Diario di un’indagine
*Adesso*
Correre, correre e solo correre. Negl’ultimi 20 minuti
questo è stato il mio solo e unico pensiero. Non so quanto tempo mi rimane e
non so se mai qualcuno vedrà quello che ho visto io ma spero per lui di no. Il
mio nome è Alex ero venuto su quest’isola per un solo motivo, lavoro. Sono
stato inviato qui per indagare su delle persone scomparse in questo luogo.
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1 settembre 1993
Le mie indagini mi hanno portato in una scuola, i bambini e
le persone scomparse erano state lì prima di sparire, domani cercherò di
scoprire cosa succede lì.
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3 settembre 1993
Ho domandato a tutti se sapevano qualcosa sulle persone
scomparse ma nessuno ha avuto il coraggio di parlare. Non so che fare sembra
che abbiano paura di qualcuno. Chi o cosa li spaventa?
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4 settembre 1993
Finalmente un indizio! Una bambina mi ha detto una cosa
abbastanza strana. “Le cucine sono sporche oggi” all’inizio pensavo fosse solo
uno scherzo, la cucina è molto pulita, forse anche troppo, poi ho capito lei voleva
dire “chi lavora in cucina non è pulito” ovvero chi lavora in cucina ha
qualcosa a che fare con le persone scomparse. Ora devo solo capire chi è. Mi
manca mia figlia, quella bambina…me l’ha ricordata da piccola, spero stia bene
devo risolvere il caso il più presto possibile, voglio tornare da lei.
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10 settembre 1993
Ho cercato un po’ sul passato delle persone dell’isola ho
scoperto che quasi tutte le persone nella scuola sono abbastanza pulite, sul
cuoco, a parte la relazione segreta con la bidella, non ho trovato nulla. Per
il database lui non esiste. La cosa mi puzza parecchio. Devo capire cosa sta
succedendo qui.
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20 settembre 1993
La ragazzina che mi ha dato l’indizio sul cuoco è sparita.
Non so come. Deve esserci qualcosa che mi sfugge. Comunque il cuoco è sempre
più sospetto. Devo capire dov’è finita la ragazza. Se solo penso che poteva
essere la mia figlia…
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6 ottobre 1993
Cosa sta succedendo qui? Non capisco più niente! È più di un
mese che sono qui e non ho ancora trovato niente sull’assassino, perché uccide
e dove nasconde i corpi. Continuerò a indagare, spero la ragazza stia bene. Mi
manca mia figlia, quando tutto sarà finito io e lei staremo un po’ di tempo
insieme.
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18 ottobre 1993
Sto impazzendo! Credo di aver visto un fantasma. No, non sto
scherzando. Ho visto il fantasma della ragazzina. Sono sicuro che sia morta.
Comincio ad avere paura. Voglio rivedere mia figlia. Se non riuscirò a
risolvere il caso entro un mese, me ne andrò. Comincio ad avere paura.
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20 ottobre 1993
Da quando ho visto la ragazzina fantasma tutto sta
diventando spettrale. Ho paura. Mi sento costantemente osservato. È inutile,
qualunque cosa dico o faccia, nessuno parla. Devo capire cosa succede il prima
possibile. Spero che mia figlia stia bene.
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30 ottobre 1993
Ho trovato un biglietto con su scritto “caro detective
cerchi di sbrigarsi il 31 ottobre finisce tutto. I giochi chiudono”. Non ho
capito bene cosa significhi ma cercherò di sbrigarmi. Domani è il 31. Spero di
riuscire a scoprire chi è stato. Ho solo ventiquattro ore per prendere
l’assassino.
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31 ottobre
1993(adesso)
Maledizione ho lasciato il diario in valigia. Spero di non
dimenticare nulla. Allora…nell’ultima mezz’ora ho visto il cuoco prendere e
rinchiudere dei bambini, i miei sospetti erano corretti, e l’ho visto…l’ho
visto ucciderne uno! E per il poveretto è stata una morte dolorosa. Il cuoco mi
ha visto e mi ha rincorso. Ora sono nascosto nella sala professori del 3°
piano. La cosa più stupida che potessi fare, ho solo due vie di fuga la
finestra e la porta. Nella pistola ho solo 5 colpi. Spero di riuscire ad
uccidere il cuoco. In caso non ci riuscissi e qualcuno trovasse questo foglio
dite a mia figlia che l’amo.
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Il cuoco entra e si sentono 5 colpi. Il detective l’ha
mancato 5 volte.
-Per te è la fine detective!
Si sente uno sparo.
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1 novembre 1993
Sono vivo, mia figlia è venuta sull’isola per cercarmi.
Grazie a lei sono vivo. È entrata giusto in tempo. Avevo finito i colpi e il
cuoco mi stava per uccidere. Lei è entrata e ha sparato. Non l’ha colpito ma il
cuoco e scivolato per lo spavento ed è caduto dalla finestra. È morto sul
colpo. I miei capi hanno mandato tutti gli agenti necessari per sistemare le
cose sull’isola. Ora sono a casa con mia figlia. Credo mi prenderò una piccola
vacanza. Sara, figlia mia, sei il mio mondo e il mio angelo, io e tua madre
siamo fieri di avere una figlia come te. Comunque ti devo proprio insegnare a
sparare, la tua mira va migliorata.
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