WitchandAngel : Capitolo 1: Primo omicidio

Capitolo 1: Primo omicidio

0.1  Il primo omicidio
Era il compleanno di Angel, tutti tra parenti e servitù, stavano festeggiando.
-Esprimi un desiderio tesoro- disse la signora Jane, la madre adottiva di Angel.
Si, Angel era stata adottata da un senatore e da sua moglie. I veri genitori di Angel non si sapeva che fine avessero fatto. Angel era il nome scelto da Jane, che non aveva mai conosciuto i genitori della ragazza e che non sapeva il suo nome, e sembrava starle a pennello visto che era brava e gentile come un angioletto.
Angel soffiò sulle candeline e la festa continuò per diverse ore. Alla fine della festa tutti andarono a dormire, ovviamente nell’enorme villa del signor Carl, padre adottivo della ragazza, tutti tranne Carmela, la cameriera che doveva finire di pulire, e Angel che aveva una cosuccia da fare.
Carmela entrò nella cella frigorifera a mettere in ordine le cose. Angel senza farsi sentire la chiuse dentro con un lucchetto e girò la manovella della cella in modo da far abbassare di più la temperatura. Se ne andò a letto, senza badare alle urla di Carmela.
Quella notte si svegliò e, come al solito un uomo la guardava sorridendo, c’era un corvo nero sulla sua spalla. Angel per nulla spaventata si sedette sul letto e guardò l’uomo per un po’ e poi sorrise:
-Sono stata una brava bambina?
L’uomo sorrise ancor di più:                         
-Sei stata una bravissima bambina, figliola mia, sei stata gentile ad regalarmi l’anima di quella donna, però hai lasciato il lucchetto. È meglio che lo cacci prima che scoprano che sei stata tu.
-Sta tranquillo, sono pur sempre tua figlia, non mi scopriranno.
L’uomo rise:
-Questa è la mia piccola diavoletta! Ho un regalo per te, in realtà due. Uno è questo corvo Edgar e l’altro questa collana.
Porse ad Angel una collanina color rosso fuoco con una rosa nera disegnata sopra.
-È bellissima! Grazie papa!
-Buon compleanno figliola
-Sei il migliore
-Sono il diavolo in persona ovvio che lo sia! Meglio che vada, tu intanto rimuovi le prove, ti verrò a trovare ancora figlia mia.
L’uomo sparì.
-Sarò una brava bambina con le persone e starò attenta a non farmi beccare. Ti renderò fiero di me papa.
Angel in silenzio scese in cucina e tolse il lucchetto. Salì di nuovo in camera a dormire.
Il giorno dopo il cuoco scoprì la signora Carmela e avvertì la polizia. Il detective John disse che era stato un incidente, che il congelatore era funzionante e che probabilmente la signora Carmela si era addormentata sul lavoro. Portarono via il corpo e dissero ad Angel che la signora Carmela era molto pigra e che era stato uno sfortunato incidente. Angel finse benissimo di essere dispiaciuta per la morte della cameriera. Andò sul balcone e Edgar le si posò vicino, sulla ringhiera. Angel accarezzandolo disse:
-Sono stata brava, vero? Questo è solo l’inizio. In questa villa ci sono moltissime anime peccatrici e io le darò tutte in regalo a papa.
Rientrò senza dire nulla e tornò in camera. Sul suo letto c’era un libro rosso e nero. Dentro c’erano le foto di tutte le persone della casa, eccetto la sua, e una X segnava la foto della signora Carmela e un cerchio segnava una giovane donna.
-Quindi papa vuole lei? -Sorrise e disse- come vuoi tu papino.

Nascose il libro dentro un cassetto segreto nell’armadio. Nessuno doveva scoprirlo altrimenti ci sarebbero stati dei sospetti. Chi sarà la prossima vittima?


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