo, lo
avrebbe saputo altrimenti…
****
-Siete bellissima lady Rosenheart, un peccato il principe
non voglia venire ad accompagnarla- disse una nobildonna con un tono dolce ma
con chiare intenzioni di deriderla.
Iris sorrise tenendo il ventaglio di fronte alle sue labbra
aperto. Quella sera indossava un lungo abito rosso sangue con un corpetto
dorato e i bordi della gonna coperti da un pizzo di oro. Il vestito era a
maniche lunghe e lasciava le spalle scoperte. Indossava scarpe di oro e vari
gioielli, era anche leggermente truccata come consuetudine di quel tempo e i
tacchi che doveva portare la stavano già infastidendo- oh my…così mi farete
arrossire…
Era davvero tentata di far fuori mezza sala…
Dopo la centesima donna uscì sul balcone lontano da occhi
altrui- non c’è la faccio più…
Sentì gli occhi farsi lucidi. Non stava sopportando più
quella vita, voleva tagliare i rapporti con quel dannato principe al più presto
e se pensava a cosa l’aspettava…
-Nessun ragazzo vale la pena di ricevere le tue lacrime –disse
una voce maschile che le fece salire dei brividi molto piacevoli. Quando si
girò ciò che vide fu un uomo dai occhi rosso sangue con tracce di oro, capelli
neri, un fisico che persino quell’uniforme non poteva nascondere e in una
parola? Parecchio sexy.
Che cazzo non poteva doversi sposare lui invece di quel
moccioso?
-Mi spiace…ehm…-disse lei notando che si era bloccata a
fissarlo- io sono…
-Iris Lisianthus Rosenheart- disse l’uomo tranquillo- ci
siamo incontrati sette anni fa
Lei lo guardò curiosa, conosceva ogni singola persona che
aveva partecipato quel giorno.
-Ti regalai un lupo nero –disse lui divertito dalla
curiosità della ragazza, si avvicinò alla ringhiera. Anche se quello era il suo
party, nulla di intrigante avveniva se non il desiderio di ammazzare tutti…e
non poteva ancora farlo purtroppo.
-Il lupo fatto a mano! –disse lui subito ricordando quel
peluche che tuttora teneva con sé. Era un regalo importante perché le ricordava…-
lei è il Gran Principe Wolfe Dragon?
Wolfe fece un inchino, cosa che non faceva per nessuno,
nemmeno Richard- al suo servizio…
Lei ridacchiò piano- è un piacere conoscerla- sorrise lei
alzando piano la gonna per fare un inchino.
Lui sorrise tendendole una mano- non sono un tipo che ama
ballare ma…permette principessa?
Lei ridacchiò- sarebbe un piacere
La sua mano era parecchio più piccola rispetto a quella di
Wolfe ma in qualche modo la cosa non la turbava. Con la musica che proveniva
dalla sala i due ballavano al chiaro di luna. Wolfe sorrise- il rosso le dona
parecchio lady Iris…
Lei sorrise piano- anche a lei lord Wolfe…
Nessuno ballava con Wolfe, nessuno oltre pochi amici vicini
lo chiamavano Wolfe o lord Wolfe, nessuno riceveva complimenti da Wolfe…
-Dunque…ho saputo che lei è la fiancé del principe…- iniziò
Wolfe
-Lo so cosa stai per dire…non sono adatta a essere la sua
fiancé e…- iniziò lei
-Hai ragione- disse Wolfe facendola ruotare piano e puntando
i suoi occhi in quelli della ragazza.
Iris era stupita, quelle era la prima volta in cui qualcuno
le diceva in faccia senza malizia che non era adatta. Era…quasi rassicurante
però come l’aveva detto Wolfe- io…
Wolfe la guardò seriamente- quel ragazzo non è nulla se non
cattive notizie. Non innamorarti di lui lady Rosenheart, ti porterà solo a
provare dolore in futuro.
-Cosa…- lei lo guardò stupito, era la prima volta che
qualcuno le diceva qualcosa di negativo sul principe- perché…
Wolfe le sorrise, una cosa che lei sapeva meglio di tutti
quanto raro fosse, un sorriso dolce e complice che nessuno aveva mai visto, un
sorriso solo per lei- perché tu sei una dea e lui è qualcosa di inferiore
persino ai vermi. Dimmi daresti mai qualcosa di prezioso a qualcosa che non
merita nemmeno il diritto di respirare? È solo ovvio che io dica ciò, Lady
Rosenheart. A mio parere vali più di quanto lui potrà mai valere nella sua
intera esistenza. Non badare ai suoi complimenti, non farti abbagliare dal suo
aspetto e analizza ogni sua parola perché se non lo farai in futuro soffrirai
moltissimo…
Iris lo guardò stupita, era noto come il lupo
dell’Imperatore avesse capacità di prevenire eventi così distanti dall’accadere
che sembrava quasi avesse la possibilità di vederlo il futuro. Le sue
intuizioni erano così precise che l’Imperatore ormai gli dava carta bianca,
avrebbe potuto uccidere mezzo popolo e nessuno avrebbe detto nulla perché era
certamente per un buon motivo che l’aveva fatto. Avere una conversazione del
genere era…era davvero un’occasione che valeva più di ogni cosa che Iris aveva
mai ricevuto da qualsiasi nobile. La stava avvisando che il principe, il suo
fiancé, l’avrebbe ferita e che doveva stare attenta…se lui diceva ciò lei di
certo non avrebbe finto nulla, sarebbe stata attenta. Doveva ammettere però che
il suo cuore aveva perso qualche battito quando le aveva fatto quei
complimenti, doveva ringraziare la scarsa illuminazione del balcone che celava
le guance rosse o si sarebbe resa ridicola. Certo Lord Dragon era più vecchio
di lei e di norma non avrebbe MAI reagito a un complimento di qualcuno dell’età
del Lord ma…ma Lord Dragon non faceva il lecchino di nessuno. Era così schietto
che aveva più volte contraddetto l’Imperatore di fronte a tutti, così deciso
che nessuno aveva modo di bloccarlo dal commentare su qualcosa e quando una
donna cercava complimenti era immediato il suo disgusto o evitava di
complimentarla di proposito, spesso dicendo ciò. Avere dei complimenti da lui
era come venir elevata al di sopra di ogni altra donna. Persino l’Imperatrice
non aveva mai ricevuto complimento per il suo aspetto da Wolfe Dragon, era
parecchio felice per la cosa a dirla tutta- ok…starò attenta al principe…
Wolfe le sorrise- bene…ma so già che ti metterà in pericolo
in futuro…per questo tieni questa sempre a portata di mano.
Iris sentì qualcosa venirle messo in mano. Si erano fermati
un secondo dal ballare e Wolfe fece un inchino, non dandole il tempo di
reagire- quando sarai in pericolo mostra ciò che ho dato e verrai aiutata. È
stato un piacere ballare con lei Lady Rosenheart, spero di poterla rivedere in
futuro.
Iris lo guardò rossa farle un bacia mano e andarsene con un
passo impavido. Si posò una mano sul petto e poi si toccò le guance in fiamme-
oh andiamo Iris ricomponiti!
Aprì piano la mano per vedere cosa gli aveva dato e gli
occhi le si illuminarono. Era una catenina d’argento molto semplice con un
ciondolo che dall’aspetto non era parecchio costoso ma per lei fu ancora più
prezioso di qualsiasi collana o bracciale avesse mai ricevuto. Era un anello
nero con orecchie da lupo e da lì pendeva una coda folta, al centro dell’anello
pendeva una campanella di oro con contorni rossi. Era piccolo come ciondolo ma
era meraviglioso per lei. Aveva un fascino unico e non aveva mai ricevuto
qualcosa del genere. Fece pendere il ciondolo dalle sue mani e un dolce suono
dalla campanella si poteva sentire. Quel suono era come la voce di Wolfe per
lei, la rilassava e faceva sentire al sicuro. Non poteva metterla come collana
o le persone avrebbero fatto domande ma…poteva renderlo un bracciale e in caso
di bisogno avrebbe solo fatto pendere il bracciale dalla sua manica…
Sorrise stringendo il ciondolo e legandolo poi velocemente
al polso e assicurandosi che non si notasse.
-Ah Iris- disse il padre avvicinandosi- non ti vedevo più e
mi iniziavo a preoccupare. Per fortuna Lord Dragon mi ha notato in panico e
consigliato di andare al balcone. Ti sentivi poco bene?
-Ora sto bene- sorrise lei più allegra che mai. L’arciduca
la guardò stupito, non vedeva quel tipo di sorriso da prima che la moglie
morisse, vedere la figlia felice era…- ho ballato sai papà?
-Con chi? –chiese lui intuendo che era quello il motivo
della contentezza della figlia- il principe non è presente no?
-Questo resterà un segreto –disse lei- ma parlando di altro,
che ne pensi di Lord Dragon?
-Che è un eccelso uomo –disse subito il padre- un orfano che
ha lavorato la sua via con incredibile talento e lealtà alla corona imperiale.
Non hai idea di quanto il tuo vecchio ammiri quell’uomo piccola mia, se fossi
stata un po’ più grande e il principe non fosse stato intorno, avrei fatto i
salti mortali per averlo come genero.
-Salti mortali? –chiese lei
-Lord Dragon è molto popolare tra le donne- disse l’uomo- ma
le rifiuta tutte, non balla nemmeno con l’Imperatrice e non complimenta nessuna
e…perché quel sorriso?
Iris tentennò, parte di lei voleva mantenere tutto qualcosa
di suo ma voleva anche vantarsi della cosa con il padre che la coccolava
sempre. Infondo non era un complimento a lui che Lord Dragon aveva modi dolci
con la figlia? –ero con Lord Dragon prima, mi ha trovata a piangere e mi ha
tenuto compagnia per un po’
L’Arciduca per poco non ebbe un colpo- eh…e come è andata?
-Abbiamo ballato e mi ha anche complimentato –disse lei
contenta- ha anche suggerito di non fidarsi del principe mio fiancé
-Non fidarsi? –chiese il padre ora serio e composto- perché?
-Non lo so, ha detto solo che devo stare attenta al principe
e di non fidarmi di lui…papà perché non provi a parlare con Lord Dragon? Io
starò con mio fratello nel mentre- disse Iris
-Come se potrei avvicinarmi così! –disse lui in ansia. La prima
volta che gli parlò era per disperazione per la moglie, poi era sempre stato un
tacito saluto o Wolfe ad avvicinarsi.
Iris sorrise- ha detto che papà è un nobile di cui dovrei
essere fiera di essere figlia, che ha molti punti di onore sai? Non credo avrà
problemi a parlare con te.
L’Arciduca tentenno ma poi annuì- ti porto da tuo fratello
e…proverò a parlargli
Iris sorrise seguendolo nella sala e notando subito Lord
Dragon vicino all’Imperatore, notò dov’era il fratello e guardò il padre- vai
su, io vado da mio fratello.
L’Arciduca annuì e si mosse provando a essere il più
elegante possibile.
***
-Ehm…posso? –chiede una voce a me nota. Mi giro per guardare
il biondo dagli occhi blu Jonathan Von Rosenheart, padre di Iris. È un uomo che
dal gioco a ora continuo a rispettare sempre di più devo ammetterlo.
-Oh Wolfe lui è…- inizia Richard
-Arciduca Jonathan Von Rosenheart, condoglianze per vostra
moglie ma devo dire che avete avuto la fortuna di avere due gemme di figli
–dico io facendo un cenno di inchino con il capo.
Rich mi guarda come se fossi matto, non sono mai cortese di
norma e questo è stato notato da tutti nella sala, ovviamente.
Jonathan si riprende subito e fa un cenno di inchino con il
capo- è un onore conoscerla Lord Dragon
Per ora sono un Gran Principe, ergo inferiore a lui di
rango, ma lo stesso si mostra cortese. Come c’era da aspettarsi da un uomo come
l’Arciduca! Come sempre quella famiglia è una meraviglia!
-Non c’è bisogno delle onorificenze Arciduca- dico io-
infondo sono di rango inferiore al vostro
-Come se ti fossi mai dato problemi al mandare qualche re a
quel paese…- Richard sai che ti sento vero? Non serve mormorare quando sei
vicino eh
L’Arciduca sorride sollevato- ho saputo che ha parlato con
mia figlia…
-Un’amore di lady –dico io non curandomi se qualcun altro
sente, anzi se sentono è meglio guarda- non credo di aver mai visto una lady
meglio educata di lei, è sia cortese che modesta ma non è una bambolina priva
di cervello come molte altre nobildonne che ho avuto lo spiacere di dover
intrattenere…
-Ohi Wolfe, ti si sente –dice Richard ridendo ad alta voce
Ignoriamolo va- è davvero intelligente e furba per la sua
età, quando sarà un’adulta sarà di sicuro una bellissima lady e avrà una buona
testa sulle sue spalle su questo posso metterci la mano sul fuoco
L’Arciduca sorride con orgoglio, quasi stessi complimentando
lui, e posso vedere con la coda dell’occhio altri nobili guardare con invida
l’Arciduca e le lady guardare con sentimenti misti Iris. Se io dico in questo
modo è di sicuro vero, questo è ciò che il regno crede…oh beh, Iris sarà la più
bella delle lady in futuro- Lord Dragon è troppo gentile
Io muovo la mano- ma che gentile? Sono solo sincero, gli dei
l’hanno baciata con una figlia di talento, se le mie idee sono corrette, avrà
più elementi in futuro e sarebbe il caso di aiutarla a imparare come gestirli o
rischierà di farsi male. Ha parecchio mana e in futuro persino io potrei aver
problemi a batterla in duello
Rich il tuo sguardo fa male…
L’intera sala sta guardando stupita Iris, nessuno mi ha mai
nemmeno sfiorato in duello, se dico questo è qualcosa di valore.
L’Arciduca annuisce subito- m…metterò subito mia figlia
sotto un istruttore…
-Se posso le consiglierei io chi darle come istruttore- dico
io
-Ovviamente! –dice subito lui
Io sorrido- allora manderò una lettera domattina con le
informazioni di questa persona. Devo avvisarla che l’aspetto che ha e le sue
qualità sono acqua e fuoco e non è ancora…noto diciamo…ma se lo sponsorizzerà
sarà di certo facile per lui diventare un ricercatore di grande importanza.
Stavo giusto pensando di sponsorizzarlo io stesso se necessario ma è un ragazzo
di orgoglio, non accetterà la sponsorizzazione senza ripagare in qualche modo,
istruire sua figlia può essere un’ottima scusante…sempre che lei voglia seguire
il consiglio di…
-Aspetterò con ansia la sua lettera- dice subito
l’Arciduca…è un mio fan forse?
Rich mi guarda- perché non me lo hai presentato questo
istruttore?
-Perché tuo figlio e Lady Rosenheart sono su due livelli
diversi di potere e con il carattere che hai lo spaventeresti a morte Rich-
dico io tranquillo
Rich mette il broncio e borbotta qualcosa come un “se avevo
una figlia femmina sarebbe stato diverso” o una cosa del genere…ignoriamolo.
-Se posso- dice l’Arciduca con un sorriso- vorrebbe venire
qualche volta a casa nostra? Mio figlio è un suo gran ammiratore
-Jeremy Von Rosenheart eh? –chiedo io- uhm…in futuro potrei
chiedere di addestrarlo io stesso…- alle mie parole noto che l’Arciduca si è
illuminato- ha un talento naturale per la spada…magari dopo che finirà
l’Accademia
-Sarebbe perfetto! –dice l’Arciduca
Io annuisco- sempre che suo figlio voglia, so che già fa
così ma cerchi di renderli indipendenti dalle scelte altrui, i genitori non
sempre possono proteggere i propri figli ed è il caso che loro sappiano pensare
per loro stessi.
L’Arciduca annuisce- va bene. Ma credo che Jeremy accetterà
l’idea…per la visita…
-Ah per quella dovrò passare temo –dico io- scoppierà una
guerra a breve e non sarò disponibile, mi dovrà scusare
-Certo –dice l’Arciduca- una…guerra?
-Una guerra? –chiede Rich
-Il lato est, il grassone proverà a ribellarsi- dico io
tranquillamente- ho già le truppe pronte
Rich annuisce- lascio a te come sempre allora, potevi
dirmelo però
-Volevo ma mi hai rotto le scatole con cosa dovevi regalare
a tua moglie- dico io
-Se capisci mia moglie meglio di chiunque altro non è colpa
mia! –dice Rich
-La prossima volta ti lascio friggere nel tuo olio –dico io
tranquillamente posando il bicchiere- ah Arciduca
-Si? –chiede lui
Abbasso il tono della mia voce e attivo la magia per
silenziare e distorcere ciò che dico per l’esterno- le consiglio di tagliare
ogni rapporto con la famiglia del Barone Forest, quella del Visconte Wood,
quella del conte Jackson, quella del cavaliere ereditario Sword, quella del
Marchese Ream e che smetta di usufruire i servizi della associazione mercantile
di Brown. Ah se possibile le chiederei di supportare il terzo figlio del Re
BlackSoul in segreto anche. E…avvisi suo figlio di fare attenzione a una
ragazza di nome Violet Blanche in futuro…
-Ok…ma perché? E poi il principe Ludovic è il fiancé di mia
figlia –chiede giustamente lui. Non posso dirgli che sono i Love Interest e
l’eroina che rovineranno la vita della figlia…ma…
-Perché faranno del male a sua figlia Iris- dico io diretto-
sua figlia non sarà mai la moglie del primo principe, lui la lascerà per Violet
Blanche in futuro e la umilierà pubblicamente con l’aiuto di un figlio per ogni
famiglia che ho nominato prima.
-Cosa?! –chiede lui stringendo il bicchiere in un colpo di
rabbia- devo rompere le nozze o…
-No- dico io- purtroppo è meglio per Iris che ciò avvenga,
le assicuro che sua figlia sorgerà come vittoriosa nel conflitto
-Quando accadrà? –chiede Rich ora interessato
-Iris avrà quindici anni, poco prima del suo debutto di
sedici se ricordo bene- dico io
-Cosa dovrò fare? –chiede l’Arciduca
-Dovrà solo sostenere sua figlia e limitare i contatti tra
lei e il verme –dico io- proveranno ad accusarla di bullismo ma non ci saranno
prove e Iris non lo commetterà mai come crimine. In caso interverrò
personalmente per assicurarmi che nulla di grave avvenga per sua figlia
Lui si inchina- le sono riconoscente, le affido mia figlia
allora
Ohi, perché suona come se me la stai dando in moglie!?
Io annuisco mantenendo la mia compostezza- nella lettera le
manderò dei nomi che suggerisco di sostenere e tenere vicino, in futuro
potranno darle sostegno
-Sostegno? –chiede guardandomi confuso
Io sorrido maligno- diciamo che ho già deciso cosa succederà
a quei mocciosi quando faranno quella scena…
-Sono così contento di non esserti nemico- dice Rich mentre
io rimuovo la barriera
-Con permesso, ci sono degli intrusi nel giardino di cui mi
devo sbarazzare- dico io allontanandomi
-Essere nemico di Lord Dragon…non voglio nemmeno immaginare
l’inferno che è –dice l’Arciduca all’Imperatore
Posso notare Rich annuire- sono stato baciato dagli dei ad
averlo dal mio lato…
****
-Lady Iris tenga le mani più tese- disse un ragazzo dai
capelli bianchi e occhi rossi. Ciel Sebastian era un orfano della chiesa con
enorme talento magico e eccelso autodidatta che aveva undici anni più di Iris,
i suoi genitori erano nobili decaduti in uno stato tale che alla fine il
ragazzo finì come orfano in una chiesa, dei suoi vi fu trovato solo il corpo.
Quando l’Arciduca aveva visto il tremante, spaventato e molto timido ragazzo
aveva creduto di essersi sbagliato ma come Wolfe aveva detto, era un eccelso
insegnante e Iris aveva fatto progressi lampo da quando l’aveva preso una
settimana prima. Era molto deciso di carattere nei momenti in cui insegnava e
molto piacevole nelle conversazioni. L’Arciduca lo aveva sponsorizzato e in
cambio Ciel insegnava a Iris come migliorare le sue doti ed era leale solo a
due famiglie, quella dei Rosenheart, i suoi diretti benefattori, e quella dei
Dragon, di cui a capo e come solo membro vi era Wolfe. Perché Wolfe? Perché
quando Ciel aveva chiesto il motivo per cui era stato scelto e l’Arciduca aveva
detto “Lord Dragon mi ha suggerito il tuo nome” era quasi saltato in aria per
la felicità. Wolfe era l’idolo di ogni orfano, era qualcuno che come loro non
aveva nessuno accanto ma aveva realizzato più di chiunque al mondo. Era logico
che per lui il solo “Lord Dragon ha detto così” era più che valido come motivo.
Per questo aveva scritto una lettera di ringraziamento per Wolfe, non credendo
di ricevere risposta ma a sua sorpresa l’aveva ricevuta direttamente dal campo
di battaglia, non era una lunga lettera ma lo incoraggiava a continuare gli
studi, le sue ricerche e a insegnare a Iris e Jeremy al meglio delle sue
abilità. Dopo quelle parole era ovvio che Ciel desse il mille per mille nei
suoi insegnamenti e fu piacevolmente stupito e incoraggiato dalla tenacia di
Iris nel voler imparare. Molte nobili dell’età di Iris volevano solo spendere
il tempo a far nulla, ma lei aveva intenzione di migliorare se stessa sia in
aspetto che in conoscenza che in abilità. A dirla tutta Iris aveva sviluppato
una leggera cotta per Lord Dragon e avere un insegnante suggerito da lui valeva
più di ogni altra cosa per incoraggiarla.
-Possiamo fare una pausa- disse Ciel con un sorriso- Lady
Iris sta migliorando sempre di più
Lei sorrise stanca- grazie ma è solo perché Professor Ciel
mi istruisce
L’Arciduca annuì contento dei risultati dei figli. Jeremy al
suo fianco sorrideva anche, i capelli biondi erano bagnati di sudore e gli
occhi verdi stanchi, aveva finito ora di allenarsi con la spada ma avrebbe
continuato finché i muscoli non avessero ceduto se poteva, infondo Wolfe aveva
detto che avrebbe potuto prenderlo sotto la sua ala in futuro, come poteva non
diventare almeno decente con la spada?
-Grazie a te Ciel i miei figli sono molto migliorati- disse
l’Arciduca
Ciel sorrise in imbarazzo- è…è grazie all’Arciduca e a Lord
Dragon che io posso fare ciò
-Arciduca! –disse il maggiordomo entrando con due pacchi e
tre lettere di corsa
-Che succede? –chiese Jonathan preoccupato
-Il principe ha mandato un regalo per Lady Iris- disse lui
-Ah solo quello? –chiese Iris- possiamo buttarlo via
-E Lord Dragon ha mandato tre lettere e un pacco- disse lui
-Cosa? Davvero? –chiese lei felice
Lui annuì- io suggerirei di aprire prima quello del principe
e poi di Lord Dragon
-Ottima idea- disse l’Arciduca entusiasta
Iris guardò il grosso pacco incartato di carta color rosa
pastello davanti a sé, era più grande dell’altro ma era di sicuro quello meno
bello di aspetto. Lo aprì in fretta, trovandoci dentro un vestito rosa che
avrebbe fatto di sicuro piacere a Iris in passato, ma ora lo guardava solo come
un frivolo vestito da bambina. Con il vestito c’era un biglietto con su scritto
un vago “Spero ti piaccia” privo di emozioni e di sicuro non scritto dal suo
fiancé. Oltre al vestito c’era un bracciale e una collana di qualche gemma
preziosa. Iris posò tutto nel pacco- non sono una neonata…
L’Arciduca annuì- Iris è matura infondo. Apriamo il pacco di
Lord Dragon su!
-Le lettere prima- disse Ciel a sorpresa- il regalo per
ultimo no?
-Hai ragione- disse l’Arciduca- le lettere su.
-Una è per Lord Jeremy e l’Arciduca, una è per Ciel mentre
l’ultima è per Lady Iris- disse il maggiordomo dando le lettere.
-Eh? Iris ha una lettera tutta sua? –chiese con un ghigno
Jeremy
Lei arrossì- zitto tu!
Le lettere non erano lunghe, pochi giri di parole erano
usati e Wolfe aveva consigliato a Ciel dove trovare materiale per la sua
ricerca, all’Arciduca chi finanziare e assumere e a Jeremy aveva avvertito su
chi non frequentare in futuro e chi sarebbe stato un vero amico. Inoltre
ricordava loro di ignorare Violet Blanche.
-Iris cosa dice la tua? –chiese Jeremy
Quella di Iris era più corta rispetto alle altre ma in
qualche modo sembrò più intima. La stava incoraggiando a continuare a studiare
e si complimentava per i risultati ottenuti, le parlava di com’era il fronte e
com’era la situazione in battaglia, calmando i suoi dubbi e le sue paure, e
concludeva dicendo che sperava che il suo regalo fosse migliore di quello del
principe. In un post scriptum aggiunse un “Se un uomo ti regala un vestito è
perché vuole togliertelo dopo”
-Come sempre Lord Dragon sa tutto! –disse lei contenta- papà
rispedisci vestito e gioielli al principe, manda anche un messaggio che ciò che
mi ha mandato è inappropriato
-Per il colore? –chiese Jeremy bevendo un sorso di limonata
-Lord Dragon dice che se un ragazzo ti regala un vestito è
perché vuole togliertelo dopo –disse Iris
L’Arciduca sputò la sua bevanda mentre Ciel si soffocò,
Jeremy divenne viola- Thomas rispedisci subito quel cavolo di vestito!
Thomas aveva già affidato il pacco a una cameriera- lo sto
facendo ora Lord
-Apriamo il pacco? –chiese Iris guardando il semplice pacco
nero di fronte a lei.
Tutti annuirono e dentro la scatola, di minori dimensioni
rispetto a quella del principe. All’interno vi erano vari pacchi più piccoli.
In cima c’era un pacco con il nome di Jeremy. Jeremy lo aprì velocemente
trovandoci una penna di argento.
-Una penna? –chiese Jeremy confuso.
Ciel lo guardò- è una spada! Mettici energia magica svelto!
Jeremy ubbidì e nelle sue mani una spada dal complicato
disegno si materializzò al posto della penna- che figata!
Per l’Arciduca c’era una lunga pila di contratti, Wolfe
lavorava con quelle compagnie e aveva chiesto una copia per l’Arciduca. Per
Ciel c’erano vari sacchetti di erbe che avrebbe potuto analizzare e semi per
coltivarle.
Iris prese la sua scatolina e l’aprì con estrema attenzione.
Quando la scatola fu completamente aperta prese dall’interno un anello con una
gemma del colore dei suoi occhi- oh dei…
L’Arciduca sorrise- oh…
Ciel guardò l’anello stupito- è un anello magico! Ha un
incantesimo che aiuta a recuperare il mana e cura le ferite!
Iris lo mise subito e si tagliò con il coltello sul dito per
vedere se funzionava. L’anello si illuminò e subito la ferita fu chiusa.
-Ma è fantastico! –disse lei contenta
L’Arciduca guardò Iris con serietà- indossalo sempre chiaro?
È un regalo di Lord Dragon infondo
Lei annuì- non lo toglierò mai
Era comune conoscenza che un anello regalato da un uomo che
non fosse il proprio fiancé era cattiva condotta ma sinceramente nessuno se ne
fregava in quel momento.
-C’è un annuncio dall’Imperatore- disse Thomas- pare che
Lord Dragon abbia quasi finito di sistemare la situazione, pare che avrà una
promozione di rango entro i prossimi tre anni se continua così
-Ma è meraviglioso! –disse Iris
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