Capitolo 24: Then I
realize she is right there
Perdere
il titolo nobiliare poteva sembrare una cosa da poco. Dopotutto vi erano finali
ben peggiori del perdere quello no?
Questo era se non si era nati nobili.
Nascendo nobili alcune cose venivano…escluse dalla propria
vita: il lavoro manuale.
Era vero, vi erano nobili che avevano posizioni di come Primo
Ministro, ministro, cavaliere e cose del genere…ma non era la stessa cosa.
Il titolo che portavano era ciò che dava loro quel posto,
insieme al talento ovviamente.
Quando tornavano a casa non avevano nulla da fare.
Cucinare? Vi erano i cuochi.
Pulire? Le Maid.
Lavare i panni? Le Maid.
Comprare cose? Servi vari.
Badare ai figli? Tutori.
Portare fuori il cane? Servi.
Badare ad eventuali animali? Servi.
Era…facile vivere da nobili, senza doverti preoccupare di
molto oltre a come spendere i tuoi soldi.
Era anche vero che se eri un nobile che stava cadendo ti
trovavi in una situazione più complicata ma non era quello il caso dei love
interest.
Abituati ad essere serviti, temuti e riveriti, non potevano
vivere come “popolani”.
I nuovi eredi erano stati generosi, avevano dato agli ex
membri della famiglia una dimora e un sacco di monete di argento. Un sacco del
genere sarebbe durato anche tre o cinque anni per una famiglia di comune
origine, permettendo loro di vivere in “lusso” anche. Ma per gli ex nobili, che
spendevano quella cifra in un’ora…durò poco.
Senza servi a fare le cose per loro, senza il titolo da
usare, senza i soliti soldi che potevano spendere…
Era ovvio che le cose finissero male per loro.
-Lasciatemi entrare! Sapete chi sono io?!
Damian alzò gli occhi dai documenti e guardò il suo maggiordomo-
che succede?
-Il coglione è tornato –disse l’uomo diretto
-Oh…fatelo entrare, prima che mi rompa qualcosa- disse
Damian
-Oltre alle scatole? –chiese il maggiordomo muovendo una
mano e lasciando che i soldati facessero entrare l’ex re, ex regina e fratello,
purtroppo non poteva aggiungerci l’ex al fratello…
-Tu…- disse l’uomo
Damian lo guardò venir forzato in ginocchio dalle guardie- è
così che rispondi al re?
-Razza di…- iniziò l’ex re ma si bloccò quando vide la spada
di un soldato
-Che volete? –chiese Damian tornando a guardare i propri
documenti per calmare il sorriso. Vederli inginocchiati ai piedi delle scale
che conducevano al suo trono…oh la sensazione che gli dava era meravigliosa.
-Abbiamo finito i soldi…- disse il padre
-Non è affar mio –disse Damian- altro?
-Come puoi essere così insensibile con…- iniziò Ludovic
Damian sorrise- vuoi che sia insensibile? Bene- si girò
verso uno dei ministri- mandate qualcuno a riprendere la proprietà che ho
generosamente consegnato loro. Informatevi se i miei amici hanno fatto
richiesta di riprendere le proprietà dagli altri scomunicati e agite in caso
-Non puoi buttarci per strada! Come faremo a vivere!?! –chiese
la donna
Damian alzò le spalle- tu e tuo figlio avete un bel faccino,
sono certo che saprete come fare soldi
-Tu…- disse la donna sbiancando
Damian sorrise muovendo la mano- buttateli fuori e impedite
future visite, non ho tempo da perdere con loro.
Quel giorno gli altri nuovi eredi chiesero di riavere le
case date agli ex nobili e Damian fu più che felice di revocare loro le dimore.
Violet stava cercando lavoro per sostenersi. Dopo ciò che
aveva combinato la famiglia di Ex-Conti si era sbarazzata di lei nella speranza
che l’Imperatore avesse cuore e li rimettesse come nobili…purtroppo Wolfe non
avrebbe mai permesso ciò.
Sapendo che aveva osato sfidare la famiglia Rosenheart e
quella dei Dragon…chi avrebbe osato assumerla?
-Dannazione- imprecò buttando il giornale sull’asfalto per
poi riprenderlo subito per evitare che si bagnasse. Se fosse stata la vera
Violet si sarebbe potuta riadattare alla vita da popolana ma come poteva lei,
che nella sua vita precedente era nata con un cucchiaio d’oro e milioni da
poter buttare dalla finestra, abbassarsi a lavorare?
Stava cercando un lavoro di alto rilievo anche, cosa che
dava ancora più motivi alle persone per rifiutarla. Vuoi lavorare in un atelier
senza le qualificazioni? Sogna bella. Specie visto che la zona nobile di negozi
era sotto stretti affari con le famiglie più potenti della nobiltà, figurarsi
se rischiavano di assumerla e perdere clienti.
-Oh my…da quanto tempo –disse Iris fermandosi nella sua
passeggiata con altre nobildonne della sua cerchia di amiche- Ms. Violet, come
le vanno le cose?
-Come se una puttana come te non lo sapesse –disse Violet
infuriata
Iris non le badò molto ma i popolani e i soldati in zona lo
fecero. La famiglia Rosenheart era una delle poche famiglie con decente
condotta verso i popolani, ma questo non avrebbe portato nessuno a intervenire
per lei. La famiglia Dragon invece era venerata dal popolo per varie ragioni,
sfiorare la futura Lady Dragon era qualcosa che non dovevi fare, specie con
Lord Dragon lontano in guerra.
Iris sorrise- ara…che modi…
Violet sorrise- la tua vita deve far schifo ora vero? Dopo aver
perso un fidanzamento…
Iris le sorrise- uhm…non tanto, sono molto soddisfatta in
realtà
-A rimanere single a vita? –chiese Violet
-Ara…non hai sentito quindi- disse Iris
-Sentito? –chiese Violet
-Sono la futura Lady Dragon –sorrise Iris- dopo i miei
diciotto anni mi sposerò.
Violet la guardò a bocca aperta
-Con permesso, abbiamo delle cose da fare- disse Iris entrando
nel negozio che aveva appena buttato fuori Violet seguita dalle altre lady che
ridevano e dai servi.
Violet strinse la presa sul giornale- Iris…
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