Capitolo 7:
Un finale
davvero inaspettato
Lucy guardava tramite lo specchio i suoi semidei combattere.
Era straziante non essere lì con loro, ma quella era la loro battaglia, non poteva
interferire. Ma il desiderio di aiutarli era forte, molto forte.
*****Un paio di minuti prima*****
Erano usciti dal portale e si erano disposti davanti agli
dei.
-Figli siete tornati vedo
Non si inchinarono, non salutarono, non sorrisero, non fecero
nulla per dimostrare che erano lì per tornare dai loro genitori. Erano in
guerra ora, lo sapevano tutti, ma ancora gli dei presuntuosi volevano credere
che non avrebbero osato attaccarli.
-Posate quelle armi e forse vi perdoneremo il tradimento
Primo sogghignò- Perdono? E chi lo vuole! Tenetevelo pure! Se
non l’avete capito noi vi abbiamo abbandonato!
-Ares tuo figlio va punito- la voce era di Zeus- non
permettergli di parlarti così
-Jack…-cominciò Ares
-IO SONO PRIMO! PRIMO! Nemmeno un fottuto nome riesci a
ricordarti?! Noi semidei siamo stanchi di voi dei!
-Figlio calmati…
-NON OSARE A CHIAMARMI FIGLIO! Un padre saprebbe il nome del
proprio figlio- Primo sguainò la spada- io non voglio più avere a che fare con
te Ares…Noi…
Tutti i semidei impugnarono le armi- Noi semidei dichiariamo
guerra a voi, nostri creatori!
Ares tirò fuori la spada- non puoi colpire il tuo dio!
Primo lo attaccò con una freccia, Ares la schivò a pelo- voi
non siete i nostri dei. Abbiamo giurato fedeltà alla dea Lucy. Non avete potere
su di noi- ridiede l’arco a una ragazza dai capelli color miele- e ora- strinse
la presa sulla sua spada- preparatevi a morire
*******
Gli dei attaccavano con tutte le loro forze e lo stesso
valeva per i semidei. Lucy osservava con orrore la potenza che gli dei usavano
contro i propri figli. Come potevano? Come potevano provare odio contro una
loro creatura? Capiva che si stavano difendendo ma potevano benissimo evitare
tutta quella potenza, no non volevano solo ucciderli, volevano far di loro
l’esempio di ciò che sarebbe accaduto a tutti quelli che avrebbero potuto
ribellarsi…li odiava con tutto il cuore e il fatto di essere una di loro la
disgustava. Vedeva i suoi protetti correre per schivare i poteri degli dei la
faceva imbestialire…voleva aiutarli…ma…
“-Non ti ricordi?”
Un ricordo le balenò in testa. Jonny la stava portando in
braccio, aveva quattordici anni.
“-Perché mi proteggi sempre Jonny? Sono inutile e…
-Non dirlo, abbiamo giurato che ci saremo vendicati dei
nostri genitori, che avremmo dato la libertà a tutti quelli come noi e io ho
giurato di proteggerti da tutto e tutti no? Non ti ricordi?”
Si mise una mano sul cuore.
-L’ho giurato…
Stavano perdendo. Come aveva potuto dimenticarlo? Aveva giurato
che avrebbe lottato…e allora che diavolo stava facendo lì?
-Devo raggiungerli
In un turbinio di vento e petali sparì per riapparire sulla
cima di un albero non lontano dal campo di battaglia. Alcuni semidei stavano
portando via altri semidei feriti. Primo era tra le grinfie del padre e,
purtroppo non solo lui, in molti erano in difficoltà e purtroppo stavano
perdendo la battaglia.
-BASTA!
La sua voce fece voltare tutti- ALLONTANATEVI DAI MIEI
PROTETTI!
Avanzava con calma e con una fierezza assurda nei passi, era
disarmata, si mise tra gli dei e i suoi protetti- non avvicinatevi a loro
-Finalmente sei uscita piccola dea- Zeus preparò una saetta-
arrenditi e non li puniremo
-Bugiardi
-Come osi
-Oso perché io sono una dea, oso perché, tra le varie cose di
cui sono dea, sono anche la dea della verità! E voi mentite, anche se mi
arrendessi li punireste per far di loro un esempio. Non vi permetterò di
toccarli- era davanti ai semidei e dava loro le spalle, i suoi occhi erano
puntati sugli dei di fronte a loro, ma lo stesso lanciò un’occhiata a Primo-
falli tornare alla base
-No, noi non torneremo insieme!
Lucy sospirò- allora falli allontanare, non voglio ferire
nessuno di voi per errore
Primo annuì e con un fischio tutti si ritirarono nella
foresta. Jonathan? Dove diavolo si era cacciato? Non l’aveva più visto…
-Cosa avete fatto a Jonathan?
Ares sogghignò- chissà
-Avete ferito i vostri stessi figli, non vi importa?
-Chi disubbidisce va punito
Un vento invisibile
cominciò a soffiare su Lucy sollevandole i capelli e facendo muovere la gonna,
aveva gli occhi chiusi e le mani chiuse a pugno- imperdonabile…Imperdonabile…IMPERDONABILE
-Oh si è arrabbiata
-LA PAGHERETE CARA PER TUTTO QUELLO CHE CI AVETE FATTO
PASSARE! –aprì gli occhi che erano d’argento puro- l’ho giurato e lo giuro
ancora, non la passerete liscia
-Mi spiace Ares ma tua figlia è un problema- Ade fece uscire
dalla terra le anime e i corpi dei guerrieri morti- Uccidetela
“Sta calma”
Lucy prese un respiro profondo
“Sai che puoi batterli”
Sorrise
“Sei tu la burattinaia no?” quella voce le era sempre stata
accanto ma non avrebbe mai pensato che quella fosse la causa di tutto.
Mentre i morti le si avvicinavano armati e invincibili, lei
stava immobile sorridendo.
-Paura?
Lei sorrise di più- per nulla
Dal terreno uscirono delle catene e con una lama affilata
legata all’estremità. Stavolta non era un’illusione. Le lame colpivano i corpi
che si fermavano, le catene li avvolgevano per poi rompersi in mille fili d’argento.
Con un sorriso mosse le mani. I morti si girarono e andarono contro Ade.
-Cosa?! Non riesco a controllarli!
-Questi trucchetti con me non funzionano Ade- Lucy sorrise
mentre sentì un grido di dolore- non si colpisce alle spalle Artemide- mosse la
mano facendo arrivare il viso della dea a pochi centimetri dal suo, una catena
d’argento la teneva stretta e una lama l’aveva colpita nel pieno petto- non
ostacolarmi- con gesto secco la lanciò contro un tronco, ella cadde a terra trasformandosi
nella sua forma umana.
-Fermati! È un ordine! –Zeus le scagliò contro una saetta che
lei prese a mani nude
-Oh che paura…e tu vorresti ferirmi con questo giocattolo? –la
ruppe e mosse le mani contro il dio- questo non è nulla –una pioggia di lame
investì il dio che cadde a terra nella sua forma umana
-Non si fa signorina- Afrodite mosse le mani e Lucy venne
circondata da mille ragazzi carini, tra di loro c’era lei- mi sono innamorato
di te
Lucy mosse una delle tante catene e pugnalò la dea, i ragazzi
sparirono- mi spiace ma non sono interessata- scaraventò la dea lontano, come
gli altri anche lei divenne umana.
Atena tirò fuori un libretto e cominciò a sfogliarlo, lei era
una stratega e prima di attaccare doveva calcolare tutto- Trovato
Impugnò la sua lancia e il suo scudo e si lanciò all’attacco.
Schivò i tentacoli e riuscì a prendere Lucy di spalle e mettere la lama della
lancia sotto il collo mentre con lo scudo si proteggeva dalle lame
-Pessima mossa- Lucy sogghignò mentre centinaia di lame
colpirono la dea facendola volare contro una roccia e facendola diventare
umana.
Ermes provò a usare i suoi calzari alati per andarsene, forse
per cercare rinforzi, comunque un tentacolo/catena di Lucy lo afferrò per la
caviglia e lo scaraventò a terra pugnalandolo, anche lui divenne umano.
Ate le puntò una mano contro- la follia ora prenderà la tua
mente
Lucy la pugnalò senza troppe cerimonie facendola diventare un’umana-
mi spiace ma sono già folle di mio
Poseidone, Ares, Efesto, Nemesi e Eros. Questi erano rimasti,
gli altri erano stati battuti con poco. C’era anche Ade ma i suoi morti non gli
stavano dando vita facile.
Eros sogghignò e un turbine di fiori lo avvolse. Quando
quella nube sparì lui era identico a Jonathan- Lucy arrendiamoci, sono troppo
forti
Anche la voce era uguale. Lucy strinse i pugni e si incavolò
nera, moltissime lame colpirono il povero Eros- NON GIOCARE CON ME!
Eros cadde a terra e con lui Ade, ormai sconfitto dai suoi
stessi morti, e visto che a Lucy quei morti non servivano a nulla li rimandò da
dove erano venuti.
Poseidone fece emergere dal mare un mostro marino, ma visto
che Lucy emanava un’aura di pericolo pazzesca, quello colpì Poseidone e si
rituffò in mare terrorizzato. Poseidone si ritrasformò in umano e perse i
sensi.
Efesto provò a colpirla con alcune delle sue creazioni ma non
ebbe molto successo e anche lui finì KO.
Nemesi provò a colpirla ma svenne anche lei, infondo non era
una combattente, e in battaglia contro la dea delle lame non aveva possibilità.
-Siamo io e te Lucy- Ares estrasse le spade
Lucy non rispose nemmeno. Ares l’attaccò ma lei bloccò il
colpo e contrattaccò colpendolo alla spalla e facendogli cadere una delle due
spade
-Perché? Perché avete fatto tutto questo?
Lucy lo disarmò del tutto e puntò una lama alla sua gola- ci
avete dimenticato per troppo tempo, non è bello essere i vostri figli, vi
odiamo per questo, ci avete lasciato da soli, ci avete usati…sapete bene cosa
avete fatto, eppure avete cercato di uccidere i vostri figli…
-Tu hai ucciso tutti gli dei per questo?!
-Non vi ho uccisi, vi ho privati dei poteri per un po’. Buona
notte Papà- lo colpì facendolo cadere a terra. Jonathan prese Lucy prima che
cadesse a terra
-Stai bene?
Lei si lasciò prendere in braccio- Scusami…
-Non importa, su andiamo- lui la portò in braccio e subito li
seguirono i semidei
-Cos’ha? –Primo si rivolse a Jonathan, Lucy pareva essere
svenuta
-Si è stancata troppo
-Si può sapere dove diavolo eri finito?! –Primo aveva un tono
altisonante e Jonathan gli disse di abbassare il tono della voce con un’occhiataccia
-Ora non è il momento. Lucy ha bisogno di riposarsi
Entrarono tutti nel portale e tornarono del reame di Lucy
***********
-Che te ne pare?
Le due figure mascherate guardavano in uno specchio Lucy
-Sarà perfetta
Gli dei e le dee apparirono alle loro spalle
-Siete stati bravissimi
-Grazie. Ma quella ragazza mi ha spaventato, ha dei poteri
assurdi. Ha controllato i miei morti…
Tutti gli dei e le dee tornarono alla loro vera forma, ovvero
degli elfi dall’aspetto divino, per poi andarsene chissà dove. Ares e Nemesi, o
meglio quelli che fingevano di esserlo, osservarono la figura.
-Nostra figlia...
-Sarà lei a prendere il mio posto- decretò la figura
-Ma…è solo una bambina
La figura alzò una mano e li zittì- ho fatto tutto questo per
farla diventare la nuova sovrana, ho coinvolto tutti quei semidei, ho
sottomesso voi, ho creato quel moccioso di Jonathan…non mi aspettavo che si
sarebbero innamorati ma non mi dispiace. Ora andatevene, voglio stare sola.
Loro sparirono e lasciarono la figura da sola. Lei mise una
mano sull’immagine di Lucy- Sei così perfetta…sei la mia più bella creatura…il
mio più bel giocattolo…per un po’ ti lascerò in pace, ma presto, molto presto,
tu sarai mia…sarai solo mia Lucy…giocheremo insieme vero Lucy? Sarai solo mia…solo…solo
mia…-sorrise sadicamente- la mia piccola Lucy…solo mia…solo mia…infondo…infondo
ho creato tutto questo per averti…ho creato quel mio corpo…quel corpo a cui ho
dato il nome di Jonathan…sento il tuo calore…sento il tuo battito…sarai solo
mia vero Lucy? Oh sì che lo sarai…la mia piccola Lucy…
Si mise a ridere
*******
-Jonny? –Lucy era mezza addormentata e aprì piano gli occhi
argentei per guardare il suo Jonathan
-Va tutto bene mia piccola Lucy, torna a dormire, io sono qui
con te
Lei chiuse gli occhi- ti amo…
Jonny sorrise sadicamente- anch’io mia piccola Lucy…anch’io
Lucy si addormentò, ignara di tutto quello che la circondava,
infondo quello era ciò che la figura voleva…infondo lei era la sua piccola Lucy…il
suo adorato giocattolo, aveva tutto il diritto di giocare con lei no? E di
sicuro non l’avrebbe lasciata andare facilmente…non avrebbe mai lasciato la sua
piccola Lucy
Fine?
Note dell’autrice:
Sono cattiva? ASSOLUTAMENTE SI! Un finale così non ve lo
aspettavate eh? Ma imparerete presto che io ho solo finali assurdi. Spero la
storia vi sia piaciuta e chissà…forse avremo un The Fighter 2…grazie per aver
seguito questa storia, spero di non averi deluso, commentate, nessuno vi
mangia, io vi saluto e alla prossima
-Angel<3
Non sai quanto io sia felice di questo finale, anche perché preferisco la ship con Oscar, Jonny non mi stava simpatici dall'inizio. Comunque storia bellissima spero di leggere presto il continuo.
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