WitchandAngel : Capitolo 3: Una cugina non voluta

Capitolo 3: Una cugina non voluta

3.Una cugina non voluta

Haruhi era seduta difronte alla cugina, avrebbe preferito correre come aveva immaginato di fare…avevano chiuso l’host club e ora c’erano tutti gli host a fissare la rossa che la guardava con la speranza di ricevere un si, un “si” che Haruhi non avrebbe voluto dare.
-Haruhi…chi è questa ragazzina? –chiese Kyoya rompendo quello strano silenzio
-Il demonio- aveva risposto Haruhi guardando male la rossa- alias la cugina di mia madre…ha trentasette anni, non è una ragazzina…
-37?!
Sembrava avere solamente sedici anni. La rossa, ignorando completamente i ragazzi, sorrise- dai Haru-chan…dai dimmi di sì…torna a casa…
-No- un no secco e esplicito
-Sei una bambina! Possibile che non capisci l’importanza che hai per la tua famiglia?! Per noi, per la famiglia di tua mamma, i Fu- Haruhi la mise a tacere con un’occhiataccia. Batte le mani sul tavolo e un’aura nera le si dipinse intorno, un drago apparì dal nulla, gli host fissarono quella versione terrificante e videro la rossa tremare
-Haruka ti pregherei di accomodarti fuori- anche se il viso sorrideva gli occhi sembravano lanciare fuoco e fiamme
-Tornerò- la ragazza fuggì a gambe levate. Haruhi si calmò e poggiò la tra le mani.
-Haruhi credo che tu ci debba delle spiegazioni- Kyoya era impassibile, ma era curioso di sapere chi era la tipa dai capelli rossi.
-Non vi racconterò tutto nei dettagli sia chiaro e nemmeno tu con le tue ricerche riuscirai a scoprire più di quello che dirò- lo informò lei
-Haru-chan stai bene- Honey le prese la mano, lui qualcosa la sapeva, lei gli sorrise e gli scompigliò i capelli
-Mio nonno, il padre di mia madre, sua cugina Haruka e l’intera famiglia di mia madre si oppose al matrimonio, nessuno voleva che sposasse mio padre. Quando l’ho scoperto ho tagliato i ponti con la famiglia di mamma. Il nonno ora mi rivuole con se, vuole che prenda le redini della sua azienda, cosa che mamma voleva fare pare…però non ho voglia di mollare la scuola per i suoi capricci…
-Mollare la scuola?!
-Si, perché le redini le prenderei subito, e continuerei gli studi come privatista.
Si alzò e si diresse verso l’uscita.
-Haru-chan…tu non accetterai vero?
-Se accetterò sarà solo per ricatto o per costrizione- affermò lei- non di certo per mia scelta. Ci vediamo alla serata con i genitori e le clienti stasera.
Era ignara del fatto che proprio quella sera sarebbe successo il finimondo.
********saltiamo alla sera********
Haruhi indossava un vestito da sera rosso, costretta dagli Host, dei tacchi neri e i cappelli erano legati alti con delle rose nere come decorazione. Era la serata dei genitori e delle clienti…ovvero l’inferno di Haruhi che doveva seguire non solo le ragazze ma anche i genitori delle ricche signorine e, come se questo non fosse abbastanza, i genitori degli host…l’inferno in terra ecco cos’era. Sentiva gli sguardi dei ricchi fissarla dall’alto. Si erano appostati nella parte alta della sala e la fissavano con i binocoli che si usano a teatro. Anche se la cosa le dava fastidio, e non poco, finse che la cosa non la toccasse.
-Haruhi- la chiamò Kyoya. Lei si diresse con passo veloce da Kyoya
-Si Kyoya-senpai? – dall’alto il padre di Kyoya stava esultando, ma entrambi lo ignorarono
-Sicura che vada bene? –indico con un’occhiata i genitori che la spiavano
-Non è il caso di dare problemi per una cosa da nulla, se si limitano a fantasticare non importa, se mi parlano sorriderò e li ignorerò alla bella e meglio, non voglio darvi problemi…e poi non è male vederli impazzire per capire con chi sto
Lui si sistemò gli occhiali e le sorrise- come preferisci
Lei tornò a badare alla sala. Tamaki la prese per il polso
-Haru-chan canteresti per me?
-Come?
-Dai io suono il piano e tu canti- fece gli occhi da cucciolo
-Va bene, ma se canto male non è colpa mia
Lui la trascinò vicino al piano, si mise a sedere e iniziò una melodia allegra. Lei prese il microfono…sì la canzone si poteva adattare a quel ritmo…
-La canzone si chiama “un lato buono in te” mi hanno costretta a cantare
Gli host la guardarono. Lei con voce molto intonata e dolce cantò
- “Sei uno strano papà,
Una vera rarità.
Mi hai fatto crescere tra le tue malvagità”
Tamaki la osservò e sorrise, l’aveva chiamato papà
“Ma ora che guardo lei,
Capisco come sei,
Un lato buono in fondo c'è anche in te!”
Tutti erano rapiti dalla canzone e dalla voce melodiosa di Haruhi.
“Mi vergognavo anche se
Facevi il tifo per me,
Ed eri quello che applaudiva da laggiù”
Kyoya sghignazzò ricordandosi alcune cretinate di Tamaki.
“Ma mi hai insegnato ciò che sai,
Senza lasciarmi in mezzo ai guai.
Sembra impossibile ma forse in te c'è di più”
I Gemelli annuirono battendo i piedi a tempo
“Ho perso la dignità
Per le tue assurdità,
Per fino le volte in cui tu pensavi solo a me”
La mente degli host vago sui giochi dei plebei che li costringeva a fare
“Ma soltanto oggi grazie a lei,
Io capisco come sei...
Un lato buono in fondo c'è,
Molto in fondo c'è anche in te!”
Gli applausi partirono da soli. Tamaki sorrideva raggiante, era una canzone che poteva benissimo essere riferita a lui.
-Bis- urlarono in coro i gemelli- bis! Bis!
La musica del piano venne sostituita con quella più vivace di una base.
- “Credi che io non mi accorga
Che combini solo guai
Un giorno avrò la prova anch'io
Di tutto quel che fai”
Era diretta ai gemelli questo l’avevano capito tutti
“La mia mamma non mi ascolta
Ma ora si ricrederà
Io le farò aprire gli occhi
E finalmente tutto cambierà!!”
I due sghignazzarono. Mentre gli host seguivano il ritmo.
“Se speri di cavartela
Stai sbagliando perché
Tu non mi incanti neanche un po’
Sta volta
Sta volta
È ora che ti dicano
Basta !!
Basta !!
Perché io non ti sopporto più
E se hai qualche dubbio
Stai pur certo
Che a vincere oggi non sei tu
È fatta
Fatta
E la mamma se ne accorgerà
E quel giorno riderò
Appena lei saprà la verità
È fatta !!”
I due sorrisero battendosi il cinque, infondo era voleva dire che lei prestava attenzione a ciò che facevano.
“C'è una grossa novità
Che a te non piacerà
Teorie, bugie e strategie si fermeranno qua
Devi smetterla lo sai
Non mi piace quel che fai
E c’è qualcosa che ... (c’è qualcosa che)
Riguarda te (riguarda te)
Ed è B-A-S-T-A
Ora basta!!”
Fece per andarsene ma la bloccarono. Ripartì una base.
“Those boys are always up to something,
And it's bringing me to tears 'cause,
Just before you get home it always just magically disappears
Those boys are evil,
But before you get home they somehow always clean up the mess,
Those boys are evil,
Let me spell it out for you mom,
E. V. I. L. B. O. Y. S.
They built a roller-coaster,
And a beach in the backyard,
Drove cattle through the city,
And messed up the boulevard,
They took me back in time when we went to that museum,
They built 50-foot tree house robots,
But still you didn't see 'em!
Those boys are evil,
Their crazy shenanigans cause me all kinds of distress,
Those boys are evil,
Sing it with me,
(E. V. I. L. B. O. Y. S).
I know you think they're saints,
But Mom, I'm here to tell,
Those B. O. Y. S, they're just E. V. I. L,
Those boys are evil,
They're makin' me feel like my head's in a hydraulic press,
And I don't feel too good!
Those boys are evil,
Everybody!
(E. V. I. L. B. O. Y. S),
That's what I'm talkin' about,
E. V. I. L. B. O. Y. S,
That's right those boys are, evil little boys!”
Questa era diretta a tutti, così imparavano a costringerla a cantare. Se la filò con ancora clienti che chiedevano il bis- questa me la pagate- li informò quando passò accanto a loro.
-Haru-chan- i gemelli la bloccarono- perché non bevi qualcosa con noi
-Non bevo- replicò lei- e non quando sono in servizio…
-Haruhi balliamo? –Mori-senpai lo chiese con una naturalezza assurda
-Va bene- acconsentì lei dandogli la mano. Lui le cinse la vita mentre con eleganza danzavano insieme agli altri ospiti.
Dall’alto i genitori di Mori-senpai esultavano. Sembrava essere nata una scommessa tra i ricchi genitori degli host su chi avrebbe avuto Haruhi come nuora.
La porta della sala si spalancò, la musica si interruppe bruscamente. Haruhi si allontanò da Mori. Nella sala entrarono un signore dai capelli marroni e gli occhi neri, la rossa dagli occhi verdi e due guardie del corpo. Haruhi non ne era stupita. Come non si stupì del fatto che la sala si aprì per lasciare passare il signore Fujioka, conosciuto anche con il nome di signor The Night, il più importante signore di tutto…no forse era proprio il più importante nel mondo, era conosciuto e temuto da tutti. Haruhi non si scompose e non si mosse. I loro occhi si incrociarono. La sala si zitti
-Cosa ci fai qui? –la voce di Haruhi suonò in tutta la sala, aveva usato il tu, Kyoya cominciò a collegare i pezzi e con lui anche gli altri Host
-Avevi detto a J- la guardia del corpo, ancora con quel cavolo di casco in testa, fece un cenno di saluto a Haruhi- che se volevo una risposta dovevo avere almeno il fegato di farmi vedere in faccia, eccomi allora
-Oh e ti sei scomodato per sentire un NO? –chiese sarcastica lei, tutti erano ammutoliti, gli teneva testa, no, lo dominava, era lui a essere a disaggio, era lui a essere in difficoltà- bene ti accontento No, puoi andartene ora
L’uomo lanciò un occhio ai ragazzi del club e ghignò- se non accetti mia cara, i tuoi amici potrebbero finire nei guai
Haruhi lanciò un’occhiata ai ragazzi, non poteva coinvolgerli- scendi al livello di ricattarmi…sei ridicolo…
-Non mi arrendo e sono testardo…come lo era tua madre…sai che lei avrebbe accettato se non fosse spuntato quel buono a nulla- commentò l’uomo
-Senti chi parla- replicò lei- l’uomo che non riesce a convincere una ragazzina a lavorare per lui se non con il ricatto…sei proprio…- strinse i pugni
Sembrava che nella sala ci fossero solo loro due, tutti erano troppo attenti ad ascoltare la conversazione per poterli interrompere.
-Allora…vuoi mettere i tuoi amici nei guai oppure vuoi lasciarli in pace? –chiese l’uomo- che c’è Haruhi il gatto ti ha mangiato la lingua?
Lei gli lanciò un’occhiataccia che lo zittì, non aveva scelta- lascio l’host club
-Cosa?! –fu l’urlo di tutti, membri dell’host club compresi
-Lascio anche la scuola pare- continuò lei- hai vinto, lavorerò per te NONNO
L’uomo sorrise e la fece passare, Haruka e lui le si misero di fianco, mentre le guardie del corpo li circondavano. L’uomo sorrise e con voce decisa disse- Grazie per esservi presi cura di mia nipote, ma ora è finito il tempo dei giochi, addio mio caro Host Club.
-Haruhi- gli host la chiamarono lei non si voltò, continuò a camminare circondata come era dalle guardie
-Mi spiace- disse solo questo e varcò la porta della sala lasciando un vuoto nel cuore di tutti gli host…era davvero successo? E ora? Cosa avrebbero fatto senza di lei?



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