Capitolo 8: I’m not your angel
-Grazie mille dell’Aiuto Penelope, non so come farei senza
di te –dice la bionda di fronte a me.
Iris Katherine Empress, una bellissima bionda dagli occhi grigi
di diciassette anni che è una delle cattive del gioco.
Iris è la cattiva della route di Henrick, il motivo era che
la ragazza aveva una cotta per lui e lui l’aveva sedotta e giocato un po’ con
lei prima di innamorarsi di Alice. Per fortuna Iris non si lasciò mai portare a
letto da lui altrimenti sarebbe stato tragico.
-Non è un problema Iris- dico io con un sorriso- in
qualsiasi momento sai che sono pronta ad aiutarti
Siamo diventate amiche il primissimo giorno di scuola in
pratica. Eravamo in classe insieme, sedute vicine, e lei ha fatto cadere una
gomma da cancellare che io le ho raccolto, aveva scordato il libro quindi
abbiamo seguito insieme e alla fine abbiamo chiacchierato un po’. Una cosa tira
l’altra e mi ha chiesto aiuto con gli studi. Nel gioco era la sesta più brava
in Accademia, grazie al fatto che studiamo insieme è ora al secondo posto,
battendo e levando di torno Alice che è sessantunesima, alla faccia del “primo
posto” che doveva avere perché era protagonista.
Lei mi sorride e mi abbraccia- sei un amore Penelope, non so
come farei senza di te
-Sopravvivresti –le assicuro io
Lei sorride- ah ho visto i risultati eterna primo posto
Io rido- che posso dire? Amo avere il meglio
-La puttana ha fatto un urlo isterico quando ha visto i
risultati –dice lei divertita- così impara a non studiare. Voglio dire io non
sono una per lo studio matto e disperato ma almeno mi impegno per i voti che
ho, lei se li aspetta serviti su un piatto di argento
Io rido piano- non tutti sono dotati di ingegno temo
Lei annuisce- ah non la sopporto! Se urla un’altra volta che
siete migliori amiche le spacco la faccia, nessuno può rubarmi il posto!
Io rido divertita. Iris è la migliore persona che conosco da
quando mi sono reincarnata. Siamo davvero legate ma non molti l’hanno notato.
Dopotutto Iris è uno schianto e io non sembro tale in accademia. Iris ha
capelli lunghi fino sotto il seno leggermente mossi di un biondo naturale
abbastanza chiaro, ha pelle chiara, un nasino dritto, occhi “alla fenice”,
ovvero uno sguardo molto seducente, un visino delicato, labbra carnose, una
terza abbondante, curve invitanti…beh è il sogno erotico di mezza Accademia
diciamolo. Ha anche l’aria da stronza quindi sarebbe la perfetta ricca, viziata
e solo bella per una storia ma non è così. Ha un carattere difficile da
avvicinare ma una volta che si fida diventa estremamente piacevole da avere
come compagnia. Non mi ha mai vista fuori dall’Accademia ma non giudica come mi
vesto o come mi acconcio, per lei è rilassante avere qualcuno intorno che non
le parli di trucchi, vestiti o stilisti vari ventiquattro ore su ventiquattro.
Avrebbe dovuto innamorarsi dell’idiota ma non è successo per qualche motivo,
credo sia perché non era sola come nel gioco. Nel gioco lui era l’unico
confidente che aveva non interessato a portarla a letto, ora però lei ha me
come amica quindi non ha avuto modo di avvicinarsi a lui prima che lui
diventasse così per Alice.
-Hai un’altra visita oggi? –chiedo io
-Giusto di protocollo, non paiono esserci problemi quindi se
tutto va bene oggi dovrei smettere di andare dal medico ogni due mesi e
iniziarci ad andare ogni sette –dice lei felice
Iris è una delle bambine nate dalla fecondazione in capsula.
In questo mondo la tecnologia è così avanzata che hanno trovato il modo di
creare un figlio da coppie di stesso sesso senza dover aggiungere un elemento
del sesso maschile. Mi spiego meglio, viene preso l’uovo di una donna e l’uovo
di un’altra e vengono testati, quello con maggiore fertilità rimarrà uovo
mentre l’altro viene geneticamente modificato per renderlo seme e fertilizzare
l’uovo…è complicato da spiegare ma è semplice come processo tutto sommato, la
mia famiglia è la compagnia che fa queste cose. Iris è un caso particolare in
quanto sua madre è sia madre che padre, ovvero si è fatta estrarre due uova e
ha chiesto l’autofecondazione…in pratica lei ha due genitori in uno, cosa che
sinceramente sto calcolando di fare anch’io, leva il problema di divorzi,
mantenimenti e cavolate varie. La madre di Iris è un’importante imprenditrice,
non al livello della mia famiglia ma ha comunque molto potere, se entrasse
nelle nostre aziende supereremmo in potere quella di Viktor e saremmo primi.
-Vuoi che venga con te? –chiedo io
Lei scuote la testa- no grazie, ma ti chiamerò appena
finisco, la tua voce mi calma sempre
Io sorrido- sono sempre qui per te Iris lo sai
Lei sorride abbracciandomi- sei il mio angelo Penelope
Io rido- fidati sono tutto eccetto un angelo
Lei mi sorride- beh sei il mio angelo, non devi mica essere
un angelo per gli altri
Io ridacchio coccolandola- sei un tesoro di ragazza Iris
Lei mi sorride- lo so che sono la migliore, altrimenti non
sarei tua no?
Io rido- vero…
Nessun commento:
Posta un commento