Good girls
go bad
1:
Il nuovo studente ha una cotta per Lisa
Attenzione: i personaggi dei Simpson non sono di mia
proprietà, questa storia è solo ispirata alla serie. Buona lettura
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Lisa era in cucina, gli dava le spalle, lui si avvicinò piano
e le bacio il collo per poi girarla e baciarla appassionatamente. Stava per
dirgli qualcosa ma dalla bocca di Lisa uscì il rumore irritante della sveglia.
Bart si alzò di soprassalto, che diavolo di sogno era? E soprattutto perché si
era eccitato per la ciuccellona? Lisa era sua sorella minore nulla più nulla
meno. Sentì bussare e la vide entrare. Ormai Lisa aveva diciassette anni e lui
diciannove, erano finiti in classe insieme, Lisa aveva saltato i due anni che
li dividevano e restava comunque la prima della classe, di questo passo si
sarebbe laureata in pochissimo tempo. Lisa indossava dei leggins neri, una
camicia bianca non abbottonata del tutto, mostrava infatti il collo e una
piccola porzione del petto, nulla di così scandaloso insomma, anche se la
piccola Simpson aveva una bella taglia di seno che di sicuro non passava
inosservata, ai piedi aveva due scarpe da ginnastica bianche e nere, ai polsi
aveva un orologio e tanti braccialetti, i capelli, ormai cresciuti, le
ricadevano in morbidi boccoli lungo la schiena, le arrivavano ormai poco sopra
il sedere, si era truccata leggermente e sembrava pronta per il primo giorno di
scuola.
-Oh Babi sei già sveglio, muoviti o farai tardi, ci vediamo
lì
Uscì richiudendosi la porta alle spalle. Bart svogliatamente
si alzò dal letto, cavolo di sogni su Lisa, cavolo di Lisa sexy, maledizione a
sua sorella che era diventata molto più attraente di quanto già non fosse e
soprattutto era sempre dannatamente perfetta e gentile…cavolo di primo giorno
di scuola…
Lisa, ignara di cosa il fratello stesse pensando, prese lo
zaino nero e salì sull’autobus. Jenny e Rod erano già seduti sul pullman e le
avevano tenuto il posto accanto a loro. Rod Flanders era cambiato, ora era
alto, con i capelli tirati all’insù e un fisico atletico, da quando suo padre
si era risposato, per la quinta volta, era diventato più permissivo e questo
aveva permesso a Rod e Todd di divertirsi come normali adolescenti, tra lui,
Jenny e Lisa era nato un rapporto di amicizia molto forte, erano diventati
uniti fin da quando si erano incontrati in classe l’anno scorso. Jenny era una
ragazza con capelli corti neri, occhi verdi e un look in stile dark, ma le
stava alla perfezione, era una ragazza a cui piacevano le ragazze, in quel
momento stava chattando con la sua nuova fiamma, Megan, la figlia di un prete
di un’altra città che si era trasferita lì per volere del padre. Vedere quei
tre insieme era strano, Rod era il classico ragazzo che faceva sport, Lisa era
sia la secchiona, sia la più intelligente della scuola, sia la più corteggiata,
anche se i pretendenti non riuscivano a superare tre piccole montagna di
muscoli, Rod, Bart e Nelson, i pretendenti dovevano evitare di essere pestati
dai tre prima di poter anche solo sperare che Lisa accettasse di uscire con
loro, cosa che era altrettanto difficile perché quest’ultima rifiutava con un
due di picche tutti. Rod la proteggeva perché la venerava, la considerava la
miglior amica che potesse avere e una sorellina acquisita, non gli interessava
nulla più che essere il suo migliore amico, anche per i suoi gusti
“particolari” in fatto di partner, solo Lisa e Jenny sapevano dei suoi gusti
“particolari” in fatto di donne, Nelson la proteggeva perché ancora era innamorato
di lei, anche se a Lisa non sembrava interessare proprio il genere maschile,
lei era sempre dolce e carina con lui, forse anche perché era diventato amico
di Bart, e infine Bart la proteggeva per due motivi, il primo era perché era la
sua sorellina e come fratello maggiore doveva difenderla dai cafoni, anche se
lei era abbastanza furba da sbrigarsela da sola, e il secondo era perché non
poteva nemmeno pensare che qualcuno, oltre lui, stesse con la sua Lisa, anche
se questo era dannatamente sbagliato, ma infondo lui le regole non le aveva mai
rispettate, lo dicevano tutte le note che aveva accumulato con gli anni, ormai
i professori non gli davano più note, tanto erano del tutto inutili.
-Lisa sei una favola oggi- Jenny le sorrise con il suo solito
sguardo da pervertita- se solo non fossi fidanzata
-Spiritosa- fu la risposta secca di Lisa
-Il decerebrato? –Rod si riferiva a Bart, lo chiamavano tutti
così
-Babi va in moto, dice che così è più “figo” - Lisa lo
chiamava Babi da quando erano piccoli e ormai era diventato un modo per
sentirsi ancora piccola, non le dispiaceva essere un genio o saltare classi e
anni, ma avvolte voleva sentirsi piccola e l’unico che riusciva a farla sentire
piccola e indifesa era suo fratello
-Lisuccia! –Jenny le si appese al collo premendo,
volontariamente, la sua faccia nel seno della minore- quanto mi sei mancata
-Jenny hai tre minuti per toglierti oppure non ti aiuto con
matematica- Jenny si scollò subito di dosso- brava ragazza
Mentre Rod sgridava Jenny per la troppa attenzione che
dedicava a Lisa ricordandole che era fidanzata, Lisa era distratta, aveva
l’impressione che qualcosa la fissasse. Il cielo era grigio senza nemmeno un
raggio di sole, era così da giorni e dicevano che sarebbe rimasto così per
sempre, Lisa non si stupiva tanto, la centrale nucleare probabilmente aveva la
colpa di questo cielo scuro, infatti non diede attenzione alle nuvole ma cercò
con lo sguardo cosa la stava fissando. Lo vide di sfuggita, un ragazzo, era
abbordo di una motocicletta nera con delle fiamme rosse, non l’aveva mai visto.
Aveva maglia a maniche corte che mostrava moltissimi muscoli, la pelle chiara e
sotto il casco poteva distinguere dei capelli di color nero e due occhi che
sembravano rossi. Si sentì rabbrividire quando lui spostò lo sguardo su di lei,
lei sprofondò nel sedile, cosa che attirò l’attenzione dei due litiganti.
-Lisa?
-Un ragazzo…mi sta fissando…sulla moto…occhi rossi e pelle
bianca…-parlava in fretta e a bassa voce
Gli altri due fecero in tempo a vederlo, giusto poco prima
che lui accelerasse e sparisse tra le auto.
-Lisa stai bene? Sei impallidita- Jenny le strinse la mano,
era congelata
Lisa fece un respiro profondo e si calmò, almeno
all’apparenza, in realtà nel cuore e nell’anima aveva l’apocalisse- si…credo
sia solo un po’ di nervosismo…ho paura che non riuscirò a farcela quest’anno
-Cosa dici Lisa! Se non c’è la fai tu non c’è la fa nessuno-
la voce di Rod la tranquillizzò, gli sorrise, ancora nervosa per la vista di
quel ragazzo. Era cresciuto eh? Nei suoi sogni era sempre il bambino di dieci
anni che aveva giurato di sposarla quando sarebbe diventato abbastanza forte da
proteggerla, ma lei pensava che lui se ne fosse dimenticato.
-Siamo arrivati- scesero velocemente, ma la sensazione di
quei occhi che la fissavano era rimasta. Bart arrivò dopo poco e parcheggiò la
sua moto fiammante. Si tolse il casco e sentendo dietro di se le urla delle
ragazze si diresse verso l’unica di cui gli importasse.
-Ehi sorellina dovresti lasciarti dare un passaggio in moto
qualche volta- le mise un braccio intorno alle spalle
-E rischiare di morire con la tua guida? No grazie Babi- Lisa
spostò il braccio del fratello
-Dai ogni ragazza carina vuole farsi un giro con me
-E allora trovati una ragazza carina, io non lo sono Babi
-Tu non solo sei carina Lisa, ma sei anche un genio- Nelson
era appena arrivato, anche lui in moto, da quando sua madre si era risposata le
cose sembravano migliorate per il giovane bullo
-Nelson sei un pessimo bugiardo, ve lo ripeto io non…- si
interruppe, come se fosse stata chiamata Lisa, si bloccò e girò, quasi con
paura, verso la moto appena arrivata. Eh no, non se lo era sognato, era
tornato, era tornato per lei, prima che lui potesse anche solo accorgersi di
lei, Lisa guardò il fratello terrorizzata- Babi
Lui spostò lo sguardo verso il nuovo arrivato, non sapeva chi
cavolo era ma se riusciva a spaventare sua sorella, era il suo peggior nemico-
Lisa entriamo
Prese la sorella per mano e la trascinò dentro, seguito dagli
altri. Si fermarono solo quando raggiunsero l’armadietto di lei, che per pura
casualità era nella stessa zona di quelli degli altri, lei si poggiò
all’armadietto per evitare di cadere
-Lisa chi è quello? E perché ne hai paura
La voce di Bart le venne lontana, si girò di scatto, era nel
corridoio, con velocità prese i libri, la mano di Jenny e corse via verso il
bagno delle donne. Bart e i ragazzi si girarono e lo videro, era un ragazzo dal
bel fisico, occhi rossi e capelli neri, pelle chiara e un alone di pericolo e
mistero lo circondava, che diavolo voleva lui da Lisa? Lo bloccarono con la
schiena al muro, gli alunni erano ancora fuori
-Posso esservi d’aiuto? –la sua voce aveva un tono di sfida
che innervosì Bart
-Cosa vuoi dalla mia sorellina?
Il ragazzo sorrise- da Lisa? Questi non sono cose che
riguardano te, Bartholomew JoJo Simpson, o te, Rodney Flanders, o te, Nelson
Muntz. Sono affari miei e della mia principessa Lisa
-Non so chi cazzo tu ti creda di essere ma non ti avvicinare
a Lisa altrimenti- Nelson sbatte un pugno contro il muro, creando una piccola
voragine
Il ragazzo sorrise- come se tu mi facessi paura- li spinse
con una mano, senza nemmeno usare tanta forza, ma li scaraventò lo stesso
contro l’altro muro- non immischiatevi, la prossima volta non sarò così gentile
Sparì nel nulla nel tempo di un battito di ciglia. Lisa uscì
dal bagno insieme a Jenny, dopo avere spiegato in modo vago che quel tipo la
voleva portare via con se.
-Lisa dobbiamo dirlo a Bart e gli alt…- li videro a terra.
Jenny li aiutò ad alzarsi
-Cosa è successo? –Lisa lo aveva già capito ma voleva
sentirlo dal fratello
-Quello nuovo ha una forza spaventosa-Rod fece scrocchiare le
spalle- che cavolo di botta e non ha usato tutta la sua forza
Lisa si girò e camminò decisa verso le scale che conducevano
al tetto- ci vediamo in classe
Senza avere tempo di fermarla era sparita, era veloce, anche
troppo quando voleva. Era nell’ala della scuola abbandonata, un intero piano
vuoto e inutilizzato, le iscrizioni erano sempre di meno e presto i piani vuoti
sarebbero stati molti di più. Si fermò al centro del corridoio.
-Esci so che sei qui
Sentì due braccia muscolose abbracciarla- mi sei mancata Lisa
-Cody…- si girò e allontanò da quel abbraccio, era poco più
alto di lei, lei gli arrivava al petto- perché hai colpito mio fratello?
-Mi rompeva le scatole- si giustificò lui
-Cody…-la sua voce aveva una nota di rimprovero e
divertimento
-Scusami Lisa-la sua voce e il suo sguardo erano quelli di un
cane bastonato
-Non picchiarli più o almeno non ucciderli, su ora vai in
classe, ci vediamo in giro- Lisa fece per andarsene ma Cody la prese per il
polso
-Lisa, sai perché sono tornato…
-Cody, ne riparleremo dopo, ora non posso mancare a lezione-
si liberò e corse in classe
Cody la guardò- non sei cambiata Lisa- sorrise, era ancora la
Lisa che conosceva, forse con un corpo più maturo, ma era sempre la stessa
Lisa entrò in classe e si sedette in un banco libero, Bart la
teneva d’occhio dall’ultima fila insieme a Nelson e Rod, lei era nella seconda
fila centrale, tra lei e Bart c’erano tre file di distanza e tra lei e la sua
amica Jenny due classi, visto che lei aveva alcuni corsi differenti dalla
bionda. Accanto a lisa c’era un posto vuoto, automaticamente capì chi ci si
sarebbe seduto, infatti poco dopo entrò Cody che si sedette accanto a lei. Bart
strinse i pugni, cavolo era troppo vicino alla Ciuccellona, avrebbe potuto fare
qualcosa, ma sembrava come…come un cane che scodinzolava alla padrona dopo
essere stato lontano da lei per tanto tempo…quel tipo non gli piaceva…era
surreale…non poteva essere umano!
Scambiò un’occhiata complice con gli altri due, se Lisa aveva
un nuovo lupo famelico dietro, loro tre sarebbero diventati i suoi tre cani da
guardia.
Cody lanciò un’occhiata ai tre, era sfida aperta, quella era
guerra, non l’avrebbe persa di nuovo, non poteva permetterselo, non poteva
disonorare la promessa fatta al padre, lui voleva lei come nuovo capo famiglia
e Cody stesso desiderava Lisa come sua compagna, non poteva perdere.
Lisa, non ignara degli sguardi dei quattro ragazzi, sospirò
cercando di prestare attenzione alla lezione, aveva un altro cane e dire che
aveva sempre preferito i gatti.
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