WitchandAngel : Capitolo 2: A casa dei gemelli

Capitolo 2: A casa dei gemelli

A casa dei Gemelli

Haruhi venne portata, o meglio rapita e poi portata, a casa dei gemelli, anche se più che casa era una reggia, maledetti ricchi e le ville labirintiche.
-Siamo arrivati- Kaoru prese Haruhi per la mano destra
-Andiamo- Hikaru prese Haruhi per la mano sinistra
La portarono nella villa, inaspettatamente lei strinse le loro mani, facendoli sorridere. Avevano deciso che sarebbe stata lei la loro moglie, una moglie e due mariti, non importava, volevano stare insieme, insieme alla ragazza che era entrata nel loro mondo e poi non si sarebbero mai separati loro due.
Appena entrati nel gigantesco palazzo le cameriere si disposero ai lati e si inchinarono. Hikaru e Kaoru trascinarono Haruhi su per le scale. Entrando di corsa in un lussuoso ed eccentrico salotto.
-Mamma, papà lei è Haruhi- dissero in coro.
La donna, una bellissima signora dai capelli biondi, un vestito da sera rosso e tanti gioielli le prese le mani- che bella fanciulla!
Il padre, che somigliava ai gemelli, le lanciò un sorriso di scuse per l’esuberanza della moglie e dei due figli, l’aspetto l’avevano preso da lui ma il carattere era tutto della moglie, Haruhi ricambiò il sorriso- quindi sei la famosa Haruhi di cui queste due pesti parlano sempre
I gemelli la sottrassero alle mani della mano, le misero un braccio intorno alle spalle
-Mamma non ci rubare…-iniziò Kaoru
-…la nostra Haru-chan-finì Hikaru
-Venite qui voi due pesti! –cominciò quindi un folle corri e fuggi tra i gemelli e la signora Hitachiin, Haruhi pensò che era una strana famiglia
-Sai da quando ti conoscono sono più allegri, più aperti. Un paio di anni fa nemmeno ci parlavano con noi, sono felice di vedere che ora sono felici- l’uomo le aveva messo una mano sulla spalla e la guardava con un sorriso- grazie
-Non ho fatto niente
-Haru-chan- i gemelli erano sbucati fuori con i cappelli- chi di noi è Kaoru e chi Hikaru?
-A destra Hikaru a sinistra Kaoru- rispose lei
-Sbagliato- dissero loro
-Non ho sbagliato –con una rapida mossa tolse i cappelli e si vide che aveva indovinato- non siete uguali per me.
Loro due sorrisero.
-Incredibile, ha indovinato- commentò la madre
-Odio ammetterlo ma non li saprei mai riconoscere- ammise il padre
*********
Haruhi stava camminando per strada con i capelli raccolti in una cosa alta, indossava una camicetta celeste e dei pantaloncini bianchi, ai piedi aveva delle ballerine bianche, aveva una borsa a tracolla bianca, ai polsi aveva tanti braccialetti che andavano dal bianco a varie tonalità di blu. Era mattina presto, essendo domenica non doveva andare a scuola e aveva deciso di fare due passi. Il giorno prima aveva avuto un incontro di terzo tipo con i genitori di due suoi amici, incontro che avrebbe preferito evitare, soprattutto la madre dei gemelli che era una versione femminile dei due…forse era anche peggio. L’unico che non l’aveva ancora presentata ai genitori era Mori-senpai. Senza rendersene conto andò a battere contro qualcuno.
-Scusami –sollevò lo sguardo- Mori-senpai
*****
Come ci era finita a casa di Mori-senpai? Come mai i genitori di lui erano così chiacchieroni? Perché i genitori ricchi non si trovavano un hobby? La madre di Mori-senpai era una bella donna dai lunghi capelli neri e occhi celesti, il padre era tale e quale a lui, solo più chiacchierone. In uno dei tanti litigi tra i due Mori-senpai aveva guardato Haruhi
-Scusali- parlava raramente
Lei gli sorrise dolcemente- penso sia bello avere dei genitori così e poi ora capisco come mai sei così silenzioso
Doveva bilanciare quei due. Mori le sorrise, un flash scattò una foto di loro due che si sorridevano.
-Questa va nell’album di famiglia! –esclamò la madre del senpai facendo scattare lui in piedi per cercare di prenderle di mano la foto.
-Sai è raro vedere mio figlio in giro con qualcuno che non sia suo cugino- le confessò la madre, aveva passato la foto al marito e ora era lui quello inseguito da Mori-senpai- sono felice di vedere che ha anche altri amici al difuori dell’host club
Haruhi sorrise, ignorando la parte che riguardava l’host club.
*********
Era sopravvissuta all’attacco dei genitori dei gemelli, di Honey-senpai, di Mori-senpai, dei due principini, Tamaki e Kyoya, che anche se non li aveva visti sapeva che la osservavano…doveva essere un vizio di famiglia. Con un passo tranquillo si mosse tra le stradine, sperando di non essere rapita ancora da uno degli Host. La vide di sfuggita, una chioma rossa e degli occhi verdi. Era stanca, così stanca che vedeva persone che non esistevano.
******All’host club******
Sembrava una giornata tranquilla, le clienti erano agitate come al solito, gli host erano normali, eppure Haruhi si sentiva in pericolo, quando le porte si spalancarono.
Una ragazza dai capelli rossi come il fuoco, gli occhi verdi come la foresta, un vestito nero attillato, un’espressione annoiata...il respiro di Haruhi si fermò e i suoi occhi si barrarono dal terrore.
-Benvenuta possiamo…-iniziò Tamaki ma il rumore di una sedia che cadeva lo fece voltare. Haruhi respirava a fatica, era impallidita e aveva gli occhi sbarrati dal terrore.
-Haru-chan? –chiese Honey-senpai. Tutti gli host la guardavano preoccupati non era da lei quella reazione, lei non aveva paura di nulla eppure quella ragazza la terrorizzava.
-Ciao Haruhi- disse la rosso con un sorriso a trentadue denti- ti ricordi di me?
Haruhi si portò le mani alla bocca e scosse la testa come a volerla scacciare dalla sua mente, indietreggiò
-Eh…non ti ricordi di me? Oppure…-sorrise- ti ricordi e non vuoi dirlo…perché non abbracci la tua Haruka?
Haruhi indietreggiò per poi voltarsi di scatto e correre via, verso la seconda uscita del club, la rossa la inseguì subito. Erano entrambe velocissime.
-Honey, Mori! –Kyoya li richiamò e loro abbandonando tutto ciò che stavano facendo le inseguirono- Tamaki, Gemelli occupatevi del club- Kyoya corse dietro ai due
Cosa diavolo stava succedendo? Haruhi sembrava terrorizzata da quella ragazza, no non era terrore…era come…come se avesse rivisto una persona che non voleva rivedere…non era spaventata…o meglio non dalla rossa…era terrorizzata da ciò che lei rappresentava…ma cosa era quella tipa? Questa era la domanda che Kyoya si faceva mentre correva con i due senpai dietro alla ragazza che aveva cambiato i loro destini il giorno stesso in cui aveva rotto quel vaso.



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